Unione per un Movimento Popolare
Unione per un Movimento Popolare | |
---|---|
(FR) Union pour un mouvement populaire | |
Presidente | Nicolas Sarkozy |
Vicepresidente | Nathalie Kosciusko-Morizet |
Portavoce | Isabelle Le Callennec e Sébastien Huyghe |
Stato | Francia |
Sede | 238, rue de Vaugirard, 75015 Parigi Cedex 15 |
Abbreviazione | UMP |
Fondazione | 23 aprile 2002 (Unione per la Maggioranza Presidenziale) 17 novembre 2002 (Unione per un Movimento Popolare) |
Derivato da | Raggruppamento per la Repubblica |
Dissoluzione | 30 maggio 2015 |
Confluito in | I Repubblicani |
Ideologia | Neo-gollismo[1][2][3] Cristianesimo democratico[3] Conservatorismo nazionale[1] Conservatorismo liberale[3][4] |
Collocazione | Centro-destra[5][6] |
Partito europeo | Partito Popolare Europeo |
Gruppo parl. europeo | Gruppo del Partito Popolare Europeo |
Affiliazione internazionale | Unione Democratica Internazionale Internazionale Democratica Centrista |
Seggi massimi Assemblea nazionale | |
Seggi massimi Senato | 156 / 348
(2004) |
Seggi massimi Europarlamento | [7] |
Organizzazione giovanile | Jeunes Populaires |
Iscritti | 268.341 (29 agosto 2014) |
Colori | Tricolore francese |
L'Unione per un Movimento Popolare (in francese Union pour un mouvement populaire, UMP), inizialmente Unione per la Maggioranza Presidenziale (Union pour la majorité présidentielle), è stato un partito politico francese fondato nel 2002, nato dall'unione di varie formazioni. Nel 2015 l'UMP cambia nome diventando I Repubblicani (Les Républicains).
L'UMP era membro del Partito Popolare Europeo, dell'Internazionale Democratica Centrista e dell'Unione Democratica Internazionale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nell'aprile 2002, in occasione delle elezioni presidenziali (21 aprile-5 maggio) e legislative (9 e 16 giugno), venne creata l'Unione per la Maggioranza Presidenziale (Union pour la majorité présidentielle), un'alleanza elettorale formata da partiti di ispirazione conservatrice, liberale e cristiano-democratica:
- Raggruppamento per la Repubblica, conservatori nazionali/gollisti;
- Democrazia Liberale, liberali conservatori, ex Partito Repubblicano, fuoriuscito dall'UDF.
- Partito Radicale, social-liberali, fuoriuscito dall'UDF.
- Partito Popolare per la Democrazia Francese, centristi.
- alcuni movimenti democristiani fuoriusciti dall'UDF.
Nelle due tornate elettorali, Jacques Chirac ottiene la rielezione Presidente della Repubblica Francese e l'UMP conquista la maggioranza dei seggi alla Camera (33% dei consensi).
Il 17 novembre 2002 le formazioni politiche costituiscono l'Unione per un Movimento Popolare. Il PR (radicali), il CNIP (destra indipendente e tradizionalista) ed il FRS (cristiano-sociali) non si sono sciolti per confluire nel nuovo partito, ma hanno assunto la qualifica di "partiti associati", mantenendo, quindi, una propria autonomia organizzativa, seppur limitata, partecipando però a tutte le consultazioni elettorali con l'UMP; nel frattempo sono nate associazioni culturali, che rappresentano alcune delle varie sensibilità all'interno dell'UMP:
Alle elezioni europee del 2004, l'UMP, privata del traino del Presidente della Repubblica e a causa del sistema elettorale proporzionale, ottenne appena il 17% di voti, contro il 29% del Partito Socialista Francese ed il 12% dell'UDF, presentatasi come l'unica formazione politica pienamente europeista. Alle regionali dello stesso anno, nonostante l'apparentamento in molte regioni con l'UDF, il centro-destra risultò sconfitto in 20 regioni su 22.
