Difesa Siciliana
Difesa Siciliana
Difesa Siciliana
Difesa siciliana
Mosse: 1.e4 c5
1. e4 c5
Accennata già nel trattato di Lucena, nel manoscritto di Gottinga, in Polerio ed in Gioacchino
Greco, la successione delle mosse che la caratterizzano è riportata nel trattato di Pietro Carrera Il
gioco degli scacchi (1617). Per più di due secoli tuttavia questa apertura rimase trascurata, sino a
quando Jänisch e Staunton si espressero assai favorevolmente sul suo conto.
Nei primi anni dell'Ottocento lo scacchista inglese Jacob Sarratt chiamò questa apertura "difesa
Siciliana" in onore della terra natale di Pietro Carrera.
Fa parte delle aperture di gioco semiaperto. Il Nero con la sua prima mossa combatte subito per il
centro, e in particolare per la casa d4, ma spingendo il pedone 'c' crea una posizione non simmetrica
che porta solitamente a posizioni complesse, dove in generale il Bianco ha l'iniziativa sul lato di re
(il pedone e4 guarda al lato di re), mentre il Nero su quello di donna, e in particolare sulla colonna
semiaperta c qualora il pedone su questa colonna venisse cambiato con quello centrale d del Bianco
(come nelle varianti della Siciliana aperta).
L'odierna vasta diffusione della difesa siciliana è paragonabile alla diffusione che ebbe la Partita
spagnola nei primi decenni del 1900. Attualmente è la risposta più giocata contro 1. e4 a tutti i
livelli. Non deve stupire pertanto che la sua estensione teorica sia enorme, con decine di migliaia di
varianti.
Adottare nel proprio repertorio la difesa siciliana implica l'accettazione di un gioco tagliente,
potenzialmente rivolto alla lotta senza compromessi.
2
Indice
• 1 Siciliana aperta
o 1.1 Dragone
o 1.2 Najdorf
o 1.3 Scheveningen
o 1.4 Classica
o 1.5 Sveshnikov
o 1.6 Paulsen
o 1.7 Tajmanov
o 1.8 Dragone accelerato
o 1.9 Kalashnikov
• 2 Siciliana chiusa
• 3 Miscellanea
o 3.1 Gambetto Morra
o 3.2 Alapin
o 3.3 Attacco Grand Prix
o 3.4 Variante Nimzowitsch
• 4 Codici ECO
• 5 Note
3
Siciliana aperta
Nella difesa siciliana i sistemi che scaturiscono dopo 2.Cf3 e 3.d4 vengono definiti "aperti". I vari
impianti che ne possono scaturire dipendono dalla scelta dello sviluppo del nero. Le tre maggiori
varianti derivano dalla seconda mossa del nero, con possibilità di rientri in una variante o in un'altra
con differenti ordini di mosse, mentre il bianco ha una scelta di mosse più definita (solitamente 2.
Cf3, 3. d4, 4. Cxd4). Tra le alternative più frequentemente giocate si hanno:
4
Dragone
Questa variante, che vede il nero fianchettare l'alfiere sulla diagonale h8-a1, conduce generalmente
a partite violente, caratterizzate da attacchi di entrambi i colori verso il re avversario: nella linea
oggi considerata più critica (il cosiddetto attacco jugoslavo) il Bianco ricorre all'arrocco lungo e
alle spinte dei pedoni h e g per attaccare il re avversario.
Il Nero, invece, tenta di sfruttare il proprio potente alfiere in g7 (il dragone) e la conseguente
superiorità sulle case scure per attaccare l'ala di donna avversaria.
Tipicamente, dopo 7.Ae3 Ag7, il Bianco gioca 8.f3 per impedire l'attacco del cavallo nero
sull'alfiere con ...Cg4.
5
Najdorf
Variante Najdorf
1.e4 c5
2.Cf3 d6
3.d4 cxd4
4.Cxd4 Cf6
5.Cc3 a6
Questa variante, detta Najdorf dal Grande Maestro Miguel Najdorf, è stata giocata da molti
giocatori, tra cui i campioni del mondo Bobby Fischer e Garry Kasparov, ed è più posizionale
rispetto alla precedente. L'obiettivo del Nero è impedire al bianco di dare scacco in b5 o di occupare
la stessa casa con il cavallo, lasciandosi contemporaneamente aperte diverse possibilità a seconda
del gioco del Bianco; un piano tipico è condurre un attacco di minoranza sul lato di donna
attraverso le mosse ...b5, ...Ab7 e ...Cc5.
Le possibili risposte del Bianco a questo punto sono molte: tra le più giocate vi sono 6.Ag5, 6.Ae2,
6.Ae3 e 6.Ac4. In particolare, la prima è la linea più tagliente, che può portare (dopo 6...e6 7.f4
Db6) alla cosiddetta variante del pedone avvelenato, in cui il Nero accetta un ritardo di sviluppo in
cambio di un pedone. 6.Ae2, invece, conduce a linee più tranquille, con possibilità di trasporre nella
variante Scheveningen.
6
Scheveningen
Variante Scheveningen
1. e4 c5
2. Cf3 d6
3. d4 cxd4
4. Cxd4 Cf6
5. Cc3 e6
Questa variante, dal carattere più posizionale, prende il nome dalla cittadina olandese di
Scheveningen, ed è oggigiorno molto popolare. Il Nero, a differenza di altre varianti, imposta
immediatamente la struttura pedonale del suo centro, pur lasciandosi la flessibilità di giocare ...d5 o
...e5; il Bianco, invece, può seguire diversi piani, tra cui la variante classica (6.Ae2), in cui il
Bianco prepara un attacco sull'ala di re attraverso Ae3, f4, 0-0; l'attacco Keres (6.g4), cercando di
costringere il Nero sulla difensiva; l'attacco inglese, simile per certi versi all'attacco jugoslavo nella
variante del dragone, in cui il Bianco arrocca lungo e avanza i pedoni f, g e h.
