Eric Satie - Musica e Teosofia - A. Skrjabin
Eric Satie - Musica e Teosofia - A. Skrjabin
Eric Satie - Musica e Teosofia - A. Skrjabin
(1866-1925)
Ammesso al Conservatorio di Parigi nel 1878,
se ne allontan nel 1887, insoddisfatto
dallaccademismo di quegli studi. La stessa
insofferenza mostr durante una breve
permanenza come volontario nellesercito.
Congedatosi, per
mantenersi prese a
lavorare come pianista al
cabaret dello Chat Noir
(1887).
Dal 1892 compose le sue
prime composizioni
musicali e, nel 1893,
inizi una relazione con
la pittrice Suzanne
Valadon.
Vexations
Manoscritto di Vexations
Originariamente per pianoforte, lopera consiste in un breve e intenso frammento di
circa 2 minuti, che, secondo le intenzioni dellautore deve essere ripetuto per 840 volte,
per una durata totale tra le 18 e le 24 ore.
Nel 1963, a New York, cinque pianisti ripeterono il pezzo 840 volte alternandosi dalle sei
di sera al mezzogiorno successivo.
Ascolti
Trois Gymnopdies (1888)
- Lent et douloureux
- Lent et triste
- Lent et grave
Le golf
Les Courses
Le Pique-Nique
Le Water-Chute
Vexations (1917)
Le pige de Mduse - Toutes petites
danses (1913)
- Quadrille
- Valse
- Pas vite
- Mazurka
- Un peu vif
- Polka
- Quadrille
Satie e la teosofia
Risale al 1890 il suo incontro con sar Pladan, capo della setta
misteriosofica della Rose-Croix, della quale Satie divenne
compositore ufficiale con musiche qual:
- la Premire pense de la Rose Croix (1891)
- le Trois Sonneries de la Rose Croix (1892) per pianoforte
- il dramma esoterico Le Prlude fa porte hroique du Ciel (1892)
le musiche di scena per il dramma di Pladan, Le fils des toiles
(1892).
La partecipazione al la setta gli permise di sviluppare linteresse per
la modalit del canto gregoriano (Danses gothiques, Quatre
prludes,1893) che si univa al nonsense delle prime composizioni
pianistiche (Gymnopdies, Trois Gnossiennes, 1890),
allatteggiamento ironico e al rifiuto delle leggi dellarmonia, a favore
di un recupero del contrappuntismo (Trois morceaux en forme de
poire)
Jean Delville
Copertina per la partitura del
Promthe. Le pome du feu
(1911)
Conservatoire Royal de Musique,
Bruxelles
(Copyright SABAM 2002)
Osservando i colori che si succedono nella voce inferiore della parte Luce
nellarco di tutta la partitura, si pu rilevare che le prime 86 misure e le ultime
146 e quindi 232 misure delle 606 totali, secondo un rapporto aureo[1] corrispondono ad un fa diesis, e quindi al blu intenso[2]. Nelle scienze
esoteriche, il blu indicato come simbolo della trascendenza e
dellapprofondimento religioso, come colore che dal fisico conduce allo
spirituale. Per W. Kandinsky,
La vocazione del blu alla profondit cos forte, che proprio nelle gradazioni
pi profonde diviene pi intensa e intima. Pi il blu profondo e pi richiama
lidea di infinito, suscitando la nostalgia della purezza e del soprannaturale. il
colore del cielo, come appunto ce lo immaginiamo quando sentiamo la parola
cielo [3].
[1]
Tali interessanti osservazioni di Michel Hoffmann e Horst Ledere sulla simbologia del rigo Luce, sono riportate in KELKEL, Manfred, Musiques
des mondes. Essai sur la mtamusique, p. 158-159, e VERDI, Luigi, Kandinskij e Skrjabin. Realt e utopia nella Russia pre-rivoluzionaria, p. 77-78.
[2] Ibid., p. 77-78.
[3] KANDINSKY, Wassily, Lo spirituale nellarte (1909), p. 63.