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Premessa

2022, AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses)

Questo volume di «AOQU» raccoglie gli atti del convegno Comico, eroicomico, satirico e umoristico. Forme, stili e pratiche dal moderno al contemporaneo che si è tenuto presso l'Università di Pisa nei giorni 27 e 28 settembre 2022. Il convegno, realizzato con il sostegno della Regione Toscana, ha costituito la tappa finale delle ricerche sviluppate intorno al Progetto d'Ateneo (PRA) Comico, eroicomico, satirico e umoristico coordinato da Maria Cristina Cabani presso l'ateneo pisano. L'esigenza di indagare gli aspetti stilistici, linguistici e teorici delle diverse tipologie di scrittura riconducibili al genere eroicomico è nata in seguito alla constatazione di un vuoto critico: diversi sono gli studi, anche recenti, dedicati al comico, all'umoristico, alle forme della satira e all'eroicomico; raramente, tuttavia, tali modalità espressive sono state analizzate secondo una prospettiva per quanto possibile unitaria. La strutturazione coordinata degli interventi e il dialogo avuto durante gli incontri del PRA hanno consentito il disegno di un quadro comune di tipo storico, teorico e metodologico grazie al quale è stato possibile valutare le costanti e le differenze esistenti tra generi considerati contigui, a partire dall'età moderna per giungere fino alle soglie del Novecento e della contemporaneità. Nel Cinquecento il comico non è ancora interessato dai fenomeni di teorizzazione che contraddistingueranno i periodi successivi: in questa sede Giuseppe Crimi fornisce un importante studio su un testo ancora poco indagato come la Zaffetta di Lorenzo Venier, mentre Francesco Brancati indaga i rapporti tra Alessandro Tassoni, fondatore dell'eroicomico, e la tradizione burlesca del XVI secolo. Di taglio metodologico è il contributo di Maria Cristina Cabani, che discute le molteplici problematiche relative al commento di un poema complesso e stratificato come La Secchia rapita. Il corpus della poesia eroicomica secentesca è tuttora poco sfruttato in chiave storico-linguistica, l'uso riflesso di dialetti e lingue straniere è un ingrediente tipico del ge-

PREMESSA Questo volume di «AOQU» raccoglie gli atti del convegno Comico, eroicomico, satirico e umoristico. Forme, stili e pratiche dal moderno al contemporaneo che si è tenuto presso l’Università di Pisa nei giorni 27 e 28 settembre 2022. Il convegno, realizzato con il sostegno della Regione Toscana, ha costituito la tappa finale delle ricerche sviluppate intorno al Progetto d’Ateneo (PRA) Comico, eroicomico, satirico e umoristico coordinato da Maria Cristina Cabani presso l’ateneo pisano. L’esigenza di indagare gli aspetti stilistici, linguistici e teorici delle diverse tipologie di scrittura riconducibili al genere eroicomico è nata in seguito alla constatazione di un vuoto critico: diversi sono gli studi, anche recenti, dedicati al comico, all’umoristico, alle forme della satira e all’eroicomico; raramente, tuttavia, tali modalità espressive sono state analizzate secondo una prospettiva per quanto possibile unitaria. La strutturazione coordinata degli interventi e il dialogo avuto durante gli incontri del PRA hanno consentito il disegno di un quadro comune di tipo storico, teorico e metodologico grazie al quale è stato possibile valutare le costanti e le differenze esistenti tra generi considerati contigui, a partire dall’età moderna per giungere fino alle soglie del Novecento e della contemporaneità. Nel Cinquecento il comico non è ancora interessato dai fenomeni di teorizzazione che contraddistingueranno i periodi successivi: in questa sede Giuseppe Crimi fornisce un importante studio su un testo ancora poco indagato come la Zaffetta di Lorenzo Venier, mentre Francesco Brancati indaga i rapporti tra Alessandro Tassoni, fondatore dell’eroicomico, e la tradizione burlesca del XVI secolo. Di taglio metodologico è il contributo di Maria Cristina Cabani, che discute le molteplici problematiche relative al commento di un poema complesso e stratificato come La Secchia rapita. Il corpus della poesia eroicomica secentesca è tuttora poco sfruttato in chiave storico-linguistica, l’uso riflesso di dialetti e lingue straniere è un ingrediente tipico del geAOQU Comico, eroicomico, satirico, umoristico, a cura di F. Brancati e M.C. Cabani, III, 2 (2022) https://riviste.unimi.it/aoqu - DOI 10.54103/2724-3346/19525 nere: Roberta Cella lo affronta mediante lo studio della lingua del poema di Tassoni mentre Marco Maggiore si occupa di quella della Franceide di Giovan Battista Lalli. Ancora di ambito seicentista sono i saggi di Leonardo Bellomo, Federico Contini e Giuseppe Guarracino rispettivamente dedicati ai proemi e ai congedi del poema eroicomico, all’Eneide travestita di Lalli e alla Lucerna di Francesco Pona. Successivamente, durante l’Ottocento, la forma eroicomica sarà ripresa da Giacomo Leopardi con la sua Batracomiomachia: sulle forme e sui problemi connessi all’eroicomico leopardiano si soffermano i lavori di Annalisa Andreoni e Chiara Tognarelli. Il volume raggiunge infine le soglie della contemporaneità con i saggi di Massimiliamo Malavasi su un testo peculiare come il Risaotto al pomidauro di Edoardo Scarfoglio e di Bruno Mazzoni sul Levante di Mircea Cărtărescu. Desideriamo ringraziare Michele Comelli per l’attenzione e il costante supporto con i quali ha seguito le varie fasi del nostro lavoro. Francesco Brancati e Maria Cristina Cabani 8
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