7
Classica
Variante Classica
1. e4 c5
2. Cf3 d6
3. d4 cxd4
4. Cxd4 Cf6
5. Cc3 Cc6
A differenza della Najdorf e della Scheveningen il nero non si compromette con spinte di pedone
riservandosi di spingere o meno in a6 o in e6 (o addirittura in e5 in un colpo solo se possibile) e
mette immediatamente sotto pressione il centro. Il principale svantaggio di questa variante è nel
fatto che il nero determina immediatamente la casa di sviluppo del Cb8 perdendo così la possibilità
di svilupparlo in d7.
• 6. Ag5 (attacco Richter-Rauzer, codice ECO B63): secondo una statistica[1] nell'arco degli
anni dal 1935 al 2008 con questo impianto il bianco ha vinto il 38,3%, il nero 27,1% mentre
le patte sono state il 34,6%.
• 6. Ac4 (attacco Sozin, codice ECO B88). Il Nero può continuare con 6...Db6 o 6...e6.
• 6. Ae2
8
Sveshnikov
Variante Sveshnikov
1.e4 c5
2.Cf3 Cc6
3.d4 cxd4
4.Cxd4 Cf6
5.Cc3 e5
In questa variante, che prende il nome del Grande Maestro sovietico Evgeni Ellinovich Sveshnikov,
il Nero accetta di crearsi un pedone arretrato (in d6) e un avamposto per il Bianco (in d5) per
costringere il cavallo bianco a spostarsi in a3 (dopo 6.Cdb5 d6 7.Ag5 a6 8.Ca3 b5), dove è
momentaneamente fuori dal gioco. Il Bianco a questo punto può continuare con 9.Cd5 oppure con
la più aggressiva 9.Axf6.
9
Paulsen
1.e4 c5
2. Cf3 e6
3.d4 cxd4
4. Cxd4 a6
Paulsen
La siciliana Paulsen (spesso denominata anche Kan, in onore dell'omonimo giocatore sovietico
degli anni '50) comprende la varianti ECO B41-B43. Una classificazione della materia può
prevedere:
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Tajmanov
Tajmanov
1.e4 c5
2. Cf3 e6
3.d4 cxd4
4. Cxd4 Cc6
Porta il nome di Mark Taimanov. Sviluppando il cavallo in una casa naturale, il Nero tiene aperte
diverse opzioni, preparandosi a sviluppare l'alfiere campochiaro in b4 o in c5 invece che in e7 come
avviene in altre varianti.
Dragone accelerato
1. e4 c5
2. Cf3 Cc6
3. d4 cxd4
4. Cxd4 g6
Il Nero conduce un piando simile alla più popolare variante del dragone, ma riservandosi la
possibilità di portare il pedone in d5 in una sola mossa, risparmiando un tempo.
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Kalashnikov
1. e4 c5
2. Cf3 Cc6
3. d4 cxd4
4. Cxd4 e5
Variante Kalashnikov
L'idea fondamentale è quella della più popolare variante Sveshnikov: il Nero guadagna un tempo
costringendo il Cavallo a peregrinare per la scacchiera; il lato negativo è la debolezza della casa d5
e del pedone d. Meno popolare della Sveshnikov, è più tagliente.
Siciliana chiusa
Siciliana Chiusa
1.e4 c5
2. Cc3
Miscellanea
Qui di seguito vengono prese in considerazione tutte le mosse che seguono 1. e4 c5 e non
appartengono alla siciliana aperta o alla siciliana chiusa.
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Gambetto Morra
1.e4 c5
2. d4 cxd4
3. c3 dxc3
4. Cxc3
Gambetto Morra
In questo modo il bianco ottiene, in cambio del pedone sacrificato, un buon gioco di pezzi e le
colonne c e d su cui posizionare comodamente le torri. È comunque un sistema che raramente viene
adottato tra i top-players mentre più spesso trova spazio tra i giocatori di club, con l'obiettivo di
limitare lo studio della teoria e di sorprendere l'avversario.
Alapin
1.e4 c5 2. c3
Variante Alapin
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Negli ultimi anni ha assunto una dignità teorica importante, che ne fa la seconda variante più
giocata tra le alternative alla siciliana aperta grazie anche all' "effetto sorpresa". Da segnalare
l'inserimento di questa variante nel repertorio del Grande Maestro Michele Godena. La partita può
proseguire con due varianti principali:
• 2...d5
• 2...Cf6
oppure con altre mosse meno usate come 2...d6, 2...e6, 2...g6. Lo scopo di questa variante è di
permettere al Bianco di ottenere due pedoni centrali ("d" ed "e"), cosa che il Nero deve impedire.
Spesso si giunge ad una posizione col pedone "d" bianco isolato sulla quarta traversa e il pedone "e"
nero situato solitamente in e6.
La variante Alapin della Siciliana viene classificata dall' Enciclopedia jugoslava delle aperture col
codice B22.
