DSA E MUSICA Parte 2
DSA E MUSICA Parte 2
DSA E MUSICA Parte 2
Per tutte le prove di verifica, inclusa musica, è importane l’anticipazione dei contenuti oggetti di verifica.
Inclusione e Bisogni educativi speciali → i BES sono La legge 170 riconosce la dislessia, disgrafia, discalculia
bisogni che un alunno può manifestare per alcuni periodi e disortografia come DSA e tutela il loro diritto allo studio
o in continuità per motivi fisici, fisiologici, biologici, prevedendo una didattica
psicologici o sociali. Il concetto di BES si estende al di là individualizzata/personalizzata, strumenti compensativi
di quelli che sono inclusi nelle categorie di disabilità per e misure dispensative e anche forme adeguate di verifica
coprire gli alunni che vanno male a scuola per una e valutazione.
varietà di ragioni che sono note nel loro impedire un
La legge precisa anche che i DSA si manifestano in
progresso ottimale. Sono organizzati in tre
presenza di capacità cognitive adeguate, assenza di
macrocategorie derivanti da:
patologie neurologiche e deficit sensoriali ma che
- disabilità possono costituire una limitazione importante per attività
- Difficoltà quotidiane. Gli alunni con DSA non sono quindi
- svantaggi di ordine socioculturale assimilabili agli alunni con disabilità, non necessitano
dell’insegnante specializzato per le attività di sostegno.
l’area dello svantaggio scolastico è più ampia di quella
Le linee guida del decreto-legge presentano le
riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. Va
indicazioni operative per la didattica e indicano il livello
prestata speciale attenzione allo svantaggio sociale e
essenziale delle prestazioni richieste alle istituzioni
scolastiche e agli atenei per garantire il diritto allo studio che gli elementi del contesto a scuola possano
degli alunni con DSA. riguardare:
la disciplina, devono includere anche gli alunni con DSA. precocemente diagnosticato è un vissuto di difficoltà,
disistima e sfiducia nella scuola che può portare anche - Progettualità
all’abbandono degli studi nel tempo.
Il riconoscimento del diritto all’istruzione consiste nella
La legge 170/2010 chiede alle scuole di ogni ordine e personalizzazione degli apprendimenti, c’è l’obbligo di
grado comprese quelle dell’infanzia di attivare interventi favorire il successo scolastico garantendo una
tempestivi idonei ad individuare i casi sospetti, di formazione adeguata. Prescrive forme di verifica e di
prestare attenzione ai segnali di rischio, di mettere in valutazione adeguate alle necessità degli studenti.
campo interventi mirati e di comunicare alla famiglia le
L’elemento di novità consiste nel riconoscimento
difficoltà persistenti dello studente. Sono stati organizzati
giuridico del DSA. La legge prevede una specifica
corsi di formazione ad hoc, nella prospettiva di superare
responsabilità dei docenti, stabilendo che gli stessi
visioni semplicistiche dettate da pregiudizi datati per cui
devono saper distinguere tra difficoltà e disturbo. Di
i ragazzi con DSA sarebbero destinati a percorsi
fronte ad un alunno con difficoltà gli insegnanti devono
formativi di basso livello.
adottare prima strategie didattiche di recupero e rinforzo
La legge 107/2010 introduce importanti elementi di e poi se gli interventi non sono sufficienti e le difficoltà
riflessione: persistono si deve ipotizzare la possibilità che si tratti di
un vero e proprio disturbo valutabile da uno specialista.
- Riconoscimento normativo DSA
- Difficoltà/disturbo La legge stabilisce inoltre che le scuole trasmettano la
- Alunno al centro
comunicazione di quanto riscontrato attraverso il lavoro
- Intervento precoce
- Sinergia/successo formativo di recupero alle famiglie interessate e a queste spetta la
scelta di attivare la procedura di valutazione medico- Gli insegnanti che rilevano la persistenza di una difficoltà
specialistica del disturbo che può condurre alla di apprendimento devono darne comunicazione alla
certificazione. Nella fase dell’osservazione gli insegnanti famiglia che provvederà a richiedere la valutazione dello
individuano i segnali detti predittivi di un eventuale specialista. Gli insegnanti non possono fare una
disturbo di apprendimento. diagnosi, devono solo comunicare al genitore la difficoltà
riscontrate. I genitori invece devono informare gli
È fondamentale l’osservazione degli insegnanti della
insegnanti delle difficoltà che i figli incontrano nello
scuola dell’infanzia che insieme ai genitori che sono stati
svolgimento dei compiti a casa.
opportunamente allertati tengono sotto controllo le
difficoltà dimostrate dal bambino. Queste attenzioni Per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado
sono richieste dalla legge agli insegnanti della scuola va fatto un discorso diverso: i docenti sono spesso i veri
dell’infanzia proprio perché più precocemente viene artefici del successo formativo e quindi attraverso il
diagnosticato il disturbo, migliori saranno i risultati che si dialogo insegnante-studente devono essere ricercate e
potranno ottenere. definite le strategie più efficaci allo stile di apprendimento
dello studente.
Un altro elemento è la necessità che si crei sinergia tra
le figure che ruotano attorno allo studente con DSA: Nel 2011 sono state pubblicate le linee guida che
chiariscono alcuni contenuti della legge 170 e fornisce
- Tra tutti i docenti
- Tra scuola e famiglia indicazioni didattiche suddivise secondo i gradi
d’istruzione. Il decreto stabilisce chi deve fare cosa.
- Scuola → osserva recupera comunica La difficoltà spesso incontrata dagli insegnanti è che
- Famiglia → certificazione consegna spesso lo specialista utilizza un linguaggio poco
- Lingua straniera comprensibile agli operatori della scuola.
- Scuola, famiglia, studente → soprattutto nella
Il PDP va predisposto entro il primo trimestre dell’anno
scuola secondaria di II grado elaborano insieme il
scolastico e può essere modificato se le azioni messe in
PDP. Per la stesura del PDP è fondamentale
atto non hanno funzionato. Il PDP va sottoscritto dalla
conoscere il profilo funzionale dello studente
famiglia o dallo studente maggiorenne e devono essere
rilasciato dallo specialista in cui vengono descritte
coinvolti ogni volta che vengono apportate delle
le competenze cognitive linguistiche visuo-
modifiche. La scelta della didattica personalizzata o
spaziali, metafonologiche prassiche motorie
individualizzata deve permettere allo studente di
attentive oltre alle abilità scolastiche di scrittura
raggiungere gli obiettivi disciplinari e formativi del proprio
lettura comprensione testo calcolo metodo di
percorso di studi.
studio e poi viene messa in evidenza anche la
Tra una didattica personalizzata e una didattica
situazione affettivo-relazionale facendo attenzione
individualizzata ci sono delle differenze metodologiche:
al grado di autostima del ragazzo e alle sue
competenze relazionali con compagni e adulti. didattica individualizzata → propone all’alunno con DSA
il raggiungimento degli obiettivi didattici comuni alla
Gli elementi della certificazione permettono di conoscere
classe utilizzando strategie diverse in base alle sue
i punti di debolezza e di forza necessari a scegliere le
difficoltà. L’insegnante fissa la soglia degli obiettivi
strategie didattiche più efficaci per lo studente con DSA.
minimi, saperi minimi, abilità e competenze di base Strumenti compensativi → strumento utilizzato per
garantita agli studenti affinchè arrivino ad uno stesso compensare una difficoltà dell’alunno (uso calcolatrice,
risultato. Si parla di uguaglianza finale degli tabelle, pc
apprendimenti.
Misure dispensative → esonerare l’allievo da un compito
Didattica personalizzata → mette al centro la persona se è troppo complesso (prova scritta)
che aiutata intenzionalmente dall’insegnante realizza il
Questi elementi non devono impiegarsi tutti
suo apprendimento. Attraverso il confronto con lo
indistintamente ma solo quelli necessari allo studente.
specialista e la famiglia si cerca di lavorare sulle abilità
Non sempre ciò che funziona con un alunno funziona
più funzionanti per compensare quelle più carenti.
con tutti. Gli insegnanti devono infatti formarsi affinchè
L’insegnante tende a far raggiungere i massimi risultati
siano in grado di personalizzare il più possibile la
possibili.
didattica.
La personalizzazione era già prevista nella legge
Sulla corresponsabilità dei docenti: è sufficiente che
53/2003 che considera ogni studente una persona unica
anche solo uno dei docenti non adempia a ciò che è
e irripetibile e invita gli insegnanti a garantire ad ogni
sottoscritto affinchè tutti siano chiamati a darne
studente una formazione utile a creare un cittadino attivo
giustificazione alla famiglia.
e capace che si realizza nella società.
