ILLIMITATO
Passeggiando tra le ANIME in pena
Passeggiare tra loculi e tombe fa sempre un certo effetto, ancor di più se al loro interno sono conservate le spoglie di Alessandro Manzoni, Filippo Tommaso Marinetti, Francesco Hayez. Quella al Cimitero Monumentale di Milano non è una semplice visita, ma un vero e proprio viaggio nella storia, che non può lasciare indifferenti. L’imponenza dei manufatti, l’eleganza di volti e corpi scolpiti nel marmo, le epigrafisbiadite dal tempo contribuiscono a generare nel visitatore un misto di stupore e sgomento, che lo accompagnano fino all’uscita dai cancelli, e forse anche oltre. Inaugurato nel giorno della commemorazione dei defunti, il 2 novembre 1866, il cimitero è oggi sede di un gran numero di sepolture illustri, sia per la città di Milano sia per la nazione. Ma al suo interno si trovano anche le spoglie di comuni cittadini e in alcuni casi di volti senza nome, dietro i quali si celano antiche storie e leggende, legate ad anime in pena e morti tragiche.
Basta addentrarsi al suo interno per sentirsi improvvisamente osservati; ad accompagnarci ci sono teste in marmo, occhi vitrei e un silenzio assor-dante, interrotto solo dal rumore dei passi. Ad alimentare ansia e curiosità ci pensa poi la storia: qui si trova infatti il primo forno crematorio
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