1.e4 c5 2. f4
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Variante Nimzowitsch
Variante Nimzowitsch
Codici ECO
• B20 1.e4 c5 (varianti minori)
o B21 1.e4 c5 2.f4 (attacco Grand Prix)
o B22 1.e4 c5 2.c3 (variante Alapin)
o B23-B26 1.e4 c5 2.Cc3 (Siciliana chiusa)
o B27-B28 1.e4 c5 2.Cf3, risposte diverse da 2. ... d6, 2. ... e6, 2. ... Cc6, 2. ... Cf6
o B29 1.e4 c5 2.Cf3 Cf6 (variante Nimzowitsch)
o B30-B39 1.e4 c5 2.Cf3 Cc6
o B40-B49 1.e4 c5 2.Cf3 e6
o B50 1.e4 c5 2.Cf3 d6
B51 1.e4 c5 2.Cf3 d6 3.Ab5+
B52 1.e4 c5 2.Cf3 d6 3.Ab5+ Ad7
B53 1.e4 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4. Dxd4
B54-B55 1.e4 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.f3
B56-B59 1.e4 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3
B60-B69 1.e4 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 Cc6 (variante
classica)
B70-B79 1.e4 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 g6 (variante del
dragone)
B80-B89 1.e4 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 e6 (variante
Scheveningen)
B90-B99 1.e4 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 a6 (variante Najdorf)
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Approfondimento
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Difesa siciliana, variante Dragone
Difesa siciliana, variante Dragone
Nella difesa siciliana, la variante del dragone è caratterizzata dal fianchetto dell'alfiere di re sulla
diagonale h8-a1. Prende il nome dalla disposizione dei pedoni neri sull'ala di re che ricordano la
costellazione del Drago.
1. e4 c5
2. Cf3 d6
3. d4 cxd4
4. Cxd4 Cf6
5. Cc3 g6
Questa variante porta spesso a partite violente, caratterizzate da arrocchi eterogenei, dove un unico
tempo può segnare la sorte del giocatore.
Esaminando la disposizione dei pedoni si può vedere come sia difficile per il nero arroccare sul lato
di donna a causa delle colonne "c" e "d" semiaperte e del centro mobile. Una volta che il nero abbia
arroccato sul lato di re il pedone g6 diviene immediatamente un punto di rottura a seguito delle
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spinte h2-h4-h5 del bianco. Il bianco può scegliere tra molti piani di gioco diversi. Tra le
continuazioni le più usate sono:
Attacco iugoslavo
Nell'Attacco iugoslavo il piano del bianco prevede un ferreo controllo del centro per meglio
supportare un violento attacco sull'ala di re, minimizzando nel contempo il rischio di controgioco
nel settore centrale (il metodo più efficace per rispondere a un attacco sull'ala quando il centro non è
bloccato è solitamente proprio quello di cercare controgioco al centro).
Nella pratica moderna, migliorando la tecnica di difesa, l'attacco all'arma bianca contro il re nero è
stato integrato da un gioco più posizionale basato sul controllo del centro e sull'occupazione della
casa d5 con un cavallo. Esaminando la posizione dei pedoni e dei pezzi del nero si può vedere come
questi non sia praticamente mai in grado di spingere il pedone e, spinta che indebolirebbe
enormemente le case f6 e d6. Questa circostanza può essere sfruttata dal bianco per cercare di
installare un cavallo in d5. L'eventuale cambio di questo cavallo creerebbe una struttura pedonale
favorevole al bianco, in quanto dopo la cattura e4xd5 il pedone e7 del nero diventerebbe arretrato su
una colonna semiaperta, e quindi potenzialmente sottoposto a grande pressione. Oltretutto il cavallo
in f6 è anche il pezzo che protegge la casa debole h7. L'eventuale apertura della colonna h dopo h2-
h4-h5 e la scomparsa del difensore in f6 porterebbero rapidamente a una posizione critica per il
nero.
A seguito dell'arrocco del bianco sull'ala di donna il nero ha a disposizione un forte controgioco
basato sul possesso della colonna c combinato con l'azione dell'alfiere camposcuro che punta
direttamente contro l'arrocco bianco. Frequente è il caso in cui il nero per alimentare l'attacco arrivi
a sacrificare la qualità contro il cavallo in c3 per indebolire seriamente la configurazione del pedoni
dell'arrocco avversario e per dare più forza all'alfiere camposcuro. Particolare rilievo assume in
questo caso il controllo della casa d5, unico punto di rottura del nero al centro.
18
Variante del dragone - Attacco Yugoslavo
6. Ae3 Ag7
7. f3
consolida il punto e4 e evita 7. ... Cg4, ora possibile perché il re nero ha una casa di fuga in f8.
Dopo
7. ... 0-0
8. Dd2 Cc6
9. Ac4
l'alfiere Bianco viene così sviluppato in una casa dove può attaccare il punto f7 controllando al
contempo la casa d5. Notare che il controllo della casa f7 fa si che ad una eventuale cattura h5xg6
del bianco il nero sarebbe costretto a rispondere con h7xg6 e il pedone inchiodato in f7 lascerebbe
la casa g6 molto debole.