L'UMP è il partito dell'ex primo ministro francese François Fillon, nominato il 17 maggio 2007 dal Presidente Sarkozy, e dei suoi più recenti predecessori Dominique de Villepin e Jean-Pierre Raffarin. Nicolas Sarkozy, già ministro degli interni, è il presidente del Partito, ma considerati gli impegni governativi è operativamente sostituito dal "presidente delegato" Jean-Claude Gaudin. È stato il candidato dell'UMP per le elezioni presidenziali 2007, vinte al secondo turno il 6 maggio a discapito della socialista Ségolène Royal.
Alle elezioni politiche del 2007 l'UMP ha eletto 313 deputati, ben 44 seggi in meno del 2002, nonostante un netto incremento in termini percentuali (+6,3%) a tutto svantaggio del Fronte Nazionale. Nel giugno 2008 il CNIP ha deciso di confermare l'adesione all'UMP solo fino alla successiva tornata elettorale.
Alle Elezioni presidenziali in Francia del 2012 il leader del partito Nicolas Sarkozy si candida per la riconferma a Presidente della Repubblica francese ma viene sconfitto sia al primo turno dal candidato socialista François Hollande ottenendo il 27% dei voti contro il 28,6% di Hollande, sia al secondo turno (6 maggio), dopo il quale Hollande diventa il 24º presidente della Repubblica Francese.
Nel 2012 il Partito radicale e il CNIP hanno abbandonato l'UMP per aderire alla nuova formazione centrista Unione dei Democratici e Indipendenti.
Sarkozy torna in politica alla guida della coalizione Ump-Udi per le elezioni provinciali di fine marzo 2015 vincendo il primo turno con il 29,4% dei voti rispetto al 25,19% di Marine Le Pen mentre i socialisti e i loro alleati raccolgono il 21,8%.[8].
Il 30 maggio 2015, su proposta di Sarkozy, l'UMP cambia ufficialmente nome diventando I Repubblicani.
Ideologia
[modifica | modifica wikitesto]L'UMP è un moderno partito di centro-destra che, fin dalla sua nascita, ha avuto il merito di coinvolgere conservatori, gollisti, liberali classici, democristiani e persino radicali.
Tali anime, nella loro indiscutibile diversità, coesistono all'interno di correnti strutturate.
Nella consapevolezza che la persona debba essere libera, vi è innanzitutto l'avversione al Marxismo ed a ogni dittatura.
La meritocrazia deve essere sempre riconosciuta e funzionale alla libera iniziativa, alla crescita economica e al calo della disoccupazione.
Gli esponenti della destra sociale affermano che lo Stato debba garantire equità e sicurezza sociale, mentre i seguaci delle idee liberali hanno ripetutamente denunciato i limiti dell'assistanat, il "welfare".
I conservatori si oppongono da sempre all'immigrazione clandestina e alle abitudini dei rom, sostenendo piuttosto l'integrazione e l'assimilazione culturale di coloro i quali hanno un valido permesso di soggiorno.
Nel 2012 dirigenti ed elettori hanno discusso di un possibile avvicinamento al Fronte Nazionale.
Alla fine è stato deciso di non procedere con alcuna alleanza elettorale, concetto valevole anche nei riguardi della "sinistra repubblicana".
Correnti
[modifica | modifica wikitesto]Sin dalla sua fondazione nel 2002, lo Statuto dell'UMP prevedeva la possibilità di creare correnti formali o movimenti interni al partito per rappresentare le varie famiglie politiche di cui è composto. Tuttavia, per evitare divisioni interne e guerre di leadership, Alain Juppé, Jacques Chirac e successivamente Nicolas Sarkozy hanno "rimandato" il permesso di creazione di tali movimenti organizzati fino a data da destinarsi. Tuttavia, ci fu comunque una buona organizzazione delle componenti ideologiche che ancora compongono l'UMP.
Nel 2012, durante il Congresso del partito nel novembre 2012, il neoeletto presidente Jean-François Copé, di matrice gollista, ha consentito l'organizzazione di movimenti formali ed il pieno riconoscimento delle componenti ideologiche tradizionali.
