Edoardo Fabbri
Edoardo Fabbri | |
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Ministro pontificio degli Interni | |
Durata mandato | 6 agosto 1848 – 16 settembre 1848 |
Monarca | Papa Pio IX |
Predecessore | Terenzio Mamiani della Rovere |
Successore | Pellegrino Rossi |
Conte Edoardo Fabbri (Cesena, 13 ottobre 1778 – Cesena, 1853) è stato un drammaturgo e politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Edoardo Fabbri nacque da Mario Antonio, possidente, e da Caterina Riganti e all'età di otto anni fu trasferito per motivi di studio a Roma per frequentare il Collegio Romano, da dove nel 1791 passò al collegio dei nobili di Urbino, retto dagli scolopi, per completarvi gli studi di retorica, filosofia e scienze.[1]
Di spirito illuministico, fu uomo politico,[2]e nel 1797 con l'invasione francese di Cesena, Fabbrì evidenziò tendenze anticattoliche e l'anno seguente, recatosi a Milano, si avvicinò al teatro, intuendo la grande potenzialità di divulgazione e di propaganda culturale e politica del palcoscenico.[1][2]
In quasi cinquant'anni di attività creativa, Fabbri produsse tredici opere, alcune delle quali furono pubblicate dopo qualche anno dal 1820 al 1822 (Ifigenia in Aulide, Forlì 1820; Safonisba, Forlì 1821; Marianne, Rimini 1822); altre, per evitare la censura, furono pubblicate a Montepulciano nel 1844-1845 (tra queste l'Ifigenia in Tauride, i Trenta tiranni d'Atene, e quella che è considerata la sua opera più riuscita, I Cesenati del 1377); altre infine furono scoperte solamente nel 1962 quando a Napoli apparve una raccolta di Tragedie inedite curata A. M. Frezza (La bella penitente, del 1822-1824; La morte di Arrigo IV, del 1827; La novizia di Santa Chiara, del 1845).[1]
Da ricordare una sua Francesca da Rimini che precede (1801) quella di Silvio Pellico.[2]
Gli argomenti principali delle sue opere furono quelli alfieriani della lotta contro la tirannide, e della lotta contro il Papato, scritti con uno stile prevalentemente neoclassico, con qualche anticipazione del romanticismo.[1]
Dopo la morte dello zio cardinale arcivescovo di Ancona, iniziarono i problemi per Fabbri, accusato di essere uno dei capi della cospirazione romagnola del 1820 con l'intento di liberare le Romagne,[2] venne condannato dapprima all'ergastolo e poi nel 1825 a dieci anni di carcere.[1]
Uscito dal carcere si entusiasmò per la figura di papa Pio IX e le sue intenzioni riformatrici.[1] ( Il ritratto di Eduardo Fabbri qui proposto, non è di un pittore italiano del 19.mo secolo, ma di un pittore italiano vivente, esattamente Antonio Dal Muto, abitante in Cesena. Il ritratto, la cui firma è in basso a destra, fa parte della "Galleria degli Uomini illustri che hanno avuto a che fare con l'Amministrazione Cesenate dall'epoca Risorgimentale, all'Ultimo sindaco (all'epoca della realizzazione) Giordano Conti. Attualmente la galleria di ritratti è di proprietà del Comune di Cesena).
Teatro
[modifica | modifica wikitesto]- Francesca da Rimini, 1801;
- Ifigenia in Aulide, 1820;
- Safonisba, 1821;
- Marianne, 1822;
- La bella penitente, 1822-1824;
- La morte di Arrigo IV, 1827;
- Ifigenia in Tauride, 1844-1845;
- Trenta tiranni d'Atene, 1844-1845;
- I Cesenati del 1377, 1844-1845;
- La novizia di Santa Chiara, 1845.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (a cura di) Maria Bandini Buti, Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, II, 1944.
- G. Costetti, Il teatro italiano nel 1800, Rocca San Casciano, 1901.
- S. D'Amico, Il teatro italiano, Milano, 1933.
- U. De Maria, Della vita, degli scritti e degli amici del conte Edoardo Fabbri..., Bologna, 1921.
- Enciclopedia dello spettacolo, II, Le Maschere, 1960.
- Emilio Faccioli, Il Teatro Italiano, Einaudi, 1975.
- Siro Ferrone, La Commedia e il dramma borghese nell'Ottocento, Einaudi, 1979.
- G. Gallina, Teatro completo, XVIII, Milano, Treves, 1930.
- G. Garollo, Dizionario biografico universale, II, Milano, Cisalpino Goliardica, 1907.
- N. Leonelli, Attori tragici - Attori comici, in Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, I, Milano, 1940.
- C. Levi, Il teatro, Roma, 1919.
- G. Rizzi, Il teatro tragico di Edoardo Fabbri, Cremona, 1921.
- Mirella Schino, Profilo del teatro italiano dal XV al XX secolo, Carocci, 2003.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Edoardo Fabbri
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fabbri, Edoardo, su sapere.it, De Agostini.
- Giuseppe Monsagrati, FABBRI, Edoardo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 43, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993.
- (EN) Opere di Edoardo Fabbri, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 66846556 · ISNI (EN) 0000 0000 6133 5294 · SBN RAVV065439 · BAV 495/114669 · GND (DE) 1157677703 · BNF (FR) cb11005578t (data) |
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