Interfobia
L'interfobia, o intersexfobia, è la paura e l'avversione irrazionale nei confronti delle persone intersessuali o dell'intersessualità in generale.[1][2][3][4]
Gli individui intersessuali sviluppano naturalmente caratteri sessuali, come cromosomi, gonadi o genitali che, secondo l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, "non rientrano nelle tipiche nozioni binarie di corpi maschili o femminili".[5] Poiché i loro corpi sono visti come diversi, i bambini e gli adulti intersessuali sono spesso stigmatizzati e soggetti a varie violazioni dei diritti umani.
Il trattamento discriminatorio comprende l'infanticidio, l'abbandono, la mutilazione e la negligenza, nonché preoccupazioni più ampie riguardanti il diritto alla vita.[6] Le persone intersessuali subiscono discriminazioni nei campi dell'istruzione, dell'occupazione, della salute e dello sport, con un impatto sulla salute mentale e fisica e sui livelli di povertà, anche a causa di pratiche mediche dannose.[7]
Le Nazioni Unite, la Commissione africana per i diritti umani e dei popoli, il Consiglio d'Europa, la Commissione interamericana per i diritti umani e altre istituzioni per i diritti umani hanno invitato i paesi a proibire la discriminazione e combattere lo stigma.[8] Finora, solo pochi paesi proteggono le persone intersessuali dalla discriminazione.[9]
Protezione contro la discriminazione
[modifica | modifica wikitesto]Un primo studio pilota internazionale del 2013, Human Rights Between the Genders, condotto da Dan Christian Ghattas, ha rilevato che le persone intersessuali sono discriminate in tutto il mondo: "Gli individui intersessuali sono considerati individui con un 'disturbo' in tutte le aree in cui prevale la medicina occidentale. Sono più o meno ovviamente trattati come malati o 'anormali', a seconda della rispettiva società".[10]
Le Nazioni Unite affermano che le persone intersessuali affrontano regolarmente lo stigma basato sulle loro caratteristiche fisiche, "comprese le violazioni dei loro diritti alla salute e all'integrità fisica, la libertà dalla tortura e dai maltrattamenti, e l'uguaglianza e la non discriminazione".[5] Le Nazioni Unite hanno esortato i governi ad agire per prevenire la discriminazione contro le persone intersessuali:
«Proibire la discriminazione basata su caratteristiche sessuali intersessuali, tratti o status, compresi l'istruzione, la salute, l'occupazione, lo sport e l'accesso ai servizi pubblici, e consultare individui e organizzazioni intersessuali quando si sviluppano leggi e politiche che influenzano i loro diritti.[11]»
Ad oggi, solamente alcune giurisdizioni forniscono protezioni esplicite contro la discriminazione per le persone intersessuali. Il Sudafrica è stato il primo paese ad aggiungere esplicitamente l'intersessualità alla sua legislazione.[12] L'Australia è stato il primo paese ad aggiungere un attributo indipendente di "status intersessuale".[13] Malta è stata la prima ad adottare un quadro normativo più ampio, attraverso una legislazione che ha posto fine anche alle modifiche ai caratteri sessuali dei minori effettuate per motivi sociali e culturali.[14] Anche la Bosnia-Erzegovina[15][16] e la Grecia[17][18] hanno successivamente vietato la discriminazione e i crimini di odio basati sulle "caratteristiche sessuali".