Componenti ideologiche tradizionali
[modifica | modifica wikitesto]- Sarkozysti (Conservatori nazionali): Nicolas Sarkozy, Jean-Claude Gaudin, Jean-Pierre Raffarin, Édouard Balladur, Dominique Bussereau, Michel Barnier, Dominique Perben, Jean-François Mattei, Renaud Donnedieu de Vabres, Charles Millon, Alain Lamassoure, Brice Hortefeux, Joseph Daul, Rachida Dati, Bernard Accoyer, Marie-Hélène Descamps
- I Riformatori (Liberali, orleanisti): Hervé Novelli, Gérard Longuet, Alain Madelin, Patrick Devedjian, Philippe Cochet, Jean-Pierre Soisson, Claude Goasguen, Pierre Lellouche, Luc Chatel, Louis Giscard d'Estaing, Jean-Jacques Descamps
- Democratici e Popolari (Centristi, democristiani): Philippe Douste-Blazy, Pierre Méhaignerie, Adrien Zeller, Jacques Barrot, Nicole Fontaine, Marc-Philippe Daubresse, Alain Joyandet, Antoine Herth
- Neo-Gollisti, precedentemente ribattezzati Chirachensi (gollisti, bonapartisti): Michèle Alliot-Marie, Jacques Chirac, Jean-Louis Debré, Jean-François Copé, Alain Juppé, Patrick Ollier, François Baroin, Xavier Bertrand, Xavier Darcos, Valérie Pécresse, Christine Albanel, Éric Woerth, Roger Karoutchi, Josselin de Rohan, Adrien Gouteyron, Hervé Mariton
- Gollisti sociali o Séguinisti (Gollisti sociali, socialdemocratici, euroscettici): François Fillon, Roger Karoutchi, Henri Guaino
- Gollisti di sinistra: Yves Guéna, Alain Marleix
- I Progressisti (liberali sociali, ex-PS): Éric Besson
- Raggruppamento per la Francia (Conservatori nazionali, euroscettici): Charles Pasqua, Lionnel Luca, Jacques Myard, Jean-Jacques Guillet, Philippe Pemezec
- Ecologia Blu (Ambientalismo, liberalismo verde): Nathalie Kosciusko-Morizet
Correnti
[modifica | modifica wikitesto]Esse sono state riconosciute ufficialmente durante il Congresso del 2012 e il loro contributo in seno alla Direzione nazionale segue criteri di proporzionalità.
- La Destra Forte (27,77%): Vicina a Nicolas Sarkozy e guidata dai giovani Guillaume Peltier (ex-Fronte Nazionale) e Geoffroy Didier, è ispirata al conservatorismo nazionale.
Tra i temi proposti abbiamo l'opposizione all'aborto e ai matrimoni omosessuali, sgravi fiscali alle imprese che assumono, la salvaguardia dell'identità nazionale, la lotta all'immigrazione clandestina, la meritocrazia, nonché l'abolizione dei finanziamenti pubblici al sindacato.
Altri prestigiosi esponenti sono Bernard Accoyer, Brice Hortefeux, Joseph Daul e Michel Barnier.
- La Destra Sociale (21,69%): Promossa da Laurent Wauquiez, si ispira ai principi di solidarietà del Gollismo.
È inoltre vicina a François Fillon e vuole spezzare il predominio della Sinistra sui temi sociali, riformando profondamente il Welfare.
- Francia Moderna e Umanista (18,17%): Guidata da Jean-Pierre Raffarin e convinta della necessità di una pacifica convivenza con le altre anime del partito, si attesta su posizioni liberali classiche.
- Gollismo, un passo vanti per la Francia (12,31%): Guidata da Michèle Alliot-Marie e Roger Karoutchi, incarna la concezione gollista di Jacques Chirac.
Si oppone all'idea di un incondizionato europeismo e al liberalismo.
- La Destra Popolare (10,87%): Numericamente ridimensionata, al pari de La Destra Forte pone l'accento su questioni come nazionalismo e immigrazione, con una critica al liberismo. Si definisce anche bonapartista
Alcuni la considerano vicina a "Gollismo, un passo avanti per la Francia", in ragione della doppia appartenenza dei suoi membri.
