Content-Length: 132264 | pFad | https://www.academia.edu/36071741/CORRIERE_DELLA_SERA_PAGLIARO
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Quella luce intorno a noi: una ricerca «cattura» i biofotoni Partito al Bellaria di Bologna uno studio che coinvolgerà 600 persone per verificare se esiste una relazione tra emissione di biofotoni e benessere percepito
Una struttura edile arcaica sparita dalla cultura materiale contadina Link del post su Fb: https://www.facebook.com/angelo.siciliano.35/posts/1618848271465273?__cft__[0]=AZViR2-VUXT80qM__aisbc3yADe_er97urejqFkYU1x9hISZme423pz37P0QY1oSoF5CNtmUn7EO-Y9cq1WsvQl863uV_vDN0Jv2SfOSzdXw0VlATc1s1pUmAB8r_ZHBDk8&__tn__=%2CO%2CP-R Angelo Siciliano ha aggiunto su Fb 2 nuove foto -20 febbraio 2017 h 20:52 LU PAGLIARU CU LA CAMMÌSA DI RISTÓCCIA E LU PAGLIARU CU LA CAMMÌSA DI CANNÉDDRE -IL PAGLIARO CON LA COPERTURA DEL TETTO DI STOPPIE E QUELLO CON LA COPERTURA DI CANNE PALUSTRI Una struttura edile arcaica sparita dalla cultura materiale "Quistu jà nu bèllu pagliaru munticalivése. Assiméglia a l'ate ppagliàra pi lu Sud, cu lu tittu e la cammìsa fatta di ristóccia, accussì puru li mmura, e a ffijàncu ci stannu li caddrinàri". (A. S. -Zell 12.2.2017) "A mmani mancìna nu bèllu pagliaru munticalivése. Assiméglia a l'ate ppagliàra pi lu Sud, cu la cammìsa di ristóccia, accussì puru li mmura, e a ffijàncu ci stannu li caddrinàri. A mmani dirìtta nu pagliàru cu la cammìsa di cannéddre". A sinistra un elegante pagliaro montecalvese. Assomiglia ai pagliari del Sud, col tetto rivestito di stoppie, come anche le fiancate, e di lato vi sono alcuni pollai. A destra un pagliaro con copertura di canne palustre. (A. S. -Zell 12.2.2017)
illiceità dell'inseminazione artificiale post mortem nell'ordinamento italiano. -3. La rettifica dell'atto di nascita. -4. Le modalità di accertamento dello status filiationis. -5. La problematica attribuzione dello status filiationis al nato da P.M.A. post mortem. -6. Segue. -7. Conclusioni.
Ho sempre pensato il mio cammino verso Srebrenica come un pellegrinaggio. Come chi, credente o meno si mette in cammino verso Santiago, io mi sono messo negli ultimi quindici anni in cammino verso Srebrenica, luogo che considero sacro. Sacro non nel senso religioso del termine, magari in parte, ma nel senso di luogo in cui bisogna dinanzi a tanto dolore e devastazione comunque celebrare la vita che nonostante tutto nasce ogni giorno anche in quei luoghi martoriati. Ci sono luoghi all'apparenza insignificanti che divengono sacri perchè si colmano di significato e Srebrenica è uno di questi.
Pedagogia itinerante tra strada e scuola, informale e fomale, emozioni e ragione: il metodo dei Maestri di Strada
Per leggere un libro come questo, o gli altri volumi di questa collana, fa' finta di essere in un bosco incantato, nel silenzio della natura dove solo chi ha l'orecchio esercitato sa sentire un battito d'ali, il verso della ghiandaia, il passo della volpe. Leggi con calma, rifletti, confronta con le tue conoscenze e con i tuoi libri di storia. Raffronta le vicende umane di questi "antichi" personaggi con quelle dei contemporanei, persino con le tue. Solo così apprezzerai a pieno le "storie" che ho raccolto e ne subirai le suggestioni.
