2 - I Vincoli

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Università degli Studi di Pavia – Corso di Laurea in Ingegneria Edile/Architettura

Corso di
TECNICA URBANISTICA
Prof. Elisabetta Venco

VINCOLI
Università degli Studi di Pavia – Corso di Laurea in Ingegneria Edile/Architettura
CORSO DI TECNICA URBANISTICA - Prof. Elisabetta Venco

Vincolo: definizione
Con il termine vincolo si fa riferimento, in generale, a tutti quei
regimi giuridici che incidono in modo limitativo su posizioni
giuridicamente rilevanti.

E’ una qualsiasi limitazione alla libera utilizzazione di un bene


immobiliare (area o fabbricato) disposta da una legge.

Le zone di rispetto o fasce di rispetto sono vincoli imposti dalla legge e dagli
strumenti urbanistici, per ragioni di interesse generale, in ragione della
vicinanza a luoghi o opere di interesse pubblico.
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Tipologia di vincoli
VINCOLI
limitazioni aventi effetto sulle trasformazioni fisiche del territorio

RICOGNITIVI CONFORMATIVI URBANISTICI

Quelli stabiliti in forza di legge Quelli che gravano su un Limitazioni attraverso le


per intere categorie di beni ai oggetto allo scopo di non quali il Piano urbanistico
quali vengono riconosciute compromettere le funzioni di (PRG o PGT) disciplina la
intrinseche qualità che sono un altro oggetto che riveste trasformazione del suolo.
patrimonio della collettività e pubblico interesse. Con tale
come tali vanno tutelati. espressione si indicano tutte
Tali beni non sono indennizzabili quelle aree in cui per un
per effetto del vincolo. superiore interesse pubblico, in
esecuzione di specifiche
norme, l’attività edilizia è
soggetta a particolari
limitazioni.
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Tipologia di vincoli
VINCOLI
limitazioni aventi effetto sulle trasformazioni fisiche del territorio

URBANISTICI vincoli espropiativi

art. 9 DPR 327/2001:


Comportano perdita di proprietà privata per l’esecuzione di opere
di pubblica utilità, per le quali al privato è riconosciuto un equo
indennizzo secondo le vigenti normative.
• il vincolo preordinato all’esproprio diventa efficace quando
l’atto di approvazione dello strumento urbanistico, ovvero una
sua variante, prevede la realizzazione di un opera pubblica o di
pubblica utilità;
• ha la durata di cinque anni;
• se non è tempestivamente dichiarata la pubblica utilità
dell’opera, il vincolo preordinato all’esproprio decade;
• il vincolo preordinato all’esproprio può essere motivatamente
reiterato.
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Tipologia di vincoli
VINCOLI
limitazioni aventi effetto sulle trasformazioni fisiche del territorio

vincoli di tutela vincoli di inedificabilità

Quei vincoli che non


determinano la totale Quelli che comportano un
inedificabilità dell’area, ma divieto non rimovibile di
incidono nel prevedere una edificare (possono essere
specifica funzione di valutazione previsti nei piani paesistici,
della compatibilità
per talune parti del
dell’intervento progettato con le
caratteristiche dell’area oggetto territorio)
di tutela (es. i vincoli
monumentali ed artistici, i
vincoli paesistici ecc.);
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Vincoli Ricognitivi
VINCOLI
limitazioni aventi effetto sulle trasformazioni fisiche del territorio

RICOGNITIVI

Zone sottoposte a vincolo


idrogeologico e forestale
RD 30 dicembre 1923, n. 3267
«Riordinamento e riforma della
legislazione in materia di boschi e
di terreni montani»

I beni ambientali e
paesaggistici
D.Lgs 42/2004 Codice dei beni
culturali e del paesaggio
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Vincoli Ricognitivi
Le condizioni affinché si possa parlare di bene paesaggistico sono specificate nella Parte III -
Beni Paesaggistici del Codice dei beni culturali e del paesaggio D.Lgs 42/2004 (in
particolare cfr. gli artt. 134, 136, 138, 141 e 142).

Sono beni paesaggistici


a) le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità
geologica;
b) le ville, i giardini e i parchi, che si distinguono per la loro non comune bellezza;
c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore
estetico e tradizionale, ivi comprese le zone di interesse archeologico;
d) le bellezze panoramiche considerate come quadri e così pure quei punti di vista o di
belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze.

