Padiglione B (Genova)
Il Padiglione B, noto anche come Padiglione Blu o Padiglione Jean Nouvel, è un edificio fieristico che sorge all'interno dell'area della Fiera di Genova.
Progettato dall'architetto Jean Nouvel, sostituisce ingrandendo e modernizzando il preesistente padiglione omonimo risalente agli anni '60 del XX secolo. La nuova struttura, fra le principali dell'area insieme al Palasport, è stata inaugurata nel 2009.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il padiglione storico
[modifica | modifica wikitesto]Il primo edificio denominato padiglione B fu costruito nell'area della Fiera di Genova fra il 1960 e il 1962, durante il periodo di industrializzazione dell'area genovese. Era strutturato in due parti di uguali dimensioni:[1]
- la parte B1 si affacciava - ed era collegata grazie a un sottopassaggio - sulla marina del quartiere fieristico e contava su due gallerie
- la parte B2, di più recente costruzione, portava la superficie complessiva a oltre diecimila metri quadrati.
Il Padiglione B, insieme agli altri edifici dell'area, ospitò per più di un trentennio le principali fiere cittadine, fra le quali l'Euroflora e il Salone nautico di Genova
Il progetto di un rinnovamento e ammodernamento ingegneristico della zona fieristica iniziò a essere discusso alla fine degli anni '90.
Il padiglione moderno
[modifica | modifica wikitesto]Al bando per un nuovo padiglione, promosso dalla giunta del sindaco Giuseppe Pericu con l'obiettivo di un rilancio dell'area, parteciparono noti architetti fra i quali Jean Nouvel, Nicholas Grimshaw e Michael Hopkins.[2] Su avallo dell'amministrazione, nel 2005 vinse il progetto dell'architetto francese Jean Nouvel, già noto per edifici come il Burj Qatar, la Copenhagen Concert Hall e la Torre Glòries di Barcellona.[2][3] I lavori iniziarono alcuni mesi dopo e il precedente padiglione fu demolito nel 2007.[4]
Il 9 aprile 2008, durante la costruzione, si verificò un importante crollo della struttura metallica - alta 18 metri e lunga 48 - che doveva sostenere la copertura del nuovo edificio, e coinvolse anche piloni in cemento e putrelle; i lavori erano momentaneamente sospesi per pioggia e non vi furono quindi feriti.[5][6]
L'inaugurazione del nuovo padiglione, inizialmente prevista per l'autunno del 2008,[4] slittò alla primavera del 2009[7] e infine si tenne il 2 ottobre alla presenza del nuovo sindaco Marta Vincenzi.[8][9]
Dopo l'inaugurazione, la struttura generò accese polemiche sia per gli elevati costi costruttivi,[10][11] sia per l'estetica impattante sul litorale.[11][12] Secondo il progetto che nel 2005 fece aggiudicare i lavori, il tetto avrebbe dovuto essere costituito da un «immenso specchio blu rettangolare»,[2][13][14] successivamente, però, si installò un tetto provvisorio in lamiera verniciata blu che non fu più sostituito.[10][12] L'altezza della struttura, inoltre, oscurò la visibilità della costa dal sovrastante corso Aurelio Saffi.[10][15] Sandro Biasotti, ex presidente della regione, definì l'edificio un «danno per la città»,[10] e il presidente del consiglio genovese degli architetti parlò di «capannone, così com’è»,[10] mentre la stampa lo ribattezzò criticamente "il padiglione degli sprechi".[16][17][18] Fu proposto di gestire il problema del tetto con l'installazione di moduli fotovoltaici, ma la proposta non si concretizzò e il padiglione restò com'era.[19]
Negli anni successivi, con gli altri padiglioni della fiera, la struttura continuò a ospitare le principali fiere cittadine, fra le quali il Salone nautico di Genova.
Nel febbraio 2015, un secondo crollo - più contenuto - interessò il controsoffitto esterno dell'edificio, danneggiando alcune barche e autovetture.[20][21] Per rimettere in sicurezza la struttura furono stanziati dal comune 760.000 euro in regime di somma urgenza.[22] Gli elevati costi di costruzione del padiglione, giunti a circa 43 milioni di euro,[23] e di gestione, contribuirono alla crisi della società che gestiva le attività della fiera,[24][25][26] che nel 2015 mise in mobilità i propri dipendenti e infine andò in liquidazione.[23][27][28][29][30] La vicenda causò contenziosi fra la società costruttrice e quella amministratrice,[8] quest'ultima annunciò anche una causa verso il progettista Jean Nouvel[16] il quale, a sua volta, diffidò dall'utilizzare il proprio nome in associazione all'edificio poiché non completato nel modo da lui previsto.[31][32] Dopo le difficoltà economiche, la gestione dell'area fiera e del padiglione passarono nel 2019 a Porto Antico Spa.[33]
Il 18 agosto 2018 si sono tenuti all'interno della struttura i funerali di stato per le vittime del crollo del Ponte Morandi, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.[34]
Con gli imponenti lavori di riqualificazione dell'intera zona, iniziati con l'approvazione del progetto Waterfront di Levante, il padiglione B e il Palasport sono sopravvissuti alla demolizione che ha invece interessato gli altri edifici dell'area della fiera.[35]
Durante la pandemia di COVID-19, il padiglione è stato utilizzato come centro per la vaccinazione anti COVID-19 in Liguria, attività poi proseguita presso la Sala Chiamata del Porto.[36][37]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio si sviluppa su tre piani: due a uso espositivo e uno intermedio (lato mare) per servizi e uffici; la superficie espositiva complessiva è di ventimila metri quadrati (doppia rispetto al padiglione preesistente). La superficie totale è di trentacinquemila metri quadrati, comprendendo il foyer, spazi comuni, spazi destinati ai servizi e ai locali tecnici. Si caratterizza per un ampio uso di superfici vetrate e di controsoffitti riflettenti.
