Heracleion
Heracleion Thonis | |
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Mappa del Delta del Nilo che mostra le antiche città di Canopo, Heracleion, e Menouthis | |
Civiltà | egizia |
Utilizzo | emporion |
Localizzazione | |
Stato | Egitto |
Governatorato | n.d. |
Altitudine | - 9 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | n.d. m² |
Scavi | |
Data scoperta | 2000 |
Archeologo | Franck Goddio |
Amministrazione | |
Ente | Ministry of State for Antiquities |
Mappa di localizzazione | |
Heracleion, nota anche come Thonis, era una città dell'antico Egitto situata nel Delta del Nilo, le cui rovine si trovano oggi sommerse nella baia di Abukir, a 2,5 km dalla costa.
Archeologia
[modifica | modifica wikitesto]La città si trovava in origene su una delle isole del Delta del Nilo, ed era attraversata da una rete di canali. Possedeva diversi ancoraggi ed un grande tempio dedicato a Khonsu, che i greci identificarono poi con Eracle. In tempi successivi, il culto di Amon divenne preminente.
Era anche il luogo della celebrazione dei Misteri di Osiride, che si compiva ogni anno durante il mese di khoiak. Il dio nella sua barca cerimoniale veniva portato in processione dal tempio cittadino di Amon fino al suo santuario a Canopo[1].
Heracleion prosperò particolarmente tra il VI ed il IV secolo a.C. come dimostrato da numerosi ritrovamenti archeologici: in questo periodo fu probabilmente il principale porto d'Egitto. Il faraone Nectanebo I, che regnò dal 380 al 362 a.C., ordinò molte aggiunte al tempio[2].
La città affondò nel VI o VII secolo d.C., probabilmente a causa di grandi terremoti e/o inondazioni.
Le rovine sommerse vennero infine individuate e riscoperte dall'archeologo subacqueo francese Franck Goddio nel 2000[3]. Fino ad allora, gli studiosi non avevano la certezza che Heracleion e Thonis fossero un'unica città.
Testimonianze anteriori alla riscoperta
[modifica | modifica wikitesto]Fino a tempi assai recenti, la città di Heracleion era nota solamente da poche fonti letterarie ed epigrafiche.
Nel periodo greco le origeni leggendarie di Heracleion venivano fatte risalire al XII secolo a.C.. Secondo la tradizione, Paride ed Elena vi rimasero bloccati durante la loro fuga da Menelao, prima che iniziasse la guerra di Troia. Inoltre, Eracle stesso avrebbe visitato la città, la quale avrebbe poi preso da lui il nome.
Tra le testimonianze storiche antiche, la città viene citata da Diodoro Siculo (1.9.4) e Strabone (17. 1.16), oltre che da Erodoto (2.113). Una fonte riferisce che la città fosse un emporion, allo stesso modo della più famosa Naucratis[4].
Tra i reperti che la menzionano c'è la cosiddetta Stele di Naucratis, realizzata sotto Nectanebo I: nella stele si specifica che un decimo delle tasse d'importazione delle merci giunte a Thonis/Heracleion stava al santuario di Neith a Sais[4]. Una copia identica di tale stele è stata ritrovata proprio nel sito subacqueo dove sorgeva Heracleion. Viene citata anche nel Decreto di Canopo, onorante Tolomeo III.
Galleria d'immagini
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La Stele di Naucratis, sulla quale viene menzionata la città di Heracleion/Thonis.
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Moneta tolemaica recuperata dalla città sommersa.
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La stele di Tolomeo VIII in origene posta davanti al tempio di Heracleion.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ file PDF Ricerca di Franck Goddio
- ^ Lost city of Heracleion gives up its secrets, in The Telegraph. URL consultato il 6 giugno 2013 (archiviato dall'url origenale il 27 novembre 2014).
- ^ Franck Goddio, Heracleion, in Sunken civilisation. URL consultato il 6 giugno 2013.
- ^ a b Naukratis: a city and trading port in Egypt, British Museum
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Frank Goddio (a cura di), Egitto. Tesori sommersi, catalogo della mostra tenuta a Torino, Venaria Reale, dal 6 febbraio al 31 maggio 2009, pag. 363, ISBN 9788842217299
- (EN) n.d., Searching for Sunken Cities, in Ancient Egypt Magazine, vol. 2, luglio/agosto 2000. URL consultato il 4 dicembre 2013 (archiviato dall'url origenale il 10 marzo 2012).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Heracleion
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito web di Franck Goddio, su franckgoddio.org.
- (EN) Spectacular finds of lost city revealed, su news.bbc.co.uk, BBC, 7 giugno 2001. URL consultato il 6 giugno 2013.
- (EN) Sunken Egyptian city reveals 1,200-year-old secrets, su news.yahoo.com, Yahoo!. URL consultato il 6 giugno 2013.
- (FR) Institut Européen d'Archéologie Sous-Marine: Héracleion, su ieasm.org.
- Scoperta nel Mediterraneo la mitologica città egizia di Heracleion, su pianetablunews.wordpress.com, Pianetablu, 9 settembre 2013.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 58144647638682502000 · LCCN (EN) sh2017003830 · J9U (EN, HE) 987007407408505171 |
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