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	Artland La strada, la piazza, il parco, diventano luoghi d'uso fondamentali. Nella sua lettura sui paesaggi spagnoli Diego Terna individua una sistematica integrazione fra natura e artificio: fino alla realizzazione di supernature che inducono alla sperimentazione e all'uso pubblico (5 agosto 2011) Lettere da Fermo La "Cultura Architettonica Italiana" (Vaticana?) degli ultimi trent'anni è una sfera di cristallo che non significa niente e non contiene niente. Ma che è bene tenere sul tavolo come amuleto perché non si sa mai. Acriter et Fideliter. Fermo scrive di ponti sghembi e Guardie Svizzere (23 luglio 2011) Books Con un metodo progettuale che si misura in continuazione con la banalità del quotidiano ma non vuole mai scendere a patti con la normalità, Elastico commenta una situazione di continua perdita di riferimenti. Una recensione di Pietro Valle (11 giugno 2011) Files Vema e Ailati. Nel ritornare sui contenuti proposti dalle due importanti iniziative e sul dibattito tutto sommato limitato che esse hanno sviluppato, Giovanni La Varra propone una riflessione sull'architettura in Italia. E indica la necessità di guardare di nuovo al territorio (24 aprile 2011) Files The profession of the designer was a cultural invention of early modern Humanism; as it was invented then, it could be de-invented now. Mario Carpo on the consequences of technical and cultural change in architecture. A postface to his latest book The Alphabet and the Algorithm (4 aprile 2011)

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