Carisch (casa discografica)
Carisch | |
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Stato | Italia |
Fondazione | 1949 |
Fondata da | Alberto Carisch |
Chiusura | 1989 |
Gruppo | Warner |
Settore | Musicale |
Note | oggi Nuova Carisch |
La Carisch è stata una casa discografica italiana attiva tra il 1949 e il 1989.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Carisch venne fondata nel 1949 da Alberto Carisch, responsabile delle storiche edizioni musicali, con l'intenzione di creare uno sbocco discografico per le canzoni stampate dalla propria casa editrice (origene comune a molte altre case discografiche, basti pensare alla Dischi Ricordi).
Tra gli artisti che incisero per la casa discografica vi sono stati, fra gli altri, Claudio Villa, Luciano Tajoli, Giorgio Consolini. Furono anche stipulati dei contratti di distribuzione con case estere come la Parlophon e la Odeon (che nel 1967 si sarebbero legate entrambe alla EMI Italiana).
Il momento d'oro lo si ebbe in particolar modo negli anni sessanta, con il notevole successo di Peppino di Capri e dei Beatles (che pubblicavano su Parlophon), mentre fra i cantanti più giovani scoperti e lanciati dalla Carisch è da ricordare la quindicenne Fiorella Mannoia.
Con la fine degli anni sessanta comincia il declino, anche perché il suo artista maggiore, Di Capri, la abbandona per fondare una sua label (la Splash). Per un certo periodo Carisch si appoggia per la distribuzione alla Miura, dopodiché, con il fallimento di quest'ultima, diversifica le sue produzioni, privilegiando i dischi di musica classica. Tenta quindi un rilancio negli anni ottanta, ma gli sforzi non vengono premiati dai risultati, per cui nel 1989 Maurizio Carisch, figlio di Alberto, decide di vendere la compagnia al gruppo Warner (che cambia il nome in "Nuova Carisch"), continuando a gestire in proprio solo l'attività delle Edizioni musicali Carisch.
Dischi pubblicati
[modifica | modifica wikitesto]Per la datazione ci siamo basati sull'etichetta del disco, o sul vinile o, infine, sulla copertina; qualora nessuno di questi elementi avesse una datazione, ci siamo basati sulla numerazione del catalogo; se esistenti, abbiamo riportato oltre all'anno il mese e il giorno (quest'ultimo dato si trova, a volte, stampato sul vinile).
33 giri
[modifica | modifica wikitesto]45 giri
[modifica | modifica wikitesto]45 giri - Numerazione SCA
[modifica | modifica wikitesto]EP - Serie LCA
[modifica | modifica wikitesto]Numero di catalogo | Anno | Interprete | Titoli |
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LCA 29005 | 29 novembre 1956 | Rosalina Neri | 4 peccati d'amore |
LCA 29007 | 23 aprile 1957 | Enzo Ceragioli e la sua Grande Orchestra | Com'è bello far l'amore quando è sera/... E la barca tornò sola/Anema e core/Varca lucente |
LCA 29009 | 1957 | Rosalina Neri | La Rosalina n. 2: Que serà, serà/Tani/Lisboa Antigua/Songo Americano |
LCA 29014 | 1957 | Renato Rascel | Renato Rascel |
LCA 29015 | 1957 | Renato Rascel | Luna sanremese |
LCA 29017 | 1957 | Renato Rascel | 4 canzoni dal film Rascel-fifi |
LCA 29018 | 1957 | Grande Orchestra Enzo Ceragioli | Bolero/Danza delle sciabole/Serenata araba/Danza rituale del fuoco |
LCA 29019 | 1957 | Elena Fanconi | Trottolino/Biancospina (fiabe) |
LCA 29025 | 1957 | Renato Rascel | Un paio d'ali |
LCA 29026 | 1957 | Rosalina Neri | Intorno al mondo/Io, mammeta e tu/I tuoi occhi m'accarezzano/Tu vuò fa l'americano |
LCA 29029 | 1958 | Renato Rascel | 4 canzoni di Renato Rascel |
LCA 29033 | 9 novembre 1959 | Elena Fanconi | La Madonna delle rondini/Il Cavaliere Martino (fiabe) |
EP - Serie ECA
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario De Luigi, Carisch, in Gino Castaldo (a cura di), Enciclopedia della canzone italiana, Curcio, 1990, p. 296.
- Antonio Virgilio Savona e Michele Straniero, Carisch Alberto, in Gino Castaldo (a cura di), Enciclopedia della canzone italiana, Curcio, 1990, p. 296.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Carisch, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Carisch, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Carisch, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 122719324 |
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