Interrogazione Storia
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La politica seguita da Francia e Inghilterra aveva convinto Hitler e Mussolini di poter mutare i
rapporti di forza esistenti in Europa senza danno. Il dittatore tedesco intraprese una politica
di rapida espansione: nel marzo 1938 occupò l’Austria, che venne annessa alla Germania
in seguito ad una legge, confermata da un plebiscito, il 10 aprile. L’annessione dell’Austria
non esaurì però le ambizioni tedesche. Hitler intimo alla repubblica cecoslovacca la gestione
del territorio dei Sudeti. La Cecoslovacchia si sentiva protetta da un patto di alleanza con
la Francia. Nel corso di una conferenza internazionale tenutasi a Monaco si riuscì a salvare
la pace, ma a spese della Cecoslovacchia, che si vide costretta a cedere il territorio dei
Sudeti. Nel marzo del 1939 Hitler invase la Cecoslovacchia. Subito dopo, il 7 aprile 1939,
anche Mussolini occupa l’Albania. Hitler, il 28 marzo 1939, intimava alla Polonia la cessione
del “corridoio di Danzica". Questa volta Francia e Inghilterra ribadirono gli impegni assunti
e assicurarono alla Polonia la loro protezione. Il 22 maggio 1939, l’Italia aveva stipulato con
la Germania un trattato di alleanza militare, il Patto d’acciaio, che impegnava le due
potenze a prestarsi reciproco aiuto in caso di guerra. Tre mesi dopo, la diplomazia tedesca
colse di sorpresa tutta l’Europa, malgrado l’accordo del Patto d’acciaio. Scrisse un patto di
non aggressione con l’Unione Sovietica (patto Molotov-Ribbentrop), firmato dal ministro
degli esteri sovietico Molotov. Il patto prevedeva la spartizione dell’Est europeo della
Polonia in due sfere d'influenza. Tale accordo fu determinato dalla necessità della
Germania di proteggersi le spalle in caso di conflitto con le potenze occidentali e dal
desiderio di Stalin di ottenere consistenti vantaggi territoriali, oltre ad un periodo di tempo
per preparare il proprio paese all’eventualità di una guerra contro la Germania.