Il documento descrive il metodo Singapore per l'insegnamento della matematica. Il metodo si basa sul problem solving e sull'apprendimento attraverso esperienze concrete e visive invece che sulla memorizzazione. Vengono introdotte nozioni matematiche in tre fasi: concreta, pittorica e astratta.
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Il documento descrive il metodo Singapore per l'insegnamento della matematica. Il metodo si basa sul problem solving e sull'apprendimento attraverso esperienze concrete e visive invece che sulla memorizzazione. Vengono introdotte nozioni matematiche in tre fasi: concreta, pittorica e astratta.
Il documento descrive il metodo Singapore per l'insegnamento della matematica. Il metodo si basa sul problem solving e sull'apprendimento attraverso esperienze concrete e visive invece che sulla memorizzazione. Vengono introdotte nozioni matematiche in tre fasi: concreta, pittorica e astratta.
Il documento descrive il metodo Singapore per l'insegnamento della matematica. Il metodo si basa sul problem solving e sull'apprendimento attraverso esperienze concrete e visive invece che sulla memorizzazione. Vengono introdotte nozioni matematiche in tre fasi: concreta, pittorica e astratta.
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Matematica che paura!
Il metodo Singapore Di Supermambanana - Mar 17, 2015 21
Il metodo Singapore per l�insegnamento della matematica abbandona l�insegnamento
del calcolo, del procedimento e della memorizzazione per lasciare il posto al problem solving. Ecco come funziona. In un incontro con la preside della scuola dei boys qualche settimana fa, abbiamo appreso che il programma di matematica per le prime classi seguir� da ora in poi la �Matematica di Singapore�. Molte scuole in UK si stanno muovendo in questa direzione, e la preside ci comunicava che, dopo aver ponderato a lungo con il corpo insegnanti, soprattutto perch� in un contesto in cui tutto viene fornito gratis agli alunni, inclusi libri e materiale, cambiare metodo significa una spesa non indifferente, fra acquisti diretti e formazione degli insegnanti, e dopo aver fatto estese ricerche per informarsi bene, hanno deciso di andare avanti per questa strada.
Foto �Pink Sherbet Photography utilizzata con licenza Creative Commons
L�insegnante a capo del gruppo docenti di scienze ci racconta che hanno gi� effettuato dei piccoli studi esplorativi, dopo aver partecipato a corsi, e che possono testimoniare, con esempi e questionari, che dopo qualche tensione iniziale da parte loro nell�usare un approccio nuovo (�ma sembra difficilissimo! I bambini mi parevano preoccupati!!�) e molti momenti di reciproco supporto, anche con altre scuole della circoscrizione (�puoi provare questo, o questo�) il riscontro dei bimbi alla fine dell�esperimento si � rivelato positivo oltre le aspettative (�all�inizio mi sentivo persa, ma ora ho capito, e ho capito davvero, e sono contenta di aver fatto una cosa cos� difficile�) e quindi, si va! La storia della Matematica di Singapore
La matematica di Singapore non � in realt� una matematica diversa, � semplicemente
un metodo, e tutto il bagaglio di formazione per gli insegnanti nel loro percorso di sviluppo professionale che lo accompagna. E in effetti, a ben guardare, non c�� molto di Singapore neanche nell�impostazione, che si rif� a pedagogisti come Jerome Bruner, o Richard Skemp, o Zoltan Dienes. Il valore aggiunto dei pedagogisti singaporiani sta proprio nell�aver messo insieme questi principi generali ed averli elaborati in un metodo sistematico. E nell�impegno all�aderenza quasi letterale a questo metodo sistematico. Le origini del metodo Singapore in realt� risiedono in due rapporti, pubblicati entrambi nel 1982. Uno � �Mathematics Counts�, noto anche come il rapporto Cockroft, commissionato dal governo Laburista britannico nel 1978, e l�altro � �An agenda for action: Recommendations for school mathematics of the 1980s�, pubblicato nello stesso anno dal Consiglio Nationale degli Insegnanti di Matematica in USA. Entrambi i rapporti si focalizzano sull�insegnamento efficace della matematica, ed entrambi esprimono una serie di raccomandazioni. Ed entrambi, indipendentemente, raggiungono la conclusione che il �problem solving�, le tecniche di soluzione di problemi, deve essere al centro dell�insegnamento e apprendimento della matematica nella scuola. Ora, questi