Alan Bray
Alan Bray (Leeds, 13 ottobre 1948 – Londra, 25 novembre 2001) è stato uno storico e attivista britannico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Hunslet, Leeds, in una famiglia della classe operaia, Bray perse la madre all'età di dodici anni. Dopo i primi studi a Leeds, Bray studiò all'Università di Bangor, Galles. Successivamente, frequentò un seminario anglicano per un anno, prima di cominciare una carriera da funzionario pubblico. Dichiaratamente gay, Bray ebbe una relazione per quasi tutta la vita con Graham Wilson, suo compagno di liceo.[1] Negli anni 70 si unì al Gay Liberation Front, mentre negli anni 80 si convertì al cattolicesimo e fece spesso tramite tra il cardinale Basil Hume e gruppi LGBT cattolici locali.[2]
Nel 1982 fu pubblicata la sua opera più nota, Homosexuality in Renaissance England, un influente studio dell'omosessualità nel Rinascimento inglese. Nel 1996 gli fu diagnosticata l'HIV, mentre nel 1997 e 1998 fu fellow di Birkbeck, Università di Londra. Morì nel 2001 per complicazioni legate all'HIV e il suo secondo libro, The Friend, uscì postumo nel 2002.[3]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Homosexuality in Renaissance England, Londra, Gay Men's Press, 1982
- The Friends, Chicago, University of Chicago Press, 2002
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Stephen Gee, Obituary: Alan Bray, su the Guardian, 18 dicembre 2001. URL consultato il 15 novembre 2018.
- ^ Robert Aldrich, Who's Who in Contemporary Gay and Lesbian History: From World War II to the Present Day, collana Psychology Press, 2000.
- ^ Nick Rumens, Queer Company: The Role and Meaning of Friendship in Gay Men's Work Lives, collana Ashgate Joins Routledge, 2011, p. 29.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alan Bray
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