La seguente è una lista degli standard elettrici in uso nel mondo, con indicata la tensione e la frequenza dell'energia elettrica distribuita agli utenti, oltre al tipo di presa e spina elettrica per impieghi civili/domestici.
La scarsa o nulla standardizzazione mondiale delle prese e spine elettriche ha cause che risalgono alle posizioni protezionistiche di molti produttori nazionali protetti in senso monopolistico dai rispettivi governi.
Distribuzione: il sistema di distribuzione elettrico usato (M=monofase, S=stella trifase con neutro, D=delta con presa di quarto filo a metà di un avvolgimento, T=trifase a tre fili con eventuale distribuzione bifase).
Tensione domestica: è la tensione generalmente presente nelle prese domestiche. Più valori indicano possibili differenze tra zone o la presenza di prese con tensioni diverse.
Frequenza: frequenza nominale. Con frequenza poco stabile si intende che non può costituire un valore di riferimento di precisione per il computo del tempo.
Tipo presa: riferimento alla figura a lato. La sigla delle prese è per riferimento, e non corrisponde necessariamente con il codice ufficiale eventualmente adottato in alcuni paesi. I tipi indicati sono quelli di uso comune, che possono essere adottati ufficialmente dal governo oppure no. Diversamente da quella italiana, molte prese sono polarizzate, ovvero la spina può essere inserita in un solo verso, per cui la posizione di fase e neutro può essere standardizzata.
Il tipo C è in via di sparizione, nel tipo I fase e neutro sono invertiti rispetto ad altre nazioni. In alcune zone è segnalata la distribuzione in corrente continua.
Le prese più diffuse erano una combinazione A+C o A+B+C; Il tipo I si stava diffondendo per distinguere le prese a 220 V nelle zone a 110 V; ora nei nuovi impianti si possono montare solo prese di tipo IEC 60906. Impianti a doppia tensione sono infatti comuni in Brasile: carichi elevati come le asciugatrici spesso funzionano a 220 V anche in zone a 110 V. In realtà le tensioni esatte possono variare in base alla zona tra 110 V, 115 V, 127 V, 130 V, 220 V e 240 V con vari sistemi di distribuzione.
Il tipo F è frequente in hotel e uffici. Prese A e B con tensione di 110 V erano usate in passato e sono ancora presenti in vecchi edifici. Alcuni hotel offrono sia 220 V che 110 V.
Il tipo F ("Schuko", abbreviazione di "Schutzkontakt") è lo standard. La spina di tipo C ("Euro-Stecker") è diffusa specialmente per i carichi a bassa potenza, mentre la corrispondente presa a muro è rara. È di standard la distribuzione trifase+neutro agli utenti residenziali.
G è lo standard. I tipi D e M si trovano negli impianti più vecchi. Nei bagni spesso sono installate prese a bassa potenza per i rasoi elettrici, con tensione commutabile tra 110 e 220 V.
La presa più comune è chiamata bipasso (ufficialmente P 17/10) che incorpora la presa di tipo P 11 (10 A) e la P 17 (16 A, simile alla P 11 ma con interasse maggiore) e accetta le spine di tipo C e L. Sono frequenti anche le P 11. Le prese di tipo Schuko (P 30, per le spine di tipo F) hanno di solito un foro aggiuntivo per accettare anche le spine di tipo L a 10 A; non sono molto diffuse ma è facile trovare adattatori (omologati fino a 1500watt) per collegare le spine con terra laterale alle prese domestiche con terra centrale; più comuni sono le recenti prese P 40, unione tra la bipasso P 17/10 e la Schuko P 30.
La tolleranza sulla tensione è del ±10% (da 207 a 253 volt).
I 60 Hz erano usati in passato, anche se molti impianti di produzione privati li adottano ancora. Le prese A e B sono usate per i 110 V; quelle C ed F per 230/240 V. Tuttavia è fortemente consigliato verificare la tensione prima di collegare un apparecchio, poiché non esiste una gestione nazionale della distribuzione. Inoltre la frequenza di rete è poco stabile.
Non esiste uno standard ufficiale. Durante il colonialismo portoghese erano usati i tipi E ed F; dopo l'indipendenza è entrato in uso il tipo G sia negli edifici privati che in quelli pubblici.
La corrente trifase non è stabile e varia da zona a zona. Le regioni a nord prendono la potenza da impianti negli Stati Uniti, perciò la tensione è più vicina ai 480 V, mentre nel centro e nel sud del paese la tensione è più vicina a 440 V.
Inoltre gli stabilimenti prendono la potenza direttamente dalle centrali senza zone di stabilizzazione. Durante il giorno, quando c'è una richiesta elevata, le tensioni rimangono basse o vicine al valore nominale, mentre di notte possono raggiungere i 500-520 V.
Si sta diffondendo la presa di tipo B. La tensione varia da 110 a 135 V in funzione del trasformatore locale. Spesso vengono predisposte prese A connesse a due fasi, invece di fase e neutro, per ottenere 240 V con cui alimentare aria condizionata e lavatrici; la cosa non è però generalmente segnalata. La frequenza di rete è poco stabile.
Talara: 110/220 V; Arequipa: 50 Hz. Una recente norma standardizza le prese di tipo F ed L per le connessioni a 220V e le prese di tipo B per le (rare) connessioni a 120V.[3] Non si sa però quanto la norma venga rispettata.
Standardizzato a 120 V. I fornitori di elettricità hanno lo scopo di mantenere in dotazione alla maggior parte dei clienti una tensione tra i 114 e 126 V per maggior parte del tempo. 240 V/60 Hz è utilizzato per grandi elettrodomestici. Grandi edifici residenziali hanno spesso tre fasi di alimentazione a 120/208/240V, con grandi elettrodomestici che sono connessi tra due delle fasi, dando una tensione di 240 volt. Dal 1962, le prese di tipo B sono richieste dal codice di nuova costruzione e ristrutturazione. Le prese da 20A sono usate esclusivamente in cucina o in altri luoghi dove si trovano grandi elettrodomestici.
Il L è lo standard, il tipo F si sta diffondendo per l'utilizzo dei computer. Nel tipo I (in via di sparizione) fase e neutro sono invertiti rispetto all'Argentina.
Lo standard ufficiale è quello russo (tipo C e F), ma molti alberghi usano standard differenti come quello cinese (tipo A, I e C), francese (tipo E) o britannico (tipo G).
È in corso la standardizzazione alla tensione di 220 V. Prese di tipo G sono presenti negli hotel, specialmente quelli costruiti da aziende di Singapore e Hong Kong. La frequenza di rete è poco stabile.