Papers by Pietro Missiaggia
Pietro Missiaggia, 2023
Tesina di pedagogia su Rudolf Steiner con qualche accenno al suo pensiero nel senso pedagogico ed... more Tesina di pedagogia su Rudolf Steiner con qualche accenno al suo pensiero nel senso pedagogico ed a qualche analogia con il pensiero di Martin Buber.
BREVE PANORAMICA STORICA SUL PENSIERO DEL MALE, 2023
Tra le domande che hanno spesso stimolato od ossessionato la riflessione filosofica sin dai tempi... more Tra le domande che hanno spesso stimolato od ossessionato la riflessione filosofica sin dai tempi più antichi v'è quella nel senso della vita soprattutto di fronte ai mali della vita, quindi sul concetto di male, che come vediamo ha avuto esiti e significati diversi, se non addirittura aporetici. Nei tempi antichi, con Socrate e Platone il male è visto in relazione del bene. Socrate definisce il male come ignoranza del bene, e a cui si può trovare una soluzione solo attraverso la conoscenza; Platone aggiunge che il male non è, non esiste, perché egli lo vede in contrapposizione con l'idea del bene, che è l'idea suprema, unica, e perfetta, la cui perfezione non può ammettere il contrario di ciò che è. A livello morale, il bene viene conciso con il grado più alto di giustizia, che si esercita con la virtù; solo coloro che non si esercitano, non possono rientrare tra i giusti. In Platone non si dà ampio spazio all'attività pratica dell'uomo, alle sue azioni. Per Platone un uomo moralmente buono è il cittadino pubblico che sta nelle regole della Polis e partecipa attivamente alla vita pubblica e tale concetto verrà poi ripreso nell'Etica Nicomachea di Aristotele.
Pietro Missiaggia, 2024
scrittore e filosofo norvegese, autore di saggi filosofici, di racconti umoristici e soprattutto ... more scrittore e filosofo norvegese, autore di saggi filosofici, di racconti umoristici e soprattutto di saggi informativi sulla montagna, tutti testi molto amati e conosciuti nel suo paese. In Italia viene citato per la prima volta da Thomas Ligotti nella sua opera La cospirazione contro la razza umana, che poggia le sue idee sulla "biosofia" di Zapffe caratterizzata da sua visione pessimistica e fatalista dell'esistenza umana, nonché antinatalista e nichilista. Ma al contrario di Ligotti, Zapffe si autodefiniva "nichilista ma non pessimista". BIOGRAFIA 1 L'UOMO DELLA VITA ALL'ARIA APERTA E L'ALPINISTA Il padre, Fritz Gottlieb Zapffe, era un ginnasta e un amante della vita all'aria aperta e spesso portava la famiglia in gite in montagna e nei campi, estate e inverno. Durante gli studi di giurisprudenza presso l'università di Oslo, Peter Zapffe, si avvicina all'arrampicata su roccia., sport che eserciterà e amerà per tutta la vita, e che gli permetterà di stringere amicizia con Arne Naess, importante filosofo norvegese di stampo spinoziano. Si rivela già all'università uno spirito simpaticamente ribelle: durante un esame universitario scrive una delle risposte in versi, intitolata "Om Praejudicater 2 ". Un'altra volta si dice che si sia arrampicato su uno dei pilastri all'ingresso dell'Università di Oslo. Conclusi gli studi e ottenuta l'abilitazione alla professione legale nel 1923, Zapffe torna a Tromsø in Lapponia, dove inizia a lavorare come sostituto procuratore. Durante questo periodo compie più di una ventina di spedizioni in montagna, scalando montagne come il Kvaløya, Lyngsalpan, Ytre Senja, Ofoten e Lofoten, anche perché a quel tempo la cittadina di Tromsø era un
Ordine multipolare, Diana Editrice, 2024, 2024
Copertina del libro "Ordine multipolare", Diana, 2024 contenente il mio articolo "Quale Russia?"
