Croce (araldica)

categoria che raggruppa i diversi tipi di creus utilizzati in araldica

In araldica, con croce si può intendere sia una pezza onorevole, costituita dalla sovrapposizione della fascia al palo che divide il campo in quattro cantoni, sia una pezza di secondo ordine, cioè mobile.[1]

Proporzioni

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  • Nell'araldica italiana ogni braccio è largo un terzo dell'ampiezza dello scudo
  • Nell'araldica francese ogni braccio è largo 2 moduli (2/7 della larghezza dello scudo)

Varianti

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Croce a chiave

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Con le braccia finite a foggia di chiave antica e può essere vuotata o pomata (cfr: croce pisana, croce di Tolosa)

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Croce a doppia traversa

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Croce scorciata che presenta due traverse orizzontali di uguale lunghezza

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Croce a ferro da mulino

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Costituita da due ferri da mulino posti in croce

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Croce accerchiellata

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Croce ancorata con le braccia ulteriormente ritorte in cerchio

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Croce aguzza

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Con le estremità a punta

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Croce alzata

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La croce di Calvario o croce latina.

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Croce ancorata

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Con le estremità ad ancora (cfr: ancorato).

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Croce anguifera

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Con due serpi uscenti dalle estremità, addossati e pendenti. Detta anche croce serpentifera. Se da ogni braccio esce una sola serpe si parla di croce serpentina.

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Croce ansata

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Ankh.

Croce provvista di un’ansa nel mezzo della traversa. Chiamata anche ankh o croce egizia.

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Croce armellinata

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Costituita da quattro mosche di armellino poste in croce.

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Croce attorcigliata

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Costituita da due corde attorcigliate.

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Croce battesimale

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Costituita dall'unione di una croce normale con una croce di Sant'Andrea.

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Croce bordonata

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Con le estremità chiuse dalla palla o pomo del bordone. Da non confondere con la croce pomata, sarebbe da ricollegare ai bordoni dei pellegrini, con infatti una sfera all'estremità.[2] Viene usata anche come simbolo dell'Armoriale di San Michele Arcangelo.

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Croce carlista

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Costituita da due rami noderosi posti in decusse.

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Croce celtica

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Croce celtica.

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Croce contromerlata

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Croce contronoderosa

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Croce cordonata

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Con al centro un foro quadrato; detta anche croce forata in quadrato.

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Croce cramponata

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Con le braccia terminanti in cramponi.

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Croce dal piede aguzzo

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(o croce pieficcata o croce fitta).

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Croce dal piè forcuto

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Con il braccio inferiore che si apre in due rami ricurvi.

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Croce della consacrazione

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(in inglese: consecration cross).

vedi croce patente a cerchio

Croce dentata

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Croce di Alcantara

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Costituita da quattro gigli uscenti da una crocetta centrale

Croce di avellana

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Formata da quattro avellane, moventi, in genere, da una palla

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Croce di Calatrava

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(in inglese: Calatrava cross; in spagnolo: cruz de Calatrava).

Croce di Calvario

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Croce lunga, colla traversa superiore posta ai tre quarti dell'altezza e fondata sopra una scalinata o un monte.

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Croce di Costantino

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Labaro di Costantino.

Croce di dodici punte

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(in olandese: zespuntig kruis)

Croce di Gerusalemme

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Croce di Gerusalemme.

(cfr: croce potenziata)

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Croce di Lorena

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(cfr: croce patriarcale)

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Croce di Los Angeles

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È la croce che contraddistingue i vescovi di Oviedo, nelle Asturie (Spagna).

Croce di Malta

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Croce di Malta.

Con le punte e patente; detta anche biforcata. Ne esiste anche una variante caratterizzata dalla presenza di gigli di Francia tra i bracci della croce. La croce di Girifai è una croce di Malta con al centro il giglio di Francia (il giglio rappresenta il germoglio del tronco di Iesse annunciato dal profeta Isaia e ripreso da san Giovanni Battista di fronte a Cristo).

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Croce di Mantova

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È la croce scorciata e patente, ma il termine è usato quasi esclusivamente nell'araldica finlandese e, solo occasionalmente, in quella inglese, che usa anche il termine Jäger cross.

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Croce di otto punte

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(in francese: de huit pointes, entaillée)

Con le braccia troncate da due denti

Croce di otto punte e patente

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(cfr: croce di Malta)

Croce di quattro fusi

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(in olandese: maliekruis)

Costituita da quattro fusi attestati nel cuore dello scudo.