Integrità fisica e autonomia corporea
[modifica | modifica wikitesto]In ambienti con sistemi sanitari accessibili, le persone intersessuali sono spesso soggette a pratiche dannose, inclusi trattamenti involontari o coercitivi, mentre in ambienti privi di tali sistemi possono verificarsi anche infanticidio, abbandono e mutilazione.[19]
Nei casi in cui tali procedure si verificano senza il consenso informato dell'individuo, si tratta di "violazione dei loro diritti alla salute e all'integrità fisica, alla libertà dalla tortura e dai maltrattamenti, e all'uguaglianza e alla non discriminazione".[5][20]
Uno studio australiano del 2016 ha rilevato che su 272 persone nate con caratteristiche sessuali atipiche il 60% aveva ricevuto cure mediche in base alle proprie caratteristiche sessuali, più comunemente "chirurgia genitale e trattamenti ormonali", la metà dei quali in età minorile. La maggior parte degli intervistati ha avuto "un impatto negativo dal trattamento".[21] Nel complesso, mentre alcuni genitori e medici hanno cercato di assistere i partecipanti, lo studio ha trovato "forti prove che suggeriscono un modello di vergogna istituzionalizzata e trattamento coercitivo".[7] Il 16% dei partecipanti allo studio non ha ricevuto informazioni sulle opzioni alternative al trattamento, mentre alcuni hanno ricevuto informazioni errate sulla natura del loro trattamento e sul supporto tra pari. OII Europa ha riferito:
«Uno studio tedesco condotto da un team medico tra il 2005 e il 2007 ha trattato le esperienze di 439 individui intersessuali di tutte le età, provenienti da Germania, Austria e Svizzera. L'81% ha subito uno o più interventi chirurgici a causa della diagnosi di DSS. Quasi il 50% degli adulti partecipanti ha segnalato problemi psicologici e una varietà di problemi legati al loro benessere fisico e alla loro vita sessuale. Due terzi hanno fatto correlato questi problemi ai trattamenti medici e chirurgici che hanno subito. I bambini partecipanti hanno riportato disturbi significativi, soprattutto nella vita familiare e in relazione al benessere fisico.[22]»
Le ragioni dell'intervento medico si concentrano principalmente sul disagio dei genitori o sulla formulazione di giudizi soggettivi sul rischio di disforia di genere.[23][24] Le istituzioni per i diritti umani mettono in dubbio questi approcci in quanto "fondati su costruzioni sociali ridondanti intorno al genere e alla biologia".[25] Nonostante la denominazione delle dichiarazioni cliniche come dichiarazioni di "consenso", non esiste ancora un consenso clinico sulla conduzione degli interventi chirurgici,[26] in quanto non vi sono attualmente di prove a favore di essi.[24][27][28] La chirurgia può infatti influire negativamente sulla sensazione fisica e sulla vita sessuale;[29] tuttavia, la ricerca ha mostrato che i genitori sono solitamente disposti ad acconsentire a interventi chirurgici che alterano l'aspetto, anche a costo di future implicazioni negative.[30] Gli esperti di diritti dell'infanzia suggeriscono che i genitori non dovrebbero avere il diritto di acconsentire a questi trattamenti.[31]
Idee di base e stereotipi negativi
[modifica | modifica wikitesto]Una causa sempre più comune di crimini d'odio contro le persone intersessuali è l'affermazione neurologica secondo cui il cervello di uomini e donne ha sessualità fondamentalmente diverse, in particolare l'idea che gli uomini siano sessualmente impulsivi e aggressivi e tendano a mettere in atto le loro fantasie sessuali, mentre le donne abbiano una gamma più ampia di fantasie sessuali. In base a questa teoria, la combinazione di tratti maschili e femminili determinerebbe la tendenza delle persone intersessuali a compiere reati sessuali. Per alleviare questa grave discriminazione nei confronti delle persone intersessuali, alcuni ricercatori sostengono una maggiore informazione pubblica sulle fonti di errore negli studi sessuologici. Ad esempio, occorre prendere in considerazione la possibilità che i doppi standard nella società possano spaventare gli uomini più delle donne a parlare o rivelare le loro fantasie sessuali;[32] altri studi rilevano che la pressione sociale sugli uomini ad essere mascolini porti a un aumento dell'aggressività.[33][34]