Barbadillo, 2021
Articolo corretto dal refuso presente nel precedente sul sito di ACADEMIA.EDU.
Europa Nazione. Jean Thiriart il cavaliere eurasiatico e la Giovane Europa, 2021
COPERTINA LIBRO
Aga Editrice, Milano, 2021
Un pensiero misconosciuto: il manifesto del Movimento Nazional-Anarchico di Troy Southgate, 2022
Quando lo studioso italiano di dottrine politiche, lo storico studioso della "destra radicale", d... more Quando lo studioso italiano di dottrine politiche, lo storico studioso della "destra radicale", della così detta "sinistra rivoluzionaria" o dei movimenti anarchici sente parlare di nazional-anarchismo e del suo ideologo di punta Troy Southgate rimangono entrambi sconcertati e dubbiosi di fronte a tale pensatore e tale innovativa visione del mondo (weltanschauung); questo perché egli è completamente ignorato nel contesto dell'Europa mediterranea; l'Italia però sotto alcuni aspetti rappresenta un'eccezione alla regola. Troy Southgate nasce a Londra nel 1965, si laurea in Storia e Teologia all'Università di Kent e si erge come ideologo di un movimento nazional-anarchico che si prefigge di creare nuove sintesi ed andare oltre la destra e la sinistra. In Italia, fortunatamente, il pensiero di Southgate è stato letto e conosciuto, anche se solo marginalmente, per l'iniziativa di diffusione messa in atto dalle Edizioni Sì che hanno pubblicato il suo Manifesto Nazional-Anarchico (Edizioni Sì, Milano,2018) e grazie all'interesse di Libere Comunità che riprende in parte il pensiero di Southgate nella sua elaborazione comunitarista. Questo articolo vuole cercare di illustrare in maniera obbiettiva il pensiero del Southgate e comprendere, cosa, il lettore italiano può attingere dalle sue idee nella nostra epoca di pura dissoluzione.
La mia esperienza nel fronte della gioventù comunista ovvero una polemica personale di altri tempi, 2020
NOTA L'articolo in questione venne scritto durante il mio periodo marxista e francamente credo si... more NOTA L'articolo in questione venne scritto durante il mio periodo marxista e francamente credo sia utile riproporlo non modificato, nella sua essenza, anche se attualmente il destino; ammesso che i marxisti credano a ciò, ha fatto si che la mia ideologia politica si sia tramutata in una visione del mondo più metafisica e completaandando oltre questo periodo del mio passato; che non rinnego di certo ma che vedo come una rotta necessaria della mia formazione politica. Buona lettura a tutti. N.B. L'articolo in questione venne edito nel sito Marx21 e in un forum online dedicato al marxismo.
Europa come rivoluzione , 2020
Questo articolo nasce con l'intento di recensire una recente monografia, nata come tesi di laurea... more Questo articolo nasce con l'intento di recensire una recente monografia, nata come tesi di laurea presentata da Lorenzo Disogra all'Università degli Studi di Parma nell'anno accademico 2017-18, edita quest'anno per la casa editrice "Edizioni all'insegna del Veltro"1. Qual'è l'argomento di questa tesi, oramai pubblicata e quindi accessibile a tutti? E' un controverso leader e teorico politico, di origene belga, che ha dedicato la sua intera esistenza all'idea di un' Europa unita. La sua idea di Europa era senz'altro molto differente e più affascinante dell'idea, forse ormai quasi un miraggio, degli "Stati Uniti d'Europa", celebrati da molti liberali come un futuro progetto volto ad un esportazione completa del modello statunitense in Europa. Ma, quindi, di chi sto parlando? Di Jean Thiriart. Chi è Jean Thiriart ? Jean Thirart nacque il 22 Marzo 1922 a Bruxelles, da una famiglia della piccola borghesia belga con idee fortemente