Navigazione Inerziale
Navigazione Inerziale
Navigazione Inerziale
Alberto CINA
Corso di Geomatica
La navigazione
Q = mv e con n punti: Q = Qi
i =1
Nella meccanica classica la quantità di moto è correlata al 2°
principio della dinamica. La forza è proporzionale alla rapidità con
cui varia la quantità di moto. Nell’ipotesi di massa costante:
dQ d (mv ) dv
= =m = ma = F
dt dt dt
Nella meccanica relativistica,
posto c la velocità della luce,
Q = mv
1
Con: = Fattore di LORENTZ
2
1− v
c2
Richiami su principi fisici: MOMENTO ANGOLARE
È legato alle rotazioni nello spazio. Costituisce l’equivalente per le
rotazioni della quantità di moto per le traslazioni.
SI C
v
Asse di spin
a = 0 f = −g a=g f =0
MAGNETOMETRI
È uno strumento in grado di misurare il campo magnetico terrestre,
fornendone la direzione; alcuni anche il modulo.
La sua più semplice realizzazione è un ago
magnetizzato in sospensione che si orienta
parallelamente al Nord magnetico, ma ne
esistono anche di vari altri tipi.
Il campo magnetico terrestre (o
geomagnetico) è una caratteristica
naturale del nostro pianeta. Assimilabile ad
un dipolo con angolo 11.3° rispetto all’asse
di rotazione terrestre
L’unità di misura del campo magnetico è il TESLA (T nel S.I.) ma in
pratica si usano i sottomultipli (nT=10-9T) o il Gauss (1G=10-4T)
Il magnetometro fornisce la direzione del nord magnetico che va
corretta della declinazione magnetica per ottenere il nord
geografico. Essi possono essere presenti sui sensori inerziali
I SENSORI INERZIALI
Costituiti in generale da una terna di accelerometri e giroscopi,
solidali ad una piattaforma, disposti secondo una terna cartesiana
Zb
Gruppo di 3
accelerometri e
3 giroscopi
STRAPDOWN: sensori inerziali solidali
ad una piattaforma rigida vincolata al
mezzo in movimento.
Gli accelerometri seguono il mezzo
nella sua dinamica e forniscono
l’output nel sistema body
Esempi di sensori inerziali
IMU Strapdown
IMU Gimbaled
Calcolo POSIZIONE con IMU – esempio monodimensionale
La posizione con IMU può essere risolta a partire da una posizione
iniziale. Supponiamo un moto monodimensionale lungo X, nota la
posizione iniziale X(t0) e misurata l’accelerazione aX.
La posizione sarà data da una doppia integrazione:
t
X (t ) = X (t0 ) + X ( )d = X (t0 ) + X (t ) ( t − t0 ) velocità
t0
t
1 1
X (t ) = X (t 0 ) + X ( )d =X (t 0 ) + X (t0 ) ( t − t0 ) + X (t )t02 + X (t )t 2 posizione
t0
2 2
a X (t − t0 )
1
e = e0 + a X dt = e0 +
2
e e0 cos A sin A a X
= +
2
n = n0 + aY dt = n0 + aY (t − t0 )
1 2
n n0 − sin A cos A aY
2
N.B.: le velocità angolari dei giroscopi sono date in un sistema inerziale
Misura delle inclinazioni con accelerometri
Un accelerometro triassiale misura le accelerazioni specifiche sui 3
assi: da esse sono ricavabili le inclinazioni
