Thesis Chapters by DIMITRI TARANTINO
L’ARTE E IL MAOISMO: LA FUNZIONE POLITICA E SOCIALE DELL’ARTE DURANNTE IL PERIODO MAOISTA , 2020
L’arte è da sempre stata una delle principali espressioni del proprio essere, soprattutto nell’ar... more L’arte è da sempre stata una delle principali espressioni del proprio essere, soprattutto nell’arte
moderna e contemporanea le sensazioni, i sentimenti e la propria intimità hanno sempre avuto un
grande ruolo nella realizzazione di opere, soprattutto in Italia dove abbiamo un grandissimo
patrimonio artistico. Con l’avvento dei regimi totalitari, però, si ha un’inversione di questa tendenza
e si ha l’eradicazione del concetto dell’arte fine a sé stessa, mentre prende sempre più piede l’idea
dell’arte come un potente mezzo di propaganda per influenzare le masse e la cultura di massa che era
voluta dal regime in quel determinato periodo storico. Specialmente nella Cina maoista si può
osservare come questo concetto sia stato portato al suo estremo, tanto che, verso la fine dell’era
maoista, qualunque forma d’arte che non era al servizio della politica veniva definita borghese e
censurata.
L’ambito di studio di questo elaborato sarà sulla storia e la storia artistica in Cina durante gli
anni del maoismo, data la sua grande influenza per quella che è la Cina odierna. Questo elaborato si
divide in 4 parti: la prima è costituita dall’evoluzione dell’arte cinese nei primi anni del novecento e
dai discorsi di Yan’An; la seconda parte, invece interessa il periodo dei primi anni dell’epoca maoista:
dal primo ottobre 1949 all’inizio della Campagna dei Cento Fiori; la terza riguarda il periodo che va
dal 1956 al 1963, durante il quale ci furono due immense campagne: la Campagna dei Cento Fiori e
il Grande Balzo in Avanti; l’ultima parte dell’elaborato prende in esame l’ultimo periodo del periodo
maoista, in questo capitolo si trova anche un paragrafo riguardante l’arte apolitica, fenomeno venutosi
a creare durante gli ultimi anni della Rivoluzione Culturale.
Lo studio in questo elaborato passa attraverso un periodo di circa trent’anni, a partire dalla
Conferenza di Yan’An del 1942, fino alla morte di Mao Zedong nel 1976, analizzando sia il periodo
storico, sia quali furono le tematiche e gli stili più influenti in questo periodo attraverso le numerose
campagne promosse dal Partito Comunista. Il motivo principale per cui è stato scelto questo caso è
la mia grande passione per la storia, la storia cinese contemporanea nello specifico, e la curiosità per
uno dei temi che meno viene trattato riguardante questo importante e buio periodo storico. Il focus
della mia tesi è capire come le politiche cinese durante il periodo maoista abbiano modellato l’arte.
Durante questo periodo l’obbiettivo che doveva avere l’arte era molto chiaro e la censura molto
forte. L’espressione di sé, molo importante per un artista, era come un miraggio, ma nei tardi anni
5
Settanta, un gruppo di artisti underground rigettarono le politiche ufficiali del partito per dipingere
quadri che rappresentassero le proprie emozioni. Durante l’era maoista, moltissimi intellettuali
furono perseguitati, specialmente dopo la Campagna dei Cento Fiori, periodo in cui si sentivano più
sicuri di esprimere le proprie idee. Dopo questa enorme campagna, infatti, le purghe furono
moltissime. Molti artisti e scrittori furono mandati nelle campagne a lavorare come contadini, altri
incarcerati o anche uccisi. Tutte le campagne che ci furono durante questi trent’anni non furono una
catena casuale di eventi, ma furono calcolate con attenzione, specialmente quelle in campo artistico.
Sebbene il mezzo artistico potesse cambiare, il messaggio che le opere dovevano trasmettere
doveva essere sempre lo stesso: trasmettere la grandezza della Cina e del suo governo e di educare
il popolo.