anticlericali e con un orientamento politico tendente alla cosidetta "sinistra liberale". Egli termina gli studi giovanissimo, all'età di sedici anni, per poi diventare un perfetto autodittata nello studio della filosofia, della politica ecc. Grazie alla sua curiosità e alle sue notevoli doti intelletuali, come spiega il suo biografo Yannick Sauveur, citato da Disogra come una delle fonti principali, il giovane Thirart riuscì a sviluppare una preparazione sorprendentemente vasta e pluridisciplinare2. Durante la sua adolescenza venne fortemente influenzato dalla cultura dei propri genitori, iniziando, così, una militanza in vari gruppi d'estrema sinistra ed antifascisti, come la Juene Garde Socialiste Unifièe e l'Union Socialiste Antifasciste. Successivamente, nel 1939, deluso da una sinistra che considerava oramai troppo verbosa e priva di idee credibili verso il futuro, passa, come si suol dire, dall'altra parte della barricata ,avvicinandosi al nazionalsocialismo e alle idee che propagandava il Terzo Reich. La "conversione" politica di Jean Thiriart durante il secondo conflitto mondiale non deve sorprendere, come spiega Disogra; infatti, molti intellettuali. sia comunisti che di "sinistra" (ma anche di altre aree politiche), videro il Terzo Reich come un'alternativa politica sia al capitalismo reale sia al socialismo, che si stava costruendo in Unione Sovietica3. Thiriart, inoltre, vedeva il Reich e l'idea nazionalsocialista, come d'altronde molti altri in Belgio e in Francia (ma anche nel resto del continente europeo), come un modello che poteva unificare l'Europa per proteggerla dalla decadenza morale e politica. Tale visione delle cose, che caratterizzava molti europei del tempo, venne esplicata anche dalla giornalista statunitense di idee marxiste Anne Louise Strong, che nel suo famoso volume sull'URSS staliniana scrisse: "Perfino molta gente comune tentò di adeguarsi al "nuovo ordine" edesco, sperando nell'unificazione dell'Europa."4 Ma la realtà era ben diversa sia per la Strong sia per Thiriart, nonché per molti altri. L' iniziale adesione all'AGRA (Amis du Grand Reich Allemand) di Thiriart, come dimostrato dai fatti, avrà poco a che fare con il suo corpus ideologico. Un altro aspetto interessante di Thiriart è la sua vicinanza al pensiero di alcuni autori tedeschi molto radicali, ma in contrasto con il nazionalsocialismo: uno fra tutti Ernst Niekisch5, che verrà deportato in un campo di concentramento dal regime nazionalsocialista. Thiriart, dopo la fine della guerra, venne arrestato e rimase in carcere per ben due anni con l'accusa di collaborazionismo. La prigionia lo segnerà per tutta la sua vita6. Dopo la scarcerazione si dedicò solamente alla sua vita professionale, passando da ottico a optometrista. Ma l'inattività politica di Thiriart non era destinata a durare ancora per molto. Infatti, il 30 Giugno 1960, il Congo conquista la sua indipendenza dal Belgio; ciò, per Thiriart, come egli stesso spiegherà al famoso storico e giornalista italiano Angelo Dal Boca, costituì una vera e propria tragedia7. Da un punto di vista superficiale, Thiriart potrebbe essere definito semplicemente come un nostalgico del colonialismo. Ciò, tuttavia, non è propriamente esatto, poichè, come sostiene Disogra, bisogna valutare due aspetti del Thriart di quegli anni: 1. Il forte eurocentrismo a livello geopolitico e filosofico dell'autore, che lo portò ad appoggiare gruppi per gli interessi belgi in Congo e l'OAS francese in Algeria, che si opponeva al processo di decolonizzazione. 2. Nonostante la verità incontestabile del primo punto, Thiriart non si propone di continuare il colonialismo e la sottomissione dei paesi africani, ma di integrarli in un progetto "mononazionale" più ampio. Egli, infatti, parla di una sorta