• i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di
battigia, anche per i terreni elevati sul mare;
• i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla
linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi;
• fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle
disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11
dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150
metri ciascuna;
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Vincoli Ricognitivi

• le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la catena alpina e
1.200 metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole;

• i ghiacciai e i circhi glaciali;

• i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei


parchi;

• i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli
sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto
legislativo 18 maggio 2001, n. 227

• le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici;

• le zone umide;

• i vulcani;

• gli immobili e le aree tipizzati, individuati e sottoposti a tutela dai piani paesaggistici
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Vincoli Conformativi
VINCOLI
limitazioni aventi effetto sulle trasformazioni fisiche del territorio

CONFORMATIVI
ZONE DI RISPETTO Norma di Riferimento

Zone di rispetto delle cose d’interesse artistico e storico D.Lgs 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio
Zone di rispetto delle bellezze naturali D.Lgs 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio
Zone di rispetto del demanio marittimo R.D. 327/1942 codice della navigazione
Zone di rispetto delle acque pubbliche R. D. 523/1904 Testo unico delle disposizioni di legge
intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie
Zone di rispetto degli aeroporti e aerodromi D.Lgs 96/2005 D.Lgs 151/2006 codice della navigazione
Zone di rispetto dei cimiteri R. D. 1265/1934 Testo Unico delle leggi sanitarie D.P.R
285/1990 Regolamento di polizia mortuaria)
Zone di rispetto delle strade pubbliche e delle autostrade D.Lgs 285/1992 Nuovo codice della strada

Zone di rispetto delle ferrovie DPR 773/1980 Nuove norme in materia di Polizia,
sicurezza e regolarità dell'esercizio delle ferrovie e di
altri servizi di trasporto
Zone di rispetto di Elettrodotti, Acquedotti, Metanodotti e depositi di DM 24 novembre 1984 Norme di sicurezza antincendio
per il trasporto, la distribuzione, l'accumulo e
gas
l'utilizzazione del gas naturale
Zone di rispetto dai pozzi D.Lgs 152/2006 Norme in materia ambientale
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Fasce di rispetto delle strade pubbliche e delle autostrade


Le distanze minime dalle strade variano a seconda del tipo di strada di cui si tratta, secondo
le definizioni di cui all’art. 2 del Codice della Strada D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285
Fuori dei centri abitati,
Fuori dei ma all’interno delle zone All’interno dei
centri abitati previste come edificabili centri abitati
o trasformabili dallo
strumento urbanistico
A – Autostrade 60 mt 30 mt 30 mt
B – Strade extraurbane principali 40 mt 20 mt -
C – Strade extraurbane secondarie 30 mt 10 mt -
D – Strade urbane di scorrimento - 20 mt
E – Strade urbane di quartiere - -
F – Strade locali - -

In assenza di strumento urbanistico vigente, le


distanze dal confine stradale da rispettare nei
centri abitati non possono essere inferiori a:
a) 30 m per le strade di tipo A;
b) 20 m per le strade di tipo D ed E;
c) 10 m per le strade di tipo F.
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Fasce di rispetto delle ferrovie


Il D.P.R. 753/1980 art. 49 delimita le zone di rispetto delle ferrovie,
disponendo:

lungo i tracciati delle linee


ferroviarie, è vietato costruire,
ricostruire o ampliare edifici o
manufatti di qualsiasi specie ad una
distanza, da misurarsi in proiezione
orizzontale, minore di 30 metri dal
limite della zona di occupazione
della più vicina rotaia.
Art. 51. Lungo i tracciati delle tramvie,
ferrovie metropolitane e funicolari
terrestri su rotaia è vietato costruire,
ricostruire o ampliare edifici o manufatti di
qualsiasi specie ad una distanza minore di
metri sei dalla più vicina rotaia, da
misurarsi in proiezione orizzontale.
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Fasce di rispetto aeroportuali