La lege 170 con riferimento alla lingua straniera
La legge 170/2010 predispone l’utilizzo di strumenti
contempla la possibilità di esonero dallo studio della
compensativi e misure dispensative.
stessa. Questa autorizzazione perà ha aperto una
discussione con il mondo della disabilità. Infatti la legge scolastico che però non da più diritto al titolo di stato ma
104 prevede che nei casi di disabilità grave si possa a una certificazione delle competenze.
acquisire solo la certificazione delle competenze non il
Per questo motivo l’esonero è ammesso solo in casi
titolo distato conclusivo del corso di studi frequentato.
particolari, spesso associato ad altri disturbi o patologie.
Infatti per prendere l’attestato è necessario che lo
Per i casi di esonero o dispensa ci sono delle condizioni:
studente con disabilità segua tutto il curriculum della
- Certificazione di dsa con esplicita dispensa dalle prove
classe senza alcun esonero. Il decreto delle linee guida
scritte o esonero dalla lingua straniera
infatti introduce e chiarisce la differenza tra dispensa e
- Richiesta di dispensa dalle prove scritte o esonero dalla
esonero.
lingua straniera presentata dalla famiglia
Dispensa: evitare allo studente con DSA una
- Approvazione da parte del consiglio di classe
prestazione troppo difficoltosa ad esempio si può
dell’esonero e dispensa in modo temporaneo o
dispensare dalla prestazione scritta della lingua
permanente
straniera sostituendola con quella orale oppure
Nei casi di dispensa dalla prestazione scritta in sede
effettuare la prova scritta tenendo conto in fase di
d’esame di stato conclusivo di primo e secondo ciclo di
correzione solo del contenuto e non della forma senza
istruzione la norma obbliga la commissione d’esame a
valutare gli errori attribuibili al disturbo.
definire modalità e contenuti delle prove orali sostitutive
Esonero: eliminare una disciplina dal percorso scolastico
alle prove scritte. Nel caso di esonero i candidati con
dello studente differenziando cosi il suo curriculum
DSA devono svolgere prove differenziate coerenti con il logica di dover trattare tutti allo stesso modo, con gli
percorso didattico differenziato svolto. stessi strumenti. È ingiusto dare gli stessi strumenti in
situazioni di partenza diverse!!
Le verifiche devono mettere lo studente nella condizione
di poter eseguire la sua prestazione in maniera ottimale Il 27 dicembre 2012 il MIUR ha emanato la direttiva
e l’insegnante nella condizione di valutare il livello di ministeriale ‘strumenti d’intervento per alunni con BES e
apprendimento dei contenuti disciplinari. Potrebbero organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica’
servire tempi più lunghi, minori esercizi, fogli BES. In essa viene ribadita la necessità che la scuola
graficamente leggibili. Nei casi di DSA per la buona attui azioni mirate e qualificate capaci di personalizzare
riuscita della prestazione dello studente è fondamentale i percorsi di apprendimento e rispondere ai bisogni
anche come viene predisposta graficamente la pagina. speciali di tutti.
La dimensione relazionale viene richiamata più volte È evidente che insegnanti di ogni ordine e grado devono
nelle linee guida perché uno studente con DSA ha approfondire queste tematiche continuamente per
spesso un vissuto di frustrazione e affaticamento. È individuare le strategie e le metodologie da intraprendere
necessario quindi che i docenti prestino attenzione al evitando di compromettere il percorso scolastico di
clima della classe sapendo che ci sono alti fattori di questi studenti. Accanto agli alunni con certificazione
rischio di dispersione scolastica per questi ragazzi dsa. DSA ci sono gli alunni con altri tipi di disagio come quello
Molte volte gli alunni con DSA preferiscono tacere il loro linguistico o socioculturale.
disturbo e affrontano percorsi scolastici estenuanti. Tutto
questo può essere evitato se gli insegnanti escono dalla
FORMAZIONE PER INSEGNANTI E ALLIEVI CON learning. Il ruolo di insegnante richiede una formazione
DSA: COMUNITA’ DI PRATICA specifica su una serie di tecniche e modalità didattiche
È necessario mettere a disposizione un’offerta formativa anche in considerazione delle eterogenee composizioni
continua per gli insegnanti che sia in grado di rispondere delle classi, con presenza di alunni provenienti da
alle carenze di condivisione e collaborazioni che si contesti e culture diverse e quindi con maggior evidenza
riscontrano nelle diverse realtà scolastiche. La per allievi con DSA. Nel 2005 è stato predisposto un
mancanza di formazione degli insegnanti, impegno piano di formazione tecnologica per il personale delle
collettivo nella costruzione di risposte condivise e scuola al fine di eliminare la carenza delle abilità nelle
adeguate alle esigenze individuali degli allievi, TIC e il digital divide, con esplicito riferimento agli
dispersione scolastica, bassa qualità dei programmi, insegnanti di sostegno. Tic → competenze digitali.
rigidità dei curriculum e delle procedure di valutazione e Le comunità di pratica → l’apprendimento è un processo
carenza di collaborazione e comunicazione tra gli esperienziale e sociale, di vera e propria partecipazione
insegnanti sono fattori da cui dipende la scuola inclusiva. sociale che crea strutture emergenti e contribuisce alla
Nel contesto europeo la formazione degli insegnanti è costruzione della nostra identità attraverso
considerato uno dei fattori chiave per garantire la qualità l’appartenenza a comunità dove entrano in gioco
dell’istruzione e migliorare il livello. La formazione simultaneamente:
iniziale non può fornire agli insegnanti le competenze e
- Acquisizione di competenze
conoscenze necessarie per l’esercizio della professione - Costruzione di identità sociale e individuale
per tutto l’arco della vita. Deve esserci un’ottica lifelong - Attribuzione di significato all’esperienza
- Riconoscimento dell’essere parte di un insieme Focalizzando l’attenzione sugli elementi identificati da
che condivide saperi linguaggi e identità Wenger gli insegnanti possono riflettere sulla loro
Le comunità di pratica di insegnanti si avvalgono della pratica, condividere approcci, sperimentare nuovi
possibilità di interagire con i colleghi, possono uscire contenuti e nuove pratiche e fornire supporto psicologico
dall’isolamento condividendo le esperienze e didatti e pedagogico agli altri colleghi.
individuando le migliori pratiche e possono contare
sull’aiuto reciproco nell’affrontare i problemi quotidiani
della loro professione. Si tratta di un apprendimento
collaborativo, mutuato o reciproco, per distinguerlo da
quello diretto basato su un processo governato da
qualcuno che segue un programma formativo. La
comunità di pratica favorisce un apprendimento
collaborativo e autentico capace di rispondere a due
esigenze: possibilità di dare continuità all’azione
formativa attraverso le forme di assistenza reciproche tra
neo-formati e insegnanti più esperti e poi quella di creare
comunità ispirata ai modelli della condivisione della
conoscenza.
LA MUSICA COME INTERVENTO RIABILITATIVO - Dislessia cioè disturbo nella lettura intesa come abilità
PER BAMBINI CON DSA di decodifica del testo e non come abilità di
I DSA fanno parte dell’ampia area dei disturbi evolutivi comprensione del testo
che possono manifestarsi nel corso della crescita del - Disortografia, cioè disturbo della scrittura intesa come
bambino e interessare lo sviluppo cognitivo o abilità di conversione fonografica e competenza
l’acquisizione delle abilità di linguaggio e ortografica
apprendimento. Disturbi specifici dell’apprendimento, - Disgrafia, cioè disturbo della grafia intesa come abilità
specificità si riferisce a disturbi che interessano un grafo-motoria
dominio specifico cognitivo o abilità ma circoscritto, - Discalculia cioè disturbo nelle abilità di numero e
lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale calcolo ovvero capacità di comprendere e operare con
che risulta nella norma. Si manifestano con una i numeri.
difficoltà specifica e persistente nell’apprendimento di
La diagnosi di DSA viene fatta in base al criterio di
una determinata abilità (lettura, ortografia, grafia,
discrepanza tra abilità del dominio specifico interessato
calcolo) in presenza di capacità cognitive, condizioni
deficitario rispetto alla classe frequentata dal bambino e
socio-culturali, istruzione adeguate e in assenza di
l’intelligenza generale nella norma in base all’età del
patologie neurologiche e di deficit sensoriale.
bambino. Vengono utilizzati test standardizzati per
Sulla base del deficit funzionale vengono misurare sia l’intelligenza che le abilità specifiche,
comunemente distinte diverse condizioni cliniche: escludere lla presenza di altre condizioni che potrebbero
influenzare il test come disturbi neurologici gravi, deficit
sensoriali, disturbi nella sfera emotiva e considerare Disgrafia → difficoltà di realizzare i movimenti scrittori e
l’interferenza di eventuali condizioni ambientali si manifesta in una minore fluenza ed efficacia del
svantaggiose. movimento e in una scarsa qualità grafica della scrittura.
