ISRAELE

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ISRAELE

Israele, ufficialmente Stato d'Israele, è uno Stato del Vicino


Oriente affacciato sul mar Mediterraneo e che confina a nord con
il Libano, con la Siria a nord-est, Giordania a est, Egitto e golfo di Aqaba a
sud e con i territori palestinesi, ossia Cisgiordania (comprendente le
regioni storiche di Giudea e Samaria) a est, e Striscia di Gaza a sud-ovest.

GEOGRAFIA
Israele si trova all'estremità orientale del Mar Mediterraneo. Il territorio
sovrano internazionalmente riconosciuto, esclusi cioè tutti i territori
occupati nel 1967, ha una superficie di circa 20770 km², di cui il 2% sono
acque. Il territorio sottoposto alla legge dello Stato di Israele, inclusi
cioè Gerusalemme Est e il Golan, ha una superficie di 22072 km². Il
territorio sotto controllo israeliano, inclusi cioè i territori occupati, ha una
superficie di 27799 km².
Morfologia
Il territorio israeliano è prevalentemente arido e desertico. Presenta a
ovest, parallela alla costa, una pianura (HaShefela o HaSharon) fertile e
ricca d'acqua, che ospita il 70% della popolazione. Al centro si estende
una zona occupata da colline e altopiani, i monti della Giudea, che
attraversano in lunghezza tutto il Paese. Mentre i versanti occidentali
scendono dolcemente verso il Mediterraneo, quelli orientali precipitano
verso la valle del fiume Giordano. La stretta valle, solcata dal Giordano, si
trova al confine con i Paesi vicini: è parte della Great Rift Valley che
prosegue con il Mar Morto, Wadi Araba, il golfo di Eilat (o golfo di Aqaba)
e il Mar Rosso. A sud si estende il Negev, un territorio in prevalenza
desertico, che occupa circa la metà della superficie del Paese; alla sua
estremità sud si trova l'unico sbocco al mare non mediterraneo. Tipici del
Negev e della adiacente penisola del Sinai sono i crateri erosivi
(makhteshim), di cui il più ampio del mondo è il cratere Ramon, lungo
40 km e largo 8 km.
Le montagne più importanti sono il Monte Meron che si trova nell'Alta
Galilea e il Monte Ramon (o Makhtesh Ramon) situato nel deserto del
Negev. Altri rilievi sono il Monte Carmelo sopra Haifa e il Monte
Hermon (occupato dal 1967) da cui scende il Giordano.
Idrografia
Il fiume principale è il Giordano, che nasce dal Monte Hermon; ne
appartiene a Israele solo la parte del corso superiore, segnando per il
resto il confine tra la Giordania e i Territori occupati palestinesi; a esso
tributano corsi d'acqua di modeste dimensioni, a regime
spiccatamente torrentizio, che tendono a prosciugarsi nella stagione
secca. Altro fiume con portata cospicua è il Yarkon (115 km), che scende
nel Mar Mediterraneo vicino a Tel Aviv. È incluso quasi interamente in
territorio nazionale il lago di Tiberiade (Kinneret), mentre il Mar
Morto bagna Israele solo nel settore orientale ed è prossimo al punto più
basso del pianeta.
Clima
Pur essendo un paese di modeste dimensioni, vi sono discrete differenze
climatiche da zona a zona, e le temperature variano molto, specie
durante l'inverno. La costa ha un tipico clima mediterraneo, con estati
lunghe, calde e asciutte e inverni freschi e piovosi. Il caldo è anche
maggiore nella valle del Giordano, dove nel 1942 furono registrati 53,7 °C
(kibbutz Tirat Zvi), un record per l'Asia. Sulle alture, invece, il clima è da
fresco a freddo e umido, comprese precipitazioni nevose (a Gerusalemme
almeno una volta l'anno, sul monte Hermon per gran parte dell'anno). Da
maggio a settembre le precipitazioni sono rare; da novembre a marzo il
clima è relativamente umido e piovoso.
Ambiente
La scarsità d'acqua ha spinto Israele a sviluppare svariate tecnologie
di risparmio idrico, inclusa l'irrigazione a goccia. L'abbondanza
di insolazione ha invece spinto Israele a sviluppare le tecnologie per lo
sfruttamento dell'energia solare, la cui produzione pro capite è prima al
mondo. Lo Stato di Israele è molto attivo nella tutela dell'ambiente
naturale in regioni periferiche, anche tramite l'opera del Keren Kayemeth
LeIsrael.