L'edificio, precedentemente edificato alla quota di 5,50 m sul livello del mare, sorge alla quota 0,90 in continuità con il mare sul quale si affaccia. L'accesso al primo piano avviene dalla parte opposta dov'è stata mantenuta la quota di 5,50 m. Per mezzo di alcune rampe, è possibile anche ai grandi articolati raggiungere l'interno dei due livelli espositivi.
Il progetto dell'architetto Jean Nouvel è stato edificato da Coopsette e i lavori diretti da D'Appolonia.[38][39]
I costi fra manutenzione e canone d'investimento per il padiglione, secondo quanto riferito dal consigliere Matteo Rosso, ammonterebbero a due milioni di euro all'anno.[22][31]
La descrizione di Jean Nouvel
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito la nota descrittiva dell'autore, riferita al progetto originale del 2005 che successivamente non è stato portato a termine:
«È semplice. Troppo semplice perché sia così semplice.
È prima di tutto un piano, un piano blu, troppo blu. Il blu cielo delle fotografie sotto esposte o degli esordi del cinematografo… questo piano è evidentemente un tetto, si leggerà dalla città, dalla strada sopraelevata che lo costeggia, come un'astrazione, un immenso specchio blu rettangolare nel quale si riflette o il blu del cielo o le nuvole che diventano plumbee sotto la pioggia o nel grigiore. Queste nuvole imprimono sullo specchio un lento movimento atmosferico.
L'interno non è a prima vista molto più complicato: due grandi hall orientate verso il mare. una sotto il piano di copertura è una terrazza coperta, completamente aperta sul porto. L'altra è il prolungamento della banchina nell'edificio, anche lei totalmente aperta. Quando dico aperto bisogna intendere interamente vetrato, ma anche ampiamente apribile quando il vento e la temperatura lo consentono. Queste due grandi hall sono sotto due specchi che evocano la superficie del mare. Uno è costituito da piccole onde come la superficie irregolare dell'acqua del porto, come quelle leggere increspature che "ammaccano" il mare. L'altro è ritmato da lunghe onde parallele alla banchina, la variazione d'ampiezza dell'onda crea una sinusoide che decresce avvicinandosi al porto. questi specchi rifrangono, riformano la vita delle esposizioni che coprono, ma anche, su una superficie minore, le barche del porto… nel primo c'è qualcosa di simile al caleidoscopio il cui principio geometrico è perturbato dall'aleatorio, nel secondo si trova, su dei ritmi paralleli, l'allungamento curvo delle immagini come sulle carrozzerie o sui paraurti delle macchine.
Sotto il primo specchio l'illuminazione è assicurata da lampioni "pluggati" al suolo che, ovviamente, non toccano mai il soffitto. Sotto il secondo, i proiettori sono nelle onde, nelle pieghe o dietro a dei vetri a specchio. questi due sistemi creano dei bagliori simili ai famigerati riflessi d'argento con i quali il sole gratifica il mare. Dal porto, dalla banchina, dall'esterno le esposizioni creano un doppio spettacolo di riflessi dinamici, multicolori, movimentati.
Il ristorante, invece, si allunga sul limite tra il porto e le esposizioni beneficiando della serenità della vista delle barche, o, secondo gli sguardi, dei bagliori dinamici degli avvenimenti.[38]»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Massimo Enzo Maria Sotteri e Roberta Ruggia Barabino, Fascicolo (PDF), su Blueprint Competition.
- ^ a b c Roberta Dragone, Nouvel firma un immenso specchio blu per Genova, in edilportale, 8 aprile 2005.
- ^ Renzo Rosso, Bisagno. Il fiume nascosto, Marsilio, 2014, ISBN 8831717901.
- ^ a b Iniziata demolizione padiglione B in fiera, in Primocanale, 9 gennaio 2007.
- ^ Genova: alla fiera crolla un padiglione in costruzione, nessun ferito, in Adnkronos, 9 aprile 2008.
- ^ Massimo Calandri, Crollo Fiera, indagati i vertici, in La Repubblica, 16 aprile 2008.
