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Video-Recensione (inserita nel canale YouTube della Biblioteca Comunale di Camposampiero per la r... more Video-Recensione (inserita nel canale YouTube della Biblioteca Comunale di Camposampiero per la rubrica "Consigli Corsari") all'ultimo volume di Marco Novarino, professore associato presso l’Università di Torino, dedicato al complesso e delicato rapporto fra massoneria e chiese evangeliche. Dal vittorioso esito della Seconda guerra d’indipendenza e della conseguente espansione del Regno di Sardegna nella nostra penisola, fino allo scoppio della Prima guerra mondiale. Non una storia svolta su piani paralleli, quasi come se fosse una comparazione dell’una e dell’altra realtà ma, al contrario, Novarino si propone di indagare sui fitti rapporti, legami e reciproche influenze che fra i due mondi si istaurarono, partendo quindi dalla ricostruzione dei percorsi iniziatici e religiosi di coloro che ricoprirono ruoli decisivi nell’evoluzione e dell’una e dell’altra delle due realtà prese in considerazione, nei primi cinquant’anni della nostra storia unitaria. Video-Recensione (inserita nel canale YouTube della Biblioteca Comunale di Camposampiero per la r... more Video-Recensione (inserita nel canale YouTube della Biblioteca Comunale di Camposampiero per la rubrica "Consigli Corsari") al volume "La Julia muore sul posto" di Mario Tognato. Si tratta di un libro autobiografico che narra di guerra. Di quella campagna di Russia del 1942 alla quale partecipa, volontario, con il grado di sottotenente, l'autore. Scritto senza cedere alla retorica, il libro rivela le tappe della progressiva presa di coscienza antifascista del giovane autore, gettando quindi le basi per la sua successiva adesione alla lotta partigiana all'indomani dell'8 settembre. Video-Recensione (inserita nel canale YouTube della Biblioteca Comunale di Camposampiero per la r... more Video-Recensione (inserita nel canale YouTube della Biblioteca Comunale di Camposampiero per la rubrica "Consigli Corsari") all'ultimo volume di Paolo Zanini, professore associato di Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano. Una ricostruzione, assai ben documentata dell’anti-protestantesimo cattolico. Supportato da numerose e variegate fonti archivistiche nonché da una ricca bibliografia e da un altrettanto corposo apparato di note in calce, Zanini affronta il tema considerandolo come un elemento di lunga durata dal quale derivano non poche delle difficoltà che ancora oggi si possono incontrare in Italia nel garantire a tutti i cittadini una reale e piena libertà religiosa. La quale, più che da un principio universalmente sancito, è dipesa e dipende spesso dalla benevolenza dei governi di turno. Video-Recensione (inserita nel canale YouTube della Biblioteca Comunale di Camposampiero per la r... more Video-Recensione (inserita nel canale YouTube della Biblioteca Comunale di Camposampiero per la rubrica "Consigli Corsari") al secondo volume delle memorie “belliche” di Mario Tognato, dedicato alla sua esperienza durante la Resistenza al nazifascismo. Qui la descrizione dei fatti narrati rivela, cito testualmente dalla premessa, lo «svegliarsi di una giovane coscienza prima ancora di ogni sollecitazione politica». Raccoglie quindi gli episodi vissuti in prima persona nel periodo (i venti mesi del titolo, per l’appunto) dall’8 settembre 1943 ai primi del maggio 1945. Papers by Daniele Rampazzo
https://www.laparola.net/studi/studi.php?s=3116, 2025
Un breve studio, di carattere didattico, sulla figura dei profeti dell'Antico Testamento colti ne... more Un breve studio, di carattere didattico, sulla figura dei profeti dell'Antico Testamento colti nelle loro differenze con similari figure presenti nel mondo antico. Un'attenzione particolare è rivolta a Isaia, Geremia ed Ezechiele, tre dei profeti cosiddetti “maggiori”, proponendo anche una breve scheda esegetica, condotta con il metodo storico-critico, di Isaia 55, un commento ad alcuni passi significativi del libro di Geremia e, infine, la questione della "gloria" di Dio in Ezechiele.
laparola.net/studi/, 2025
L'articolo, di carattere essenzialmente didattico, propone un approccio, condotto secondo il meto... more L'articolo, di carattere essenzialmente didattico, propone un approccio, condotto secondo il metodo storico-critico, alla lettura del Pentateuco. Dopo una breve introduzione, atta a evidenziare i tratti fondamentali di tale metodologia, si propongono uno schema del Libro dell'Esodo e una scheda esegetica dei primi sedici versetti del quarto capitolo della Genesi condotti attraverso tale metodologia.