STORIA
La terra promessa degli ebrei, la provincia dell’Impero Romano, la terra
santa di cristiani e musulmani presenta così tante sfaccettature che
rendono la sua storia la più affascinante del mondo.
Dunque, andiamo a vedere la storia di Israele, e vediamo quali sono le
sue principali epoche storiche.

Periodo Epoche Storiche

XVI secolo a.C. –


1020 a.C. Origini dell’Ebraismo

1020 a.C. – 722 Salomone, Regno di Giudea e


a.C. Regno d’Israele

722 a.C. – 140 Conquista Assiro-Babilonese e


a.C. Alessandro Magno

140 a.C. – 74 Epoca di Cristo e Dominio


d.C. Romano

74 d.C. – 662 Diaspora e Nascita del


d.C. Cristianesimo

662 – 1291 Arrivo dell’Islam e le Crociate

Sionismo e Nascita dello Stato di


1291 – oggi Israele
Le Origini dell’Ebraismo
Iniziamo il lungo percorso della storia d’Israele proprio con le origini del
popolo ebraico e Abramo. Infatti, secondo i testi biblici, Dio gli promise la
regione di Canaan, l’attuale Palestina. Fu così che egli giunse nell’attuale
Israele dalla sua città natale di Ur, in Mesopotamia. La tribù di Abramo si
insediò lungo la Valle del Giordano e, dopo un periodo di prosperità fuggì
in Egitto, forse a causa di una grave carestia. Qui, dopo aver vissuto un
periodo di schiavitù sotto la potente monarchia dei faraoni egizi, il popolo
ebraico iniziò il famoso esodo dall’Egitto. Infatti, sotto la guida di Mosè,
gli ebrei effettueranno un lungo e leggendario viaggio per fare ritorno in
Palestina. La Bibbia ci narra delle vicende di Mosè, che spartì le acque
del Mar Rosso per consentire la fuga degli ebrei, inseguiti dai soldati egizi.
Secondo la tradizione, Dio gli consegnò i Dieci Comandamenti e
tramandò oralmente le sacre scritture della torah. Tuttavia, gli storici
hanno idee divergenti rispetto alla figura di Mosè. Infatti non è ancora
chiara l’effettiva storicità del personaggio, e quale sia la reale linea di
demarcazione tra leggenda e realtà.
Salomone, Regno di Giudea e Regno d’Israele
Il nostro percorso nella storia d’Israele prosegue con l’arrivo in Palestina,
dove gli ebrei si trovarono faccia a faccia con non pochi nemici. Infatti,
dovettero fronteggiare popolazioni
come filistei, ammoniti, moabiti, edomiti ed aramei. Pertanto, vennero
unificate dodici tribù ebraiche sotto un unico regno guidato dal Re Saul.
Alla sua morte gli succede il Re David, della tribù di Giuda, che sconfigge i
filistei e occupa Gerusalemme divenendo la capitale del nuovo Regno
d’Israele. Una volta unificate queste tribù sotto un unico grande regno
salì al potere Re Salomone. I quarant’anni del suo governo corrispondono
all’epoca di massimo splendore del Regno. Infatti, egli ingrandì
Gerusalemme, la abbellì di splendidi palazzi e soprattutto fece erigere il
famosissimo Tempio Ebraico, rivestito di lamine d’oro e contenente una
grandissima quantità di tesori, gemme e metalli preziosi. Ma alla sua
morte l’unità del suo regno si frattura e si divide in Regno di Giudea a
Gerusalemme e Regno d’Israele in Galilea, con capitale Samarìa.
La Conquista Assiro-Babilonese e Alessandro Magno
Di questa situazione ne approfittarono gli Assiri, che nel 722
a.C. conquistarono il Regno d’Israele e deportarono la popolazione in
Mesopotamia. Invece, il Regno di Giuda fu preda dei Babilonesi. Infatti, il
loro sovrano Nabucodonosor II conquistò Gerusalemme, distrusse il
tempio sacro e ordinò la deportazione a Babilonia di tutta la popolazione
ebraica. Questo periodo di esilio è conosciuto come “Cattività di
Babilonia“. Nel 538 a.C. la “cattività” giunse al termine con l’ascesa
di Ciro il Grande, Re di Persia. Esso concesse agli ebrei di ritornare in
patria, dove venne ricostruito il Tempio di Gerusalemme e istituito
nuovamente il culto ebraico, pur sempre sotto il dominio persiano. In
questa fase della storia d’Israele, il Regno Persiano venne sottomesso
da Alessandro Magno, che conquistò tutta l’area del Medio Oriente.
I Seleucidi, che governarono Gerusalemme sotto il dominio Greco,
adottarono la cultura ellenica scatenando così l’ira della comunità
ebraica. La rivolta si concluse con l’indipendenza dello Stato Giudaico,
e Re Simone Maccabeo fondò la Dinastia degli Asmonei.
L’epoca di Cristo
Nel 37 a.C. il nuovo Re di Giudea fu Erode detto il Grande, conosciuto per
essere stato un grande sanguinario. Sotto il suo regno nacque Gesù
Cristo, e secondo la tradizione fu proprio Erode ad ordinare il massacro
degli innocenti, nel tentativo di eliminare il futuro fondatore del
cristianesimo. Ciononostante, fu anche un sovrano estremamente
ambizioso, che riuscì a garantire un periodo di pace in una regione
estremamente agitata. Nel frattempo Gesù di Nazareth stava
continuando la sua predicazione. Sul Lago Tiberiade si narra che
moltiplicò i pesci, mentre nella località di Cana avvenne la tramutazione