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Come di vede il bianco ha continuato metodicamente a consolidare il suo centro cercando di
stabilire un controllo ferreo della casa d5. Il gioco può continuare con:
9. ...Ad7
10. 0-0-0 Tc8
11. Ab3 Ce5
12. h4
e il bianco lancia l'attacco contro il re nero. Benché la teoria non sia giunta a una risposta definitiva
sulla valutazione delle posizioni che risultano dall'apertura della colonna h la pratica ha dimostrato
che l'attacco del bianco arriva spesso prima di quello del nero. Nel corso degli anni il nero ha
adottato una diversa strategia basata sul blocco della colonna h, anche a costo di indebolire il
proprio arrocco, cosa che rallenta l'esecuzione del piano del bianco. In questo senso assume una
logica la mossa oggi più giocata in questa posizione:
12. ...h5
A questo punto il bianco ha a disposizione due seguiti principali: può cercare di sfianchettare
immediatamente con 13. Ah6 o giocare il seguito più posizionale 13. Ag5 che in congiunzione con
un successivo salto di cavallo in d5 mette sotto pressione il centro avversario e in particolare la casa
e7.
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Difesa siciliana, variante Najdorf
Difesa siciliana, variante Najdorf
1.e5 c5
2.Cf3 d6
Mosse: 3.d4 cxd4
4.Cxd4 Cf6
5.Cc3 a6
1. e4 c5
2. Cf3 d6
3. d4 cxd4
4. Cxd4 Cf6
5. Cc3 a6
Questa variante della difesa siciliana prende il nome dal Grande Maestro argentino di origine
polacca Miguel Najdorf. È una delle più popolari dell'intera teoria delle aperture. Negli anni
sessanta e settanta del XX secolo è stata impiegata con successo dal 14º Campione del mondo
Bobby Fischer a più riprese. Negli anni novanta è stata l'arma preferita contro 1.e4 del 16º
campione del mondo Garri Kasparov.
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Indice
• 1 Analisi
• 2 Continuazioni
o 2.1 Varianti che impediscono e5
2.1.1 6.Ac4
2.1.2 6.Ag5
o 2.2 Varianti che permettono e5
2.2.1 6.Ae2
2.2.2 6.Ae3
2.2.3 6.f4
2.2.4 6.a4
2.2.5 6.g3
o 2.3 Varianti minori
2.3.1 6.h3
2.3.2 6.Tg1
• 3 Codici ECO
Analisi
L'idea strategica della Najdorf è quella di giungere alla spinta in e5 senza temere la risposta Ab5+
del Bianco. A prima vista la spinta in e5 del Nero può sembrare bizzarra: mette il pedone d6 in
posizione arretrata su una colonna semiaperta e soprattutto lascia una casa vistosamente debole in
d5. La pratica ha dimostrato che il Nero può difendere con successo tale posizione, giungendo
anche a sviluppare un pericoloso controgioco qualora il Bianco non trattasse l'apertura con la
dovuta energia. In generale se il Nero può spingere con successo in d5 spesso il controgioco che ne
deriva si dimostra irresistibile. La spinta del pedone in a6 è anche propedeutica ad un altro scopo
strategico del Nero. Esaminando la struttura pedonale si vede come il Bianco abbia una
maggioranza 3 contro 2 sull'ala di donna. Questo fa da richiamo un possibile attacco di minoranza
da parte del Nero, attacco di minoranza che solitamente parte proprio con le spinte in a6 e b5. L'ala
di donna è il naturale sbocco del gioco del Nero, in quest'ottica qualora il Bianco giocasse
passivamente e non riuscisse a reagire efficacemente al centro o sull'ala di re rischierebbe di essere
rapidamente travolto.
Continuazioni
Nel corso degli anni sono state tentate praticamente tutte le mosse disponibili per il Bianco portando
la Najdorf ad essere una delle aperture più estesamente teorizzate se non la più teorizzata in
assoluto, con sviluppi che arrivano anche ben oltre le 20 mosse.
Ci sono due gruppi di continuazioni più comuni per contrastare la Najdorf, a seconda che il Bianco
permetta la spinta in e5 o meno. Tra le continuazioni che si propongono di impedire la spinta in e5
si hanno:
• 6.Ag5
• 6. Ac4
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Tra le continuazioni che permettono la spinta in e5 si hanno:
• 6.Ae2
• 6.Ae3
• 6.f4
• 6.a4
• 6.g3
Qualora il Nero in queste varianti optasse per la spinta e7-e6 rientrerebbe nella variante
Scheveningen con svolgimenti strategici diversi (es. mancata debolezza della casa d5, minore
controllo del centro e della casa d4 e altro) dalla variante Najdorf.
Nel corso degli anni sono state poi giocate anche varianti minori quali:
• 6.h3
• 6.Tg1
6.Ac4
Assieme a 6.Ag5 è una delle varianti più teorizzate di tutto l'insieme delle aperture, con sviluppi che
arrivano oltre le 20 mosse. Lo scopo strategico di questa variante è quello di impedire le spinte e5 e
d5 del Nero, mettendo sotto forte pressione il centro. L'alfiere da c4 esercita una certa pressione
sulla diagonale a2-g8 e sul punto f7 in particolare. Il piano del Bianco è quello di riuscire ad aprire
la colonna f con le spinte f2-f4-f5 per lanciare un violento attacco sull'ala di re. Se il Nero non
reagisce con prontezza al centro e sull'ala di donna può finire rapidamente travolto.
La principale contromossa del Nero è data dal tentativo di chiudere la diagonale immediatamente
con:
6…e6
7.Ab3
23
in deroga alla regola del "non muovere due volte lo stesso pezzo in apertura". Il Nero a questo
punto ha la scelta tra un gran numero di mosse possibili. Tra le più usate:
7…b5
7…Ae7
7…Cbd7
6.Ag5
Questa variante porta ad alcune tra le continuazioni più violente dell'intero insieme delle aperture.