Tempo ax ay az
…………………………
2927;-0.972003;0.041515;0.057403;
2932;-0.972003;0.041515;0.057403;
2937;-0.972003;0.041515;0.057403;
2942;-0.972003;0.041515;0.057403;
2947;-0.972003;0.041515;0.057403;
2952;-0.972003;0.041515;0.057403;
2957;-0.972003;0.041515;0.059450;
Ax
= arctg
Ax 2 + Ay 2 + Az 2
Ay
= arctg
Ax 2 + Ay 2 + Az 2
Sistema di riferimento:
Ax 2 + Ay 2
interno, legato all’oggetto 1g = arctg
Az
(body)
BIAS negli IMU
Y
Posto l le misure reali, t le misure teoriche, e il bias traslativo e E la
matrice con i fattori di scala e non ortogonalità, possiamo esprimere
il modello come
(l ) = E (t ) + e
t1
lx e e t1 e e e
1 2 3 4 1 2 3 4
1 e1 1 1 1 e 1 e1 1
t2
l y = e e t2 + e = e
1 2 3 4 1 2 3 4
e e e e
l e
2 2 2 2 2 2 2 2
t 3
z
1
3 e2
3 e t3 e
3
3
4
3
e
1
3 e 2
3 e3
3 e
4
3
1
Accelerometri e modello d’errore
Il modello d’errore si esprime in una matrice di calibrazione con 12
parametri dove:
• gli elementi diagonali sono i fattori di scala dei 3 assi;
• gli elementi fuori diagonale sono i fattori di non ortogonalità o
misalignment
• la 4° colonna contiene i valori dei bias traslativi sui 3 assi;
lx e1 g 0 0
1
0 e14 0 0 0 0 0 0 0
ly = 0 0 0 0 e12 g 0 0 e24 0 0 0 0
l 0 0 e31 g 0 0 e34
z 0 0 0 0 0 0
e11 e12 e13 e14 e12 e22 e23 e24 e31 e32 e33 e34
Da risolvere con mq
Procedure e matrice di calibrazione
ba v a
Bias
accelerometri f(t) f(t2)
t t t
bg v a
Bias giroscopi
f(t2) f(t3)
t t t
1 K −
Per piccole rotazioni la matrice di Rnb = − K 1
rotazione assume la forma linearizzata:
− 1
Rb = lim
n R b
n
= lim
Rb
n
(t + t ) − Rb (t )
n
= Rbn bn
t →0 t t →0 t
X 0 = (N + h )cos cos
Y0 = ( N + h ) cos sin
a
con: N=
1 − e sin
2 2
0
Z = N (1 − e 2
) + h sin
X n − sin cos 0 X e − X 0
Yn = − sin cos − sin sin cos Ye − Y0
Z cos cos cos sin sin Z e − Z 0
n
X e X 0 − sin cos
T
Per le relazioni 0 Xn
inverse, da n-frame Ye = Y0 + − sin cos − sin sin cos Yn
a b-frame: Z Z cos cos cos sin sin Z
e 0 n
Da e-frame a i-frame
Consideriamo la rotazione del piano equatoriale (l’asse Z di
rotazione terrestre si mantiene uguale nei due sistemi) del valore
et , con e velocità di rotazione terrestre:
f Xi cos sin f Xb
e portare le accelerazioni =
«specifiche» misurate, nel SI: f Zi − sin cos f Zb
Separiamo le accelerazioni v Xi = f Xi + g Xi
«vere» da quelle specifiche a = v
con un modello di gravità noto: vZi = f Zi + g Zi
Equazioni di navigazione 2D in un sistema Inerziale i-frame
v Xi = v Xi dt = X i
vZi = vZi dt = Z i
X i = v Xi dt
Z i = vZi dt
Equazioni di navigazione 2D in un sistema n-frame
Esprimiamo le equazioni precedenti nel sistema di navigazione, con
ipotesi di Terra sferica (normale e verticale coincidono).
• Veicolo vincolato in un piano meridiano Xi Zi e vincolato alla
verticale locale;
• Sistema strapdown con 2 accelerometri e 1 giroscopio.
