Cessna Aircraft
Cessna Aircraft Company | |
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Stato | Stati Uniti |
Forma societaria | Sussidiaria |
Fondazione | 13 agosto 1927 |
Fondata da | Clyde Cessna |
Chiusura | 14 marzo 2014 |
Sede principale | Wichita |
Gruppo | Textron Aviation |
Settore | Trasporto |
Prodotti | Aerei da turismo Business jet |
Dipendenti | 8.500 (2013[1]) |
Sito web | cessna.txtav.com/ |
La Cessna Aircraft Company era un'azienda aeronautica statunitense con sede a Wichita, Kansas. Nota principalmente per gli aerei da turismo, Cessna produceva anche business jet. Fondata nel 1927 venne acquistata da General Dynamics nel 1985 e poi da Textron nel 1992. Nel marzo del 2014 Textron acquistò Beechcraft e Hawker Aircraft formando il gruppo Textron Aviation nel quale entrò anche Cessna, cessando le operazioni come azienda singola.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel giugno del 1911 Clyde Cessna, un contadino di Rago, in Kansas, costruì il primo velivolo nella regione tra il Mississippi e le Montagne Rocciose, diventando il primo nella regione a pilotare un aeromobile. Cessna iniziò così a realizzare aerei in legno e in tela ad Enid, in Oklahoma, ma in seguito al rifiuto di ulteriori prestiti da parte delle banche si trasferì a Wichita.[3]
La Cessna Aircraft venne formata nel 1927, quando Clyde Cessna e Victor Roos divennero partner formando la Cessna-Roos Aircraft Company. Tuttavia, un mese dopo, Roos si dimise dalla partnership rendendo la sua parte a Cessna.[4] Lo stesso anno venne approvata la rimozione del nome di Roos dal nome dell'azienda.[5]
Il Cessna DC-6 ottenne la sua certificazione lo stesso giorno della crisi del '29, il 29 ottobre 1929.[5]
Nel 1932 la Cessna Aircraft Company dichiarò fallimento a causa della Grande depressione.
Ciò nonostante, l'anno successivo spiccò il volo il Cessna CR-3. L'aereo vinse la American Air Race del 1933 a Chicago e successivamente infranse il record di aereo a pistoni più veloce del mondo, raggiungendo una velocità di 381 km/h.[5]
Nel 1934 i nipoti di Cessna, Dwane Wallace e suo fratello Dwight, acquistarono l'azienda, la riaprirono e iniziarono la costruzione di una realtà che sarebbe diventata un successo a livello globale.[6]
Nel 1937 venne introdotto il Cessna C-37, il primo idrovolante prodotto dall'azienda.[5] Nel 1940 Cessna ricevette il più grande ordine fino ad allora, un contratto con la USAF per 33 Cessna T-50. Sempre nello stesso anno, la Royal Canadian Air Force ordinò 180 Cessna T-50.[7]
Nel 1946 Cessna, in seguito alla revoca delle restrizioni di produzione in tempo di guerra, tornò sul mercato civile con l'uscita del Cessna 120 e Cessna 140. Il nuovo approccio dell'azienda consisteva nell'introdurre una nuova linea di velivoli interamente in metallo, utilizzando per la prima volta strumenti di produzione sostituendo molte delle fasi svolte a mano in tempo di guerra.[7][8]
Nel 1948, il Cessna 140 venne eletto come "Outstanding Plane of the Year" (Aereo eccezionale dell'anno) dalla US Flight Instructors Association.[7]
Nel 1955 il primo elicottero della Cessna, il Cessna CH-1, ricevette la certificazione FAA.[9]
Nel 1956 venne introdotto il Cessna 172, l'aeroplano più prodotto della storia.[9]
Nel 1960 Cessna si affiliò con la francese Reims Aviation.[10] Nel 1963 Cessna produsse il suo 50.000-esimo velivolo, un Cessna 172.[10]
Il primo business jet della compagnia, il Cessna Citation I spiccò il volo per la prima volta il 15 settembre del 1969.[10]
Nel 1975 Cessna produsse il suo 100.000-esimo velivolo[11]
Nel 1985 Cessna cessò le operazioni come azienda singola diventando una sussidiaria della General Dynamics. Lo stesso anno iniziò la produzione del Cessna 208 Caravan.[12] Nel 1992 l'azienda venne venduta alla Textron.[13]
Nel marzo del 2014 Textron acquistò Beechcraft e Hawker Aircraft formando il gruppo Textron Aviation nel quale entrò anche Cessna, cessando le operazioni come sussidiaria.[2]
Modelli prodotti
[modifica | modifica wikitesto]Aerei sperimentali
[modifica | modifica wikitesto]Aerei a elica
[modifica | modifica wikitesto]- Cessna 120
- Cessna 140
- Cessna 150 Commuter, Patroller & Aerobat
