Eric Satie - Musica e Teosofia - A. Skrjabin

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Alfred Eric Leslie Satie

(1866-1925)
Ammesso al Conservatorio di Parigi nel 1878,
se ne allontan nel 1887, insoddisfatto
dallaccademismo di quegli studi. La stessa
insofferenza mostr durante una breve
permanenza come volontario nellesercito.
Congedatosi, per
mantenersi prese a
lavorare come pianista al
cabaret dello Chat Noir
(1887).
Dal 1892 compose le sue
prime composizioni
musicali e, nel 1893,
inizi una relazione con
la pittrice Suzanne
Valadon.

Autoritratto del 1924,


per la rivista
"L'sprit Musical"

Il periodo pi fecondo fu quello modernista, che inizia


nel 1905 quando il compositore si trasfer a Parigi dove
conobbe il poeta Jean Cocteau e realizz, con la
collaborazione di questultimo e di Pablo Picasso, il
balletto d'ispirazione cubista Parade.
Satie e Cocteau diventarono gli animatori principali del
Gruppo dei Sei.
Le composizioni di questo periodo sono definite da
Satie stesso musique damebleument ("musica
darredamento") e rappresentano una satira molto forte
contro l'accademismo e la musica dotta (si ricorda che
Satie era un noto pianista di cabaret) che culmina
anche nei balletti, alcuni dei quali ebbero strascichi in
tribunale dopo la prima.

Caratteristiche del suo linguaggio musicale:


La scrittura musicale di Satie era del tutto originale:
- utilizzo in Parade di suoni molto innovativi come sirene, macchine da scrivere ed altri
effetti sonori non tradizionalmente musicali;
- ricerca del nonsense attraverso forme difficilmente inquadrabili nei generi conosciuti
(ad esempio le tre Gymnopdies e sei Gnossiennes);
- sperimentazione sonora;
-invenzione di fatto della tecnica del piano preparato inserendo per la prima volta degli
oggetti nella cassa armonica dello strumento nell'opera Le Pige de Mduse;
- atteggiamento Atteggiamento ironico e parodistico (es. Sonatine bureaucratique, del
1917, parodia della Sonatina op. 36 n. 1, in do maggiore, di Muzio Clementi
- composizione inoltre anche il brano pi lungo della storia, Vexations, composto da
trentacinque battute ripetute 840 volte per una durata totale di circa venti ore.

Vexations

Manoscritto di Vexations
Originariamente per pianoforte, lopera consiste in un breve e intenso frammento di
circa 2 minuti, che, secondo le intenzioni dellautore deve essere ripetuto per 840 volte,
per una durata totale tra le 18 e le 24 ore.
Nel 1963, a New York, cinque pianisti ripeterono il pezzo 840 volte alternandosi dalle sei
di sera al mezzogiorno successivo.

Come autore di Vexations, Satie rappresenta in qualche modo il padre


dellambient music.
Come tributo, pi recentemente , il 6 novembre 2010, il festival milanese
Sincronie, ha proposto un tributo a Satie, creando un evento fiume di 13
ore: nel Palazzo della alla Triennale, quattro ensembles e un totale di 50
musicisti di diversa estrazione, dalla classica, al jazz, dallimprovvisazione
libera alla produzione di musica elettronica, hanno interpretato liberamente
il brano di Satie, riproponendo la versione originale o trascritta per il
proprio strumento.

Evidenti sono anche le influenze sul cosiddetto Minimalismo musicale,


movimento espressivo nato, analogamente e parallelamente al
minimalismo delle arti visive, negli Stati Uniti nella seconda met del
Novecento, principalmente sull'onda creativa di Michael Nyman, Philip
Glass, Steve Reich, La Monte Young e Terry Riley, il cui brano In C
del 1964 da alcuni considerato la pietra miliare del movimento
espressivo.