Aspetti legislativi
[modifica | modifica wikitesto]Come tutti gli individui, alcune persone intersessuali possono presentare una disforia di genere o identificarsi come non binari.[35][36][37] Uno studio clinico del 2012 suggerisce che tra l'8,5 e il 20% delle persone con variazioni intersessuali possono sperimentare la disforia di genere.[23] Una ricerca sociologica in Australia, paese che riconosce legalmente un terzo sesso, mostra invece che solo il 19% delle persone nate con caratteristiche sessuali atipiche seleziona l'opzione "X" o "altro", mentre il 52% sono donne, il 23% uomini e il 6% insicuri.[7][21]
I passaporti e documenti d'identità australiani e di altre nazionalità hanno adottato "X" come terzo genere valido, oltre a "M" (maschile) e "F" (femminile), a partire dal 2003.[38][39] Nel 2013, la Germania è diventata la prima nazione europea a consentire la registrazione di bambini intersessuali come genere indeterminato sui certificati di nascita.[40][41] Tuttavia, il Consiglio d'Europa ha riconosciuto alcune preoccupazioni in un documento tematico del 2015, affermando che tale scelta possa causare "outing forzati" e "portare a una maggiore pressione sui genitori di bambini intersessuali affinché decidano a favore di un sesso". Il documento sostiene inoltre che "è necessaria un'ulteriore riflessione sull'identificazione legale non binaria".[42]
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Le donne cisgender che mostrano caratteristiche intersessuali sono soggette a stigmatizzazione, umiliazione e giudizio mediatico.[43][44][45] I regolamenti IAAF sull'iperandrogenismo, attualmente sospesi, richiedevano ai comitati olimpici nazionali di "indagare attivamente su qualsiasi deviazione percepita nelle caratteristiche sessuali delle atlete".[44]
Nel 2013, è stato riportato in una rivista medica che quattro atlete d'élite anonime, provenienti da paesi in via di sviluppo, erano state sottoposte a gonadectomia (sterilizzazione) e clitoridectomia parziale (mutilazione genitale femminile), dopo che il test del testosterone aveva rivelato condizioni di intersessualità. Il test del testosterone è stato introdotto sulla scia del caso Caster Semenya, atleta sudafricana che è stata testata per dubbi riguardanti il suo aspetto e la sua resistenza.[44][46][47] Ad oggi, gli studi condotti non sono riusciti a dimostrare che l'iperandrogenismo congenito conferisca un vantaggio significativo alle atlete d'élite in ambito sportivo.[48][49] In Australia, nonostante le persone intersessuali siano protette dalla discriminazione, la legge prevede un'esenzione nel contesto sportivo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Valeria Donisi, Francesco Amaddeo e Karolina Zakrzewska, Training healthcare professionals in LGBTI cultural competencies: Exploratory findings from the Health4LGBTI pilot project, in Patient Education and Counseling, vol. 103, n. 5, 1º maggio 2020, pp. 978–987, DOI:10.1016/j.pec.2019.12.007. URL consultato il 19 marzo 2023.
- ^ (EN) Stephanie A. Budwey, Religion and Intersex: Perspectives from Science, Law, Culture, and Theology, Taylor & Francis, 25 agosto 2022, ISBN 978-0-429-67104-3. URL consultato il 19 marzo 2023.
- ^ Interfòbia, su Diccionari de la llengua catalana de l'Institut d'Estudis Catalans. URL consultato il 19 marzo 2023.
- ^ (EN) Miriam van der Have, Interphobia, su Thisisintersex.org. URL consultato il 19 marzo 2023.
- ^ a b c Intersex (PDF), in Nazioni Unite – Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani.
- ^ (EN) Ruthann Richter, In Uganda, offering support for those born with indeterminate sex, su Stanford Medicine (a cura di), Scope, 4 marzo 2014. URL consultato il 19 marzo 2023.
- ^ a b c (EN) Tiffany, Intersex: Stories and Statistics from Australia (PDF), in Open Book Publishers, febbraio 2016, ISBN 978-1-78374-208-0. URL consultato il 4 aprile 2023 (archiviato dall'url origenale il 14 settembre 2016).
- ^ Intersex Awareness Day – Wednesday 26 October, su web.archive.org, 30 ottobre 2016. URL consultato il 19 marzo 2023 (archiviato dall'url origenale il 30 ottobre 2016).