vx
La velocità angolare =
del veicolo sarà: R+h
Ora però l’angolo d’assetto misurato
dal giroscopio, è modificato per la
rotazione del sistema locale rispetto a SI:
vX
= b − = b − = dt
R+h
portiamo le accelerazioni «specifiche» f Xn cos sin f Xb
=
misurate, nel sistema di navigazione: f Zn − sin cos f Zb
Equazioni di navigazione 2D in un sistema n-frame
Per le accelerazioni «vere» in n-frame, togliamo da quelle inerziali
(a) l’accelerazione di Coriolis e g nella sola componente verticale Zn:
Diagramma di flusso:
v
aC = 2xv = 2v = 2 X v
R+h
2
v
v Xn = a Xn − 2 X
R+h
v v
vZn = aZn − 2 X Z + g
R+h f Zn f Xn
z
v Xn = v Xn dt = X n
vZn = vZn dt = Z n
X n = v Xn dt
e integriamo ancora per la posizione:
Z n = vZn dt
Cenni su navigazione 3D
Da 2D a 3D aumenta la complessità delle equazioni ma con simile
ragionamento. All’accelerazione misurata nel sistema body va
sommato g per ottenere le accelerazioni del moto. Sia r il vettore
posizione del punto nel sistema inerziale:
d 2r
vi = 2 = f + g
dt i
consideriamo l’accelerazione di Coriolis nel sistema di navigazione,
«rotante» rispetto a quello inerziale.
L’accelerazione è sempre misurata nel sistema body e andrà fatto
un cambio di sistema di riferimento, con una matrice di rotazione R:
a i = Rbi f b
dr
Integriamo poi una volta per stima della velocità: vi =
dt i
E infine una seconda volta per la stima della posizione.
Navigazione geodetica integrata: PRINCIPI DI BASE
Definiamo, con misure inerziali e GNSS, la posizione e l’assetto di
una terna cartesiana solidale al veicolo e la sua evoluzione rispetto
ad un sistema di riferimento terrestre. Due gli aspetti:
• Navigazione in tempo reale (RT): la soluzione in tempo reale (o
quasi…) consente il controllo del veicolo e di «reagire» per
portarlo su di una traiettoria voluta.
• Navigazione in post elaborazione (PP) o «navigazione
geodetica»: definiamo posizioni e assetti a posteriori, senza
voler guidare il veicolo. Serve per georeferenziare sensore in un
sistema terrestre (Camere fotogrammetriche, LIDAR …)
Bias su acccelerometri e
giroscopi fanno derivare la
soluzione nel tempo.
➔ necessità di una tecnica
indipendente (navigazione
integrata)
integrazione GNSS e IMU: posizionamento inerziale assistito
Le misure inerziali possono essere integrate con quelle da
magnetometri, odometri, barometri, fotogrammetria, cartografia
numerica... La tecnica con miglior produttività è quella GNSS.
Tipologia delle misure e modelli d’errore sono radicalmente diversi.
• Misure IMU comparate con quelle del sensore indipendente e
valutate le differenze Δ;
• Δ combinate, con la loro dinamica e peso, con filtro di Kalman;
➔ soluzione integrata e stima dei bias dei sensori
Introduzione al filtro di Kalman – minimi quadrati sequenziali
Lo scopo è aggiornare la vecchia soluzione a fronte delle nuove
misure, senza dover risolvere tutto il sistema ma aggiornando solo la
soluzione. Partiamo dai mq. Sequenziali dove la nuova stima a
partire da quella precedente e dalla nuove misure è data da:
xˆnew = xˆold + K (bnew − Anew xold )
−1
con K matrice «guadagno» K = N new T
Anew Pnew
È poi possibile stimare la matrice dei cofattori delle nuove stime, a
partire da quella delle vecchie stime e delle nuove misure con la
legge di propagazione della varianza:
QXX new = ( I − KAnew )C XX old ( I − KAnew )T + KCbb K T
Se il vettore dei parametri stimati x non cambia il suo stato, il
procedimento può essere risolto in questa maniera senza dover
risolvere l’intero sistema a seguito delle nuove misure.
Parleremo allora di minimi quadrati sequenziali.
KF: predizione e correzione
Supponiamo invece che il nuovo vettore di stato all’epoca k sia
diverso da quello all’epoca k-1 (ricevitore GNSS cinematico, errore
nella posizione per la deriva dell’orologio o altro ancora).
Procedura in due passi:
• «predizione» che usa equazioni di stato
• «correzione» che usa equazioni di misura.