Prescinde dalle variabili linguistiche come lessico,
Dislessia → la dislessia evolutiva si manifesta con una
grammatica, sintassi e ortografia.
difficoltà specifica e persistente nell’apprendimento
dell’abilità di lettura che risulta lenta o inaccurata Discalculia → difficoltà nell’acquisizione degli
nonostante l’intelligenza, la situazione socio-culturale e automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.
l’istruzione del bambino siano adeguate. L’abilità di Riguarda l’abilità di calcolo sia nella componente
comprensione del testo scritto è di natura diversa e in dell’organizzazione della cognizione numerica
parte indipendente anche se può risentire dalla presenza (rappresentarsi le quantità e ragionare in base ad esse)
di questo deficit. La comprensione del testo richiede sia in quella delle procedure esecutive di calcolo.
l’uso di competenze linguistiche morfosintattiche e L’intelligenza numerica permette il riconoscimento
lessicali, non fonologiche insieme a buone capacità di immediato di piccole quantità senza la necessitò di
attenzione di memoria e inferenza. conteggiare, comparare, comporre e scomporre e
calcolo a mente. Per procedure esecutive di calcolo
Disortografia → si caratterizza per la presenza nei
scritto si intende la lettura e scrittura di numeri,
compiti di scrittura di un numero di errori fonologici e
incolonnamento e calcolo scritto vero e proprio.
ortografici superiore al valore atteso in base all’età
scolare dell’alunno. Comorbilità: una caratteristica rilevante dei dsa, è raro
infatti che un DSA sia presente in un bambino in maniera
isolata. Solitamente si presenta in associazione ad altri non hanno un DSA ma una grande difficoltò di calcolo
dsa, ad esempio dislessia associata a disortografia e superabile probabilmente con un adeguamento della
anche ad altre condizioni neuropsicologiche come didattica e un intervento di potenziamento. La dislessia
disturbo dell’attenzione con iperatitività o disturbo dello è il fenomeno più frequente.
sviluppo della coordinazione motoria. La comorbilità è
Dal punto di vista strutturale la dislessia sembra essere
una concomitanza di più disturbi in assenza di una
imputabile a uno sviluppo atipico dell’organizzazione
relazione tra loro.
architettonica dell’emisfero cerebrale sinistro. Fin dalla
In una classe di 25 bambini di seconda elementare è fine del 1800 era stato ipotizzato che alla base della
probabile che l’insegnante si ritrovi con circa 5 bambini dislessia evolutiva ci fosse un’alterazione
con difficoltà di apprendimento nella letto-scrittura. Tra neurobiologica. William Pringle Morgan e James
questi solo un bambino potrebbe avere la DSA. Degli Hinshelwood nel 1896 e 1900 rispettivamente,
altri 4 un bambino potrebbe avere un ritardo mentale o descrissero alcuni casi di bambini con ottime abilità
un’altra condizione di disabilità mentre gli altri 3 non visive e una sorta di incapacità nel riconoscere le parole
presentano disturbi. Semplicemente potrebbero subire scritte che chiamarono cecità verbale congenita. La
uno svantaggio socio culturale, educativo o didattico e cecità per le parole era dovuta secondo gli autori alla
che se adeguatamente supportati in classe e a casa formazione incompleta e alterata di un’area cerebrale
dovrebbero raggiungere un livello di competenza importante per la lettura situata nell’emisfero sinistro. Un
adeguato alla classe frequentata. La maggior parte dei secolo dopo Albert Galaburda e Peter Humphreys
ragazzi che non ottengono buoni risultati in matematica rilevarono la presenza di piccole alterazioni morfologiche
delle aree linguistiche. In particolare, il planum temporale varie nazionalità. In tutti i ragazzi dislessici, al di la quindi
dell’emisfero di sinistra che normalmente è più ampio di della cultura di appartenenza, una parte molto estesa del
quello di destra risulta essere ridotto e simmetrico. lobo temporale sinistra era ipoattivata rispetto ai
Inoltre nella corteccia del lobo temporale sinistro erano normolettori.
presenti sia delle micropieghe sia accumuli di neuroni nel
In un’altra ricerca sono state individuate nei ragazzi
posto sbagliato. Per di più nei soggetti con dislessia
dislessici con un deficit nell’analisi visuo-spaziale delle
erano presenti anche micro-disgenesia della sostanza
anomalie sottocorticali, in particolare una riduzione dei
bianca sottostante alle aree perisilviane, nel talamo, nel
neuroni magnocellulari nel nucleo genicolato laterale del
corpo calloso e nel cervelletto. L’ipotesi era che queste
talamo. Durante il flusso della lettura il sistema
aree potessero essere responsabili della cattiva
magnocellulare presiede a tre importanti funzioni:
elaborazione fonologica e quindi della difficoltà di lettura
movimenti oculari, attenzione visuo-spaziale da sinistra
dei bambini con dislessia.
a destra e il controllo sulla visione periferica.
Sul finire degli anni 90 con l’impiego delle tecniche di
In conclusione, nelle persone con dislessia evolutiva la
neuroimmagine come la risonanza magnetica su
struttura cerebrale e le connessioni neuronali necessarie
soggetti con dislessia evolutiva sono state confermate
alla lettura si sviluppano in modo diverso dalla norma e
variazioni sia strutturali che funzionali nelle stesse aree
presentano un certo numero di caratteristiche differenti
cerebrali. In un lavoro internazionale alcuni studiosi
da un cervello standard. Va sottolineato però che queste
hanno cercato di visualizzare la rete cerebrale attivata
peculiarità non possono costituire né un indicatore di
durante la lettura nei ragazzi dislessici e normolettori di
rischio né un segno della presenza del disturbo, infatti,
possono essere ritrovate anche in cervelli di ragazzi - coordinazione motoria
senza dislessia. - elaborazione dell’info acustica e musicale
i dati disponibili al momento non sono sufficienti per
La presenza di una storia familiare di dislessia evolutiva
definire quale sia il rapporto tra il disturbo di lettura e la
conferisce un aumentato rischio di sviluppare un disturbo
molteplicità dei deficit ad esso associati. Tra le principali
specifico della lettura. Negli ultimi decenni sono stati
ipotesi ci sono:
identificati dei geni specifici coinvolti nello sviluppo
neurologico che potrebbero essere alla base della - Deficit linguistico-fonologico
dislessia. - Deficit visivo o attentivo multisensoriale del sistema
magnocellulare
Quando parliamo di DSA siamo di fronte a un problema
- Deficit dell’automatizzazione delle sequenze motorie
che può avere manifestazioni diverse e richiede quindi
- Deficit nell’integrazione tra info visiva e uditiva
modalità didattiche e riabilitative di volta in volta differenti
- Deficit dell’elaborazione temporale
e specifiche. Al disturbo di lettura che si manifesta con
una prevalenza di deficit fonologici e con una parte di In merito alla seconda ipotesi, alcuni studi hanno
deficit visivi si associano spesso altre problematiche dimostrato che bambini e adulti con disturbo specifico
come: della lettura evolutiva possono mostrare un difetto
nell’elaborazione visuo-percettiva che influenzerebbe
- difficoltà di attenzione
- memoria a breve termine fonologica principalmente la capacità di escludere il ‘rumore’
- apprendimento delle info in sequenza prodotto dagli stimoli vocini all’elaborazione del segnale
- Calcolo visivo. Secondo l’ipotesi del deficit di attenzione visuo-
spaziale l’orientamento dell’attenzione spaziale da - un problema percettivo, visivo o uditivo
sinistra a destra sarebbe uno dei processi alterati nei - Deficit relativo a sistema magnocellulare
soggetti con dislessia evolutiva. - Disturbo motorio
Considerata l’evidente relazione tra abilità di lettura in Secondo lo studioso Frank Ramus, dunque, il deficit
età scolare e abilità fonologiche in età prescolare, fonologico spiegherebbe la maggioranza delle
l’interpretazione teorica dominante attribuisce il disturbo problematiche presenti nei soggetti dislessici. Questo
di lettura a un deficit nei sistemi di natura linguistico- studio è stato confermato anche da White su un
fonologica. La consapevolezza fonologica riguarda la campione di studenti più ampio.
capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i
Non è ancora chiaro il meccanismo preciso della
fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato,
rappresentazione fonologica (riconoscimento e
capacità di segmentazione e manipolazione dei singoli
rappresentazione dei suoni che costituiscono le parole)
fonemi. Alcune di queste abilità si sviluppano solo in
tipico del bambino con dislessia. Gli autori tuttavia
seguito alla scolarizzazione ecco perché il livello
concordano nel definire il deficit fonologico della
scolastico incide su quest’abilità più del fattore età.
dislessia come basato su una disfunzione uditiva legata
In uno studio condotto su 16 studenti universitari con all’elaborazione temporale.
dislessia evolutiva è emerso che tutti i soggetti
La prima teoria dell’evoluzione temporale fu sfiluppata
presentavano un disturbo fonologico che poteva essere
da Paula Tallal e spiegava il deficit nella capacità di
associato anche a:
discriminare e manipolare i fonemi di una lingua
(consonanti in particolare) come dipendente nell’abilità a Uno studio del 2011 fatto con l’uso della
recepire ed elaborare i cambiamenti acustici rapidi a magnetoencelografia sono stati studiati i meccanismi
livello intra-sillabico (anbiente-ambiente) secondo biologici della dislessia. Quando un suono viene
questa ipotesi del deficit di elaborazione temporale percepito, immagazzinato, manipolato dalla nostra
rapida una difficoltà a questo livello indurrebbe un deficit mente, l’attività cerebrale oscillatoria dovrebbe
nella discriminazione fonetica e nella lettura di sincronizzarsi e riorganizzarsi in funzione dello stimolo,
conseguenza. distribuendosi in aree cerebrali diverse. C’erano due
gruppi, uno con soggetti dislessici e l’altro di controllo a
Il gruppo di Usha Goswami è partito dalle ricerche della
sviluppo tipico.
studiosa e ha documentato sia nei bambini con dislessia
che nei bambini con disturbo specifico del linguaggio una Lehongre presentò degli stimoli di rumore con frequenza
difficoltà nell’elaborazione del tempo d’attacco del modulata e presentazione lenta. La ricercatrice identificò
suono. I bambini con dislessia hanno difficoltà delle aree corticali che si attivavano e oscillavano nella
nell’elaborazione di suoni con un tempo d’attacco lungo fascia bassa della banda gamma (25-35 hz) o frequenze
e non nei cambiamenti rapidi come ha sostenuto la più alte della banda gamma (45-65hz). L’intensità della
studiosa. Nel modello cognitivo per l’elaborazione della dinamica tra i due tipi di oscillazione e la loro
musica Goswami &co ipotizzano che nei bambini con distribuzione tra i due emisferi oscillava a seconda del
dislessia il cattivo funzionamento dell’organizzazione gruppo e correlavano con le performance nei compiti di
temporale implichi il deficit fonologico. consapevolezza fonologica e memoria a breve termine.
In particolare, l’emisfero sinistro appare sintonizzato
sulla frequenza 25-35hz e quindi l’elaborazione di info a livello comportamentale nei bimbi con dislessia, questo
frequenze ancora più basse siano lateralizzate a destra. deficit implicherebbe una carenza a livello attentivo
Nello studio effettuato le risposte oscillatorie uditivo oltre che dell’integrazione visivo-uditiva.
corrispondenti alla banda gamma bassa per i suoni
In sintesi, i processi cognitivi coinvolti nella lettura e
verbali sono lateralizzate a sinistra solo nel gruppo di
relativi alle abilità fonologiche sono collegati a processi
controllo e non nel gruppo con dislessia che mostrano
di elaborazione temporale così come i processi cognitivi
invece una dominanza sinistra per il range di frequenza
che interessano le abilità musicali. È ipotizzabile che
più elevata corrispondente a una scala temporale sub-
abilità fonologiche e musicale correlino in funzione della
fonemica e allofonica. È stata posta l’ipotesi da Krauss
elaborazione temporale condivisa. I meccanismi
secondo cui il meccanismo sia alla base della
responsabili dell’elaborazione temporale costituirebbero
elaborazione anomala dei fonemi linguistici basata sugli
in tal senso l’interfaccia tra abilità fonologiche e musicali.
allofoni documentata nei bambini con dislessia. Il
Di conseguenza fare musica potrebbe permettere di
funzionamento secondo una scala temporale più elevata
affinare i processi di elaborazione temporale e quindi le
porterebbe quindi a un livello discriminativo più fine ma
abilità fonologiche e la lettura.
controproducente che genererebbe confusione nella
La musica è uno stimolo complesso che coinvolge molte
categorizzazione dei fonemi e quindi nella trascrizione.
aree cognitive con ricadute sul sistema cognitivo,
Unendo le ipotesi di Goswami, Krauss e Lehongre, il
motorio e delle emozioni. Dal momento che ci sono
deficit nella sincronizzazione ritmica cerebrale potrebbe
persone che non suonano nella vita, utilizzabili come
quindi sottendere buona parte di quanto osservato a
gruppo di controllo, è stato possibile documentare che
fare musica modifica aspetti importanti delle funzioni e Un’altra ricerca ha dimostrato che durante l’ascolto
della struttura cerebrale. Ad esempio, musica e passivo della sillaba mi in mandarino secondo tre diversi
linguaggio usano l’altezza, il timing e il ritmo per toni lessicali, presentata a un gruppo di adulti INGLESI
veicolare le info attraverso il suono. L’utilizzo che un metà dei quali erano musicisti, nel gruppo di musicisti
musicista fa di questi tre elementi è di solito intensivo e veniva sentito di più.
più fine di quanto avvenga in un contesto non musicale.
Dal punto di vista teorico le argomentazioni di Kraus
l’esercizio incrementa i processi di elaborazione delle
contraddice la visione dei processi uditivi come
caratteristiche sonore sopraenunciate anche nel
gerarchici e unidirezionali e propone un’interazione
contesto linguistico. Musica e linguaggio si basano su
continua e bidirezionale tra le strutture sottocorticali e le
regole grammaticali sintattiche che ne definiscono l’uso
strutture corticali.
degli elementi di base: fonemi e parole nel linguaggio,
Dal punto di vista pratico la proposta suggerisce che la
note e accordi nella musica.
codifica neurale per il linguaggio parlato possa essere
Le ricerche che hanno confrontato musicisti e non
aumentata da un training di tipo non linguistico come
musicisti nelle abilità fonologiche hanno documentato un
suonare uno strumento o cantare. La qualità della
netto vantaggio dei primi. In particolare, in un compito di
codifica per ul parlato è direttamente associata a
rilevazione della sillaba da presentata in un contesto
comportamenti linguistici importanti come la
rumoroso, i musicisti mostrano latenza di risposta dei
consapevolezza fonologica, la lettura e l’hearing in
neuroni situati nel tronco encefalico minore dei non
noise. Il training musicale può influenzare lo sviluppo di
musicisti. Rispondono quindi più velocemente.
queste abilità nei soggetti con sviluppo tipico e anche
quelli con dislessia visto che vengono coinvolti gli stessi Le diverse ricerche dimostrano che i bambini con
processi neurali che risultano deficitari in alcuni disturbi dislessia presentano spesso difficoltà importanti
linguistici come la dislessia. nell’elaborazione temporale della musica. Ad
esempio, non riescono a seguire correttamente il
Alcuni studi si sono interessati alla correlazione tra
ritmo di una canzone battendo la mano o il piede.
abilità di lettura e abilità musicale e hanno dimostrato
Questo segnala un deficit sia nell’analisi delle
che l’esperienza musicale incrementa diversi aspetti non
strutture temporali sia nella sincronizzazione
solo dell’elaborazione uditiva ma anche di linguaggio e
dell’azione al suono. I bambini con dislessia mostrano
di abilità di lettura. In particolare:
difficoltà anche nella discriminazione dell’altezza dei
- Le capacità percettive in ambito musicale correlano con
suoni e nei compiti di raggruppamento e
la consapevolezza fonologica, abilità di lettura e
segmentazione, sia nel linguaggio che nella musica.
apprendimento di una seconda lingua.
Per quanto riguarda lo studio della musica ci sono
- Le capacità percettive in ambito musicale in età
intoppi nel riprodurre una sequenza ritmica o una
prescolare risultano predittive delle abilità di lettura in
melodia ma anche difficoltà importanti
età scolare
nell’apprendimento della notazione musicale perché
- L’esercizio musicale aumenta l’abilità di lettura nei
tendono a confondere tra loro le note sul
bambini con sviluppo tipico e l’attenzione, memoria e
pentagramma sia in lettura che in scrittura. Infatti le
abilità di linguaggio nei bambini 6-11
percepiscono come fluttuanti e troppo ravvicinate e
sono vulnerabili all’effetto di affollamento visivo.
