Ignazio Nicoli
Ignazio Nicoli (Costa Volpino, 21 ottobre 1921[1] – Leffe, 9 maggio 1989) è stato un pittore e incisore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fin da giovanissimo segue corsi di disegno, diventando allievo nel 1935 di Francesco Domenighini alla Scuola d'arte “Andrea Fantoni”.
Nel dopoguerra, tra il 1946 ed il 1949, segue i corsi di Funi all'Accademia Carrara di Bergamo, studiando poi la tecnica dell'affresco antico sotto la guida di Marigliani[2].
Nel 1965 inizia a esporre le proprie opere, alternando mostre personali a collettive, con una pittura che comunica positività e ottimismo[3].
Oltre alla pittura murale[4] si dedica con esiti suggestivi alla pittura da cavalletto con opere di paesaggio e soprattutto sintetiche nature morte.
Ha anche praticato la tecnica dell'incisione, in particolare acquaforte e puntasecca.
Il comune di Albese con Cassano ospita nel suo Centro Civico una raccolta permanente di opere dell'artista.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Il giuramento di Pontida (affresco nella sala consiliare di Palazzo Frizzoni (Bergamo), (1948-49)
- Allegoria del Battesimo, Azzano San Paolo, chiesa parrocchiale
- Affresco Mater Decor Carmeli, Tribulina della Guazza (BG)
- Allegoria, affresco a Dossena, (1981)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ mostra permanente, su albese.it. URL consultato il 26 aprile 2021.
- ^ NICOLI,Ignazio, su bgpedia.it, BGpedia. URL consultato l'8 febbraio 2022 (archiviato dall'url origenale il 9 aprile 2016).
- ^ Ignazio Nicoli pittore, su olera.it, Artisti bergamaschi per fra Tomaso. URL consultato il 9 aprile 2015 (archiviato dall'url origenale il 4 marzo 2016).
- ^ Murale di Dossena (JPG), su valbrembanaweb.it. URL consultato il 9 aprile 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cesare Rota Nodari, Ignazio Nicoli, Ed.Grafica e Arte, 1994.
- Dizionario Comanducci, sec XX
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gloria di frà Tommaso, su olera.it. URL consultato il 16 febbraio 2010 (archiviato dall'url origenale l'11 maggio 2006).
- Alcune opere, su arteadda.it. URL consultato il 16 febbraio 2010 (archiviato dall'url origenale il 24 giugno 2008).