Ascolti
Trois Gymnopdies (1888)
- Lent et douloureux
- Lent et triste
- Lent et grave

Sports et divertissements (1914)


-

Le golf
Les Courses
Le Pique-Nique
Le Water-Chute

Heures sculaires et instantanes


(1914)
- Obstacles venimeux
- Crpuscule matinal (de midi)
- Affolements granitiques

Vexations (1917)
Le pige de Mduse - Toutes petites
danses (1913)
- Quadrille
- Valse
- Pas vite
- Mazurka
- Un peu vif
- Polka
- Quadrille

Gruppo dei Sei


Del Gruppo dei Sei fecero parte i compositori francesi
Darius Milhaud,
Arthur Honegger,
Francis Poulenc
Germaine Tailleferre
Georges Auric
Louis Durey
Nato in Francia nel primo dopoguerra, la sua musica oggettiva
costitu una reazione alle tendenze dominanti dell'impressionismo
di Claude Debussy e del wagnerismo. Raccoglievano in sintesi
l'eredit musicale di Eric Satie ed ebbero dalla loro parte lo scrittore
Jean Cocteau.
I Sei devono molto anche a Gabriel Faur che, gi anziano maestro
di composizione e direttore del Conservatorio di Parigi, li segu nel
periodo della loro formazione musicale.

al critico musicale Henri Collet, con due articoli pubblicati nel


1920, nel giornale Comdia, che si deve la denominazione "Les
Six" ("i Sei"), in ricordo del Gruppo dei Cinque.
Sebbene le loro reali attivit di gruppo furono pochissime, i Sei
restarono amici fino alla fine. La voce secondo la quale Durey
provoc la fine del gruppo rifiutando di partecipare ai "Maris
de la Tour Eiffel" non esatta. L'opera originariamente doveva
essere scritta dal solo Auric, ma per varie ragioni furono gli
amici a dividersi i compiti. Durey, per la sola ragione che non
era a Parigi in quel momento, non partecip al progetto. Lo
spirito del Gruppo dei Sei tanto sopravvissuto ai suoi
componenti, che vent'anni dopo la morte dell'ultimo tra loro,
figli e amici continuavano ancora a frequentarsi.

Satie e la teosofia
Risale al 1890 il suo incontro con sar Pladan, capo della setta
misteriosofica della Rose-Croix, della quale Satie divenne
compositore ufficiale con musiche qual:
- la Premire pense de la Rose Croix (1891)
- le Trois Sonneries de la Rose Croix (1892) per pianoforte
- il dramma esoterico Le Prlude fa porte hroique du Ciel (1892)
le musiche di scena per il dramma di Pladan, Le fils des toiles
(1892).
La partecipazione al la setta gli permise di sviluppare linteresse per
la modalit del canto gregoriano (Danses gothiques, Quatre
prludes,1893) che si univa al nonsense delle prime composizioni
pianistiche (Gymnopdies, Trois Gnossiennes, 1890),
allatteggiamento ironico e al rifiuto delle leggi dellarmonia, a favore
di un recupero del contrappuntismo (Trois morceaux en forme de

poire)

Josephin Aim Pladan


Nato a Lione il 28 marzo 1859, morto a Neully sur Seine il 27 giugno 1918.
Si faceva chiamare Sr Merodak, dal nome di un personaggio principale di una delle sue novelle, o
Sr Peladan. Sr una parola assira che signidfica Re. Personaggio eccentrico dellepoca simbolista,
poeta, scrittore, drammaturgo, fu amico di Stanislas de Guaita (con cui saltuariamente rompeva,
per rivalit in questioni di donne) di Gabriele DAnnunzio, che era un suo estimatore, di Eric Satie, il
musicista e compositore che scrisse la musica per i suoi drammi e fu il musicista ufficiale
dellOrdine Cabbalistico della Rosa+Croce, di Debussy, di Gerard Encausse (Papus). il
personaggio pi importante dellesoterismo europeo della sua epoca e di molti degli intellettuali
della sua epoca. Nella galleria Durand-Ruel, Peladan organizz un importante evento artistico della
vita parigina, il Salon des Rose+Croix. Nel 1893, dal 38 marzo al 30 aprile, vi si tennero numerose
tenute artistiche e che fu visitato da 23.000 persone. Il Salon fu ripetuto anche nel 1897.
Peladan era un ammiratore convinto di Wagner, e si dichiarava capace di interpretarlo
profondamente, intimamente, esotericamente. Da questispirazione, nacquero due tragedie,
Babylonie (1895) e Le Prince de Bysance (1896).
Altre sue opere furono:
- Drammi: Prometeo, Edipo e la Sfinge, Orfeo, La Rosa Croce, il Mistero del Graal, I Figli delle

Stelle, I Devoti di Avignone.