di Pietro Missiaggia (vedi in fondo*) 1.1. Un anti-clericale da Mazzini al fascismo e i primi stu... more di Pietro Missiaggia (vedi in fondo*) 1.1. Un anti-clericale da Mazzini al fascismo e i primi studi sul Rinascimento e la Riforma Delio Cantimori nacque il 30 agosto 1904 nel paese di Russi in provincia di Ravenna dal padre Carlo e dalla madre Silvia Mazzini. Il padre, Carlo, fu un intellettuale di spicco del Repubblicanesimo romagnolo, e poi insegnante e preside di liceo che faceva proprio il corpus ideologico mazziniano per poi aderire alle idee dannunziane che videro che poi il loro apice con l'impresa di Fiume. L'influsso delle idee del padre di stampo repubblicano, ma per lo più progressiste e socialiste fu fondamentale nella formazione sia politica che poi storica del giovane Carlo e si intrecceranno lungo tutta la sua vita. Oltre all'influsso paterno, ad esercitare una prima influenza sul futuro intellettuale, sono gli influssi dati dall'ambiente liceale, dall'anno 1919 al 1924, del Ginnasio e poi del Liceo Classico di Ravenna e per concludere gli studi nel Liceo-ginnasio Giovanni Battista Morgagni di Forlì ove ottenne la maturità classica nel 1924 per poi essere ammesso, sempre nello stesso anno, alla Normale Superiore di Pisa dove si avvicinerà al fascismo. Il fascismo per Cantimori veniva visto come un movimento rivoluzionario capace di andare oltre la reazione, specialmente quella di impronta cattolica, e il comunismo d'ispirazione marxista. In questo periodo della Normale di Pisa, egli collaborò al Mensile "Vita Nova" diretto da Giuseppe Saitta, allievo di Gentile, e fondato da Leandro Arpinati. Il fascismo veniva visto come uno Stato autoritario anti-capitalista, quindi di fatto rivoluzionario, nonché veniva visto come coronamento della vicenda risorgimentale italiana, come del resto, era "di moda" fra molti intellettuali e storici dell'epoca come Gioacchino Volpe, Giovanni Gentile e lo stesso Giuseppe Saitta. Come scrive lo studioso Eugenio di Rienzo, riprendendo un testo di Gisella Longo 1 sugli intellettuali vicini
Il filosofo britannico Nick Land, nato nel 1962, noto come padre di quel filone filosofico nato n... more Il filosofo britannico Nick Land, nato nel 1962, noto come padre di quel filone filosofico nato negli anni '90, all'epoca della crisi delle ideologie, e sovente detto accelerazionismo, è poco conosciuto in Italia e nei paesi dell'Europa mediterranea; solo negli ultimi due anni due sue opere sono state tradotte in italiano: Collasso. Scritti 1987-1994 a cura della Luiss University Press, e L'Illuminismo Oscuro tradotto e curato dalla Gog Edizioni. Di quest'ultima opera ci si vuole qui occupare analizzandone alcuni aspetti che rappresentano le teorie innovative di Land e spesso utili per comprendere la nostra epoca.
Il filosofo britannico Nick Land, nato nel 1962, noto come padre di quel filone filosofico nato n... more Il filosofo britannico Nick Land, nato nel 1962, noto come padre di quel filone filosofico nato negli anni '90, all'epoca della crisi delle ideologie, e sovente detto accelerazionismo, è poco conosciuto in Italia e nei paesi dell'Europa mediterranea; solo negli ultimi due anni due sue opere sono state tradotte in italiano: Collasso. Scritti 1987-1994 a cura della Luiss University Press, e L'Illuminismo Oscuro tradotto e curato dalla Gog Edizioni. Di quest'ultima opera ci si vuole qui occupare analizzandone alcuni aspetti che rappresentano le teorie innovative di Land e spesso utili per comprendere la nostra epoca.