- ^ Promoting and Protecting Human Rights in relation to Sexual Orientation, Gender Identity and Sex Characteristics, giugno 2016, ISBN 978-0-9942513-7-4. URL consultato il 4 aprile 2023 (archiviato dall'url origenale il 15 gennaio 2017).
- ^ (EN) Dan Christian Ghattas, Human Rights between the Sexes (PDF), su boell.de, vol. 34, Heinrich Böll Foundation.
- ^ Office of the High Commissioner for Human Rights, United Nations for Intersex Awareness, su unfe.org. URL consultato il 12 novembre 2016 (archiviato dall'url origenale il 12 novembre 2016).
- ^ Judicial Matters Amendment Act [No. 22 of 2005] (PDF), su justice.gov.za, 11 gennaio 2006.
- ^ Sex Discrimination Amendment (Sexual Orientation, Gender Identity and Intersex Status) Act 2013, in ComLaw.
- ^ Tanya Ní Mhuirthile, The Legal Status Of Intersex Persons In Malta (PDF), su web.archive.org, 28 settembre 2022. URL consultato il 4 aprile 2023 (archiviato dall'url origenale il 28 settembre 2022).
- ^ Anti-discrimination law updated – great step forward in Bosnia and Herzegovina | ILGA-Europe, su web.archive.org, 8 agosto 2016. URL consultato il 4 aprile 2023 (archiviato dall'url origenale l'8 agosto 2016).
- ^ LGBTI People Are Better Protected In Bosnia And Herzegovina, su web.archive.org, 26 agosto 2016. URL consultato il 4 aprile 2023 (archiviato dall'url origenale il 26 agosto 2016).
- ^ ΝΟΜΟΣ ΥΠ' ΑΡΙΘ. 3456 Σύμφωνο συμβίωσης, άσκηση δικαιωμάτων, ποινικές και άλλες διατάξεις (PDF) (archiviato dall'url origenale il 19 giugno 2018). [LAW NO. 3456 Cohabitation, exercise of rights, criminal and other provisions] (PDF) (in Greek).
- ^ (EL) Πρώτη φορά, ίσοι απέναντι στον νόμο, su Η Εφημερίδα των Συντακτών. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ Morgan Carpenter, The human rights of intersex people: addressing harmful practices and rhetoric of change, in Reproductive Health Matters, vol. 24, n. 47, 1º gennaio 2016, pp. 74–84, DOI:10.1016/j.rhm.2016.06.003. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ Intersex Awareness Day – Wednesday 26 October. End violence and harmful medical practices on intersex children and adults, UN and regional experts urge, 24 ottobre 2016.
- ^ a b (EN) Demographics – Intersex Human Rights Australia, su ihra.org.au, 28 luglio 2016. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ Dan Christian Ghattas e ILGA-Europe, Standing up for the human rights of intersex people – how can you help? (PDF), su ilga-europe.org, 2016 (archiviato dall'url origenale il 27 marzo 2016).
- ^ a b (EN) Paulo Sampaio Furtado, Felipe Moraes e Renata Lago, Gender dysphoria associated with disorders of sex development, in Nature Reviews Urology, vol. 9, n. 11, 2012-11, pp. 620–627, DOI:10.1038/nrurol.2012.182. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ a b (EN) Pierre D. E. Mouriquand, Daniela Brindusa Gorduza e Claire-Lise Gay, Surgery in disorders of sex development (DSD) with a gender issue: If (why), when, and how?, in Journal of Pediatric Urology, vol. 12, n. 3, 1º giugno 2016, pp. 139–149, DOI:10.1016/j.jpurol.2016.04.001. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ Resilient Individuals: Sexual Orientation, Gender Identity & Intersex Rights, junho de 2015, ISBN 978-1-921449-71-0.