- Critica darte o letteraria: La Dernire Leon de Lonard da Vinci (1904)
- Libri: La Cerca del Santo Graal, Curieuse (1885), LInitiation sentimental (1887). LArt de la

Guerre. La teoria dellAndrogeno, La Decandenza latina, Il Vizio Supremo, Come convertirsi in


mago, Come convertirsi in una fata.

Io soffro, gioisco, corro, desidero qualcosa, tutto ci individuale, tutto ci


possibile solo a condizione [che esista] lio e il non-io, perch per provare
qualche cosa, cio separarsi, bisogna avere coscienza del non-io e dellio, e
della relazione tra lio e il non-io.
Cos la mia individualit? la mia capacit [la mia propriet] di agire in
determinate circostanze in un certo modo e non in un altro, la mia inclinazione
per una tal cosa, in una parola tutto il complesso dei fenomeni che chiamo io,
e che possibile solo attraverso il non-io, come il non-io possibile solamente
attraverso lio. La mia individualit si compone di rassomiglianze e di differenze
con le altre individualit. Con ci, meno rassomiglianze vi sono, pi essa
forte. Ma tuttavia essa una certa relazione con le altre individualit, essa
ogni caso solo un distacco, nel caso estremo unopposizione e non possibile
che attraverso il non-io.
In questo modo voglio creare e, mediante questa volont, creare il molteplice, il
molteplice nel molteplice e lunico nel molteplice (non-io e io).
Cos indispensabile il non-io, perch lIo in me possa creare. Lio e il non-io
sono una forma dattivit. Ma ci non significa che questa forma preceda latto
medesimo; essa , come tutto il resto, la sola e libera creazione.
Perch lo spazio e il tempo siano per me possibili, devo inserirmi nel momento
presente e nel centro delluniverso .
A. Skrjabin, Quaderno II, n. 48

Aleksander Nikolayevich Skrjabin * (1872-1915)

PROMTHE. LE POME DU FEU


Forma: poema sinfonico
Opus: 60
Data: Bruxelles 1909 - Mosca 1910
Organico: coro; tastiera per luce; ott, 3 fl, 3 ob, cor ingl,
3 cl in si bem., 1 cl-b in si bem., 3 fag, cfag, 8 cor in fa, 5 tr
in si bem., 3 trb, tuba, timp, triang, gc, tam tam, camp,
campla, pt, pf, org, 2 arpe, vl I e II, vla, vcl, ctb
I Edizione: Berlin Moscou, Edition Russe de Musique,
1911, 79 p.
I Esecuzione: Mosca, 15 marzo 1911
Programma: Esistono solo programmi postumi.
* Esistono anche altre ortografie del nome e cognome di Skrjabin: Alexander
Scryabin, Scriabin, Scriabine.

- Programma teosofico di Leonid Sabaneev, per la creazione moscovita del 1911,


autorizzato dallo stesso Skrjabin:
Prometheus, Satanas, and Lucifer all meet in ancient myth. They represent the active energy of
the universe, its creative principle. The fire is light, life, struggle, increase, abundance, and thought.
At first, this powerful force manifests itself wearily, as languid thirsting for life. Within this lassitude
then appears the primordial polarity between soul and matter. The creative upsurge or gust of
feeling registers a protest against this torpor. Later it does battle and conquers matter of which it
itself is a mere atom and returns to the original quiet and tranquility, thus completing the
cycle [1].
- Programma di Rosa Newmarch del concerto a Londra del 14 marzo 1913:
According to the teaching of Theosophy, the nascent races of mankind, not yet illuminated by the
Promethean spark, were physically incomplete, possessing only the shadows of bodies, sinless,
because devoid of conscious personality in theosophical terms, without karma. From this
condition they were liberated by the gift of Prometheus the fire which awoke mans conscious
creative power. But among these shadows entities some were already more prepared to receive the
park than others. The more advanced understood the value of the gift and used it on the higher
spiritual: they became the Arhats or Sages of the succeeding generations. The less highly organised
turned it to gross material uses, involving suffering and evil. Thus, the Promethean gift assumed a
duel aspect: on the one hand it proved a boon, on the other a curse [2].
[1]