Il Codice della Navigazione Aerea introdotto da R.D. 327/1942 e
modificato da Dlgs 96/2005 e da Dlgs 151/2006 impone che, nelle direzioni
di atterraggio, non possono essere costituiti ostacoli a distanza inferiore a
300 m dal perimetro dell’aeroporto; nelle altre direzioni e fino ai 300 mt dal
perimetro non possono essere costituiti ostacoli che superino l’altezza di 1
mt. per ogni 7 mt. di distanza dal perimetro stesso.
Inoltre, con l’art. 707 del
nuovo Codice della
Navigazione si introducono
i Piani di Rischio,
documento contenente le
indicazioni e le prescrizioni
da recepire negli strumenti
urbanistici dei singoli
Comuni. Esso definisce le
condizione di vincolo e
individua e definisce le
zone di tutela.
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Fasce di rispetto dei cimiteri


I Cimiteri debbono essere collocati alla distanza di almeno 200 metri dai
centri abitati. Trattasi di disposizione operante indipendentemente dagli strumenti
urbanistici vigenti ed eventualmente anche in contrasto con gli stessi.
È vietato costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici entro il raggio di 200 metri
dal perimetro dell’impianto cimiteriale, quale risultante dagli strumenti urbanistici
vigenti nel Comune o, in difetto di essi, comunque quale esistente in fatto, salve le
deroghe ed eccezioni previste dalla legge.

Il Consiglio comunale può approvare,


previo parere favorevole della competente
azienda sanitaria locale, la costruzione di
nuovi cimiteri o l’ampliamento di quelli già
esistenti ad una distanza inferiore a 200
metri dal centro abitato, purché non oltre il
limite di 50 metri, quando ricorrano, anche
alternativamente, le seguenti condizioni:
particolari condizioni locali, non sia
possibile provvedere altrimenti.
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Fasce di rispetto dai pozzi


Dlgs 152/2006 Art. 94. Disciplina delle aree di salvaguardia delle acque
superficiali e sotterranee destinate al consumo umano
.La zona di tutela assoluta è costituita
dall'area immediatamente circostante
le captazioni o derivazioni: essa, in
caso di acque sotterranee e, ove
possibile, per le acque superficiali,
deve avere un'estensione di almeno
dieci metri di raggio dal punto di
captazione, deve essere
adeguatamente protetta e dev'essere
adibita esclusivamente a opere di
captazione o presa e ad infrastrutture
di servizio.
La zona di rispetto è costituita dalla porzione di territorio circostante la
zona di tutela assoluta […] In assenza dell'individuazione da parte delle regioni o delle
province autonome della zona di rispetto, la medesima ha un'estensione di 200 metri di
raggio rispetto al punto di captazione o di derivazione.
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Fasce di rispetto dai fontanili


Art. 96 R. D. 523/1904 Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle
opere idrauliche delle diverse categorie
.
Sono lavori ed atti vietati in modo
assoluto sulle acque pubbliche, loro alvei,
sponde e difese i seguenti:

f) le piantagioni di alberi e siepi, le


fabbriche, gli scavi e lo smovimento del
terreno a distanza dal piede degli argini
e loro accessori come sopra, minore di
quella stabilita dalle discipline vigenti
nelle diverse località, ed in mancanza di
tali discipline, a distanza minore di metri
quattro per le piantagioni e smovimento
del terreno e di metri dieci per le
fabbriche e per gli scavi.
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Fasce di rispetto degli elettrodotti


Spazio circostante un elettrodotto, che comprende tutti i punti (al di sopra e
al di sotto del livello del suolo), caratterizzati da un’induzione magnetica di
intensità maggiore o uguale all’obiettivo di qualità (3 μT).
.
Le fasce di rispetto devono
essere applicate nella
progettazione di nuovi
elettrodotti in corrispondenza
di aree gioco per l'infanzia, di
ambienti abitativi, di ambienti
scolastici e, in generale, di
luoghi adibiti a permanenze
non inferiori a quattro ore e,
viceversa, nella progettazione
dei nuovi insediamenti e aree
di cui sopra in prossimità di
linee elettriche già presenti
nel territorio.
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Vincoli Urbanistici

VINCOLI
limitazioni aventi effetto sulle trasformazioni fisiche del territorio

Esempio: Area di Trasformazione URBANISTICI

• Densità edilizia
• Altezza
• Destinazioni d’uso
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PGT Pavia - Carta dei Vincoli


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PGT Pavia - Carta dei Vincoli


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SIT Pavia - Vincoli


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