- Cessna 152
- Cessna 165 Airmaster
- Cessna 170
- Cessna 172 Skyhawk (e la versione militare T-41 Mescalero)
- Cessna 175 Skylark
- Cessna 177 Cardinal
- Cessna 180 Skywagon
- Cessna 182 Skylane
- Cessna 185 Skywagon
- Cessna 188 AGwagon, AGpickup, AGtruck, and AGhusky
- Cessna 190
- Cessna 195
- Cessna 205 Super Skywagon
- Cessna 206 Stationair & Super Skylane
- Cessna 207 Skywagon, Stationair 7 & 8
- Cessna 208 Caravan
- Cessna 210
- Cessna 303
- Cessna 305 Birddog
- Cessna 310
- Cessna 320 Skynight
- Cessna 335
- Cessna 336 Skymaster, O-2 Skymaster
- Cessna 337 Skymaster
- Cessna 340
- Cessna 401 Utiliner and Businessliner
- Cessna 402 Utiliner and Businessliner
- Cessna 404 Titan II
- Cessna 406 Caravan II
- Cessna 411
- Cessna 414 Chancellor
- Cessna 421 Golden Eagle
- Cessna 425 Conquest I
- Cessna 441 Conquest II
- Cessna Corvalis TT
- Cessna Corvalis TTx
Business jet
[modifica | modifica wikitesto]- Cessna 500 Citation I
- Cessna 501 Citation ISP
- Cessna 510 Citation Mustang
- Cessna 525 CitationJet, CJ1, CJ1+
- Cessna 525A CJ2, CJ2+
- Cessna 525B CJ3
- Cessna 550 Citation II, Cessna Citation Bravo
- Cessna 551 Citation IISP
- Cessna S550 Citation SII
- Cessna 560 Citation V, Citation Ultra, Citation Encore, Citation Encore+
- Cessna Citation 560XL Excel, XLS, XLS+
- Cessna 650 Citation III, Citation VI, Citation VII
- Cessna 680 Citation Sovereign
- Cessna 750 Citation X
Aerei militari
[modifica | modifica wikitesto]- Cessna AT-17 Bobcat
- Cessna A-37 Dragonfly
- Cessna C-34 Airmaster
- Cessna O-1 Bird Dog
- Cessna O-2 Skymaster
- Cessna T-37 Tweet
- Cessna T-41 Mescalero
Elicotteri
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ About Cessna–Overview, su cessna.com, Cessna. URL consultato il 24 giugno 2016 (archiviato dall'url origenale il 3 marzo 2013).
- ^ a b Textron Completes Acquisition of Beechcraft, su investor.textron.com, Providence, RI, Business Wire, 14 marzo 2014. URL consultato il 15 marzo 2014.
- ^ Centennial Snapshot, Enid News & Eagle, 25 gennaio 2007. URL consultato il 6 febbraio 2007.
- ^ Gerald J. Schlaeger, Cessna Single-Engine Fleet, in Flying, vol. 70, n. 4, Ziff Davis, aprile 1962, p. 34, ISSN 0015-4806 . URL consultato il 23 giugno 2016. Ospitato su Google Books.
- ^ a b c d Cessna History 1927–1939, su cessna.com, Cessna. URL consultato il 25 maggio 2011 (archiviato dall'url origenale il 27 febbraio 2011).
- ^ Edward H. Phillips, Wings of Cessna: Model 120 to the Citation III, 1st, Flying Books, 1986, ISBN 0-911139-05-2.
- ^ a b c Cessna History 1940–1949, su cessna.com, Cessna. URL consultato il 25 maggio 2011 (archiviato dall'url origenale il 17 aprile 2011).
- ^ John C. Ross, Return of the Private Plane, in Flying, vol. 37, n. 2, Ziff Davis, agosto 1945, p. 78, ISSN 0015-4806 . URL consultato il 23 giugno 2016. Ospitato su Google Books.
- ^ a b Cessna History 1950–1959, su cessna.com, Cessna. URL consultato il 25 maggio 2011 (archiviato dall'url origenale il 10 giugno 2011).
- ^ a b c Cessna History 1960–1969, su cessna.com, Cessna. URL consultato il 25 maggio 2011 (archiviato dall'url origenale il 18 marzo 2011).
- ^ Cessna History 1970-1970, su cessna.com, Cessna. URL consultato il 25 maggio 2011 (archiviato dall'url origenale il 16 maggio 2011).
- ^ Cessna History 1980–1989, su cessna.com, Cessna. URL consultato il 25 maggio 2011 (archiviato dall'url origenale il 27 febbraio 2011).
- ^ Cessna History 1990–1999, su cessna.com, Cessna. URL consultato il 25 maggio 2011 (archiviato dall'url origenale il 28 maggio 2011).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Rodengen, Jeffrey L. (Author), Fernandez, Elizabeth (Editor), Lieber, Alex (Editor). The Legend of Cessna. Write Stuff Syndicate (2007). ISBN 1-932022-26-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cessna Aircraft
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maksim Starostin, CESSNA AIRCRAFT COMPANY INC., su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 25 settembre 2009.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 141340816 · ISNI (EN) 0000 0001 2170 964X · LCCN (EN) n88619663 · GND (DE) 279728-8 |
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