Il programma riportato in BOWERS, Faubion, Scriabin. A Biography, Vol. II, p. 206.


Una traduzione francese citata in KELKEL, Manfred, Alexandre Scriabine. Sa vie, lsotrisme et le langage musical dans son uvres, Livre II, p. 50.
[2] NEWMARCH, Rosa, Prometheus, The Poem of Fire , The Musical Time, London, LV, 1914, p. 227-229, citato in Ibid,, Livre II, p. 50. In unanalisi del
Promthe pubblicata nel Musical Times dell1 aprile 1914, Rosa Newmarch afferma di essere lautrice del programma dellopera: In the case of Prometheus
my notes are founded partly on my own deductions from the score and partly from articles on Scriabin written (in Russian) by L. Sabaneiev. The composer
himself has taken no part in the preparation of these notes, but the fact that he consented to their being reprinded in toto for the concert of the Queens Hall
Orchestra on Saturday, March 14, may be taken as an assurance that he is satisfied with them as an aid to the better understanding of his work [] . Ibid.,
Livre II, p. 51.

Programma di Boris Asafev (estratto):


Le caractre du pome est trs sombre. Laction dbute dans les
glaciers de la haute montagne. Une lumire froide et mystrieuse
jaillit de partout. Les forces de destruction, du chaos dorment
encore. Une voix dominatrice et volontaire les appelle. Les forces
endormies se rveillent. La lutte commence. De feux sallument et
se transforment en flammes. Un incendie monstre se dclare [1].
Programma di L. Danilevi (estratto):
Ci sono in Prometeo una serie di passaggi caratterizzati da
unatmosfera simbolica di sensazioni ultraterrene []. Secondo la
concezione del compositore, il pianoforte simbolizza la personalit
eroica e lorchestra il cosmo, luniverso. Skrjabin ha segnalato che
questa composizione ha un rapporto superficiale con lantico mito
di Prometeo. Per lui Prometeo rappresenta il simbolo dellattivit
eterna, lIo creatore dellartista solipsista [2].
[1] Estratto del programma di Asafev presente nella prefazione della partitura per orchestra,
Mosca, Edizione di Stato, 1963, citato in VERDI, Luigi, Aleksandr Skrjabin tra musica e filosofia,
p. 78 e in KELKEL, Manfred, Alexandre Scriabine. Sa vie, lsotrisme et le langage musical dans
son uvres, Livre II, p. 52.
[2] DANILEVITCH, L., A. N. Skrjabin, Leipzig, Breitkopf & Hrtel, 1954, p. 92, citato in VERDI,
Luigi, Aleksandr Skrjabin tra musica e filosofia, p. 78 e in KELKEL, Manfred, Alexandre Scriabine.
Sa vie, lsotrisme et le langage musical dans son uvres, Livre II, p. 52.

Secondo H. P. Blavatskij (La Doctrine secrte), Prometeo


celui qui voit devant lui, ou lavenir dans le arts quil
imagina et enseigna lhumanit La preveggenza di
Prometeo si rivela nello sguardo intenso e penetrante del
volto androgino che Delville realizz per illustrare la
copertina della partizione skrjabiniana, e che rappresenta
forse il programma pi significativo del Pome du feu.