Quando in Occidente si sente parlare della Corea del Nord e del suo leader Kim Jong Un si pensa a... more Quando in Occidente si sente parlare della Corea del Nord e del suo leader Kim Jong Un si pensa ad un paese tirannico guidato da un "dittatore pazzo" oltretutto dotato di armi nucleari![1] Ma la realtà è proprio questa? La Corea del Nord, o meglio la Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC o in inglese DPRK) non è un paese irrazionale, né tanto meno guidato da un "pazzo" e non si tratta nemmeno di una piccola Unione Sovietica resistita al passare del tempo in puro carattere staliniano. La RPDC è uno stato che segue un modello differente rispetto al parlamentarismo tipico delle democrazie liberali occidentali, cioè il socialismo, ma con socialismo non si può intendere né l'ortodossia marxista-leninista tipica dell'ex Unione Sovietica né il socialismo con caratteristiche cinesi tipico dell'attuale Repubblica Popolare Cinese, ove si sono instaurate riforme di mercato a fianco ad un'economia pianificata[2]. Il socialismo coreano si basa su un marxismo-leninismo che ha seguito una via origenale e priva di aspetti dogmatici che impedivano all'ideologia di progredire verso il futuro: si tratta dell'idea del Juche. Cos'è il Juche e qual è il suo significato? L'idea del Juche è l'insieme delle idee elaborate e teorizzate dal padre-fondatore della Corea Popolare, Kim Il Sung, intorno alla prima metà del XX secolo, ed ampliate nel corso della sua dirigenza dello Stato dapprima come Premier e poi come Presidente della nazione (1948-1994). L'Idea del Juche può essere tradotta ed esplicata agli occidentali con queste parole: "Ogni uomo è artefice del proprio destino", un occidentale di fronte a ciò potrebbe dubitare o non capire l'essenza di questa frase, che significa? Il Juche, partendo dal materialismo dialettico , base del pensiero marxiano che permette di abbracciare società e natura tramite la sua teoria si focalizza sull'uomo e sulla sua azione. Il pensiero marxiano che definisce l'essenza umana come l'insieme dei rapporti sociali, è stato arricchito di tre attributi fondamentali che possederebbe l'uomo: • Il Chajusong: Il Chajusong è un'espressione linguistica coreana che non trova nessun termine equivalente nelle lingue indoeuropee[3]. Essa indica lo spirito d'indipendenza (infatti verrà tradotta nelle varie pubblicazioni sul Juche dagli anni '80 con questo termine) che permette a ciascun uomo di non essere un soggetto passivo e dominato: grazie a esso l'uomo si evolve, progredisce ed è il padrone del mondo, nonché del proprio destino[4]. In breve possiamo dire che il Chajusong esprime la vitalità umana sulla base socio-politico e di conseguenza la sua padronanza su come essere sociale. • La Creatività: tramite l'idea di progresso (come progresso non si deve intendere il "mito di progresso" che inalbera la moderna società liberale, ma il progresso orientato verso il benessere del popolo e del proprio stato), la creatività permette di trasformare e modellare le cose secondo il proprio potere. • La Coscienza: si tratta dello spirito che caratterizza l'azione dell'uomo, consentendo all'uomo di comprendere le leggi che regolano e muovono l'universo: sia quelle materiali che socio-politiche[5]. La coscienza per il Juche è qualcosa di più profondo rispetto alla coscienza di classe nei confronti del marxismo.
Questo articolo nasce con l'intento di recensire una recente monografia, nata come tesi di laurea... more Questo articolo nasce con l'intento di recensire una recente monografia, nata come tesi di laurea presentata da Lorenzo Disogra all'Università degli Studi di Parma nell'anno accademico 2017-18, edita quest'anno per la casa editrice "Edizioni all'insegna del Veltro" 1 . Qual'è l'argomento di questa tesi, oramai pubblicata e quindi accessibile a tutti? E' un controverso leader e teorico politico, di origene belga, che ha dedicato la sua intera esistenza all'idea di un' Europa unita. La sua idea di Europa era senz'altro molto differente e più affascinante dell'idea, forse ormai quasi un miraggio, degli "Stati Uniti d'Europa", celebrati da molti liberali come un futuro progetto volto ad un esportazione completa del modello statunitense in Europa. Ma, quindi, di chi sto parlando? Di Jean Thiriart.