Per il suo carattere fortemente tattico è stata oggetto di studio per decenni nelle sue innumerevoli
sottovarianti. Esistono perfino interi libri che trattano di sottovarianti di 6.Ag5.
Per tutte queste ragioni la mossa più naturale in questa posizione per il Nero è:
6…e6
in questo modo il Nero ristabilisce un controllo sulla casa d5 e apre la possibilità di sviluppare
l'alfiere camposcuro in e7 restituendo mobilità al Cf6.
Ora il Bianco ha la possibilità di giocare subito 7.Dd2 e di arroccare lungo. Tuttavia l'approccio più
comune in questa posizione è quello sviluppare la donna in una posizione più aggressiva in f3, dove
preme sull'ala di re e sulla grande diagonale h1-a8. Nel fare questo il Bianco solitamente premette la
mossa:
7.f4
Il Nero a questo punto ha una vasta gamma di mosse tra cui scegliere:
7…Ae7
24
7…Cbd7
7…Db6 (variante del pedone avvelenato)
7…b5 (variante Polugaevsky)
6.Ae2
Come segnalato sopra a rigore si parla di variante Najdorf solamente se il Nero risponde 6…e5. Se
il Nero rispondesse 6…e6 si rientrerebbe nella variante Scheveningen.
In risposta a 6…e5 il Bianco generalmente gioca 7.Cb3, portando il cavallo sull'ala di donna per
attaccare sull'ala di re. Sembra un paradosso ma, se il Bianco ritirasse il cavallo in f3, questi
intralcerebbe il naturale sviluppo teso all'attacco sull'ala di re basato sulla spinta f2-f4. Nella
variante principale il gioco continua con: 6.Ae2 e5 7.Cb3 Ae7 8.0-0 0-0 con gioco pari.
Il Bianco cercherà di giocare per lo più sull'ala di re con la spinta in f4 che minaccia di aprire la
colonna f. Una utile mossa preventiva tesa a contrastare il controgioco del Nero sull'ala di donna è
poi anche la spinta a2-a4, che impedendo la spinta in b5 impedisce al Nero di guadagnare spazio sul
suo teatro di battaglia.
Il Nero viceversa cercherà di imbastire quanto prima un controgioco sull'ala di donna mediante la
spinta in b5 che guadagna spazio e minaccia la spinta in b4 per minare il forte pedone centrale in e4
e contrastare il controllo del Bianco sulla casa d5. Il Nero spesso ricorre all'arma dell'attacco di
minoranza per raggiungere il suo scopo. Da non dimenticare che come sempre nella difesa siciliana
l'obiettivo del nero è la spinta in d5.
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6.Ae3
Questa variante, a lungo poco giocata, è diventata molto di moda negli ultimi anni. Il piano del
Bianco è quello di risolvere la lotta lanciando un violentissimo attacco sull'ala di re con le spinte f3-
g4-h4, dopo aver arroccato lungo con Dd2 e O-O-O.
Un antidoto alla impostazione di cui sopra è la reazione immediata del nero mediante la mossa
6…Cg4. Attaccando l'importante alfiere camposcuro avversario, il Nero obbliga questi a muovere
di nuovo questo pezzo. Il gioco può proseguire con le varianti:
26
6.f4
6.a4
È evidentemente diretta contro la spinta in b5 del Nero ed è una mossa che spesso il Bianco finisce
comunque per giocare. In questo caso il Bianco non vuole pronunciarsi sulla posizione dei suoi
alfieri o del pedone f e aspetta che la situazione al centro si consolidi per decidere quali sono le case
migliori per sviluppare i propri pezzi.
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6.g3
In questa variante il Bianco sviluppa il proprio alfiere sulla grande diagonale invece che in e2 o in
c4. Questa idea contiene una certa dose di veleno. L'alfiere controlla indirettamente la casa d5 e
rafforza il pedone e4, rendendo la spinta di liberazione d6-d5 del Nero più difficile. Per fare questo
tuttavia il Bianco impiega due tempi, cosa che dà al Nero tempo per posizionare i propri pezzi.
Conduce ad un gioco più manovrato, posizionale.
Varianti minori
6.h3
28
6.Tg1
Codici ECO
• B90 1.e5 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 a6
o B91 1.e5 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 a6 6.g3
o B92 1.e5 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 a6 6.Ae2
o B93 1.e5 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 a6 6.f4
o B94 1.e5 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 a6 6.Ag5
B95 1.e5 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 a6 6.Ag5 e6
B96 1.e5 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 a6 6.Ag5 e6 7.f4
B97 1.e5 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 a6 6.Ag5
e6 7.f4 Db6
B98 1.e5 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 a6 6.Ag5
e6 7.f4 Ae7
B99 1.e5 c5 2.Cf3 d6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 a6
6.Ag5 e6 7.f4 Ae7 8.Df3 Dc7 9.O-O-O Cbd7
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Difesa siciliana, variante Scheveningen
Variante Scheveningen
Variante Scheveningen
1. e4 c5 2. Cf3 d6
5. Cc3 e6
1. e4(?) c5
2. Cf3 d6
3. d4 cxd4
4. Cxd4 Cf6
5. Cc3 e6
Fa parte delle varianti della siciliana aperta ed è una linea molto ambiziosa, sebbene più posizionale
rispetto ad altre (come la variante del dragone). È un'apertura molto popolare, giocata da molti forti
giocatori, tra cui Garry Kasparov.
Il Nero, con 5...e6, imposta subito la sua struttura pedonale al centro, controllando entrambe le case
d5 ed e5, lasciandosi tuttavia aperta la possibilità di una spinta di rottura di uno dei due pedoni
centrali. Il Bianco ha diverse possibili repliche, che danno origine a diverse varianti.
