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Seminario Aristotelico del mercoledi 16 settembre 2020 h 1730 Lettura di Zeta 6 Il seminario di oggi porta su Zeta 6, il cui testo critico è allegato in coda a questo documento, con la traduzione di Enrico Berti Questo documento comincia con Epsilon 1, che risulta indispensabile per capire alcuni aspetti dei capitoli Zeta 5-6. Il documento sarà suscettibile di aggiornamento con una nostra traduzione in corso d'opera filosofiantica.uniupo [Questi testi e materiali sono tratti, salvo diversa indicazione, dalla dispensa S. Fazzo Uniupo di Filosofia antica e come tali sono coperti da copyright. Da non citare senza il consenso] Epsilon 1 Libro VII (Zeta) 286
Posizione sostanziale dei beneficiari di un trust a titolo gratuito e loro legittimazione processuale: un’ipotesi di litisconsorzio necessario?, 2019
Posizione sostanziale dei beneficiari di un trust a titolo gratuito e loro legittimazione processuale: un’ipotesi di litisconsorzio necessario?
Bando del prossimo incontro della Scuola di Formazione in Studi Storico-Religiosi promossa dal Museo delle Religioni Raffaele Pettazzoni: "I moti e le turbolenze nei percorsi spirituali e di identità religiosa. Ebraismo e conversioni" (12-14 febbraio 2019, Genzano di Roma). Interverranno: Marina Caffiero (Sapienza Università di Roma), Piero Capelli (Università Ca’ Foscari Venezia), Rav Roberto Della Rocca (Direttore Dipartimento Educazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), Anna Foa (Sapienza Università di Roma), Luigi Galieti (Sindaco di Lanuvio), Giuliana Gemelli (Alma Mater Studiorum - Università di Bologna), Alessia Lirosi (Sapienza Università di Roma), Piergabriele Mancuso (Medici Archive Project), Caterina Moro (Università degli Studi Roma Tre), Myriam Silvera (Unione delle Comunità ebraiche italiane).
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010, 2011
Poco importa che si intenda una Prospettiva che sia logica (aggettivo) in quanto 'ragionevolmente conseguente', oppure si auspichi una Logica (sostantivo) prospettiva perché lungimirante: la sostanza è simile e l'ambiguità voluta, a chiarire sinteticamente che si intende riflettere su entrambi i significati. In effetti, se a suo tempo non avessi avuto l'assicurazione di poter ragionare anche su un'evoluzione sensata (cioè una logica Prospettiva) della scelta di mettere in cantiere un SIT sull'archeologia di Roma, avrei declinato il lusinghiero invito di Mirella Serlorenzi e Angelo Bottini a dare il mio modestissimo contributo alla buona riuscita del SITAR. In primo luogo per evitare di trovarmi in aperta contraddizione con me stesso 1 , a fare i conti con un'ormai dissipata fiducia in merito alla possibilità di costruire una base di conoscenza archeologica condivisa. Sfiducia originata da un sofferta e profonda disillusione e irrobustita nell'esperienza delle molte occasioni perse. In secondo luogo per non essere costretto a rispondere -comunque a me stessoad un'insidiosa domanda: perché un altro SIT dedicato all'archeologia di Roma? O, ancora meglio: perché un altro SIT dedicato all'archeologia? E perché tornare a fare la comparsa nell'interminabile show dei mille prototipi-che-tali-restano, pretestuosamente utilitaristici e non utili? La disponibilità a guardare 'in prospettiva' mi ha però rassicurato e, inoltre, credo che un salto di qualità sia oggi, rispetto al passato recente, più accessibile: tecnologicamente più supportato, certo, ma anche culturalmente più giustificabile o, meglio, più intellegibile e, in qualche modo, anche 'atteso' al di fuori della nostra minuscola cerchia di specialisti. Nel senso che, oggi, si può forse riconoscere quale sistema dialettico davvero lungimirante (cioè una Logica prospettiva) quella stessa pulsione alla sistematizzazione della complessità che ci entusiasmava tanti anni or sono; ma solo a condizione che finalmente si decida di porre questo patrimonio di conoscenza esperta anche al servizio della città e del territorio: 'bene comune' 2 per chi li abita, li usa, li percorre. «È pericoloso concentrare tutto questo movimento intellettuale [...] in un gabinetto di un capo d'ufficio del Ministero...». Questa frase, pronunciata dall'on. Ruspoli, nel 1875, contro la costituenda Carta archeologica d'Italia 3 ed i suoi promotori parlamentari (Ruggero Bonghi e Felice Bernabei), continua a suonare torva, ancorché ricoperta dalla polvere degli archivi di stato. Si è soliti interpretarla quale sintomo di preoccupazione SITAR 2010 1 AZZENA 2009. 