L'Esde. Fascicoli di Studi e di Cultura, 2024
Questo lungo articolo costituisce il tentativo di ricostruire, al di là delle poca attenzione fin... more Questo lungo articolo costituisce il tentativo di ricostruire, al di là delle poca attenzione finora riservatagli dalla storiografia in materia, una biografia articolata di Giovanni Gervasoni (Venezia 1909 - Dachau 1945) evidenziandone, al contempo, il carattere di figura centrale nell'ambito dell'antifascismo attivo all'interno del Metodismo italiano. Tramite l'esame di fonti archivistiche inedite, Gervasoni emerge come un punto di collegamento fondamentale tra i fuoriusciti francesi di "Giustizia e Libertà" ed elementi repubblicani riparati in Svizzera da un lato, con i giovani antifascisti, aderenti alle "Associazioni Cristiane dei Giovani" attive nelle Chiese Metodiste di Padova e Venezia tra la seconda metà degli anni Venti e la prima metà degli anni Trenta, dall'altro. In particolare, viene preso in esame il suo ruolo entro la "cellula" antifascista attiva in seno alla Chiesa Metodista padovana, una delle più importanti di tutto il mondo metodista italiano: composta dal pastore Dante Seta e dalla quasi totalità del Consiglio di Chiesa, nonché da diversi membri di Chiesa tra cui alcuni iscritti nel Casellario Politico Centrale, essa costituisce uno snodo che collega i socialisti padovani, attivi prima dell'avvento del fascismo, con la successiva generazione di resistenti, alcuni dei quali figli di coloro che di tale "cellula" fecero parte. Smantellato il gruppo di antifascisti da un infiltrato del servizio segreto della Milizia fascista, unico caso finora segnalato del genere [con relativo percorso di catecumenato e successivo ingresso nella Chiesa al solo fine di spiarla dall'interno] Gervasoni fu colui che pagò più di tutti la sua adesione all'antifascismo militante. Condannato al confino, viene ricostruito il suo lungo percorso di confinato e carcerato in varie località della Penisola, evidenziandone il carattere di fiero oppositore al fascismo tanto da far sì che i periodi di confino e di carcerazione venissero più volte reiterati. Infine, viene gettata maggiore luce sulla sua ultima fase esistenziale, quella successiva alla liberazione conseguente alla caduta di Mussolini. In particolare, si evidenzia come quanto riferito finora dalla storiografia, in merito alla sua partecipazione alla Resistenza, vada del tutto rivisto, necessitando di ulteriori fonti per accertare chi lo tradì, permettendo alla polizia fascista di tradurlo nelle carceri veneziane. Da qui, prelevato dall'occupante tedesco, venne poi inviato al campo di sterminio di Dachau, sua ultima destinazione finale. Uno studio che vuole quindi proporre la tesi di come l'antifascismo di numerosi membri delle Chiese metodiste, soprattutto iscritti alle inter-denominazionali "Associazioni Cristiane dei Giovani", fosse non solo culturale e ideologico ma anche politico e attivo, operativo sul campo.
La Pagina di Campalto. Mensile a sfondo sociale di pubblica utilità, 2024
Breve storia, a carattere didattico-divulgativo, di una delle tante isole scomparse della Laguna ... more Breve storia, a carattere didattico-divulgativo, di una delle tante isole scomparse della Laguna Veneta: San Leonardo in Fossa Mala. Posta nei pressi del cosiddetto Canale dei Petroli, che collega la zona industriale di Porto Marghera alla bocca di porto di Malamocco, San Leonardo era sede di un importante monastero medievale, in essere fra l'Xi e il XIV secolo. Erosa e sommersa a più riprese dalle acque della laguna, San Leonardo è stata riscoperta solo negli anni Settanta e indagata, dal punto di vista archeologico, negli anni Ottanta del Novecento e quindi nel 1995 e successivamente nel 2019 .