due rapporti sono stati pubblicati, e sono largamente conosciuti nel settore, tutto il globo ne ha beneficiato. Cosa c�entra Singapore? C�entra perch�, per il governo di Singapore, questi rapporti sono giunti in un momento storico in cui il paese era in pessime acque riguardo all�istruzione in generale, e la matematica in particolare. In un paese la cui economia si basa quasi esclusivamente sulla risorsa umana, e quindi i cui ragazzi e ragazze devono essere nella posizione di poter competere a livelli altissimi con il resto del mondo, bisognava fare qualcosa, e radicalmente. E, come accade quando si � seri nel voler mettere a punto una riforma, il governo singaporiano decise che non avrebbe reinventato la ruota, ma inizi� una raccolta sistematica di nozioni pedagogiche, tecniche e raccomandazioni da tutto il mondo, in occidente, ma anche in Giappone, Cina, Hong Kong, tutti i paesi che normalmente raggiungevano risultati molto alti nelle indagini comparative sulla scuola, e mise a punto quella che oggi � nota appunto come �Matematica di Singapore�. Insegnamento della matematica: tre errori fondamentali L�intuizione fondamentale del metodo Singapore � stata la presa di coscienza che, soprattutto in Asia sud orientale, l�apprendimento della matematica classico commetteva tre errori fondamentali. Pensare alla matematica come computazione. Si chiedeva agli studenti di imparare a fare calcoli spaventosi, ma tutto sommato irrilevanti, tipo moltiplicare fra loro numeri con molte cifre. Pensare all�insegnamento della matematica come �procedurale�. Far imparare agli studenti delle procedure, tipo, per dividere una frazione per un�altra devi prendere il numeratore� e poi il denominatore� e poi questo e questo e questo. Insistere nella memorizzazione. Non importa se non le hai capite a fondo, se mandi a memoria tabelline, o formule dell�area o del perimetro, te le ricorderai per sempre, e le applicherai al momento giusto. Come invertire quindi la rotta? Forte della ricerca di pedagogisti della matematica mondiali, il metodo Singapore parte dunque dalla considerazione che non ha senso insegnare molti concetti, ma che bisogna farne pochi ma bene, ed essere sicuri che le fondamenta siano solide prima di proseguire. Sembra un�ovviet�, vero? Eppure vederla scritta, e vederla messa in atto sistematicamente in un metodo, fa la differenza. Il Metodo Singapore: problem solving al centro
Problema di matematica inventato da Caterina (7 anni).
La definizione di matematica nel Metodo Singapore � che essa � un veicolo per lo sviluppo e miglioramento delle competenze intellettuali di un individuo. Che sia un veicolo, e non la destinazione, � un concetto quasi rivoluzionario, se pensiamo alle ore passate da noi o i nostri ragazzi nella frustrazione pi� completa per preparare un�interrogazione. Che sia pertinente allo sviluppo intellettuale di un individuo in generale, e non una competenza specifica, � anche un concetto che, in paesi fondamentalmente umanistici come l�Italia, in cui non ci si fa specie, anzi si sorride solidali, con chi ammette tranquillamente di �non essere portato per la matematica�, come se fosse uno skill tutto sommato irrilevante, � anche, per me, affascinante e rivoluzionario. Il punto focale quindi diventa il problem solving, la risoluzione dei problemi, e il ragionamento, e la matematica � dunque solo un mezzo, una piattaforma, per facilitare il ragionamento.Su questa premessa, il metodo, a grandi linee, consiste nell�introdurre concetti matematici in un processo a tre fasi: concreta, pittorica e astratta. La fase concreta, che si applica benissimo ai bimbi della primaria o scuola dell�infanzia, dice che bisogna innanzitutto avere un�esperienza manipolativa, con oggetti concreti, per capire come funzionano, �vedendoli materializzati�, concetti come, ad esempio, le operazioni fondamentali. Nella fase pittorica, gli studenti imparano a trasferire la loro comprensione dell�operazione mediante oggetti concreti in una immagine mentale, in un diagramma, on un disegno, che esprime la stessa nozione. Per esempio, una moltiplicazione di un numero per un altro, diciamo 4 per 5, si traduce pittoricamente in una forma che rappresenta il primo numero, un rettangolino colorato che stabiliamo rappresentare il 4, che va ricopiato identico per cinque volte. Solo nella fase astratta si passa ad usare, per continuare