2 Alberto Magnaghi riconosce al territorio lo status di 'bene comune' per eccellenza, dal quale è possibile derivare lo «statuto di ciascun luogo e dei diritti dei cittadini rispetto ai singoli beni che lo costituiscono» (MA-GNAGHI 2006). 3 Per le vicende post-unitarie delle carte archeologiche, si fa qui e di seguito riferimento essenzialmente a GA-MURRINI et al., passim, CASTAGNOLI 1993a e compendio in AZZENA 2001; cfr. ora PALOMBI 2006.. 3_azzena_LAST:sitar 12/10/2011 18.48 Pagina 29
Prefazione al volume di Leonardo Sacco, L'ideale di libertà e di tolleranza. Raffaele Pettazzoni (1883-1959) e la coscienza storico-religiosa degli italiani, Lithos, Roma 2016
Pubblichiamo un saggio di affilata ermeneutica, risalente al 1980, sul poeta del "Galateo in bosco". Viene qui acutamente indagata una ricerca letteraria, includente lingua e dialetto, avvitata tra la 'langue' e la 'parole', che organizzava un enorme serbatoio culturale e mostrava l'esistenza d'una memoria lucida tra segno e senso all'interno del corpus linguistico. Un'opera, quella dell'autore di Pieve di Soligo, sempre originalissima e liberamente creativa, capace di comporsi attraverso il linguaggio psicanalitico dentro una corsa-rincorsa alla realtà e uno strenuo confronto retorico e fonetico con la natura e le sue metamorfosi.
Teorie & Modelli, 2013
The paper compares the ideas developed by Bozzi and Stumpf with regard to unity, identity, and causality. Although Bozzi’s formulation is independent from the one made by Stumpf in his Erkenntnislehre (1939-1940), these two positions share the same innovative importance granted to perceptual experience and to the problem of the origin of categories. Thus, despite different levels of awareness and formalization, in both authors we see the features of what we can call – analogous- ly to Bozzi’s naïve physics – a “naïve metaphysics”, at whose core lie the refusal of intellectualism, and the determination of the origin of categories in the concrete stream of perception.
I tondi di Venezia e Dumbarton Oaks. Arte e ideologia imperiale tra Bisanzio e Venezia / The Tondi in Venice and Dumbarton Oaks. Art and Imperial Ideology between Byzantium and Venice, Roma, Viella -Venezia, Centro Tedesco di Studi Veneziani, 2019
Alceo Dossena e i falsi da museo Il mercato americano, lo scandalo e il ruolo di Elia Volpi Ho incontrato per la prima volta un'opera di Alceo Dossena nel corso delle mie ricerche su Elia Volpi, Palazzo Davanzati e la vendita della "fiorentinità" oltreoceano, come gusto nell'arredo, come legittimazione culturale per i miliardari e come status symbol per la classe media americana. 1 Due suoi rilievi in marmo, la Madonna Annunciata e l'Angelo, attribuiti al loro apparire sul mercato a Lorenzo Vecchietta, si trovano infatti a Città di Castello, sulla tomba di Elia Volpi (Fig. 1a-b), morto il 26 novembre del 1938, un anno dopo Alceo Dossena. Ritrovare questi due personaggi uniti oltre la morte è una coincidenza davvero singolare. Il grande antiquario e il falsario geniale, due figure complementari per la comprensione di un'epoca piena di fermenti e di contraddizioni; attraverso gli avvenimenti che li videro protagonisti possiamo infatti mettere in luce aspetti significativi del periodo storico che va da Firenze capitale d'Italia alla crisi economica internazionale del 1929. Volpi aveva venduto l'Annunciazione nel 1924, ma gli era stata restituita nel 1928 quando lo scandalo delle false sculture era esploso, travolgendo carriere, reputazioni e patrimoni. Dossena e Volpi, ambedue di umili origini, venendo dalla provincia italiana avevano entrambi a loro modo "conquistato" l'America. Le loro vite molto diverse, per condizione economica e per vicende personali, si erano svolte parallele, incrociandosi in varie occasioni anche se, basandosi sulle dichiarazioni di Volpi, si erano incontrati e conosciuti solo nel novembre del 1928: «Conobbi il Dossena una ventina di giorni fa: mi recai da lui quando me se ne fece con insistenza il nome, come autore di alcune opere da me acquistate ed in parte rivendute». 