La Pagina di Campalto. Mensile a sfondo sociale di pubblica utilità, 2024
In un articolo di taglio didattico e divulgativo, la lunga storia dei traffici commerciali tra Ve... more In un articolo di taglio didattico e divulgativo, la lunga storia dei traffici commerciali tra Venezia e i regni dell'Africa sub-sahariana relativamente alle perle in vetro di Murano. Dalle coste mediterranee del continente africano, attraverso le vie carovaniere, fino agli attuali stati della Mauritania e del Mali, per arrivare poi fino in Ghana, le murrine muranesi diventano una merce preziosa per le classi dirigenti africane. Una storia per lo più misconosciuta e tutta da scoprire.
La Pagina di Campalto. Mensile a sfondo sociale di pubblica utilità, 2024
Breve articolo, di carattere didattico-informativo, sulle vicende di una colonia latina nel Mar N... more Breve articolo, di carattere didattico-informativo, sulle vicende di una colonia latina nel Mar Nero, alla foce del fiume Don: Tana è un esempio di convivenza fra genovesi e veneziani anche in un'epoca nella quale le due Repubbliche erano non solo in concorrenza per il predominio marittimo-commerciale ma anche impegnate in una serie di scontri aperti veri e propri. Ricordata essenzialmente (ed erroneamente) come una colonia genovese, cosa questa valida per Caffa e altre località della Crimea, la Tana era un punto di partenza per l'Estremo Oriente e per il Nord (Baltico, Mosca e Novgorod). Alle scarse testimonianze archeologiche, dovute alla morfologia del terreno, soggetto alle periodiche piene del delta del Don e alla successiva conquista turca, fa eco una documentazione archivistica consistente sia pure presa in considerazione solo da poco tempo. Una Venezia "fuori" Venezia, con le sue chiese, i suoi notai, i suoi conventi, in buona parte da scoprire.
La Pagina di Campalto, 2024
Tra i resti di una galea trecentesca, individuata, tra il 1996 e il 1997, al largo delle casse di... more Tra i resti di una galea trecentesca, individuata, tra il 1996 e il 1997, al largo delle casse di colmata nella Laguna a sud di Venezia, viene individuato un graffito inciso con una lama. Si tratta di un rinvenimento unico in quanto raffigura una galea tecnologicamente all'avanguardia per l'epoca, una sorta di "Ferrari" dei mari. E con una particolarità in più: la nave ha un timore all'epoca usato solo nei mari dell'Europa settentrionale. Dobbiamo allora anticipare la data di introduzione del timone prodiero sulle navi che solcavano il Mediterraneo? Qualche marinaio veneziano l'ha visto nelle sue navigazioni lungo le rotte nordiche e deciso di inciderlo su una vecchia galea che di lì a poco sarebbe stata affondata?
La chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma. Una testimonianza fondamentale della storia europea. Volume secondo: "Da Lepanto a Bilà Hora. Maria "potens in proelio", 2024
In posizione panoramica, sul punto più alto del Montello, uno dei luoghi simbolo della Grande Gue... more In posizione panoramica, sul punto più alto del Montello, uno dei luoghi simbolo della Grande Guerra nel nostro Paese, nel 1923, durante l’episcopato di Andrea Giacinto Longhin, viene aperta al culto, in una ex baracca militare, una chiesa dedicata a Santa Maria della Vittoria. Venti chilometri più a est, a Maserada, lungo il Piave, fin dal primo Settecento, sorge un oratorio, con la stessa dedicazione, che custodisce al suo interno una riproduzione del quadro della Madonna di Pötsch che viene incoronata dallo stesso vescovo l’8 luglio 1917. In precedenza, il 27 aprile dello stesso anno, mons. Longhin, nel duomo di Treviso, emise il voto solenne di innalzare alla Vergine Ausiliatrice una chiesa, dando poi, a partire dal 1923, l’avvio alla costruzione del Tempio Votivo nell’immediata periferia a sud-est della città. Ci troviamo allora di fronte a un fenomeno di longue durée, ovvero a una struttura storica di lunga durata che, come ci insegna la scuola delle Annales, ci può consentire, in una prospettiva plurisecolare, di comprendere come eventi del primo Novecento siano strutturati attorno a una tradizione sorta nella prima età moderna. In questo caso, il culto alla Madonna del Rosario legata al trionfo cristiano a Lepanto e agli assedi di Vienna. Una venerazione che costituisce una memoria storica per i paesi dell’Europa occidentale, ma che rientra anche nel campo delle tradizioni inventate come ci insegna Hobsbawm. Siamo quindi in presenza di un insieme di pratiche che, agendo sulla lunga durata, si propongono di “inculcare” determinati valori e norme di comportamento ripetitive, in una implicita continuità con il passato. Ecco quindi che il culto di Santa Maria della Vittoria viene, all’indomani della vittoria nella Grande Guerra, riutilizzato per rinsaldare vincoli nazionali e per connotare la fisionomia non solo di singole classi sociali, ma di quell’intera Italia che il fascismo sta costruendo. In collaborazione con una Chiesa cattolica ormai avviatasi a diventare “Concordataria”, cercando l’affermazione, sia sul piano nazionale che internazionale, attraverso una legittimazione che affonda le sue radici in un passato lontano.