Considerato che le difficoltà di lettura sono spesso dimostrato che l’attività musicale in età scolare può
concomitanti a difficoltà di denominazione rapida, potenziare diverse abilità come:
automatizzazione e sincronizzazione del movimento,
- la memoria di lavoro che trattiene controlla e
l’apprendimento del solfeggio può costituire un manipola le info per il tempo necessario allo
compito particolarmente gravoso per i ragazzi con svolgimento del compito richiesto.
dislessia e richiedere importanti accorgimenti - concentrazione
didattici. - capacità di astrazione verbale
difficoltà fonologiche nella lettura di parole nuove, non In conclusione, se le difficoltà di un bambino vengono
parole e giochi di allitterazione e spoonerismo sono il trattate precocemente e in modo efficace, vengono
sintomo più evidente. In fase adulta circa il 20% dei casi superate quasi con certezza.
dei propri alunni e della costruzione delle life skills - È possibile potenziale attraverso la musica i propri
indispensabili per lo sviluppo dell’efficacia personale e il canali comunicativi verbali e non verbali
successo formativo. Le life skills sono le copetenze - È possibile superare l’isolamento perché favorisce
comportamenti negativi e a rischio in situa di stress. - Processi di inclusione diventano più naturali e quindi
Due libri che hanno aiutato Matilde Bufano (tizia che ha Musica e dislessia: aprire nuove porte→ Questo libro
scritto questo capitolo) a capire cose sui dislessici dimostra che anche i dislessici possono essere musicisti
nell’ambito della musica. Questi libri possono aiutare molto dotati. È importante, tuttavia, che non venga loro
anche insegnanti di altre materie. Gli aspetti salienti sono impedito di studiare musica solo perché almeno nei primi
due: tempi molti di loro trovano difficile leggerla e ricordare i
simboli della notazione musicale. 10 dei 21 autori sono
- Per l’alunno con dislessia è molto più semplice studiare
dislessici e raccontano le loro esperienze personali.
musica che non affrontare le materie scolastiche
- Umanità dell’approccio dei docenti inglesi, la loro Dislessia e strumento musicale, guida pratica → viaggio
empatia pazienza mettersi dalla parte dell’allievo nel mondo della dislessia attraverso la personale
affinchè la sua esperienza musicale sia un’occasione di esperienza di un’insegnante e musicista.
sviluppo personale e culturale possibilmente coronata Sovrabbondanti consigli pratici, teoria come
dal successo. conseguenza dell’esperienza diretta. Vengono affrontati
problemi e offerte soluzioni. Lezione di creatività
Questo secondo punto pare essere una carenza di tutti
didattica che è indispensabile ad ogni insegnante per
gli insegnanti della scuola secondaria italiano,
non affogare nella routine della ripetizione stereotipa dei
l’insegnante si basa sull’assioma: io insegno perché so
proprio trucchi e abitudini educative.
e tu devi imparare. In quest’ottica l’insegnante non deve
Dialogo con la dott. Elena Flaugnacco →una delle prove riguardanti l’integrazione visuo-uditiva e
in cui i ragazzi con dislessia ottengono punteggi di automatizzazione della corrispondenza segno/suono,
velocità clinicamente inferiori alla norma è la Rapid sia le difficoltà di acquisizione degli automatismi relativi
Automatized Naming Test cioè la prova di all’apprendimento delle info in sequenza come i giorni
denominazione rapida di colori, figure, numeri, lettere… della settimana, mesi, note della scala tipici dei bambini
questa prova viene considerata un forte predittore delle con dislessia.
abilità di lettura e all’ultimo anno di scuola materna viene
Secondo questa ipotesi, in una lingua trasparente come
usata insieme alle prove di consapevolezza insieme alle
l’italiano il vero ostacolo sarebbe proprio lo sviluppo della
prove di consapevolezza fonologica negli screening per
fluenza e probabilmente per questo i ragazzi dislessici
dislessia. I bambini con dislessia sono più lenti in queste
quando fanno solfeggio non riescono a pronunciare
prove proprio perché presentano un’alterata attivazione
velocemente i nomi delle note.
dei circuiti neurali interessati nei compiti di
Stesso discorso vale per le tabelline. Ad esempio per
riconoscimento e denominazione. Poi c’è l’ipotesi del
dire che 6x7=42 hanno bisogno di ripetere tra se e se
doppio deficit secondo cui nella dislessia evolutiva il
tutta la tabellina perché non riescono a recuperare in
locus del disturbo interessa sia un deficit nella
maniera automatica nella memoria la traccia verbale
componente fonologica quindi consapevolezza
corrispondente a 6x7=42.
fonologica e memoria di lavoro fonologica, sia un deficit
nella denominazione veloce di figure lettere parole e
note. Il deficit potrebbe spiegare sia le difficoltà di lettura
In musica riescono a nominare le note nel solfeggio PARLARE E LEGGERE: PERCORSO MUSICALE
cantato in chiave di violino in tempo lento perché questo NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA ATTRAVERSO
SUONO, RITMO, INTONAZIONE
tempo permette loro di attivare i proprio processi.
La scelta di riflettere sulla valenza della musica nel
Comunque, ai ragazzi con dislessia il nome delle note
trattamento dei disturbi di apprendimento, in particolare
non serve perché leggono la notazione musicale come
della dislessia, nasce dalla constatazione che il suono è
se fosse un disegno. A seconda della posizione che
un elemento fondamentale del vissuto emotivo del
occupano nel pentagramma abbinano le palline ad un
bambino prima ancora di essere un aspetto importante
tasto, foro, corda. L’associazione visuo-uditiva pare
per lo sviluppo cognitivo. Inoltre, gli studi delle
funzionare molto meglio di quella fonologica verbale.
neuroscienze hanno evidenziato la sovrapposizione tra
Purtroppo, però ci sono dei docenti che impongono agli
aree neurali coinvolte nell’elaborazione del linguaggio e
alunni il nome delle note perché credono che gli alunni
quelle dell’elaborazione della musica.
possano ‘guarire’ ma in questi casi gli alunni scappano.
Nel periodo prenatale il bambino percepisce suoni e
rumori della vita quotidiana. Alla nascita si aggiungono
le melodie che trasmettono al bambino le sfumature
affettive ed emotive che contribuiscono poi allo sviluppo
della sua sensibilità, musicalità e capacità comunicativa.
Il linguaggio musicale sfrutta il canale emotivo attivando
forti emozioni positive che sono funzionali al processo di
apprendimento. L’ascolto e la produzione musicale complesse, passare dal piano ideativo a quello
implicano il coinvolgimento di diverse dimensioni grafico-motorio, capacità di decodificazione suono-
segno e quindi integrazione tra abilità di lettura e
dell’attenzione che è necessaria per tutti gli
controllo del testo.
apprendimenti. Gli elementi costitutivi del linguaggio
Obiettivi di apprendimento:
musicale e verbale sono gli stessi:
- Sviluppare la capacità di articolare e pronunciare
- Intensità correttamente le sillabe con l’attenzione agli
- Altezza accenti tonici
- Timbro - capacità di memorizzazione
- Durata - Capacità di controllare respirazione nella
produzione dei suoni
La conoscenza del linguaggio dei suoni implica processi
- Capacità di discriminazione timbrica
di codificazione e decodificazione comuni anche alla - Capacità di discriminare altezze dei suoni
lettoscrittura. Tutti questi elementi permettono di - Acquisire la percezione spazio temporale
- Sviluppare coordinazione audio-motoria
affermare che la musica è uno strumento privilegiato per
- Sviluppare coordinazione oculo-manuale
la prevenzione dei DSA. Un laboratorio musicale, quindi, - Capacità di lettura seguendo l’ordine spazio-
ha un duplice scopo: temporale
- Acquisire capacità di leggere semplici partiture con
- Fornire strumenti per l’osservazione mirata a cogliere notazione non convenzionale
i fattori di rischio in bambini in età prescolare e nella
prima classe della scuola primaria Attività 1: burattino senza fili
- Suggerire attività musicali finalizzate all’acquisizione
Prima fase: gioco simbolico → Si mostra ai bambini uno
di competenze di natura linguistica, prassiche più
strumento (strumentario Orff) chiedendo loro di dire cosa
potrebbe essere. Dopo aver ascoltato il suono si invitano la voce e lasciando un po di tempo a loro disposizione
i bambini a riprodurlo con voce e corpo. Poi si passa al per pensare e sperimentare. I bambini scopriranno che il
riconoscimento timbrico dei suoni proponendo ai corpo può produrre molti suoni, ad esempio, con le
bambini bendati di ascoltare un suono e riconoscere lo ginocchia e i denti battendoli tra loro, con la lingua, il
strumento che lo produce. naso ecc. vengono utilizzati vari cartelli in cui si disegna
una parte del corpo che produce suoni e si creano delle
Seconda fase: strana magia →L’insegnante è il
successioni da leggere insieme. I bimbi possono dare
burattinaio, i bambini sono le marionette. Il burattinaio
voce alle carte prima in modo individuale, poi seguendo
propone alle marionette alcune associazioni suono-
il direttore d’orchestra che indicando le carte crea la
gesto. Ad esempio, suono della sonagliera fa muovere il
partitura.