Per la redazione di questo elaborato sono stati consultati si libri di storia, per fornire un quadro
storico degli avvenimenti, sia libri d’arte, oltre che a svariati articoli, molti dei quali in cinese, scritti
direttamente dai protagonisti di questo periodo. Sono stati consultatati anche molti siti, data
l’impossibilità di muoversi a causa del CoVid-19.
Uploads
Thesis Chapters by DIMITRI TARANTINO
moderna e contemporanea le sensazioni, i sentimenti e la propria intimità hanno sempre avuto un
grande ruolo nella realizzazione di opere, soprattutto in Italia dove abbiamo un grandissimo
patrimonio artistico. Con l’avvento dei regimi totalitari, però, si ha un’inversione di questa tendenza
e si ha l’eradicazione del concetto dell’arte fine a sé stessa, mentre prende sempre più piede l’idea
dell’arte come un potente mezzo di propaganda per influenzare le masse e la cultura di massa che era
voluta dal regime in quel determinato periodo storico. Specialmente nella Cina maoista si può
osservare come questo concetto sia stato portato al suo estremo, tanto che, verso la fine dell’era
maoista, qualunque forma d’arte che non era al servizio della politica veniva definita borghese e
censurata.
L’ambito di studio di questo elaborato sarà sulla storia e la storia artistica in Cina durante gli
anni del maoismo, data la sua grande influenza per quella che è la Cina odierna. Questo elaborato si
divide in 4 parti: la prima è costituita dall’evoluzione dell’arte cinese nei primi anni del novecento e
dai discorsi di Yan’An; la seconda parte, invece interessa il periodo dei primi anni dell’epoca maoista:
dal primo ottobre 1949 all’inizio della Campagna dei Cento Fiori; la terza riguarda il periodo che va
dal 1956 al 1963, durante il quale ci furono due immense campagne: la Campagna dei Cento Fiori e
il Grande Balzo in Avanti; l’ultima parte dell’elaborato prende in esame l’ultimo periodo del periodo
maoista, in questo capitolo si trova anche un paragrafo riguardante l’arte apolitica, fenomeno venutosi
a creare durante gli ultimi anni della Rivoluzione Culturale.
Lo studio in questo elaborato passa attraverso un periodo di circa trent’anni, a partire dalla
Conferenza di Yan’An del 1942, fino alla morte di Mao Zedong nel 1976, analizzando sia il periodo
storico, sia quali furono le tematiche e gli stili più influenti in questo periodo attraverso le numerose
campagne promosse dal Partito Comunista. Il motivo principale per cui è stato scelto questo caso è
la mia grande passione per la storia, la storia cinese contemporanea nello specifico, e la curiosità per
uno dei temi che meno viene trattato riguardante questo importante e buio periodo storico. Il focus
della mia tesi è capire come le politiche cinese durante il periodo maoista abbiano modellato l’arte.
Durante questo periodo l’obbiettivo che doveva avere l’arte era molto chiaro e la censura molto
forte. L’espressione di sé, molo importante per un artista, era come un miraggio, ma nei tardi anni
5
Settanta, un gruppo di artisti underground rigettarono le politiche ufficiali del partito per dipingere
quadri che rappresentassero le proprie emozioni. Durante l’era maoista, moltissimi intellettuali
furono perseguitati, specialmente dopo la Campagna dei Cento Fiori, periodo in cui si sentivano più
sicuri di esprimere le proprie idee. Dopo questa enorme campagna, infatti, le purghe furono
moltissime. Molti artisti e scrittori furono mandati nelle campagne a lavorare come contadini, altri
incarcerati o anche uccisi. Tutte le campagne che ci furono durante questi trent’anni non furono una
catena casuale di eventi, ma furono calcolate con attenzione, specialmente quelle in campo artistico.
Sebbene il mezzo artistico potesse cambiare, il messaggio che le opere dovevano trasmettere
doveva essere sempre lo stesso: trasmettere la grandezza della Cina e del suo governo e di educare
il popolo.