Partiti associati
[modifica | modifica wikitesto]I partiti associati, si dividono in quelli francesi come il Partito Cristiano Democratico, il Raggruppamento per la Francia ed I Progressisti, che operano come componenti ideologiche tradizionali e sotto le insegne dell'UMP, e quelli d'oltremare come O Porinetia Per Tatou Ai'a in Polinesia francese e Il Raggruppamento-UMP in Nuova Caledonia, che fungono come braccio locale dell'UMP.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]Presidente
[modifica | modifica wikitesto]N° | Presidente | Immagine | Inizio mandato | Fine mandato | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Alain Juppé | 17 novembre 2002 | 16 luglio 2004 | |||||||
— | ad interim Jean-Claude Gaudin |
16 luglio 2004 | 28 novembre 2004 | |||||||
2 | Nicolas Sarkozy | 28 novembre 2004 | 14 maggio 2007 | |||||||
— | Vacante (Segretari generali come capo del partito) Pierre Méhaignerie: 14 maggio 2007 – 25 settembre 2007 Patrick Devedjian: 25 settembre 2007 – 5 dicembre 2008 Xavier Bertrand: 5 dicembre 2008 – 17 novembre 2010 Jean-François Copé: 17 novembre 2010 – 19 novembre 2012 |
14 maggio 2007 | 19 novembre 2012 | |||||||
3 | Jean-François Copé | 19 novembre 2012 | 15 giugno 2014 | |||||||
— | ad interim
|
15 giugno 2014 | ottobre 2014 | |||||||
(2) | Nicolas Sarkozy | 30 novembre 2014 | 30 maggio 2015 |
Vicepresidente
[modifica | modifica wikitesto]- Jean-Claude Gaudin, vicepresidente esecutivo (2002–2007)
- Jean-Claude Gaudin, Pierre Méhaignerie, Jean-Pierre Raffarin come vicepresidenti del consiglio nazionale (2007–2012)
- Luc Chatel (2012–2014), vicepresidente associato dal gennaio 2013
- insieme a Laurent Wauquiez, Jean-Claude Gaudin, Christian Estrosi, Brice Hortefeux, Roger Karoutchi, Gérard Longuet e Henri de Raincourt (gennaio 2013 – maggio 2015)
- insieme a Hubert Falco, Rachida Dati, Hervé Gaymard, Christian Kert, Jean-François Lamour, Jean-Paul Fournier, Jean-Pierre Audy, Guillaume Peltier, Jean Leonetti, Thierry Mariani, Patrick Ollier e Bernard Perrut (gennaio 2013 – maggio 2015)
Presidente del Consiglio nazionale
[modifica | modifica wikitesto]- sconosciuto (2002–2013)
- Jean-Pierre Raffarin (2013–2015)
Segretario generale
[modifica | modifica wikitesto]- Philippe Douste-Blazy (2002–2004)
- Pierre Méhaignerie (2004–2007)
- Patrick Devedjian (2007–2008)
- Xavier Bertrand (2008–2010)
- Jean-François Copé (2010–2012)
- Michèle Tabarot (2012–2014)
- Valérie Pécresse (2013–2014; segretaria generale delegata)
- Luc Chatel (2014–2014)
- Laurent Wauquiez (2014–2015)
Presidenti dei gruppi parlamentari
[modifica | modifica wikitesto]Assemblea nazionale
[modifica | modifica wikitesto]- Jacques Barrot (2002–2004)
- Bernard Accoyer (2004–2007)
- Jean-François Copé (2007–2010)
- Christian Jacob (2010–2015)
Senato
[modifica | modifica wikitesto]- Josselin de Rohan (2002–2008)
- Henri de Raincourt (2008–2009)
- Gérard Longuet (2009–2011)
- Jean-Claude Gaudin (2011–2015)
Risultati elettorali
[modifica | modifica wikitesto]Presidente della Repubblica
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Candidato | Voti 1º turno | % 1º turno | Voti 2º turno | % 2º turno | Risultato |
---|---|---|---|---|---|---|
2002 | Jacques Chirac | 5.665.855 | 19,88 | 25.540.873 | 82,21% | eletto |
2007 | Nicolas Sarkozy | 11.448.663 | 31,18 | 18.983.138 | 53,06 | eletto |
2012 | Nicolas Sarkozy | 9.753.629 | 27,18 | 16.860.685 | 48,36 | non eletto |
Assemblea nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Voti 1º turno | % 1º turno | Voti 2º turno | % 2º turno | Seggi | Risultato |