dell’acqua in vino. A Betania invece, venne battezzato da Giovanni
Battista, il santo che venne decapitato a Macheronte da Erode Antipa,
figlio di Erode il Grande. Infine, i ben noti avvenimenti della Passione di
Cristo avvennero a Gerusalemme dove sorgono gli attuali Santo
Cenacolo sul Monte Sion, i Giardini dei Getsemani, la Via Dolorosa e
il Santo Sepolcro.
Il Dominio Romano
Mentre la vita di Cristo stava cambiando per sempre le sorti del mondo e
la storia d’Israele, l’Impero Romano era al massimo della sua espansione.
L’oppressione romana si fece sempre più pesante, e nel 66 d.C. gli ebrei si
ribellarono. Scoppiò così la prima guerra giudaica. Nel 70 d.C. le truppe
romane entrarono a Gerusalemme dopo un assedio durato 3 anni e
saccheggiarono la città, massacrarono i ribelli e distrussero
definitivamente il Tempio Sacro. Tutto ciò che rimane del luogo più sacro
all’ebraismo è il vecchio muro di cinta occidentale, l’attuale Muro del
Pianto. La Guerra Giudaica si concluse nel 73 d.C. con la conquista
di Masada. Questo evento è passato alla storia per il suo triste epilogo.
Infatti, i soldati romani quando entrarono nella fortezza trovarono di
fronte a loro un esercito di cadaveri, in quanto gli assediati ebrei piuttosto
che concedersi a Roma preferirono attuare un suicidio di massa.
La Diaspora e la Nascita del Cristianesimo
Una volta conclusosi il conflitto in Giudea i romani, in risposta all’eroica
resistenza degli ebrei, optarono per l’ennesima deportazione. Da questo
momento avrà inizio la diaspora del mondo ebraico, che avrà grosse
ripercussioni anche in epoca moderna. Nel IV secolo gli insegnamenti di
Gesù si erano ormai propagati in tutta Europa. Ovviamente in Galilea,
terra natia di Cristo, la propagazione del cristianesimo raggiunse tutti gli
strati sociali, e con la nascita dell’Impero Romano d’Oriente venne
adottato come religione ufficiale. Sotto l’Imperatore Costantino venne
costruito il Santo Sepolcro, la Basilica della Natività e il Santuario
dell’Ascensione divenendo importanti luoghi di pellegrinaggi. Ma in
Israele una minoranza di popolazione professava ancora il giudaismo, che
fu l’unica religione non cristiana ad essere tollerata. Nonostante ciò agli
ebrei era comunque negato il diritto di costruire luoghi sacri e ricoprire
cariche pubbliche.
L’avvento dell’Islam e le Crociate
Come abbiamo detto Israele diventò pertanto la terra santa. Ma
nel 622 una nuova grande dottrina religiosa si stava diffondendo in
oriente: l’Islam. Infatti, secondo la tradizione fu proprio a Gerusalemme
che il Profeta Maometto ascese al cielo, incontrando gli altri profeti tra cui
Gesù ed Abramo. Gerusalemme divenne così città santa non solo per
cristiani ed ebrei, ma anche per i musulmani. Nel 637 il Califfo
Omar assediò e conquistò la città. Egli fece erigere la Cupola della
Roccia sul luogo esatto dove Maometto sarebbe ascese al cielo, proprio
dove si trovava la spianata del vecchio Tempio Sacro. Questo sito è
il terzo luogo sacro dell’Islam. Sotto il dominio islamico Gerusalemme
divenne luogo di crociate, e la terra santa divenne teatro di cruenti guerre
e battaglie. Nel 1099 i cristiani riconquistano Gerusalemme, ma il loro
controllo durerà poco più di 80 anni. Infatti il grande condottiero
musulmano Saladino riconquistò la città e nel 1291 Israele sarà
completamente musulmana, con la definitiva caduta di Acri. Infine,
nel 1516 Israele finirà sotto la dominazione dell’Impero Ottomano che
governerà qui per più di 400 anni.
Il Sionismo e la Nascita dello Stato d’Israele
Nel XIX secolo l’Impero Ottomano comincia a vacillare e, dopo secoli di
diaspora, numerosi ebrei cominciarono a migrare verso la loro terra
promessa. In questo periodo nacque l’ideologia del sionismo, che si
prefissa l’obbiettivo di un ritorno dello stato ebraico in Palestina.
Nel 1920 l’Impero Ottomano si disgrega e la zona è diventata ormai una
bomba ad orologeria. Nel frattempo viene creata la città di Tel Aviv. La
città venne costruita in stile Bauhaus, e sorge sulla “collina di primavera“,
il luogo dove secondo le profezie di Ezechiele gli ebrei esiliati troveranno
dimora. Ma durante la Seconda Guerra Mondiale gli ebrei subirono le
terribili persecuzioni naziste e sovietiche, e verranno inviati in massa nei
lager e gulag, campi di lavoro e di sterminio. Alla fine del secondo grande
conflitto mondiale, con l’ausilio dell’ONU nacque lo Stato di Israele. Tutti
gli ebrei che si salvarono dalle spietate persecuzioni poterono tornare
nella loro agognata terra di origine. Ma questa terra era popolata da
secoli dalle popolazioni arabe. Inizia così l’età contemporanea di questa
regione bramata dalle 3 grandi religioni mondiali, nella speranza che la
Terra di Abramo possa finalmente trovare la sua pace.