Metodisti in Italia, 2024
In merito alle comunità metodiste italiane, la storiografia nota un’attività antifascista, parlan... more In merito alle comunità metodiste italiane, la storiografia nota un’attività antifascista, parlando però di «antifascismo culturale, senza implicazioni politiche immediate» e rilevando come ben pochi fra i pastori metodisti abbiano svolto una reale e attiva opposizione al regime. Pertanto, le manifestazioni di antifascismo militante, all’interno delle chiese metodiste ed evangeliche in generale, si dovettero ai giovani membri delle inter-denominazionali ACDG (Associazioni Cristiane dei Giovani) ma sarebbero state condotte «in termini politici e in organizzazioni politiche, senza alcuna volontà di coinvolgimento delle chiese». In realtà, e questo è l'assunto fondamentale di questo lavoro, come si può vedere dal paragrafo dedicato al gruppo antifascista attivo in seno alla chiesa metodista di Padova, questa “battaglia” coinvolse anche diversi membri di chiesa: pastori e laici, che furono antifascisti perché erano metodisti. Non quindi “a margine”, ma all’interno della chiesa stessa: in quanto metodiste e quindi con un certo background, queste chiese si impegnarono in una vera e propria battaglia per la libertà.
Migrazioni moderne e contemporanee. Un approccio globale, 2024
Questo articolo vuole costituire un contributo a una storia ancora tutta da indagare: quella degl... more Questo articolo vuole costituire un contributo a una storia ancora tutta da indagare: quella degli italiani emigrati che, una volta convertiti in terra straniera alla fede evangelica, ritornati al proprio paese d'origine, per una scelta strategica operata da parte delle Chiese madri all'estero, furono i creatori di molte realtà protestanti presenti in Italia. E questo anche in pieno regime fascista, all'indomani del Concordato. Quindi ben oltre i limiti cronologici che la storiografia ha finora evidenziato, incentrando, inoltre, la propria ricerca essenzialmente sulle comunità evangeliche di lingua italiana all'estero.
La Pagina di Campalto. Mensile a sfondo sociale di pubblica utilità, 2024
Breve articolo, di taglio divulgativo-informativo, relativo alle tracce di reperti archeologici c... more Breve articolo, di taglio divulgativo-informativo, relativo alle tracce di reperti archeologici che possano avvalorare l'ipotesi dei possibili viaggi oceanici dei veneziani fratelli Zen (Nicolò e Antonio) compiuti, rispettivamente, nel 1387 e nel 1397. In particolare, gli scavi archeologici compiuti in Islanda (1987-1995) presso il monastero agostiniano sull’isola di Videy, nei pressi di Reykiavjk e considerato il primo insediamento cristiano dell'isola oltre a quelli più recenti (agosto 2020) dall'archeologa dell’Università di Reykjavik, Steinunn Kristjansdottir, presso le rovine del monastero di Pingeyraklaustur, nel nord dell’isola. Infine, una citazione d'obbligo in merito agli scavi presso il celeberrimo sito vichingo di L’Anse aux Meadows nella parte più settentrionale di Terranova
La Pagina di Campalto. Mensile a sfondo sociale di pubblica utilità, 2024
Primavera 1994: i lavori di restauro della chiesa veneziana di San Giovanni Elemosinario portano ... more Primavera 1994: i lavori di restauro della chiesa veneziana di San Giovanni Elemosinario portano alla scoperta di una tomba affrescata nei pressi dell'ingresso principale: un vano sotterraneo di due metri x uno e profondo un metro e mezzo circa. Un ambiente ipogeo ingombro da un'ottantina di scheletri appartenenti a uomini e donne, segno di un riutilizzo ininterrotto della tomba fino alla caduta della Serenissima. La caratteristica più importante è però data dalla presenza di affreschi lungo tutte le pareti della tomba: una Madonna con il Bambino; una Crocifissione tra San Francesco e il probabile committente; figure di frati oranti tra cui un Sant'Antonio con il giglio in mano. Ipotizzando una probabile funzione di "protezione" rappresentata dagli affreschi, la si è posta in relazione con un'altra tomba affrescata (fortemente degradata) presente nella chiesa veneziana di San Salvador. Sempre nella Chiesa di San Giovanni Elemosinario, nel corso della stessa campagna di restauri, è emersa un'altra tomba, al di sotto della pavimentazione, che presenta, al posto degli affreschi, dei graffiti "di protezione" di evidente sapore magico-devozionale. Infine, conclude il breve articolo, un riferimento alle tombe affrescate presenti sotto la pavimentazione della padovana Chiesa di Santa Caterina e della Chiesa di San Giacomo Apostolo a Castelfranco Veneto (TV).