Jean Delville, Promthe (1907)


Olio su tela
Bibliothque des Sciences Humaines,
Universit Libre de Bruxelles
(Copyright SABAM 2002)

Jean Delville
Copertina per la partitura del
Promthe. Le pome du feu
(1911)
Conservatoire Royal de Musique,
Bruxelles
(Copyright SABAM 2002)

Limmagine dellAndrogino, che rappresenta la coscienza sveglia di colui che ha


raggiunto la saggezza e lilluminazione, contiene in s il maschile e il femminile e
racchiude la concezione dellunit suprema che regola il Cosmo, ed emerge dalla
grande Lira con le sette corde, simbolo del mondo concretizzatosi mediante il
Suono-Verbo originario. La sua forma simile al segno astrologico del Leone,
espressione del sole al suo apogeo. Alla base della Lira campeggia il fiore di loto,
ci che si pu interpretare come il mistero dellAureo Fiorire ossia il mistero della
trasformazione dellenergia sessuale, attraverso la magia erotica, in onniscienza
divina. Alla base delle sette corde (la natura planetaria delluomo) vi lemblema
della Societ Teosofica: due triangoli intrecciati, ossia lunione di fuoco e acqua
(penetrazione della Terra da parte del Cielo), il segno primordiale dellincarnazione
divina e dellAndrogino originario (maschio e femmina), circondato dal serpente che
si morde la coda o Uroboros, ossia leternit della potenza creatrice. Il cerchio che
circonda il volto del Titano, comprende 46 fiammelle, espressione della perfezione
(4+6 = 10, in conformit con laddizione teosofica). La fiamma che si diparte dalle
due sopracciglia simbolizza la chiaroveggenza e la chiaroudienza (la capacit di
ascoltare i suoni divini o i suoni di altri pianeti). Essa , secondo la filosofia ind, il
sesto chakra o centro energetico, come sei sono i suoni che compongono la
struttura accordale di base dellopera.

Allinizio del Secondo Quaderno (1904-1905), Skrjabin


scriveva:

Voglio il nuovo, linesplorato. Voglio creare


liberamente. Voglio creare coscientemente. Voglio essere
allapice. Voglio incantare con la mia creazione, con la
mia meravigliosa bellezza. Voglio essere la luce pi
brillante, il pi grande (unico) sole, voglio rischiarare
(luniverso) con la mia luce, voglio assorbire ogni cosa,
includere (tutto) nella mia individualit. Voglio dare (al
mondo) la volutt, voglio possedere (il mondo come una
donna). Ho bisogno del mondo. Sono interamente i
sentimenti che vivo, e con questi sentimenti creo il
mondo, creo te, passato infinito, crescita della mia
coscienza, ricerca di me stesso, e futuro infinito,
acquietamento in me, tristezza e gioia in me stesso

Lincontro con il mito di Prometeo, segn una tappa fondamentale nellevoluzione


artistica del compositore: a partire dal Pome du feu op. 60, larmonia skrjabiniana
si allontan risolutamente dal sistema di riferimento tonale. Secondo Manfred
Kelkel, per Skrjabin il famoso accordo prometeico , mistico , sinestetico o
sintetico , un accordo di sei suoni, suddivisi generalmente in quarte,
rappresenta in un certo senso il traguardo di un percorso caratterizzato
dallindebolimento del sentimento tonale: abbandonando la funzione dellaccordo di
tonica, a favore dellaccordo di settima di dominante - con una sesta aggiunta al
posto della quinta, come nellaccordo Chopin, allorigine secondo Zofia Lissa
dellaccordo del Promthe - e poi di nona di do a-re) che apre lop. 60, passando
attraverso accordi di undicesima e di tredicesima alterati, ne ncessite plus de
rsolution et devient alors lquivalent de laccord parfait . La combinazione
iniziale diviene il principio unificatore, lelemento fondamentale della struttura
armonica del Promthe, come anche delle sue ultime opere. Per tale ragione,
laccordo sintetico sembrava aprire la strada alla musica ultra-cromatica, fino a
divenire, secondo Zofia Lissa, una sorta di prefigurazione storica della tecnica
dodecafonica.