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Indice
• 1 Variante classica
o 1.1 Continuazioni
• 2 Attacco Keres
• 3 Attacco inglese
Variante classica
La cosiddetta variante classica, giocata tra gli altri da Anatoly Karpov, è caratterizzata da 6.Ae2. Il
Bianco prepara un attacco sul lato di re: il suo piano consiste nel giocare l'arrocco corto, Ae3, f4, a4
(generalmente in quest'ordine), per poi continuare con la spinta del pedone g (dopo aver giocato
Rh1), con il trasferimento della donna in h4 e dell'alfiere in f3.
Il Nero, per contrastare questo attacco, generalmente ricorre alla pressione sulla colonna c, già
semi-aperta, sviluppando la donna in c7 e successivamente portando anche una torre su questa
colonna. Il piano generalmente include le spinte di pedone in a6 e b5.
Continuazioni
• 6...Ae7 7 0-0 0-0 8 f4 a6 9 Ae3 Dc7 10 a4 Cc6 11 Rh1 Te8 12 Ad3 Cb4 13 a5 Ad7 14 Df3
Ac6 15 Dg3 Cxd3 16 cxd3 Tac8 17 f5 e5 18 Cf3 con uguaglianza.
•
o 13..e5 14 fxe5 dxe5 15 Cf5 Axf5 16 Txf5 Dd6 17 De2 Cxd3 18 cxd3 Tad8 19 Td1
de6 20 Ag5 Cd5 21 Cxd5 22 Txd5 Axe7 23 Txe7 con parità
• 6..Ae7 7 0-0 0-0 8 f4 a6 9 Ae3 Dc7 10 a4 Cc6 11 Rh1 Te8 12 Ad3 Cb4 13 a5 Ad7 14 Df3
Ac6 15 Dg3 Cxd3 16 cxd3 Cd7 17 f5 Af6 18 Cde2 con pari opportunità.
•
o 17 Cf3 Af6 18 Df2 g6 19 Cd2 Ag7 20 Cc4 Ab5 21 Cxb5 axb5 22 Cb6 Cxb6 23
Axb6 con parità.
• 6..a6 7 0-0 Ae7 8 a4 Cc6 9 Ae3 0-0 10 f4 Dc7 11 De1 Cxd4 12 Axd4 e5 13 Ae3 exf4 14
Txf4 Ae6 15 Dg3 Cd7 (o Tfd8) 16 Ad4 Ce5 17 Ad3 con gioco pari.
Attacco Keres
L'attacco Keres (da Paul Keres) si sviluppa da 6.g4, con cui il Bianco progetta un attacco più rapido
di quello con la variante classica: in questa variante il Nero è spesso costretto ad una posizione
piuttosto passiva, in quanto il suo unico pezzo sviluppato (il cavallo in f6) viene minacciato
dall'avanzata dei pedoni (il Bianco generalmente continua con h4 e g5). Il Nero risponde quindi
generalmente con 6...h6, e la variante continua con
7.h4 Cc6
8.Tg1 d5
9.Ab5 Ad7
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Per evitare questa variante, a volte il Nero gioca 5...a6, entrando momentaneamente nella variante
Najdorf, per poi giocare ...e6 alla sesta mossa. Questo, naturalmente, offre al Bianco la possibilità di
deviare verso altre linee.
Attacco inglese
L'attacco inglese (6.Ae3) è per certi versi analogo all'attacco jugoslavo nella variante del dragone: il
Bianco progetta di giocare f3, g4, h4 e di arroccare sul lato di donna. Questo causa un gioco spesso
molto tattico e tagliente, in quanto il Nero non è costretto alla passività ma ha diverse possibilità di
contrattacco, che comprendono la possibilità di effetture dei sacrifici sul lato di donna. La linea
principale continua con
6.Ae3 a6
7.f3 b5
8.g4 h6
9.Dd2 Cbd7
10.0-0-0 Ab7
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Difesa siciliana, variante Svešnikov
Difesa siciliana, variante Svešnikov
La variante Svešnikov è un'apertura scacchistica, variante della difesa siciliana, caratterizzata dalle
mosse
1.e4(?) c5
2.Cf3 Cc6
3.d4 cxd4
4.Cxd4 Cf6
5.Cc3 e5
Detta anche Lasker-Pelikan, è una tra le più importanti opzioni di gioco nella Siciliana aperta;
questa variante si incontra spesso ai massimi livelli, e si possono annoverare diverse partite di
giocatori di spicco quali Garry Kasparov, Veselin Topalov, Vladimir Kramnik, Péter Lékó, Sergei
Karjakin, Magnus Carlsen e molti altri ancora.
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Indice
• 1 Caratteristiche
• 2 Sviluppi principali
o 2.1 6.Cdb5
2.1.1 Variante posizionale con 9.Cd5
2.1.2 Variante tagliente con 9.Axf6
• 3 Trasposizioni
• 4 Situazione attuale ad alto livello
• 5 Esempi di partite
o 5.1 Karjakin - Topalov, Wijk aan Zee, 2006
o 5.2 Anand - Kasparov, Linares, 2005
o 5.3 Kramnik, Van Wely, Monte Carlo, 2006
o 5.4 Anand - Lékó, Wijk aan Zee, 2001
• 6 Note
Caratteristiche
La quinta mossa del Nero (5.... e5), è apparentemente anti-posizionale, in quanto spingendo il
pedone e la casa d5 viene indebolita, creando un pedone arretrato sulla colonna semi-aperta d, e
permettendo al Bianco di installare un prezioso avamposto in d5 (generalmente occupato da un
cavallo).