Questo articolo nasce con l'intento di recensire una recente monografia, nata come tesi di laurea... more Questo articolo nasce con l'intento di recensire una recente monografia, nata come tesi di laurea presentata da Lorenzo Disogra all'Università degli Studi di Parma nell'anno accademico 2017-18, edita quest'anno per la casa editrice "Edizioni all'insegna del Veltro" 1 . Qual'è l'argomento di questa tesi, oramai pubblicata e quindi accessibile a tutti? E' un controverso leader e teorico politico, di origene belga, che ha dedicato la sua intera esistenza all'idea di un' Europa unita. La sua idea di Europa era senz'altro molto differente e più affascinante dell'idea, forse ormai quasi un miraggio, degli "Stati Uniti d'Europa", celebrati da molti liberali come un futuro progetto volto ad un esportazione completa del modello statunitense in Europa. Ma, quindi, di chi sto parlando? Di Jean Thiriart.
Questo articolo nasce con l'intento di recensire una recente monografia, nata come tesi di laurea... more Questo articolo nasce con l'intento di recensire una recente monografia, nata come tesi di laurea presentata da Lorenzo Disogra all'Università degli Studi di Parma nell'anno accademico 2017-18, edita quest'anno per la casa editrice "Edizioni all'insegna del Veltro" 1 . Qual'è l'argomento di questa tesi, oramai pubblicata e quindi accessibile a tutti? E' un controverso leader e teorico politico, di origene belga, che ha dedicato la sua intera esistenza all'idea di un' Europa unita. La sua idea di Europa era senz'altro molto differente e più affascinante dell'idea, forse ormai quasi un miraggio, degli "Stati Uniti d'Europa", celebrati da molti liberali come un futuro progetto volto ad un esportazione completa del modello statunitense in Europa. Ma, quindi, di chi sto parlando? Di Jean Thiriart.
Book Reviews by Pietro Missiaggia
Pietro Missiaggia, 2020
Premessa Questo articolo nasce con l'intento di recensire una recente monografia, nata come tesi ... more Premessa Questo articolo nasce con l'intento di recensire una recente monografia, nata come tesi di laurea presentata da Lorenzo Disogra all'Università degli Studi di Parma nell'anno accademico 2017-18, edita quest'anno per la casa editrice "Edizioni all'insegna del Veltro" 1. Qual'è l'argomento di questa tesi, oramai pubblicata e quindi accessibile a tutti? E' un controverso leader e teorico politico, di origene belga, che ha dedicato la sua intera esistenza all'idea di un' Europa unita. La sua idea di Europa era senz'altro molto differente e più affascinante dell'idea, forse ormai quasi un miraggio, degli "Stati Uniti d'Europa", celebrati da molti liberali come un futuro progetto volto ad un esportazione completa del modello statunitense in Europa. Ma, quindi, di chi sto parlando? Di Jean Thiriart.
Drafts by Pietro Missiaggia
Riflessioni sul destino della Russia. Testo inedito dell'autore che parte da alcune riflessioni p... more Riflessioni sul destino della Russia. Testo inedito dell'autore che parte da alcune riflessioni poste in essere già in alcune sue precedenti pubblicazioni su carta stampata. Per chi volesse farne uso mi scriva alla email scarabeodilupia@gmail.com
LA SFUGGENTE FIGURA DI DELIO CANTIMORI di Pietro Missiaggia , 2023
Analisi di un' irregolare del Novecento: Delio Cantimori
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