con il nostro esempio, le cifre, il 5 e il 4, e i simboli matematici, come quello di moltiplicazione, che diventano quindi delle scorciatoie, una stenografia, per rappresentare il concetto che si � gi� acquisito mediante visualizzazione. E, cosa molto importante, la fase astratta non viene presentata come il fine ultimo, e non viene introdotta fino a quando le fasi precedenti non sono ben comprese: non importa in fondo sapere scrivere che 5�4=20 troppo presto, se si ha una rappresentazione mentale del cinque, del quattro, della moltiplicazione e del venti. L�enfasi tutto sommato relativa sulla fase astratta, sui simboli matematici, implica che si possono in realt� introdurre concetti anche complessi prima di quanto si sarebbe fatto in un programma scolastico �classico�, tipo concetti di algebra, perch� ci si pu� fermare alla fase pittorica quanto tempo si vuole, e passare a quella astratta solo quando ci si sente pronti ad usare la stenografia dei simboli, la scorciatoia mentale, scorciatoia che per� non aggiunge niente alla comprensione, se non, appunto, una velocit� di scrittura. Attitudine verso la matematica In questo contesto, il problem solving, e il ragionamento di gruppo in classe, diventa il fulcro della lezione: i bambini vengono esposti a problemi complessi da subito, introdotti come problemi concreti, e devono abituarsi a pensare che non esiste una soluzione �giusta� a priori, non esiste la formula che devono ricordarsi, da applicare come procedura ogni volta, ma devono costruire ogni volta la soluzione, in modo visuale, spesso anche questionando quelle proposte dagli altri, e perch� no, anche dall�insegnante. Il che vuol dire anche che grande enfasi viene dedicata all�attitudine nei confronti del problema: una volta che la memorizzazione, il nozionismo, vengono eliminati dall�equazione, ci si pu� concentrare su caratteristiche come l�interesse, la comprensione e la valutazione della situazione, la perseveranza, il ragionamento a tentativi, e quindi l�autostima, e, in ultimo, la riduzione della famosa �ansia da matematica�. Un metodo che si basa su questi principi quindi � di beneficio per tutti gli studenti, da quelli che hanno difficolt�, fino a quelli che invece hanno voglia di sfide. Ritorno ad Occidente Se tutto questo vi fa pensare, ma sono cose ovvie, le fanno anche a scuola da noi, beh, forse � il caso di considerare che, per quanto ovvie, vederle incorporate in un metodo sistematico � un cambio di paradigma di portata tale quanto quello dell�apprendimento di una lingua straniera tramite conversazione, invece che sui libri di grammatica. Prova ne sia che, come ci dicono le statistiche, il metodo sistematico funziona incredibilmente bene. Negli anni 60 e 70 le statistiche vedevano nei paesi asiatici un gruppo di nazioni a supremazia indiscussa, fra cui Giappone, Corea e Hong Kong, e un gruppo di nazioni con risultati molto bassi, e evidenziavano un grosso divario fra i due gruppi. Singapore, era bloccato da tempo nel gruppo inferiore, ma negli anni 90, quando il metodo era consolidato nelle scuole, gi� andava a raggiungere il gruppo ai vertici, e piazzandosi ben presto, e saldamente, ai primi posti nel mondo. Cos�, in una vicenda affascinante di corsi e ricorsi, questa performance degli alunni di Singapore ha causato nel resto del mondo una identica reazione a quella che i singaporiani ebbero negli anni settanta: paesi come il Canada, o gli USA, o l�Australia, e ora gli UK, nonostante fossero quelli da cui erano partite le teorie pedagogiche di fondamento del metodo stesso, ora si siedono gomito a gomito con i pedagogisti singaporiani e decidono con entusiasmo di trasferire e adottare questo metodo �di ritorno�, se vogliamo, con risultati gi� riscontrabili a livello di scuola sia primaria sia secondaria. Quindi, noi partiamo per questa nuova avventura. Non so quanto i miei boys potranno beneficiarne a pieno, visto che lasceranno la primaria a breve, ma so che molti presidi di scuola superiore sono anche entusiasti del metodo, e sostengono che gli studenti facciano passi da gigante, quasi saltando anni scolastici in avanti, rispetto al passato, in termini di competenze acquisite. Inutile dire che, per me, tutto questo non pu� che rendermi estremamente interessata, e affascinata, e spero di potervi tenere informati sugli sviluppi
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