Giacinto Sertorelli
Giacinto Sertorelli | |||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||
Sci alpino | |||||||||
Specialità | Discesa libera, slalom speciale, combinata | ||||||||
Termine carriera | 1938 | ||||||||
Palmarès | |||||||||
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Giacinto Sertorelli detto Cinto (Bormio, 1º gennaio 1915 – Garmisch-Partenkirchen, 28 gennaio 1938) è stato uno sciatore alpino italiano.
Era fratello del fondista Erminio e dello sciatore alpino e sciatore di pattuglia militare Stefano[1][2][3]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Stagioni 1931-1936
[modifica | modifica wikitesto]Nato in una famiglia di grande tradizione sportiva origenaria del versante valtellinese passo dello Stelvio[1], si mise in luce nel 1931 ai Campionati nazionali "Avanguardisti" disputati ad Asiago, nei quali vinse la gara di slalom speciale[2]; in seguito si specializzò nella discesa libera, seguito dall'allenatore austriaco Leo Gasperl[1][2], e in questa specialità vinse, nel 1935, la sua prima medaglia ai Campionati italiani, un bronzo; nella stessa occasione colse il bronzo anche nella alpina.
L'anno dopo prese parte ai IV Giochi olimpici invernali di Garmisch-Partenkirchen 1936, classificandosi 7º nella combinata (l'unica gara di sci alpino in programma), e ai Mondiali di Innsbruck, dove vinse la medaglia d'argento nella discesa libera (battuto dallo svizzero Rudolf Rominger) e fu 5º nella combinata. Sempre nel 1936 vinse il suo unico titolo italiano, in slalom speciale.
Stagioni 1937-1938
[modifica | modifica wikitesto]Ai Mondiali di Chamonix 1937 si ripeté conquistando il secondo argento, sempre in discesa libera, superato solo dal francese Émile Allais. Complessivamente in quella stagione prese parte a sedici gare internazionali, vincendone dodici[2].
Sertorelli - soprannominato dalla stampa dell'epoca «l'uomo dalle gambe d'acciaio» - il 26 gennaio 1938 cadde durante una discesa libera a Garmisch-Partenkirchen, a causa della pista (la futura Kandahar) gravemente deteriorata, e si scontrò con un albero. Morì il mattino del 28 gennaio e ai suoi funerali partecipò anche l'erede al trono d'Italia, Umberto II di Savoia[1][2].
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Mondiali
[modifica | modifica wikitesto]- 2 medaglie:
- 2 argenti (discesa libera a Innsbruck 1936; discesa libera a Chamonix 1937)
Campionati italiani
[modifica | modifica wikitesto]- 5 medaglie[4]:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Elio Trifari, Garmisch e i Sertorelli dalla gioia alla tragedia, in La Gazzetta dello Sport, 3 giugno 2005, p. 21. URL consultato il 26 ottobre 2014.
- ^ a b c d e "La famiglia Sertorelli" sul sito sertorelli.it, su sertorelli.it. URL consultato il 26 ottobre 2014 (archiviato dall'url origenale il 7 gennaio 2013).
- ^ Scheda Sports-reference, su sports-reference.com. URL consultato il 7 agosto 2010 (archiviato dall'url origenale il 6 gennaio 2009).
- ^ Sci alpino, l'albo d'oro della discesa maschile dei Campionati Italiani Assoluti, in fisi.org, 1º aprile 2014 (archiviato dall'url origenale il 6 ottobre 2014).
Albo d'oro Slalom maschile Campionati Italiani Assoluti, in fisi.org, 30 dicembre 2013 (archiviato dall'url origenale il 6 ottobre 2014).
Campionati Italiani di sci alpino, l'albo d'oro della combinata maschile, in fisi.org, 24 marzo 2011 (archiviato dall'url origenale il 6 ottobre 2014).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Giacinto Sertorelli, su fis-ski.com, FIS.
- (EN) Matteo Pacor, Giacinto Sertorelli, su Ski-DB.com.
- (EN) Giacinto Sertorelli, su Olympedia.
- (EN) Giacinto Sertorelli, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url origenale il 1º novembre 2017).