IP: cambiamento di stato come una relazione lineare con errore k .
lo stato all’epoca k potrà essere predetto a partire dal precedente:
xˆ k = Fk −1 xˆk −1 + k xˆ k − Fk −1 xˆk −1 = k
F: «matrice di transizione». All’arrivo della nuova misura b k
possiamo eseguire una correzione della grandezza predetta con
errore e k :
bk = Ak xˆk + ek
KF: scrittura del sistema completo
sistema completo con k epoche di
misura. Ad ogni epoca A0 x0 = b0 + e0
corrisponderanno due equazioni, una x = F x +
per la previsione e una per la 1 0 0 0
correzione a seguito della vera misura:
A1 x1 = b1 + e1
In forma matriciale: x = F x +
A0 0 b0 e0
2 1 1 1
A2 x2 = b2 + e2
0 0 0
− F
I 0 0 0 0 0
0
0 A1 0 0 0 x0 b1 e1 x = F x +
3 2 2 2
0 − F1 I 0 0 x1 0 1
0 0 A2 0 0 x2 − b2 = e2 ................
0 0 − F2 I 0 ... 0 2 Ak −1 xk −1 = bk −1 + ek −1
... ... ... ... ... xk ... ...
xk = Fk −1 xk −1 + k −1
0 0 0 − Fk −1 I 0 k −1
0
0 0 0 Ak b3 ek
KF: procedura ricorsiva
il sistema può essere risolto “in blocco” con minimi quadrati.
Tuttavia per stimare il vettore di stato ad ogni epoca (per conoscere in
RT la soluzione di posizione e velocità di navigazione) dobbiamo
usare una procedura ricorsiva che ad ogni epoca di misura aggiorni la
stima precedente, con un filtro di Kalman.
xˆk k −1 = Fk −1 xˆk −1 k −1 + k
2. Predizione della matrice dei cofattori:
N k−1k −1 = Fk −1 N k−−11 k −1 FkT−1 + Q
3. Calcolo della matrice guadagno o di Kalman:
Kk = N −1
k k −1
T
(
A Ak N
k
−1
k k −1
A + Qee
T
k )−1
GNSS
INS
Odometri
Camere
LiDAR
ESEMPI DI MOBILE MAPPING SYSTEMS
MMS sperimentale POLITO
RS1RS2RS3RS4:
rototraslazioni con parametri da
determinare in una fase di calibrazione
dei sensori e delle geometrie
Precisione e affidabilità di IMU Tactical Grade
• È stato effettuato uno studio per valutare l’affidabilità del sistema
inerziale in assenza del segnale GNSS.
• In particolare, sono state simulate in laboratorio delle perdite di segnale
GPS di durata variabile, da 10 a 80 secondi, valutando l’errore della
soluzione IMU rispetto alla soluzione GPS completa.
ERRORE
3D
400-CC
700-CA
60
Sincronizzazione tra i sensori
GPS
PC
IMU
Problemi di sincronizzazione tra i sensori
Deriva
Andamento giroscopi
angolo
Sfalsamento
temporale
Acquisizione con MMS
D = ~5 m P
Dmax = ~20 m
“Gruppo
segnaletico
unitario
extraurbano” (Art.
128-254)
Restituzione di
cartellonistica e altro
ancora …
“restituzione” delle
geometrie stradali
Un esempio di traiettoria
con GNSS e IMU
GEOMATICA e rilievo integrato, anche a basso costo
Geomatica e rilievo integrato in casi d’emergenza
Applicazioni: gli UAV
Gli UAV (Unmanned Aerial Vehicles), comunemente detti droni, sono
velivoli senza pilota impiegati per scopi militari fin dagli anni ’60.
I vantaggi principali di tali velivoli sono:
• Assenza di personale a bordo
• Quote di volo molto basse
• Leggerezza e portabilità
Problemi legati
alla posizione
della sensoristica:
Applicazioni legate alla Pratica Sportiva
Campionato NASCAR®
Monitoraggio delle posizioni
durante le gare
Sci Agonistico: confronto delle
traiettorie durante le gare e gli
allenamenti
Studi medici #2
…e progetto di protesi artificiali
per le gambe