La Pagina di Campalto. Mensile a sfondo sociale di pubblica utilità, 2024
Un racconto, a fini didattico-informativi, del rinvenimento (febbraio 2024) dei resti della prima... more Un racconto, a fini didattico-informativi, del rinvenimento (febbraio 2024) dei resti della prima chiesa di San Geminiano in Piazza San Marco a Venezia. Oltre ai resti materiali dell'edificio religioso alto-medievale, lo scavo ha messo in luce anche alcune sepolture collettive. A quanto finora emerso, sembra non trattarsi di una fossa comune ma di una tomba in muratura con caratteristiche di monumentalità e tali quindi da ipotizzare, in attesa delle indagini antropologiche, di persone di un certo rilievo nella Venezia dei primi secoli del dogado.
La Pagina di Campalto. Mensile a sfondo sociale di pubblica utilità, 2024
Un articolo, di taglio divulgativo ma ben documentato, sul rinvenimento, nel 2005, sul rinvenimen... more Un articolo, di taglio divulgativo ma ben documentato, sul rinvenimento, nel 2005, sul rinvenimento, in Alaska, di perle in vetro di Murano datate, tramite radiocarbonio, tra il 1443 e il 1488. A tutt'oggi, quindi, il più antico manufatto europeo giunto sul continente americano prima delle spedizioni di Colombo. Con un excursus sulle possibili ipotesi in merito alla possibilità di rotte commerciali tra Venezia e le Americhe per via di terra.
La Pagina di Campalto. Mensile a sfondo sociale di pubblica utilità, 2023
Settembre 2018. Dagli scavi condotti nell'isola di Torcello, da parte di una équipe coordinata da... more Settembre 2018. Dagli scavi condotti nell'isola di Torcello, da parte di una équipe coordinata dall'Università "Ca' Foscari" di Venezia, emerge lo scheletro di un giovane in buono stato di conservazione. Ascrivibile all'VIII sec. d.C., è la prima sepoltura alto-medievale rinvenuta nell'isola. Ciò ha reso possibile il dare risposta a tutta una serie di domande su quali fossero i primi abitanti di Torcello. Soprattutto, collegandola con ulteriori reperti emersi durante gli scavi, si è visto come a Torcello il "boom" demografico, tradizionalmente connesso all'Anno Mille, sia avvenuto fra l'VIII e il IX secolo. E, inoltre, come vada rivista la tradizione che vuole Torcello creata dai profughi altinati in fuga dalle invasioni barbariche. In realtà, questo lembo di terra lagunare si configura come il porto di Altino dopo il progressivo interramento delle aree portuali di quest'ultima località e la conseguente necessità di spostare lo scalo su aree con maggiore capienza acquea.
La Pagina di Campalto. Mensile a sfondo sociale di pubblica utilità, 2023
Un resoconto, a fini divulgativi, dell'ultima campagna di scavi (agosto 2023) nel sito del monast... more Un resoconto, a fini divulgativi, dell'ultima campagna di scavi (agosto 2023) nel sito del monastero dei Sant'Ilario e Benedetto a Dogaletto di Mira, ai margini della Laguna Veneta. Un excursus dai primi ritrovamenti (1757-1761) catalogati dall'architetto Tommaso Temanza, passando per i primi scavi, condotti con metodo scientifico moderno, sul finire dell'Ottocento, per giungere ai più recenti (2007 e 2020). La scoperta ora di una nuova chiesa, ancora più antica della primitiva basilica già messa in luce e successivamente interrata, con un'attenzione anche alle nuove tecnologie non invasive utilizzate.
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