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Come non farti fregare quando devi vendere casa
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E-book67 pagine54 minuti

Come non farti fregare quando devi vendere casa

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Info su questo ebook

Il primo libro che ti segue step by step nella vendita di casa. Scopri

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sono essenziali per evitare problematiche e beghe legaliSenza

parlare con 30 agenti immobiliari, questo libro ti aiuterà ad evitare

fregature anche se è la prima volta che devi vendere casa.
LinguaItaliano
Data di uscita8 feb 2021
ISBN9791220317702
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    Anteprima del libro

    Come non farti fregare quando devi vendere casa - GianPaolo Pingitore

    immobiliari"

    CHI SONO

    Un ragazzo di 35 anni, anzi , praticamente 36, che nel 2009 ha avuto la grandissima fortuna di avvicinarsi al mondo dell'immobiliare.

    Ho iniziato in un'agenzia ben avviata nel centro di Viterbo, avevo praticamente 27 anni, appena laureato, avevo fatto mille lavori per mantenermi durante gli studi. Siccome da sempre cercavo qualcosa che mi facesse sentire veramente importante, mi portavo dentro un'insoddisfazione perenne abbinata a uno stato di insofferenza.

    Mi mancava sempre qualcosa.

    Nonostante molti obiettivi raggiunti, sapevo di voler emergere ma, in realtà, non avevo ancora ben chiaro in quale settore e soprattutto quale strada imboccare.

    Presa la Laurea triennale, avevo pensato di trasferirmi a Terni per continuare l'Università (la specialistica dopo la triennale) ma, essendo rimasto senza lavoro, ho iniziato per caso l'attività di procacciatore per un'agenzia immobiliare ben radicata sul territorio.

    Ho iniziato così a svolgere le prime mansioni di agente immobiliare.

    È stato un colpo di fulmine, amore a prima vista, il pensiero di aiutare le persone in una cosa così importante come la vendita e l'acquisto di casa, mi appagava, mi gratificava e, finalmente, mi sentivo veramente utile in qualcosa che, non tutti, anzi, molto pochi, sanno fare.

    Avevo trovato la mia strada, potevo dare sfogo alle mie ambizioni e percorrere questa carriera fatta di crescita personale, immense soddisfazioni relazionali e sana competizione con i colleghi.

    Mi sono buttato in questo lavoro con passione e impegno, i risultati ovviamente sono arrivati da subito così come i progetti per aperture di nuovi uffici.

    I titolari erano molto contenti dei miei risultati e mi spingevano a crescere e a migliorarmi. L'unico problema per me stava nel fatto che, passato l'entusiasmo iniziale, ben presto compresi qual era il loro obiettivo. Loro aspiravano a non lavorare più e a far gestire ad altre persone i loro uffici.

    Sono diventato responsabile di una delle migliori agenzie del centro storico di Viterbo nel 2012, dopo 3 anni e dopo risultati eccellenti ottenuti. Ho gestito questo ufficio fino alla fine del 2013, quando ho capito che ero incompatibile con quel tipo di gestione ho salutato tutti quanti e ho aperto il mio primo ufficio nella zona periferica della città.

    Nonostante debba ringraziare queste persone, perché mi hanno dato l'opportunità di emergere, affiancandomi nella fase iniziale della carriera, ammetto con convinzione di aver ampiamente ripagato l'aiuto con i risultati ottenuti.

    Il loro obiettivo era diverso dal mio. Loro volevano smettere di lavorare e godere dei risultati dell'agenzia (gestita da me), io volevo il mio ufficio, i miei collaboratori ma, soprattutto, volevo gestire le cose a modo mio: era inevitabile che i rapporti si risolvessero.

    I miei vecchi titolari erano un po' quelli che io chiamo i dinosauri dell'immobiliare, e cioè quelle persone che, stanche dopo tanti anni delle dinamiche del settore, non hanno più voglia di gestire clienti e trattative e dunque spingono i collaboratori a crescere.

    Non c'è nulla di male a fare questo, se non fosse che, secondo il mio parere, le persone si fanno crescere per il loro bene, per renderli dei leader, degli imprenditori veri, non per assicurarsi la pensione a vita.

    Ribelle e indipendente da sempre, essendo completamente insofferente a questo tipo di situazione, ho cambiato strada, mi sono rimboccato le maniche, e, praticamente da solo, ho aperto il mio primo ufficio. Ovviamente la cosa non è stata presa bene da loro, il giocattolo si era rotto e i loro piani andati in fumo.

    Nonostante gli fossi riconoscente è stato impossibile mantenere buoni rapporti.

    Sono sicuro che non fosse un discorso affettivo, anche perché il tempo mi ha dato prova di questo: a loro non andava bene che ero sfuggito al controllo, io volevo semplicemente la mia indipendenza, volevo il mio ufficio.

    Li ringrazio comunque molto per tutto ciò che mi hanno insegnato, nonostante ora non abbia molta simpatia per loro, riconosco che sono stati fondamentali per me.

    Dopo due anni, con il mio primo ufficio ben avviato, ne ho rilevato un altro, quello dove praticamente stavano loro, l'ufficio dove avevo iniziato a lavorare, dove ancora ho vivi i ricordi delle prime trattative e delle prime vendite fatte.

    Andare da loro a comprare i mobili e l'insegna dell'ufficio che stavano per lasciarmi è stata una delle più grandi soddisfazioni della mia vita.

    Se alcune figure professionali vengono rispettate maggiormente del mediatore immobiliare, la responsabilità è unicamente degli agenti immobiliari.

    COSA NON È QUESTO LIBRO

    Questo libro non è un manuale, io non sono né un professore, né

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