Croce di San Fernando (laureata)

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Costituita da quattro spade unite per le else e circondate da una corona di alloro

Croce di San Lamberto di Liegi (Gonarium)

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Croce marron patente luminescente con luce indaco raggiante

Croce di San Maurizio

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(cfr: croce trifogliata)

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Croce di Sant'Andrea

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(cfr: decusse)

Croce di Sant'Antonio

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A forma di Τ greco. Detta anche a tau o Crux commissa

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Croce di Santiago

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Croce di San Giacomo.

Costituita da una croce gigliata con il piede aguzzo.

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Croce di sedici punte

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(in olandese: zestienpuntig kruis)

Croce di Santo Spirito

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È la croce patriarcale con tutte le estremità bifide come la maltese.

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Croce di spade

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Costituita da quattro spade attestate.

Croce di spighe

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Costituita da quattro spighe attestate.

Croce di Tolosa

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Croce occitana.

(cfr: croce a chiave) detta anche croce catara o croce di Occitania o croce pisana.

Croce doppiomerlata

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Croce egizia

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(cfr. croce ansata)

Croce falcata

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Con le braccia che terminano con dei crescenti, per cui è detta anche croce con crescenti.

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Croce filettata (o bordata)

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Con le braccia filettate, nel lembo esterno, di altro smalto

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Croce fiordalisata

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Con quattro gigli nodriti nelle braccia. Croce dell'Ordine di Calatrava.

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Croce forata in quadrato

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(in francese: croix ancrée anillée) (cfr: croce cordonata)

Croce forata in tondo

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(in francese: croix percée en rond, in inglese: cross round-pierced, in tedesco: rund durchbrochenes Kreuz, in spagnolo: cruz vaciada, in olandese: rond doorboord kruis).

Con un foro rotondo nel centro

Croce forcuta

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Con le braccia finite a foggia di forca.

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Croce frecciata

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(in francese: croix barbée)

Con le braccia che terminano a forma di freccia

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Croce gammata

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Svastica.

Con le braccia terminanti con la forma della lettera greca Gamma. Nota anche come croce uncinata o svastica.

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Croce gheronata

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(in francese: croix gironnée, in inglese: cross gyronny, in tedesco: geständertes Kreuz, in spagnolo: cruz jironada, in olandese: gegeerd kruis)

Con le braccia cariche di gheroni di smalto diverso.

Croce gigliata

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Con le braccia che terminano in gigli.

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Croce gigliata patente

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(in francese: croix patonnée, croix pattée fleuronnée, in inglese: cross patonce, in spagnolo: cruz enhendida, in olandese: gescheiden kruis)

Croce gigliata con i bracci patenti.

(cfr: croce scorciata)

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Croce lunga

Esiste anche la variante della croce latina rovesciata, o croce di S. Pietro.

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Croce lunga

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(cfr: croce latina)

Croce con il braccio inferiore più lungo delle altre. Può essere modificata come le croci consuete.

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Croce mulinata

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Ha nel centro un'apertura quadrata o a forma di losanga che mostra il colore del campo.[3]

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Croce noderosa

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Croce ondata

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Croce ortodossa

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Croce ortodossa russa.

(in francese: croix orthodoxe, in olandese: russisch kruis)

Con due traverse orizzontali ed una traversa inclinata.

Croce papale

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Si trova anche la variante con la traversa in punta lunga quanto quella in capo, invece che della maggior lunghezza.

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Croce patente

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Con le braccia che vanno allargandosi. Nell'araldica finlandese e, con minore frequenza, nell'araldica inglese, si usa il termine croce di Mantova per definire la croce patente scorciata.

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Croce patente a cerchio

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(in francese: croix pattée alisée, in inglese: cross pattée alisée)

Croce patente inscritta in un cerchio. Assume il nome di croce della consacrazione quando il cerchio circoscritto è dello stesso smalto.

Croce patriarcale o croce di Lorena

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Croce con due bracci orizzontali (doppia traversa), la superiore più corta della inferiore (cfr: croce a doppia traversa, croce di Lorena)

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Croce pisana

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(cfr: croce a chiave) Di rosso, alla croce d'argento patente ritrinciata, pomata con dodici globi dello stesso. La croce, secondo la leggenda, fu concessa nel 1017 da papa Benedetto VIII ai Pisani che si dirigevano in Sardegna per liberarla dai Saraceni. I dodici globi rappresentano gli apostoli. La più antica rappresentazione della Croce Pisana la troviamo nelle mura urbane volute dal console Cocco Griffi e risale al 1156, quindi essa è più antica della Croce Occitana o di Tolosa della quale abbiamo notizie solo a partire dal 1165.