2 Elia Volpi godeva di enorme prestigio negli Stati Uniti e vantava una clientela importante sia fra i collezionisti che fra i musei. Era dunque la persona giusta, anche secondo Alfredo Pallesi, che stava facendo produrre le opere a Dossena, per proporne l'acquisto oltreoceano. Fra i suoi prestigiosi clienti Volpi aveva avuto, già dalla fine dell'Ottocento, Isabella Gardner e il banchiere Morgan, ma fu a partire dal 1916, con la leggendaria asta a New York all'American Art Association, dove mise in vendita tutto il contenuto di Palazzo Davanzati, il suo museo privato a Firenze, che la sua vita professionale ebbe una decisa accelerazione. Negli stessi mesi Dossena aveva incontrato Fasoli e Pallesi, dando inizio alla sua carriera di "falsario". 3 Dunque il 1916 fu per entrambi l'anno della svolta, l'anno in cui le loro vite cambiarono e i loro destini cominciarono a incrociarsi. Con la spregiudicatezza e lungimiranza che lo avevano sempre caratterizzato, l'antiquario, ormai quasi sessantenne, dimostrava di non accontentarsi più delle vendite, se pure cospicue, ai singoli collezionisti e ai musei e tentava l'avventura oltreoceano, offrendo al vasto pubblico americano tutta la sua collezione, risultato di oltre un decennio di intensa attività. Erano passati sei anni dalla solenne inaugurazione di Palazzo Davanzati e il catalogo dell'asta, splendidamente illustrato, riportava fotografie dell'arredo e l'intero articolo di John Rusconi, apparso nel 1911 su «Les Arts». Il punto di forza della vendita era proprio la fama che ormai
Donzelli, 2017
Un esordio folgorante – nel 1962, a trent’anni –, quello di Salvatore Mannuzzu, e poi un lungo «esilio» dalla narrativa, dal quale lo scrittore sardo esce con un romanzo che di nuovo e con più clamore lo riporta sotto i riflettori del pubblico e della critica, tanto da diventare un vero e proprio «caso letterario». Da allora – e siamo al 1988, l’anno di Procedura – i romanzi e i racconti si succedono, rivelando i contorni di quella che si definisce sempre più come la figura di uno dei più solidi narratori contemporanei. E se è il giallo il genere a cui si tende ad accostare la scrittura di Mannuzzu, è bene precisare che si tratta di una «parentela» assai lontana, e messa continuamente in crisi e sotto accusa: la tensione che percorre le pagine lavora, spesso sottotraccia, a corrodere dall’interno l’intima struttura di un genere che, se mantiene gli elementi tipici dell’inchiesta e della suspense, tuttavia ne esce rinnovato fino a diventare altra cosa, mostrando una densità e una problematicità tra le più ricche della letteratura italiana contemporanea. Con la sua scrittura dai tratti stilistici e tematici potenti, Mannuzzu si pone strenuamente alla ricerca, perlopiù vana, del senso, ingaggiando, proprio come i suoi personaggi, un corpo a corpo con simboli e metafore, cosciente che la crisi nella quale è immerso è propria di un tempo agitato nelle urgenze del presente ma perso dentro cose minime. E il fantasma evocato dal titolo corrisponde appunto alla natura che, in vari modi, assumono i protagonisti romanzeschi, imprendibili e sfuggenti, spesso abitati da una folla di demoni, primo tra tutti quello del seduttore, disponibile, proprio per il suo essere indefinito, a lasciarsi affascinare da tutto, e incapace di scegliere. Da questo studio, in cui finalmente si offre uno sguardo a tutto tondo sull’opera narrativa di Salvatore Mannuzzu, emerge il ritratto di uno scrittore perennemente in lotta con sé stesso, capace di inchiodare la vita alle proprie contraddizioni.
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Kürt tarihi dergisi, 2024
International Journal of Molecular Sciences, 2020
Journal of management issues, 2019
Revista de Educación en Biología
Saeculum Christianum
Journal of Economics and Sustainable Development, 2019
Frontiers in Ecology and Evolution, 2018
Academia Engineering, 2024
Ética Indagações e Horizontes
Bioelectronic Medicine
The Journal of the Acoustical Society of America, 1991