- ^ Roberta Dragone, Fiera Genova, il nuovo padiglione firmato Jean Nouvel, in Archiportale, 26 settembre 2008.
- ^ a b Mario Paternostro, Il disastro della Fiera e i colpevoli senza nomi, in Primocanale, 14 febbraio 2016.
- ^ Roberta Dragone, Genova inaugura il padiglione fieristico di Nouvel, in Archiportale, 9 ottobre 2008.
- ^ a b c d e Eugenio Agosti, Carignano contro il padiglione B, in Il Secolo XIX, 31 ottobre 2008.
- ^ a b Renzo Parodi, Fiera Genova, carrozzone pubblico al bivio tra speculazione e rilancio, in Il Fatto Quotidiano, 5 marzo 2014.
- ^ a b Donatella Alfonso, Fiera: Nouvel e i gabbiani, attrazione fatale quelle brutte macchie sul tetto blu dipinto di blu, in La Repubblica, 14 luglio 2010.
- ^ Padiglione B Fiera Genova, su Archilovers.com.
- ^ Sulla Fiera il sigillo blu di Nouvel, su Associazione Esposizioni e Fiere italiane.
- ^ Rosso, Pdl: "Padiglione B di Jean Nouvel crea danno paesaggistico", in Primocanale, 16 settembre 2008.
- ^ a b Vincenzo Galiano, Padiglione degli sprechi, la Fiera fa causa a Nouvel, in Il Secolo XIX, 14 aprile 2013.
- ^ Simona Tarzia, Vendita aree fiera, Putti (Chiamami Genova): "Nel disinteresse generale, il Comune ha dato l'OK per cedere qualcosa che appartiene a noi genovesi", in Fivedabliu, 11 aprile 2018.
- ^ Franco Manzitti, Salone nautico in disarmo a Genova, ieri barche, domani…, in Blitz Quotidiano, 18 febbraio 2016.
- ^ Regione: le proposte del Partito Democratico sulla politica energetica in Liguria, in Città della Spezia, 26 novembre 2009.
- ^ Maltempo, crolla il controsoffitto del padiglione B della Fiera, in Il Secolo XIX, 21 febbraio 2015.
- ^ Fiera: crolla parte del controssoffitto del padiglione B, in Genova Today, 23 febbraio 2015.
- ^ a b Fiera di Genova, 760mila euro per la messa in sicurezza del Padiglione B, in Genova Today, 15 luglio 2015.
- ^ a b Raoul de Forcade, Fiera di Genova mette in mobilità tutti i dipendenti, in Il Sole 24 Ore, 19 dicembre 2015.
- ^ Roberto Preve, Fiera: il tetto è blu, ma il posto non c'è più, in La Repubblica, 4 ottobre 2012.
- ^ Michela Serra, Fiera di Genova, quale destino per aree e dipendenti di una società pubblica in liquidazione?, in EraSuperba, 16 marzo 2016.
- ^ Alessandra Costante, Fiera, a rischio 498 aziende dell'indotto, in Il Secolo XIX, 14 aprile 2013.«Sono stati in silenzio negli anni dei grandi investimenti sul Padiglione B, l'opera d'arte dell'archistar Jean Nouvel, considerata oggi la madre di tutte le catastrofi del quartiere fieristico»
- ^ Fiera di Genova, morte annunciata: al via la liquidazione, in Il Secolo XIX, 31 marzo 2016.
- ^ Fiera di Genova S.p.A., su Comune di Genova.
- ^ Via libera liquidazione Fiera Genova, in ANSA, 22 marzo 2016.
- ^ Roberto Sculli, Danno di 34 milioni nella vendita della Fiera di Genova, in Il Secolo XIX, 28 gennaio 2018.
- ^ a b «Errori di gestione, la Fiera rischia la liquidazione», in Il Giornale, 31 luglio 2012.
- ^ Fiera di Genova, Rosso (Pdl): "Situazione critica, subito audizione dei vertici", in Genova24, 30 luglio 2012.
- ^ Emanuela Mortari, Intesa sulle aree Fiera-Porto Antico, a Ucina la concessione decennale, ma solo per il periodo del Salone, in BizJournal, 24 settembre 2019.
- ^ Michele Luna, Funerali solenni a Genova per 19 delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi, su Comune di Genova, 18 agosto 2018.
- ^ Waterfront di Levante, partono i lavori per il nuovo Palasport, su Comune di Genova, 20 gennaio 2021.
- ^ Genova, aperto il centro vaccinazioni alla Fiera: le informazioni utili, in la Repubblica, 28 marzo 2021.
- ^ E. G., Vaccini: chiude l'hub della fiera, l'attività prosegue alla sala Chiamata del porto, in GenovaToday, 1º agosto 2021.
- ^ a b Quartiere fieristico, su fiera.ge.it. URL consultato il 6 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2013).
- ^ Nuovo padiglione fieristico di Genova, in Arketipo, 7 ottobre 2009.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Padiglione Blu
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su portoantico.it.