Itinerario tra le case dei Gesuiti a Palermo, 2020
I Gesuiti giunsero in Sicilia poco più di dieci anni dopo lanascita della loroSocietà, avvenutanel 1534 quando Iñigo López de Recalde,poiIgnazio di Loyola, fonda l’ordine. Nel maggio 1547giunge a Palermo “il primo della Compagnia che sia venuto in Sicilia per risiedervi, il P. GirolamoDoménech”. Il 16 apriledel 1549 il Pretore di Palermo Francesco Agliata illustrò al Consiglio lanecessità per la città di un pubblico ginnasio “ove potessero apprendersi le buone discipline, nérinvenivasi alcuno che ponesse cura d’istillare i principi della religione nei teneri animi deigiovanetti”; si approvò all’unanimità la proposta di istituzione del Collegio, stabilendo “di apprestarla casa e d’assegnare onze duecento all’anno sulle rendite della città”. Il 19settembre giunsero in città i primi gesuiti, dodici di cui due soli Padri, il francese Nicola DeLanoy, Lettore di Teologia e designato Rettore, e il parmense Paolo De Achillis Lettore diFilosofia; e poi lo spagnolo Pietro De Ribadeneyra Maestro di Rettorica, il parigino GiovanniRogier Maestro diUmane Lettere, il portoghese Michele Botello Maestro diSuprema Grammatica,lo svizzero della Valtellina Pietro Venusto Maestro diInfima Grammatica, il piemontese GiovenaleBotero Maestro di Media Grammatica e ancora Santo Navarro, Nicolò Stifoferrato e G. B.Sampieri, il fratello Giuliano, di nazione fiammingo, coadiutore laico, ed il Padre de Zornoza.
2019
ringraziamo, in particolare Paride Berardi il quale, per primo, definì già nel 1980 l'importanza delle maioliche quattrocentesche di Pesaro). Questo libro, dunque, può sembrare superfluo, in realtà, mossi soltanto da grande amore per la nostra città e per la sua storia, in particolare per quella degli Sforza, pensiamo di avere fatto cosa utile e gradita per il lettore che troverà così un testo agevole, scevro da disquisizioni tecniche, con un ricco apparato iconografico e una nutrita bibliografia. È noto da secoli che gli Arabi appresero dai Bizantini, e forse anche direttamente dai Cinesi (o attraverso i Persiani), la tecnica della ceramica invetriata o maiolica, cosiddetta dall'isola di Maiorca, anticamente Maiòrica o Maiòlica, dai cui porti le navi trasportavano in tutto il Mediterraneo la preziosa mercanzia, prodotta principalmente nelle città arabe dell'Andalusia: Valencia, Granada (vasi Alhambra), Murcia, Almeria e Malaga, che diffusero poi in tutto il mondo arabo. Le terrecotte, prima di una seconda cottura, venivano verniciate con un impasto liquido di polvere silicea finissima e di ossido di stagno (terrecotte smaltate) che conferiva alla superficie un bel colore bianco, sul quale erano dipinti motivi ornamentali con colori resistenti al fuoco a base dei già noti ossidi metallici di manganese, rame, ferro, cobalto, antimonio. La cottura nel forno conferiva al prodotto un rivestimento vitreo smagliante, nel quale erano incorporati i colori che, alla magia del fuoco, assumevano nuove e accese tonalità. Dai centri più antichi dell'Iran e della Siria (Damasco) la produzione di ceramica araba, dal tipico "lustro" color oro cangiante in giallo e in verde ottenuto con tecniche a lungo segrete, si diffuse ad Alessandria d'Egitto e al Cairo, dove fiorì sotto le dinastie dei Tulunidi (868-905) e dei Fatimidi (969-1171). Caratterizzate dal divieto di rappresentare figure umane o animali, per non cadere nel rischio dell'idolatria, le ceramiche arabe erano per lo più decorate con "arabeschi", cioè con girali e tralci di foglie e fiori oppure con figure geometriche o con penne di pavone sovrapposte. In alcuni casi il decoro era graffito, cioè inciso sulla