CULTURA
Lingua
Mentre fino al 2018, la lingua ebraica e la lingua araba sono state pari
grado le lingue ufficiali dello Stato di Israele, oltre 83 altri linguaggi
differenti vengono parlati nel paese. Quando cominciarono a giungere
sempre più nuovi immigrati, l'istruzione in lingua ebraica si fece vieppiù
importante. L'esperto di lessicografia Eliezer Ben Yehuda, che fondò
l'Accademia della lingua ebraica, ebbe modo di coniare migliaia di nuove
parole e concetti basandosi principalmente sule fonti costituite
dalla Bibbia, dal Talmud - ma non solo quelle - per far fronte ai bisogni e
alle esigenze della vita quotidiana del XX secolo. Le scuole speciali per
l'apprendimento della lingua ebraica, le Ulpan, sono state create nel
corso degli anni in tutte le grandi e piccole città. L'ebraico dei nomi di
famiglia era già un fatto comune nel periodo pre-statale e diventò ancora
più diffuso nel corso degli anni 1950; entro questo primo decennio sarà
pubblicato un opuscolo per aiutare a scegliere correttamente un nome
ebraico. Il primo ministro, David Ben Gurion, esorterà chiunque avesse
dovuto rappresentare ufficialmente il nuovo Stato ad adottare
formalmente un cognome ebraico.
Istruzione
Nel 2012 Israele è stato eletto come il 2º Paese più istruito al mondo,
questo secondo il rapporto fatto pubblicare dall'Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo economico; esso ha rilevato che il 78% del
denaro investito nell'istruzione proviene da fondi pubblici e almeno il 45%
della popolazione ha un diploma universitario o di college.
Religione
L'affiliazione religiosa della popolazione israeliana - sempre nel 2011 - era
ebrea al 75,4%, musulmana al 16,9 %, cristiana al il 2,1%, drusi all'1,7%,
mentre il restante 4,0% non classificato dalla religione, ed infine una
piccola comunità Bahá'í.
Archeologia e architettura
Israele è sede di numerosi scavi archeologici di scuola israeliana, e di
scuole straniere, di archeologia biblica e di archeologia paleocristiana. Tra
questi siti, Masada è Patrimonio dell'Umanità dal 2001,
i tell di Megiddo, Hazor e Be'er Sheva dal 2005. Dal 1981 la Città Vecchia
di Gerusalemme e le sue mura sono Patrimonio dell'Umanità. Tel
Aviv, la città bianca, è un esempio di architettura razionalista in
stile Bauhaus (movimento moderno), Patrimonio dell'Umanità dal 2003.
Sono Patrimonio dell'Umanità anche la Città vecchia di Acri dal 2001 e
la Via dell'incenso - città nel deserto del Negev dal 2005.

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