Bibliografia de Personaje Italiano
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SERGIO MATTARELLA
PRESIDENTE DE LA REPUBLICA DE ITALIA
Reconocimientos[editar]
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TRADUCCION AL ITALIANO:
Biografia
Durante la mia adolescenza, sono stato membro dell '"Azione Cattolica" (Azione
Cattolica) e mi sono laureato in giurisprudenza presso l'Università di Palermo,
dove in seguito sono diventato professore di procedura parlamentare.
Dopo la morte di mio fratello, entrai in politica e fui eletto deputato nel 1983
all'interno della fazione di sinistra dei Democratici Cristiani, che sostenevano un
accordo con il Partito Comunista Italiano, guidato da Enrico Berlinguer. L'anno
seguente fui accusato dal segretario del DC Ciriaco De Mita di "pulire" la
fazione siciliana del partito sotto l'influenza della mafia, infatti in quegli anni
all'interno di Cosa Nostra c'erano uomini come Salvo Lima o Vito Ciancimino
che erano importanti Politici democratici cristiani. Nel 1985 ho sostenuto il
giovane avvocato Leoluca Orlando, che era stato uno stretto collaboratore di
mio fratello Piersanti durante il suo governo, come nuovo sindaco di Palermo.
Prima della presidenza, sono stato nominato Ministro degli Affari parlamentari
nei governi guidati dai Ministri della DC Giovanni Goria e Ciriaco De Mita e
Ministro della Pubblica Istruzione nel 1989 nel sesto gabinetto di Giulio
Andreotti, leader della DC; Ma poi ha rassegnato le dimissioni, insieme ad altri
ministri, nel 1990 dopo che il Parlamento ha approvato la legge Mammì, che ha
liberalizzato i media in Italia, visto come un favore del magnate dei media Silvio
Berlusconi.
Nel 1990 sono stato nominato Sottosegretario alla Democrazia Cristiana e due
anni dopo mi sono dimesso per diventare direttore del Popolo, il giornale
ufficiale del partito, dove rimasi fino al 1994, quando mi dimisi dopo le tensioni
con il nuovo leader del partito Rocco Buttiglione, che Voleva firmare un'alleanza
con il partito conservatore Forza Italia, il nuovo partito del magnate dei media
Silvio Berlusconi.
Dopo il referendum italiano nel 1993, redigere una nuova legge elettorale, nota
come Mattarellum. Quando la DC fu sciolta, dopo lo scandalo della corruzione
di Tangentopoli nel 1994, mi unii, insieme a molti altri membri della democrazia
cristiana, al Partito Popolare Italiano.
Sono stato uno dei primi sostenitori dell'economista bolognese Romano Prodi
nelle elezioni generali del 1996, a capo della coalizione di centrosinistra El Olivo
(L'Ulivo); Dopo le elezioni, con la vittoria del centrosinistra, sono stato
presidente del gruppo parlamentare del Partito popolare.
Due anni dopo, quando cadde il governo Prodi, fui nominato vice primo ministro
e ministro della difesa del governo guidato dal leader socialista democratico
Massimo D'Alema. Come ministro della difesa, ho sostenuto l'intervento della
NATO in Jugoslavia contro il dittatore serbo Slobodan Miloševic; Ho anche
approvato una riforma delle forze armate italiane che ha abolito la coscrizione
forzata. Dopo le dimissioni di D'Alema nel 2000, ho mantenuto la carica di
ministro della Difesa sotto il governo di Giuliano Amato.
Il 5 ottobre 2011 sono eletto dal Parlamento italiano come giudice della corte
costituzionale. Ho prestato giuramento l'11 ottobre 2011.
Il 31 gennaio 2015 sono stato eletto presidente d'Italia alla fine del quarto voto,
quando la maggioranza semplice era sufficiente, ho ottenuto 665 voti,
superando di gran lunga i 505 necessari, secondo il conteggio ufficiale.