braccio destro, il tamburello il sinistro. Vengono fatte
diverse prove finchè l’associazione suono-gesto non Attività 3: voce ritmica →Filastrocche, detti, proverbi e
viene assimilata, bisogna procedere con gradualità conte possono essere proposti ai bambini con la tecnica
proponendo un suono per volta. Poi si aggiungono altri dell’aumentazione graduale della frase. P.167
gesti e strumenti. Successivamente, dopo l’associazione
Attività 4: canto GEPPO → passaggio dai suoni cantati
completa si potrà proceder alla sovrapposizione di suoni
a quelli eseguiti con il battito delle mani. Ci sono sei
e strumenti chiedendo contemporaneamente di muovere
strofe che gradualmente aumentano il numero dei battiti
ad esempio testa e braccio sinistro.
di mani per giungere a sostituire completamente la frase
Attività 2: carte sonore→ L’attività prevede di chiedere ai cantata G E P P O con una frase ritmica.
bambini di produrre suoni con il corpo, evitando di usare
Attività 5 → dalla musica al movimento Attività 6 → linee per scrivere i suoni
Prima frase: movimento con i nastri. Vengono Prima fase: linea del suono e del silenzio. Il bambino
consegnati ai bambini dei nastri con cui muoversi dovrà scrivere su un foglio la lunghezza dei suoni e
seguendo l’andamento ritmico ed espressivo di un silenzi. Suoni linee, silenzi spazi. Al bambino verrà
brano. chiesto di suonare riproducendo questa ‘partitura’
Seconda fase: proporre lo stesso brano a velocità Seconda fase: linea dell’altezza con flauto a coulisse.
diverse e così i bambini fanno esperienza di parametri Esecuzione con il flauto accompagnata da
lento e veloce. Quando il brano viene eseguito con corrispondenti movimenti del corpo che vengono
velocità diverse il bambino deve adattare il proprio riprodotti sul foglio
movimento. In un secondo momento su un foglio va
Terza fase: pentagramma, gioco con linee e spazi. A
seguito l’andamento musicale del brano
partire da una corda appoggiata per terra i bambini
Terza fase: salto con la corda proposto però dopo che i giocano a sperimentare i concetti ‘sulla corda’ dentro la
bambini hanno raggiunto una minima capacità di ascolto corda’ sora la corda’. Prima si mette una sola corda. Poi
e coordinazione audio-motoria. I bambini devono avere si aggiunge una corda alla volta, ogni bambino deve
un movimento sciolto, plastico e naturale. Due bambini percepire e vedere lo spazio tra le corde.
fanno ruotare la corda, l’insegnante al pianoforte
riprende ritmo e tonicità. Un terzo bambino salta la
corda. Il resto del gruppo conta i salti.
LA MUSICA NEL TRATTAMENTO DIDATTICO DEGLI sincronizzato con la musica, lettura di spartiti non
ALUNNI CON DSA NELLA SCUOLA PRIMARIA convenzionali e danza collettiva. La prestazione
Le attività musicali possono essere proposte affinché gli dell’alunno con DSA inizialmente viene facilitata
alunni che presentano DSA o anche segnali di rischio dall’insegnante o da un alunno. In seguito a queste
possano potenziare e costruire le strutture positive di esperienze l’alunno può controllare, interiorizzare e
apprendimento necessarie al raggiungimento del profitto automatizzare l’esecuzione di diversi compiti di
scolastico. I giochi musicali proposti coinvolgono il corpo, apprendimento. La gestione ludico-animativa in gruppo
la percezione, affettività degli alunni nell’ambito di una è importantissima. È necessario che l’insegnante sia
relazione autentica sia tra compagni sia con disposto a farsi coinvolgere nella partecipazione ai
l’insegnante. Si propongono come strumento giochi. Per realizzare l’osservazione sistematica delle
compensativo delle difficoltà percettive, ritmiche, di attività c’è anche una check-list costruita con descrittori
orientamento spazio-temporale ed esecuzione motoria appositamente predisposti e consente di rilevare info
tipiche dei DSA. Possono essere inseriti nella didattica affidabili per conoscere gli alunni in fase iniziale,
ind/pers documentata per gli alunni con DSA poiché ne monitorare i progressi e riprogettare eventualmente i
stimolano la plasticità neuronale, promuovendo il percorsi ind/pers in maniera più efficace.
potenziale di apprendimento e successo scolastico. Il
Obiettivi di apprendimento:
laboratorio è una strategia didattica inclusiva poiché
- Sapersi disporre autonomamente in gruppo secondo
favorisce la partecipazione e l’apprendimento di tutti gli
un criterio prestabilito
alunni. Prevedono l’utilizzo della voce, del movimento
- Modulare l’intensità della propria voce in relazione a disporsi in cerchio fornendo un criterio di organizzazione.
un’indicazione visiva (p.176 esempi). Procedere in questo modo abitua gli
- Realizzare movimenti sincronizzati con una musica
alunni sia a stare vicino a chiunque quindi evitando
- Interpretare una musica con un disegno
- Inventare una storia a partire da una suggestione atteggiamenti escludenti, sia a riorganizzare
musicale velocemente il proprio modo di pensare modificando la
- Eseguire accompagnamenti ritmici con la body
propria posizione rispetto agli altri con criteri flessibili.
percussion
- Eseguire per lettura un brano musicale scritto in Questa modalità di lavoro all’inizio risulta impegnativa
notazione TUBS ma non è una perdita di tempo perché fa crescere
- Eseguire danza collettiva
l’autonomia del gruppo potenziando anche la
Attività 1: gioco con i nomi. L’insegnante procura tre palle responsabilità di stare attenti a comprendere il criterio
di dimensioni molto diverse: una molto grande, una organizzativo. Il ruolo dell’insegnante è essenziale, deve
molto piccola e una di una grandezza intermedia. Le esporre il criterio in modo chiaro. Deve mantenere un
palle devono essere contenute in un sacco e non essere atteggiamento tranquillo e attento osservando le
viste dagli alunni prima dell’inizio del gioco. dinamiche attivate e intervenendo solo se necessario.
Prima fase: organizzare il gruppo in cerchio. Quando il cerchio si è formato l’insegnante rileva gli
L’organizzazione dei posti è un’occasione importante aspetti positivi e le difficoltà che ha osservato stimolando
per favorire negli alunni lo sviluppo della capacità di gli alunni che eventualmente hanno sbagliato ad arrivare
autoregolazione che è fondamentale per qualsiasi insieme alla soluzione corretta. Per ridurre i tempi e per
attività collettiva. L’insegnante darà la consegna di essere più ordinati in questa fase l’insegnante può far
notare ad esempio il tempo impiegato, se alcuni alunni del primo giro l’insegnante estrae dal sacco il pallone
hanno dato stimoli positivi, se è stato usato un tono di grande e dice il suo nome a voce fortissima e passa il
voce troppo alto o atteggiamenti non collaborativi. pallone all’alunno successivo. Poi estrae la palla più
Questa impostazione di lavoro crea un pensiero piccola dicendo il suo nome pianissimo e quella
flessibile e attento a recepire e rispondere agli stimoli. intermedia verrà usata di nuovo al turno successivo.
Far sperimentare al gruppo momenti di autogestione
Varianti del gioco della palla: si introducono
consente di far emergere le capacità di leadership
contemporaneamente sia palla grande che palla piccola
positiva tra gli alunni e valorizzare gli atteggiamenti di
e partono da due persone diverse in modo opposto. Ogni
aiuto reciproco.
alunno in base alla palla che riceve deve modificare la
Nella pratica didattica quotidiana questo metodo ha un propria voce. Oppure palla grande si fa finta che si
impatto molto positivo sulla dimensione relazionale della pesantissima e si deve pronunciare lentamente il proprio
classe perché favorisce la creazione di un clima sereno, nome e palla piccola leggerissima e il nome si pronuncia
accogliente e stimolante che è un importante facilitatore velocemente. Oppure una sola palla e si deve
per promuovere l’apprendimento di tutti in una pronunciare il proprio nome e quello del compagno
dimensione inclusiva. successivo.