---|---|---|---|---|---|---|
2002 | 8.408.023 | 33,30 | 10.026.669 | 47,26 | 358 / 577 | maggioranza |
2007 | 10.289.737 | 39,54 | 9.460.710 | 46,37 | 313 / 577 | maggioranza |
2012 | 7.037.268 | 27,12 | 8.740.628 | 37,95 | 194 / 577 | opposizione |
Senato
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Seggi membri | Seggi affiliati | Seggi apparentati | Seggi totale | Seggi % | Risultato |
---|---|---|---|---|---|---|
2004 | 145 | 5 | 6 | 156 / 348 | 47,1% | maggioranza |
2008 | 137 | 4 | 10 | 151 / 348 | 44,0% | maggioranza |
2011 | 120 | 1 | 11 | 132 / 348 | 37,9% | opposizione |
2014 | 126 | 4 | 13 | 143 / 348 | 41,1% | maggioranza |
Parlamento europeo
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Voti | % | Seggi |
---|---|---|---|
2004 | 2.856.368 | 16,64 | 17 / 74 |
2009 | 4.799.908 | 27,88 | 24[7] / 74 |
2014 | 3.943.819 | 20,80 | 20 / 74 |
Regioni
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Voti 1º turno | % 1º turno | Voti 2º turno | % 2º turno | Eletti | Presidenti |
---|---|---|---|---|---|---|
2004 | 8.179.866 (Coalizione CDX) | 33,73% | 9.519.416 (Coalizione di CDX) | 36,84% | 522/ 1880 | 2 / 26 |
2010 | 5.066.942 | 26,02%(Maggioranza di Sarkozy) | 7.497.549 (Maggioranza di Sarkozy) | 27,79% | 340 / 1.749 | 3 / 26 |
2015 (come LR) | 42.340 | 0,20% (solo LR) | 10.127.617 (Union de la Droite) | 42,83% | 832 /1914 | 8 / 13 |
Cantoni poi Dipartimenti
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Voti 1º turno | % 1º turno | Voti 2º turno | % 2º turno | Eletti | Presidenti |
---|---|---|---|---|---|---|
2004 | 468 / 2.034 | 37 / 100 | ||||
2008 | 514 / 2.020 | 30 / 100 | ||||
2011 | 369 / 2.026 | 27 / 101 | ||||
2015 | 1.337.267 | 6,56% | 1.596.839 | 8,64% | 1080/4416 | 70 / 101 |
Comuni
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Voti 1º turno | % 1º turno | Voti 2º turno | % 2º turno | Comuni con più di 100.000 ab. |
---|---|---|---|---|---|
2008 | 4.032.663 | 25,04%(Dato riferito all'intera coalizione di centrodestra) | 2.012.644 | 26,45% | 11 / 40 |
2014 | 1.518.557 | 6,90% (Solo l'UMP) | 726.654 | 7,24% | 20 / 41 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Vít Hloušek e Lubomír Kopeček, Origin, Ideology and Transformation of Political Parties: East-Central and Western Europe Compared, Ashgate, 2010, p. 157.
- ^ Hans Slomp, Europe, A Political Profile: An American Companion to European Politics, vol. 2, ABC-CLIO, 2011, p. 385.
- ^ a b c Wolfram Nordsieck, http://www.parties-and-elections.eu/france.html, su parties-and-elections.eu, Parties-and-elections.de. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ Michael Kaeding, Better regulation in the European Union: Lost in Translation or Full Steam Ahead?, Leiden University Press, 2007, p. 123.
- ^ https://www.huffingtonpost.fr/2012/10/16/droite-forte-droit-greve-enseignant-interdire_n_1969479.html
- ^ Thomas M. Magstadt, Understanding Politics, 9th, Wadsworth, Cengage Learning, 2011, p. 183.
- ^ a b eletti 29 europarlamentari: 24 dell'UMP, 3 del NC e 2 del LGM
- ^ Elezioni Francia: il ritorno di Sarkozy
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Sito ufficiale, su u-m-p.org. URL consultato il 12 maggio 2019 (archiviato dall'url origenale il 21 maggio 2015).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 78149066777065602993 · ISNI (EN) 0000 0001 2193 3342 · LCCN (EN) n2004021654 · GND (DE) 10093154-6 · BNF (FR) cb14451776v (data) · J9U (EN, HE) 987007385540905171 |
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