stesura del colore in modo di fare emergere l'argilla sottostante. L'incisione veniva poi riempita di colore e il vaso era verniciato al piombo e cotto. In altri casi era usata la tecnica del graffito sotto vernice, cioè le incisioni decorative venivano fatte sul vaso già cotto una prima volta, seguiva un'invetriatura con vernice piombifera trasparente o eventualmente colorata in turchese, blu, bruno, giallo o verde, poi una seconda cottura (bis-cotto) che produceva una vernice vetrosa sopra ai graffiti. Con la conquista araba della Spagna le ceramiche invetriate si diffusero a Granada e Valencia, poi, nel sec. XV, nelle province cristiane confinanti dell'Aragona e della Catalogna (Barcellona). Le maioliche ispano-moresche invetriate e con i riflessi metallici degli ossidi, resi luminescenti e rigenerati dal fuoco, conquistarono il gusto raffinato degli Italiani del primo Rinascimento, dapprima nelle Repubbliche marinare di Venezia, Genova e Pisa poi nel resto della penisola. In particolare dalla Spagna moresca l'arte della maiolica passò, a partire dal '400, in Toscana (Siena, Pisa), in Umbria (Orvieto), in Romagna (Faenza, Forlì, Ravenna, Rimini) e nelle Marche (Pesaro), diffondendosi in seguito nei vari centri della penisola e assumendo caratteristiche diverse secondo i luoghi. La città di Pesaro, quindi, nella seconda metà del Quattrocento, durante il felice governo degli Sforza, fu coinvolta dal "miracolo" della maiolica e divenne ben presto uno dei centri di produzione più prestigiosi. Decisivo fu il ruolo di patrocinio operato dai Signori del luogo (Alessandro, Costanzo e Giovanni Sforza), per questo ne parliamo in questo volume della collana "Storie degli Sforza pesaresi", inserendo la maiolica nel più ampio quadro del mecenatismo sforzesco e nella loro opera illuminata di promozione dell'economia di una cittadina di 10.000 abitanti come la Pesaro di allora.
IL PENTALOGO DI PITAGORA, 2019
L'autore in questo scritto indaga il destino umano attraverso i fatti della sua vita e della sua terra, la Calabria, e ha così scoperto l'etica universale, la sola capace di dare la felicità agli individui e il buon ordinamento agli Stati. Essa si basa sui cinque princìpi, spontaneamente praticati nella Prima Italia, formalizzati da Pitagora e diffusi da Cristo, a cui arrivarono attraverso i circoli pitagorici di Egitto e Israele. Egli sostiene che l'umanità dispone col Pentalogo di un mezzo straordinario di salvezza e che dalla Calabria, dove è nata l'Italia, nasce ora il Governo Mondiale delle Donne per fare della Terra la casa armoniosa di tutti i viventi.
Scienza & Politica. Per una storia delle dottrine, 2023
by Trudy Beyak. The Mother Heart of God. Unveiling the Mystery of The Father's Maternal Love, 2013
Investigar La Comunicacion Hoy Revision De Politicas Cientificas Y Aportaciones Metodologicas Simposio Internacional Sobre Politica Cientifica En Comunicacion Vol 2 2013 Isbn 978 84 616 4124 6 Pags 357 364, 2013
EIS Thematic Paper, European …, 2009
Teachers and Teaching, 2010
Annales de chimie Science des Matériaux, 2009
European Journal of Literature, Language and Linguistics Studies, 2023
Constitucionalismo e Meio Ambiente, Tomo III: Democracia, 2020
International Journal of Environment and Climate Change
Pascasarjana UIN Malang ; Thematic Qur'an and Hadith, 2025
Ophthalmology, 2000
Applied Mechanics and Materials, 2014
The Journal of Supercomputing, 2005
Sarance, 2024
Avaliação, Políticas e Expansão da Educação Brasileira 11, 2019
EPL (Europhysics Letters), 2008
Proceedings of Student Research and Creative Inquiry Day, 2021
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