Seconda fase: gli alunni sono seduti per terra in cerchio, Questo gioco permette di sollecitare l’organizzazione
l’alunno chiede di presentarsi dicendo a turno il proprio funzionale del movimento e l’automatizzazione delle
nome anche con l’aggiunta di altro tipo aggettivo che li sequenze motorie.
descrive. L’insegnante inizia e tutti la seguono. Alla fine
Didattica delle condotte → Per Delalande le condotte di soddisfano una determinata esigenza espressiva e
base dell’attività musicale sia del bambino sia dell’adulto comunicativa.
sono l’esplorazione dei suoni e la loro espressione e
Attività 2: giochi di ascolto → usando brevi brani
organizzazione. Nella prospettiva delle condotte
strumentali si possono fare giochi di ascolto
musicali, il coordinamento di una serie di azioni
sensomotori, di tipo simbolico-narrativo o di regole
necessarie per fare musica deve sottintendere sempre
finalizzati a sviluppare l’ascolto attento, la coordinazione
una finalità. Questo tipo di didattica si contrappone alla
motoria e la sincronizzazione ritmica. Bisogna però
didattica dei comportamenti perché presuppone sempre
tenere conto di alcuni criteri di base. Alcune musiche
una motivazione. La condotta musicale presuppone
sono più adatte di altre infatti nella musica deve essere
sempre un alto livello di autenticità dell’attività che viene
chiara la suggestione che faciliti:
realizzata.
- Muoversi sulla musica
L’insegnante può quindi sentirsi libero e creativo nel
- Invenzione di una storia o di un disegno
proporre agli alunni con DSA giochi sensomotori che
- Organizzazione del movimento collettivo
consentano di sviluppare la padronanza dell’ambiente
Gli elementi percettivi devono essere chiaramente
esterno e l’acquisizione degli automatismi motori.
riconoscibili, la durata del brano deve essere adeguata
Bisogna stare sempre attenti a non chiedere mai un
all’attività e a possibilità attentive che variano in base
esercizio di tipo meccanico ma sempre attività che
all’età, ai disturbi e alle abitudini di ascolto. È possibile
tramite un movimento silenzioso o sonorizzato
fare questi giochi:
- Ascolto musica e disegnare/dire quello che fa pensare solo in orizzontale. L’accento metrico viene evidenziato
- Interpretare la musica camminandoci sopra colorando lo sfondo del quadrato corrispondente. La
liberamente e poi cambiando direzione all’inizio di ogni diversa grandezza dei cerchi contenuti nei vari quadrati
frase musicale fornisce indicazioni sull’intensità del suono: cerchio
- Mody percussion grande è forte, piccolo piano. Per eseguire il brano si può
- Inventare scrivere e realizzare accompagnamenti con usare body percussion, strumenti costruiti in
notazione tubs precedenza, strumenti orff e oggetti concreti tipo il
- Capire la struttura strofa ritornello e scriverlo con una banco, sedie scatole ecc.
notazione informale
Prima fase: insegnante propone un periodo di
Per promuovere la lettura da sinistra versi destra, sperimentazione degli strumenti.
sincronizzazione ritmico-motoria e la coordinazione
Seconda fase: quando gli alunni avranno chiara la
oculo-manuale l’insegnante propone agli alunni di
differenza tra l’intensità dei vari suoni l’insegnante
suonare leggendo gli spartiti musicali non convenzionali
presenta lo spartito scritto in TUBS senza spiegazioni
scritti in notazione TUBS. P.185
ma chiedendo di usare l’intuito. Nel caso dell’alunno
TUBS: sistema elaborato da James Koetting per lo DSA l’insegnante può scegliere di proporre solo un rigo
studio degli insiemi percussivi africani e utilizzato per un per volta ingrandito adeguatamente. Poi ogni alunno
manuale a uso scolastico sulla musica dell’Africa. Oggi esprime la propria interpretazione motivandola. Lo
viene utilizzato per il PDP degli alunni con DSA. Infatti gli spartito può essere utilizzato sia per leggere che per
spartiti TUBS propongono una notazione che si sviluppa scrivere la musica.
Lettura: gli alunni producono individualmente i suoni - Ruotare braccio con fular 8 volte sulla testa battendo
scritti in sequenza, prima solo con la voce: cerchio il piede da fermi
grande dum cerchio piccolo tik. Poi con lo strumento o il - Andare verso destra in galoppo laterale e poi si torna
corpo. Quando dimostrano sicurezza si legge e basta e al proprio posto
la velocità aumenta gradualmente.
Gli alunni con DSA possono avere difficoltà nel ricordare
Scrittura: l’insegnante consegna agli alunni uno spartito i passi, si procede quindi con gradualità usando il
vuoto e loro scrivono le successioni ritmiche già modeling cioè l’insegnante mostra all’alunno come si
sperimentate. esegue il compito fornendo un modello chiave. Poi gli
alunni devono imitare.
La pratica musicale deve sempre preceder la lettura
perché gli alunni con DSA la scelta e il mantenimento p-187 check list modello
della pulsazione durante la lettura risulta difficile.
ribaltato questa consuetudine e lavorando per anni con La lezione collettiva può essere organizzata con
alunni di diverse fasce d’età ha dimostrato l’efficacia del strumenti che suonano strumenti omogenei tipo solo
partire dall’esperienza del suono per arrivare poi alla flauti o eterogenei ma molta attenzione va sempre posta
concettualizzazione. Si parte quindi da pratiche di alle dinamiche del gruppo, infatti è indispensabile che ci
esplorazione, ricerca, invenzione, esecuzione per sia un clima di accoglienza e rispetto reciproco in modo
imitazione per poi giungere all’esecuzione per lettura e che tutti possano permettersi di sbagliare. Questo
scrittura. Questo determina sia lo sviluppo delle abilità procedimento richiede tempi più lunghi ma produce
musicali come orecchio, cura del suono, espressività, l’acquisizione di competenze molto più profonde e
capacità di ascolto, sia maggior consapevolezza teorica. durature nel tempo. Il gruppo ideale ha 6/8 partecipanti.
Questa modalità di lavoro è utile soprattutto per gli Questa proposta si basa quindi su una didattica delle
studenti con DSA. L’insegnante propone dei percorsi di condotte e non dei comportamenti.
lavoro che prevedono la modalità della lezione collettiva
Comportamenti: atti gesti e movimenti
Condotta: c’è anche la motivazione. movimento e sul rapporto gesto/suono indicate per
favorire lo sviluppo di attività spazio-temporali e di
Le attività vanno calibrate sulle specificità tecniche degli
coordinazione motoria, ambiti particolarmente difficoltosi
strumenti e sull’età e competenze di allievi e articolate
per alunni con DSA.
con complessità musicali e tecniche adeguate. Sono dei
suggerimenti che richiedono che l’insegnante sia Mantenimento della pulsazione:
disponibile a mettersi in gioco con la sua competenza e - Insegnante propone una pulsazione regolare e chiede
creatività, che si lasci coinvolgere nella relazione che il gruppo la mantenga in diversi modi: camminando,
con gesti, cantando, suonando
musicale con gli alunni e sappia ascoltarli.
- Mantenendo la pulsazione aggiunge la possibilità di
Obiettivi di apprendimento usare anche silenzi. In cerchio ognuno esegue una sola
pulsazione e aspetta nuovamente il suo turno tenendo
- Contribuire all’attività con proposte musicali il tempo inizialmente con gesti silenziosi e poi a mente
- Ricercare e sperimentare sonorità e gesti sonori - Si stabilisce una successione regolare di suoni e
- Ascoltare se e gli altri nelle esecuzioni di gruppo silenzio, esempio moduli da 3 suoni e 3 silenzi
- Valutare le proprie proposte musicali e quelle degli altri - Si inventa insieme un modo per scrivere le proposte per
- Adattare il proprio suono a quello del gruppo poterle seguire nuovamente. Il gruppo sceglie poi la
- Scrivere con notazioni informali e tradizione le proprie modalità più efficace NON l’insegnante.
proposte
Modifica della velocità di pulsazione:
Attività incentrate sulla pulsazione → saper mantenere
una pulsazione è un’abilità indispensabile per suonare - Mentre gli alunni mantengono le pulsazioni suonando,
il docente ne modifica la velocità e il gruppo la riprende
con gli altri ma la didattica tradizionale non se ne occupa.
più velocemente possibile.