Analisi teoriche accurate e anni di pratica ad altissimo livello hanno però dimostrato che il nero può
avvalersi di un compenso basato su un gioco di pezzi attivo, sulla coppia degli alfieri (che nelle
varianti principali viene conservata), e di opportunità di controgioco fondate spesso sulla spinta f7-
f5. Inoltre, il Bianco deve perdere diversi tempi con il cavallo d4, che è generalmente costretto a
portarsi momentaneamente fuori gioco (in a3 via b5) a causa delle minacce dirette operate dai
pedoni neri.
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Sviluppi principali
Come ogni variante di apertura, anche la Svešnikov lascia ampie opzioni a entrambi i colori. A
seconda delle scelte, la partita può assumere un carattere più posizionale o più tattico.
Il Bianco è costretto a muovere il cavallo: se gioca 6.Cb3 o 6.Cf3 il Nero può rispondere
efficacemente con 6...Ab4 (minacciando di infliggere dei pedoni doppiati con Axc3 e favorendo la
spinta liberatrice d7-d5); allo stesso modo 6.Cf5 è poco soddisfacente, poiché il seguito 6....d5
7.exd5 Axf5 8.dxc6 bxc6 garantisce al Nero un buon gioco.
6.Cdb5
Dopo 6...d6 (per impedire lo scacco in d6), il Bianco generalmente gioca 7.Ag5, inchiodando il
cavallo f6 e progettando di cambiarlo con l'alfiere per garantirsi il controllo di d5. La mossa 7.Cd5,
invece, è meno popolare, in quanto dopo 6...Cxd5 8.exd5 Cb8 o Ce7, il Nero ha la possibilità di
giocare f7-f5 garantendosi il controllo del centro. Un'altra possibilità è 7.a4, che però è ancora meno
giocata.
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Dopo 7...a6 8.Ca3 b5 (guadagnando spazio e minacciando b5-b4, guadagnando un cavallo), il
Bianco ha la scelta tra due varianti principali. La variante posizionale deriva da 9.Cd5 mentre
9.Axf6 porta a un gioco generalmente più tagliente.
Il Bianco ha eliminato l'influenza del cavallo f6 sul centro, e adesso offre al cavallo a3 una via per
rientrare in gioco; il Nero, invece, sposta l'alfiere su una diagonale (c1-h6) dove è più attivo, e potrà
in futuro essere cambiato con il cavallo in e3 (dopo Ca3-c2-e3); contemporaneamente libera la
strada all'avanzata del pedone f. Un'altra possibilità è giocare prima l'arrocco.
12.Cc2 0-0
13.a4 bxa4
14.Txa4 a5
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15.Ac4
Il Bianco prosegue il suo sviluppo esercitando pressione sulla diagonale a2-g8: in questo modo
contrasta i piani del Nero basati sulla reazione tematica f7-f5.
15....Tb8
16.Ta2
In a2, la torre protegge il pedone e si prepara ad entrare in azione sul lato di re in caso in cui il
Bianco decidesse di proseguire aggressivamente con le ambiziose spinte di pedone h2-h4, g2-g3,
f2-f4, b2-b4. Si può giocare anche 16.b3 ma in questo caso il bianco si preclude la possibilità di
giocare b2-b4 in un solo tratto.
Il cavallo vuole far pressione sulla casella f5 per contrastare la spinta del pedone; il Nero la vuole
invece sostenere.
Un'altra variante è 17....Axe3, cambiando l'alfiere cattivo per il Cavallo, continuando con 18.Cxe3
Ce7, controllando la casa d5.
Dopo 10.Cd5 (installando saldamente un cavallo al centro), si possono avere due varianti: 10...f5
oppure 10...Ag7.
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Con 10...f5, il Nero cerca controgioco al centro minando e4, ma il Bianco sembra avere risorse
sufficienti per contrastarlo; la partita prosegue generalmente con 11. Ad3 Ae6, oppure con
11.Axb5!? axb5 12.Cxb5, con la minaccia di 13.Cc7+.
Con 10...Ag7, il Nero si concentra sulla lotta per d5; dopo 11.Ad3, che sostiene il centro e cerca di
scoraggiare la spinta liberatrice in f5, il Nero offre il cambio di cavalli con
11...Ce7!?
12. Cxe7 Dxe7 dove la posizione del Nero diventa già molto tagliente. Il Bianco, se vuole, può
rifugiarsi in acque relativamente più tranquille con 13. 0-0, o accettare la sfida. In quest'ultimo caso
seguirebbe:
13.c3 f5
La spinta di liberazione mina il centro Bianco, e al contempo l'Ag7 diventa molto attivo.
Infatti dopo:
14. exf5 e4!
l'Ad3 è costretto a ritirarsi. In questa posizione sono minacciate sia 15...b4 (che attacca il
lato di Donna e rende l'Ag7 un'arma pericolosissima nelle mani del Nero) sia 15...Axf5
(garantendo al Nero il dominio del centro).
Il Nero, avendo una pessima struttura pedonale, è quasi sempre costretto a giocarsi tutte le sue carte
nel mediogioco, talvolta sacrificando uno dei pedoni centrali o sul lato di Donna per garantirsi
l'iniziativa. Se il Bianco riesce a uscire indenne dal centro-partita e a neutralizzare il forte Alfiere
camposcuro del Nero, può tentare di colpire in contropiede approfittando del Re avversario al
centro, oppure può assicurarsi un finale superiore.