Per la redazione di questo elaborato sono stati consultati si libri di storia, per fornire un quadro
storico degli avvenimenti, sia libri d’arte, oltre che a svariati articoli, molti dei quali in cinese, scritti
direttamente dai protagonisti di questo periodo. Sono stati consultatati anche molti siti, data
l’impossibilità di muoversi a causa del CoVid-19.
moderna e contemporanea le sensazioni, i sentimenti e la propria intimità hanno sempre avuto un
grande ruolo nella realizzazione di opere, soprattutto in Italia dove abbiamo un grandissimo
patrimonio artistico. Con l’avvento dei regimi totalitari, però, si ha un’inversione di questa tendenza
e si ha l’eradicazione del concetto dell’arte fine a sé stessa, mentre prende sempre più piede l’idea
dell’arte come un potente mezzo di propaganda per influenzare le masse e la cultura di massa che era
voluta dal regime in quel determinato periodo storico. Specialmente nella Cina maoista si può
osservare come questo concetto sia stato portato al suo estremo, tanto che, verso la fine dell’era
maoista, qualunque forma d’arte che non era al servizio della politica veniva definita borghese e
censurata.
L’ambito di studio di questo elaborato sarà sulla storia e la storia artistica in Cina durante gli
anni del maoismo, data la sua grande influenza per quella che è la Cina odierna. Questo elaborato si
divide in 4 parti: la prima è costituita dall’evoluzione dell’arte cinese nei primi anni del novecento e
dai discorsi di Yan’An; la seconda parte, invece interessa il periodo dei primi anni dell’epoca maoista:
dal primo ottobre 1949 all’inizio della Campagna dei Cento Fiori; la terza riguarda il periodo che va
dal 1956 al 1963, durante il quale ci furono due immense campagne: la Campagna dei Cento Fiori e
il Grande Balzo in Avanti; l’ultima parte dell’elaborato prende in esame l’ultimo periodo del periodo
maoista, in questo capitolo si trova anche un paragrafo riguardante l’arte apolitica, fenomeno venutosi
a creare durante gli ultimi anni della Rivoluzione Culturale.
Lo studio in questo elaborato passa attraverso un periodo di circa trent’anni, a partire dalla
Conferenza di Yan’An del 1942, fino alla morte di Mao Zedong nel 1976, analizzando sia il periodo
storico, sia quali furono le tematiche e gli stili più influenti in questo periodo attraverso le numerose
campagne promosse dal Partito Comunista. Il motivo principale per cui è stato scelto questo caso è
la mia grande passione per la storia, la storia cinese contemporanea nello specifico, e la curiosità per
uno dei temi che meno viene trattato riguardante questo importante e buio periodo storico. Il focus
della mia tesi è capire come le politiche cinese durante il periodo maoista abbiano modellato l’arte.
Durante questo periodo l’obbiettivo che doveva avere l’arte era molto chiaro e la censura molto
forte. L’espressione di sé, molo importante per un artista, era come un miraggio, ma nei tardi anni
5
Settanta, un gruppo di artisti underground rigettarono le politiche ufficiali del partito per dipingere
quadri che rappresentassero le proprie emozioni. Durante l’era maoista, moltissimi intellettuali
furono perseguitati, specialmente dopo la Campagna dei Cento Fiori, periodo in cui si sentivano più
sicuri di esprimere le proprie idee. Dopo questa enorme campagna, infatti, le purghe furono
moltissime. Molti artisti e scrittori furono mandati nelle campagne a lavorare come contadini, altri
incarcerati o anche uccisi. Tutte le campagne che ci furono durante questi trent’anni non furono una
catena casuale di eventi, ma furono calcolate con attenzione, specialmente quelle in campo artistico.
Sebbene il mezzo artistico potesse cambiare, il messaggio che le opere dovevano trasmettere
doveva essere sempre lo stesso: trasmettere la grandezza della Cina e del suo governo e di educare
il popolo.
Per la redazione di questo elaborato sono stati consultati si libri di storia, per fornire un quadro
storico degli avvenimenti, sia libri d’arte, oltre che a svariati articoli, molti dei quali in cinese, scritti
direttamente dai protagonisti di questo periodo. Sono stati consultatati anche molti siti, data
l’impossibilità di muoversi a causa del CoVid-19.