Antonio Santangelo Fulci
Antonio Santangelo Fulci (Catania, 25 settembre 1922 – Solarino, 13 luglio 1943) è stato un militare italiano caduto durante l'invasione della Sicilia nella seconda guerra mondiale, e decorato con medaglia d'oro al valor militare.
Antonio Santangelo | |
---|---|
Nascita | Catania, 25 settembre 1922 |
Morte | Solarino, 13 luglio 1943 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Artiglieria |
Anni di servizio | 1942-1943 |
Grado | Sottotenente |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Battaglie | Campagna di Sicilia |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia di Artiglieria e Genio di Torino |
dati tratti da I Santangelo[1] | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Biografia
modificaNacque a Catania il 25 settembre 1922,[2] figlio del generale Giuseppe Santangelo, fratello di Roberto. Tra il 1937 e il 1940 frequentò la Scuola Militare di Roma, e dal 1940 1942 il 122º Corso[1] presso la Regia Accademia di Artiglieria e Genio.[2] Uscito con il grado di sottotenente[1] d'artiglieria viene assegnato al 40º Raggruppamento artiglieria[1] di Corpo d'armata del 133º Reggimento artiglieria corazzata "Littorio".[1] Durante la Campagna di Sicilia assunse il comando di una batteria di cannoni autotrasportata da 105/28 del 10º Gruppo,[1] posta a difesa dello sbarco delle truppe nemiche nella zona di Cassibile, in provincia di Siracusa.
Nel corso della battaglia del 10-13 luglio 1943 avvenuta nei pressi di Solarino perdeva la vita al comando della sua unità.[1] Per il suo gesto veniva inizialmente insignito della Medaglia d'argento al valor militare alla memoria conferitagli con decreto 10 giugno 1947[3] successivamente commutata in Medaglia d'oro.[4]
A lui è stata intitolata una via di Catania e la caserma di piazza Carlo Alberto della sua città natale, mentre una lapide è stata murata nella casa in cui abitò in via Martino Cilestri.
Onorificenze
modifica— Sicilia, Km 27 strada Solarino-Palazzolo Acreide, 10-13 luglio 1943.[5]
— 7 aprile 1949[6]
Note
modifica- ^ a b c d e f g Il Nastro Azzurro n.6, novembre-dicembre 2010, p. 36.
- ^ a b Consoli 1987, p. 655.
- ^ Registrato alla Corte dei Conti il 3 luglio 1947, Esercito registro 15, foglio 103 (pubblicato nel Bollettino Ufficiale 1947, dispensa 22, pagina 2196).
- ^ Consoli 1987, p. 656.
- ^ Scheda sul sito del Quirinale
- ^ Decreto della Corte dei Conti del 7 settembre 1949.
Bibliografia
modifica- Vittorio Consoli (a cura di), Enciclopedia di Catania vol. II, Catania, Tringale Editore, 1987.
Periodici
modifica- I Santangelo, in Il Nastro Azzurro, n. 6, Roma, Istituto del Nastro Azzurro, novembre-dicembre 2010, pp. 34-37.