L’insegnante propone delle attività incentrate sul
- A turno seguendo l’ordine del cerchio in cui sono L’attività può essere proposta a diversi livelli di difficoltà,
disposti ogni studente modifica la velocità della aggiungendo vari aspetti come dinamiche, timbro,
pulsazione e viene seguito dal gruppo. È importante
altezze.
che questo avvenga senza interruzione in maniera da
sviluppare contemporaneamente capacità di ascolto e Box 1 gioco del domino: una persona fa una proposta, la
capacità di farsi sentire.
- Ad occhi chiusi o in fila viene riproposta la stessa attività persona che segue la ripete e ne elabora una nuova che
e questo fa si che gli studenti si basino sull’ascolto per verrà ripetuta dalla persona seguente, tutto senza
seguire la nuova pulsazione proposta e per capire interruzioni. In questo tipo di attività l’insegnante deve
quando è il proprio turno di modificarla.
sorvegliare la disposizione nel gruppo. Tutti devono
- Si mantiene la pulsazione seguendo un direttore che
rallenta accelera. Inizialmente il direttore è il docente, essere a proprio agio e non sentirsi in ansia per paura di
poi a turno gli alunni. sbagliare. In gruppi con alunni di diverso livello è bene
Moduli e silenzi (p-205 disegno) che gli alunni in difficoltà si trovino subito dopo quelli abili
- Alunni disposti sempre in cerchio, ognuno propone che vogliono mettersi alla prova con proposte
un modulo e il gruppo ripete. complesse. Il docente entra nel gruppo e partecipa al
- Si inventa una notazione e vengono scritte delle
gioco disponendosi prima dell’alunno in difficoltà o dopo
proposte
- Queste proposte vengono mostrate al gruppo ed uno con elevata competenza esecutiva in modo da
eseguite per lettura permettergli di fare proposte complesse.
- Viene poi creata una successione con le varie
proposte e eseguita collettivamente p.207 clapping music
box 2 clapping music: il brano va suonato da due Lettura e scrittura di cellule ritmiche: quando il gruppo
suonatori o due gruppi di suonatori. Il primo esegue il esegue una cellula ritmica con diverse modalità
modulo ritmico, il secondo esegue tutto il brano. Poi i due esecutive l’insegnante ne mostra la scrittura.
gruppi si scambiano i ruoli. Rombo è il suono, puntino
Vengono predisposti dei fogli e ogni cellula ritmica viene
silenzio. Tipo di scrittura particolarmente indicata per
eventualmente colorata di un colore diverso. Queste
attività con studenti con DSA. Notazione percustra.
cellule vengono poi mischiate e mostrate al gruppo che
Per l’esecuzione con lo strumento il gruppo sceglie il tipo eseguirà il ritmo scritto.
di sonorità da utilizzare. Si procede a questa attività in
- Rondò collettivo
modo graduale. Prima ci si sofferma sul modulo di base - Sovrapposizione di cellule ritmiche
e poi si passa all’esecuzione completa. Quando tutti Attività incentrate sulla melodia: attività incentrate
padroneggiano l’esecuzione si passa alla suddivisione in soprattutto sulle abilità di tipo percettivo e sullo sviluppo
due gruppi e alla sovrapposizione dei due moduli. dell’intonazione anche se l’aspetto motorio e di
Attività incentrate sul ritmo → il ritmo riguarda la capacità coordinazione è sempre presente. La lettura e la scrittura
di riproduzione legata ad aspetti motori e di sono successive alla pratica e all’interiorizzazione dei
coordinazione. Attività particolarmente utili ad alunni con suoni, praticate anche da alunni con DSA.
DSA e conduce inoltre alla scrittura e lettura in modo - Ripetizione di cellule melodiche – domino
graduale. - Vent fin
- Tanti venti
Attività 1: ripetizione di cellule ritmiche – domini
Scrittura e lettura: dopo aver sperimentato in vario modo DIPINGERE LA MUSICA: UN’ESPERIENZA
la melodia si prova a scriverla suddividendola nelle MULTIMEDIALE IN CLASSE
diverse parti. La scrittura può essere fatta La musica ha molteplici funzioni formative:
collettivamente o individualmente. Oltre ad altezze e - Cognitivo-culturale
durate si scrivono anche le dinamiche e modalità - Affettivo-emotiva
- Linguistico-comunicativa
esecutive. Lo stesso frammento, quindi, può essere - Relazionale
piano forte ecc… si dispongono i fogli casualmente e si - Identitario-interculturale
esegue la successione che ne deriva. - Estetica
Il laboratorio consente agli alunni di mettere in relazione
Esecuzione e ascolto
la musica con l’arte visiva mediante il supporto
informatico al fine di realizzare un videoclip dei disegni
prodotti dagli alunni con un brano musicale. Questa
proposta didattica è utile per favorire la creatività
dell’allievo con DSA rafforzando la fiducia nelle sue
capacità potenziali. Il montaggio di oggetti visivi, guidati
dalla struttura formale della musica, mediante l’uso del
computer consente di alimentare in modo consistente
l’autostima di questi alunni aiutandoli a limitare l’ansia da
prestazione e migliorando sensibilmente il ruolo rivestito
nel gruppo e la propria immagine nei confronti di Prima fase: ascolto → fase di due ore, durante le lezioni
compagni e familiari. C’è la possibilità di adattare le di musica. Non richiede particolari competenze musicali
consegne e i tempi di svolgimento sulla base delle quindi va bene per ogni età. Si tratta di un ascolto
caratteristiche degli alunni. Per il laboratorio è rilassato e concentrato. Importante che gli alunni non
indispensabile una progettazione condivisa in conoscano il brano poiché devono essere liberi nella loro
riferimento a contenuti, tempi e strategie didattiche tra il immaginazione. Bisogna tenere conto di alcuni aspetti:
docente di musica e quelli di arte e tecnologia. Tempo:
- Non superare la durata di 3-4 min
circa 2 mesi. Per la buona riuscita dell’attività, - Brano strumentale poiché un testo limiterebbe
l’atteggiamento dell’insegnante è fondamentale. Deve l’immaginazione
- Privilegiare brani vivaci
incoraggiare l’iniziativa, autonomia e assunzione di
responsabilità di ognuno. Seconda fase: elenco di parole-forza → gli alunni
scrivono degli elenchi di termini o aggettivi che viene loro
Obiettivi di apprendimento:
suggerito dalla musica. per gli alunni con disgrafia o
- Concentrarsi durante l’ascolto dei brani disortografia verranno adottate le specifiche misure
- Tradurre la percezione musicale in segno grafico,
compensative, potranno ad esempio scrivere in
visuale e artistico
- Fotografare disegno con fotocamera digitale stampato maiuscolo, utilizzare il pc, usare tempo
- Creare videoclip aggiuntivo.
- Inquadrare a livello storico-culturale i brani musicali
Terza fase: confronto → l’elenco di ciascuno viene
Attività 1: le idee nate dalla musica
condiviso con l’intero gruppo. L’insegnante chiarisce che
ognuno può aggiungere al suo elenco di parole-forza i Prima fase: esposizione, fotografia, acquisizione
termini scritti dai compagni se li trova corrispondenti al immagini → ogni realizzazione artistica viene esposta
proprio modo di sentire. Fase molto importante. Non ci alle pareti della classe o della scuola.
sono giuste o sbagliate ma di partecipare al confronto
Seconda fase: controlli delle foto riguardanti
per esprimere il proprio punto di vista. Viene anche fatto
orientamento dell’immagine, ritaglio, luminosità,
un elenco con tutte le parole della classe.
contrasto, bilanciamento colori
Attività 2: dalla musica al disegno
Terza fase: montaggio: videoclip della durata del brano
Questa attività viene realizzata dall’insegnante di arte a e presenta gli elaborati artistici prodotti dalla classe.
cui viene consegnato l’elenco delle parole-forza e il Verranno raccolte notizie storiche e info di carattere
brano musicale da cui derivano. Tempo di realizzazione: analitico e estetico.
8 ore. Nel corso delle lezioni gli alunni producono un
Quarta fase: archivio multimediale
proprio elaborato artistico ascoltando il brano e
scegliendo liberamente stile tecnica e soggetto. L’alunno
può chiedere consiglio all’insegnante che però non deve
sovrapporre le sue idee a quello del ragazzo.