Trasposizioni
È possibile ottenere la posizione base della Sveshnikov anche a partire dalla Paulsen:
1.e4 c5 2.Cf3 e6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 Cc6 6.Cdb5 d6 7.Af4 e5 8.Ag5
1.e4 c5 2.Cf3 Cc6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 e5 6.Cdb5 d6 7.Ag5 a6 8.Ca3 b5 9.Cd5 Ae7
10.Axf6 Axf6 11.c3 Ag5 12.Cc2 O-O 13.a4 bxa4 14.Txa4 a5 15.Ac4 Tb8
Esempi di partite
Karjakin - Topalov, Wijk aan Zee, 2006
1.e4 c5 2.Nf3 Nc6 3.d4 cxd4 4.Nxd4 Nf6 5.Nc3 e5 6.Ndb5 d6 7.Bg5 a6 8.Na3 b5 9.Nd5 Be7
10.Bxf6 Bxf6 11.c3 Bg5 12.Nc2 O-O 13.a4 bxa4 14.Rxa4 a5 15.Bc4 Rb8 16.Ra2 Kh8 17.Nce3
Bxe3 18.Nxe3 Ne7 19.b3 f5 20.exf5 Nxf5 21.Nd5 Bb7 22.O-O Rc8 23.Qd3 Nh4 24.Rd1 h6 25.Qg3
Nf5 26.Qg4 Rc5 27.Rad2 Bc8 28.Qe4 Bb7 29.h3 Nh4 30.Bd3 Rf5 31.Bb1 Rxc3 32.Qg4 h5 33.Qe2
Qg5 34.f4 Rxf4 35.Kh1 Nxg2 36.Qxg2 Rg3 37.Nxf4 Bxg2+ 38.Nxg2 Rxh3+ 39.Kg1 Rg3 40.Rf2
Kg8 41.Rxd6 h4 42.Rc6 Qg4 43.Bf5 Rxg2+ 44.Rxg2 Qxf5 45.Rcg6 Qf7 46.R6g4 Qf6 47.Kh2 Kf7
48.Kh3 e4 49.Rg5 e3 50.Kxh4 g6 0-1
1.e4 c5 2.Nf3 Nc6 3.d4 cxd4 4.Nxd4 Nf6 5.Nc3 e5 6.Ndb5 d6 7.Bg5 a6 8.Na3 b5 9.Nd5 Be7
10.Bxf6 Bxf6 11.c3 O-O 12.Nc2 Bg5 13.a4 bxa4 14.Rxa4 a5 15.Bc4 Rb8 16.Ra2 Kh8 17.Nce3 g6
18.O-O f5 19.Qa4 Bd7 20.Bb5 Rxb5 21.Qxb5 Nb4 22.Qxa5 Nxa2 23.Qxa2 fxe4 24.b4 Be6 25.c4
Qc8 26.Qb3 Kg7 27.Rb1 Rf7 28.Rd1 h5 29.Qc2 Qa8 30.h3 Bh4 31.Rf1 Qf8 32.b5 Bc8 33.Nc3 Bb7
34.Ned5 Qc8 35.Qe2 Bxd5 36.Nxd5 Qc5 37.b6 Qd4 38.Qc2 Kh7 39.Kh2 Rxf2 40.Rxf2 Bxf2
41.Qc1 e3 42.b7 Qa7 43.Qb1 e2 44.Ne7 Bg3+ 1/2-1/2
1.e4 c5 2.Nf3 Nc6 3.d4 cxd4 4.Nxd4 Nf6 5.Nc3 e5 6.Ndb5 d6 7.Bg5 a6 8.Na3 b5 9.Nd5 Be7
10.Bxf6 Bxf6 11.c3 Bg5 12.Nc2 O-O 13.a4 bxa4 14.Rxa4 a5 15.Bc4 Rb8 16.Ra2 Kh8 17.Nce3 g6
18.h4 Bxh4 19.g3 Bg5 20.f4 exf4 21.gxf4 Bh4+ 22.Kf1 f5 23.b4 fxe4 24.Rah2 g5 25.b5 Ne5
26.Qd4 Rb7 27.Rxh4 gxh4 28.Ke2 Re8 29.fxe5 Rxe5 30.Nf4 Qg5 31.Qxd6 Bg4+ 32.Ke1 Qxf4
33.Qd8+ Kg7 34.Qg8+ Kh6 35.Rxh4+ 1-0
1.e4 c5 2.Nf3 e6 3.d4 cxd4 4.Nxd4 Nf6 5.Nc3 Nc6 6.Ndb5 d6 7.Bf4 e5 8.Bg5 a6 9.Na3 b5 10.Bxf6
gxf6 11.Nd5 f5 12.Bd3 Be6 13.c3 Bg7 14.Qh5 O-O 15.O-O f4 16.Rad1 Kh8 17.g3 Rg8 18.Kh1 Bf8
19.Be2 Rg5 20.Qf3 f5 21.gxf4 fxe4 22.Qxe4 Bf5 23.Qe3 exf4 24.Nxf4 Ne5 25.Nd5 Ng4 26.Bxg4
Rxg4 27.Rg1 Bg7 28.f3 Rxg1+ 29.Rxg1 Qf8 30.Qe7 Qxe7 31.Nxe7 Be6 32.Rd1 Bxa2 33.Nc6 Bf8
34.Nc2 Re8 1/2-1/2
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