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Croce pomata

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Con dei tondi che si aggiungono alle estremità. Da non confondere con la croce bordonata, sarebbe da ricollegare ai pomoli di una spada. Talvolta compare anche con due pomi all'estremità di ciascun braccio (nel caso di tre diventa trifogliata).[4]

(cfr: croce bordonata)

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Croce potenziata

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Croce potenziata.

Con le braccia finite con una piccola traversa. Detta anche Croce di Gerusalemme. Quando è assente uno dei due tratti delle traverse si ottiene la variante Fylfot, che non va confusa con la croce uncinata (svastica).

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Croce radiante

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Con raggi diritti e ondati uscenti dal cuore della croce e diretti verso i cantoni

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Croce ramponata

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(cfr: croce potenziata)

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Croce ricerchiata

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Ancorata ma con le punte ritorte

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Croce ricrociata

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Con una piccola traversa presso ogni estremità

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Croce ripiena

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(in francese: croix remplie, in inglese: cross voided, in tedesco: gefülltes Kreuz, in spagnolo: cruzz llena, in olandese: kruis van andere kleur)

Caricata di una croce più piccola di smalto diverso.

Croce ripotenziata

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Con le braccia potenziate, ognuna potenziata a sua volta

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Croce ritrinciata

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Finita a rombi.

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Croce russa

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(in francese: croix russe)

Con una traversa orizzontale ed una inclinata.

Croce sarchiata

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(in francese: croix resarcelée, in inglese: cross voided throughout, in tedesco: innenbordiertes Kreuz, in spagnolo: cruz resarcelada, in olandese: kruis met zeer smalle zoom)

Caricata di un filetto di smalto diverso che ne segue l'andamento

Croce scalinata

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(In francese: croix perronné, in inglese: cross degraded)

Che finisce, in ogni braccio, con alcuni scalini.[5]

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Croce scorciata

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Con le quattro braccia, eguali, e che non toccano i lembi dello scudo (cfr: croce svizzera, croce greca)

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Croce serpentifera

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(cfr. croce anguifera)

Croce serpentina

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Con le braccia che terminano in una testa di serpente (con due si chiamerebbe anguifera)

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Croce solare

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(in inglese: sun cross)

Croce greca inscritta in una circonferenza.

Croce spinata

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Croce stellata

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O meglio croce a stella

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Croce svizzera

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(cfr: croce scorciata)

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Croce teutonica

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Croce patente leggermente incavata alle estremità e col braccio inferiore più lungo e più largo degli altri. Lo smalto ordinario è il nero. Prende il nome dall'Ordine Teutonico, ordine religioso-militare. Talora, come in qualche stemma di Gran Maestro dell'Ordine, compare anche nella forma della classica croce nera caricata da una croce d'oro costituita da quattro spade stilizzate appuntate.

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(cfr:

Croce trifogliata

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Le braccia finiscono in foggia di trifoglio, rappresentando tradizionalmente Padre, Figlio e Spirito Santo. È presente anche nella bandiera del Maryland.

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Croce uncinata (svastica)

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Vedi croce gammata.

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(cfr: Croce di Sant'Antonio)

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Crocetta

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Croce scorciata di dimensioni ridotte, solitamente presente in numero.

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Crocetta di Sant'Andrea

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Crocetta posta in decusse

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Filetto in croce

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Croce a cinque bracci

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(in francese: croix à 5 bras, in inglese: cross formy of 5 arms, in tedesco: fünfarmiges Tatzenkreuz, in spagnolo: cruz de cinco brazos, in olandese: vijfarmig kruis)

Con cinque braccia

(in francese: chrisme, in inglese: labarum, in tedesco: Labarum/Christusmonogramm/Konstantinisches Kreuz, in spagnolo: lábaro/crismón, in olandese: labarum)

Noto anche come croce di Costantino, è costituito all'unione delle lettere greche Chi e Rho.

Ulteriori varianti utilizzate nell'araldica olandese

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Ulteriori varianti utilizzate nell'araldica polacca e in quella lituana

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  1. ^ Antonio Manno (a cura di), Vocabolario araldico ufficiale, Roma, Civelli, 1907.
  2. ^ (FR) Croce bordonata, su blason-armoiries.org, 29 giugno 2018.
  3. ^ Guelfo Guelfi Camajani, Vocabolario araldico ad uso degli Italiani, Milano, Ulrico Hoepli, 1897, p. 166.
  4. ^ (FR) Croix pommetée e bourdonné, su blason-armoiries.org, 29 giugno 2018.
  5. ^ Ginannip. 147

Bibliografia

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  • Marc'Antonio Ginanni, L'arte del blasone dichiarata per alfabeto, Venezia, Guglielmo Zerletti, 1756.

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