Osservando i colori che si succedono nella voce inferiore della parte Luce
nellarco di tutta la partitura, si pu rilevare che le prime 86 misure e le ultime
146 e quindi 232 misure delle 606 totali, secondo un rapporto aureo[1] corrispondono ad un fa diesis, e quindi al blu intenso[2]. Nelle scienze
esoteriche, il blu indicato come simbolo della trascendenza e
dellapprofondimento religioso, come colore che dal fisico conduce allo
spirituale. Per W. Kandinsky,
La vocazione del blu alla profondit cos forte, che proprio nelle gradazioni
pi profonde diviene pi intensa e intima. Pi il blu profondo e pi richiama
lidea di infinito, suscitando la nostalgia della purezza e del soprannaturale. il
colore del cielo, come appunto ce lo immaginiamo quando sentiamo la parola
cielo [3].
[1]

Tali interessanti osservazioni di Michel Hoffmann e Horst Ledere sulla simbologia del rigo Luce, sono riportate in KELKEL, Manfred, Musiques
des mondes. Essai sur la mtamusique, p. 158-159, e VERDI, Luigi, Kandinskij e Skrjabin. Realt e utopia nella Russia pre-rivoluzionaria, p. 77-78.
[2] Ibid., p. 77-78.
[3] KANDINSKY, Wassily, Lo spirituale nellarte (1909), p. 63.

Egli svilupp inoltre la rappresentazione visuale del suo progetto fino a


prevedere, che interpreti e spettatori dovessero vestirsi di bianco,
diventando essi stessi schermi per le proiezioni luminose.
Linteresse di Skrjabin per laccostamento di suoni e colori, faceva parlare il
Dr. Charles Myers, psicologo dellUniversit di Cambridge di udito colorato,
inteso come attitudine a percepire visivamente i suoni, che caratterizzava
anche Rimskij-Korsakov e W. Kandinskij. Una simile predisposizione, di tipo
prettamente psicologico-associativa - e non derivante dal disturbo clinico di
cui era affetto il pittore amico di Messiaen, Charles Blanc-Gatti -, trovava la
sua ragion dessere nel clima simbolista europeo tra fine Ottocento e inizio
Novecento, erede dellestetica delle correspondances sensoriali tardoromantica e decadente.

Le vocali colorate e la danza della vita

A acciaio con sfumature lilla


E lilla
O bianco-azzurro (a volte rosso)
Coro a bocca chiusa blu biancastro

Il blu ha la tendenza, secondo il pittore russo, a sviluppare un


movimento concentrico, che corrisponde ad una vita psichica tutta
interiore, e allarga poi questa definizione a tutte le mescolanze di
colori che comprendano unalta concentrazione di blu.
Ci sembra trovare conferma nel Promthe skrjabiniano, in cui
fra le prime 86 battute, in blu intenso, e lingresso del colore rosso
alla battuta 202, si succedono diverse gradazioni di blu: questa
sezione intermedia di 116 battute, in relazione al programma
esoterico simboleggiato dalla Luce, si pu identificare con le fasi
successive della coscienza umana che, pur sempre attratta dal
nucleo spirituale originario (corrispondente al blu), allo stesso
tempo aspira a liberarsene.
Nel superamento di questa forza centrifuga, Skrjabin vede anche
lessenza propria delluomo prometeico, come necessario
presupposto per la sua formazione autocosciente.

La fase successiva si annuncia con lintroduzione dei colori


terrestri eccentrici : il rosso e il giallo.
Senza entrare nel dettaglio della complessa simbologia dei
colori della parte Luce, da interpretare come emblema di
una visione del mondo impregnata di significati esoterici,
interessante notare che la ricerca della luce
ulteriormente sottolineata dalle indicazioni in francese che
costellano la sua partitura, e che rinviano a sensazioni
visive:
Brumeux, tincelant, limpide, avec un splendide clat,

avec une joie teinte, avec motion et ravissement, puis


voil mystrieux, tincelant, de plus en plus lumineux et
flamboyant, flot lumineux, tincelant, avec un clat
blouissant, flot lumineux, dans un vertige .

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