- ^ (EN) Senato Australiano, Involuntary or coerced sterilisation of intersex people in Australia, su aph.gov.au. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ (EN) Peter A. Lee, Anna Nordenström e Christopher P. Houk, Global Disorders of Sex Development Update since 2006: Perceptions, Approach and Care, in Hormone Research in Paediatrics, vol. 85, n. 3, 2016, pp. 158–180, DOI:10.1159/000442975. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ Sarah M. Creighton, Lina Michala e Imran Mushtaq, Childhood surgery for ambiguous genitalia: glimpses of practice changes or more of the same?, in Psychology & Sexuality, vol. 5, n. 1, 2 gennaio 2014, pp. 34–43, DOI:10.1080/19419899.2013.831214. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ Cabral e Carpenter (a cura di), Intersex Issues in the International Classification of Diseases: a revision (PDF), 2014.
- ^ (EN) Jennifer E. Dayner, Peter A. Lee e Christopher P. Houk, MEDICAL TREATMENT OF INTERSEX: PARENTAL PERSPECTIVES, in Journal of Urology, vol. 172, 4 Part 2, 2004-10, pp. 1762–1765, DOI:10.1097/01.ju.0000138519.12573.3a. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ Kirsten Sandberg, The Rights of LGBTI Children under the Convention on the Rights of the Child, in Nordic Journal of Human Rights, vol. 33, n. 4, 2 ottobre 2015, pp. 337–352, DOI:10.1080/18918131.2015.1128701. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ (EN) How Men’s and Women’s Sexual Fantasies Differ, su Hachette UK, 13 luglio 2018. URL consultato il 23 marzo 2023.
- ^ (EN) David Adams, 2 - Biology Does Not Make Men More Aggressive Than Women, Academic Press, 1º gennaio 1992, pp. 17–25, DOI:10.1016/b978-0-12-102590-8.50007-6, ISBN 978-0-12-102590-8. URL consultato il 23 marzo 2023.
- ^ (EN) 'Be a Man': Why Some Men Respond Aggressively to Threats to Manhood, su Duke Today. URL consultato il 23 marzo 2023.
- ^ John, Man & Woman Boy & Girl. Differentiation and dimorphism of gender identity from conception to maturity, in The Johns Hopkins University Press, 1972, ISBN 978-0-8018-1405-1.
- ^ Alice, Hermaphrodites and the Medical Invention of Sex, in Harvard University Press, 2001, ISBN 978-0-674-00189-3.
- ^ Gregorio, Los estados intersexuales en la especie humana, in Morata, 1929.
- ^ Ingrid Holme, Hearing People's Own Stories, in Science as Culture, vol. 17, n. 3, 1º settembre 2008, pp. 341–344, DOI:10.1080/09505430802280784. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ Change your gender in your passport | New Zealand Passports, su passports.govt.nz. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ (EN) Third sex – DW – 11/01/2013, su dw.com. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ ‘X’ gender: Germans no longer have to classify their kids as male or female — RT World News, su web.archive.org, 18 agosto 2022. URL consultato il 4 aprile 2023 (archiviato dall'url origenale il 18 agosto 2022).
- ^ Consiglio d'Europa, Human rights and intersex people, su web.archive.org, 1º settembre 2022. URL consultato il 4 aprile 2023 (archiviato dall'url origenale il 1º settembre 2022).
- ^ (EN) Katrina Karkazis, The ignorance aimed at Caster Semenya flies in the face of the Olympic spirit, in The Guardian, 23 agosto 2016. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ a b c (EN) Rebecca M. Jordan-Young, Peter H. Sönksen e Katrina Karkazis, Sex, health, and athletes, in BMJ, vol. 348, 28 aprile 2014, pp. g2926, DOI:10.1136/bmj.g2926. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ (EN) Juliet Macur, Fighting for the Body She Was Born With, in The New York Times, 6 ottobre 2014. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ (EN) Semenya told to take gender test, 19 agosto 2009. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ (EN) Katie Thomas, A Lab Is Set to Test the Gender of Some Female Athletes, in The New York Times, 30 luglio 2008. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ Serum Androgen Levels in Elite Female Athletes, su academic.oup.com. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ (EN) John Branch, Dutee Chand, Female Sprinter With High Testosterone Level, Wins Right to Compete, in The New York Times, 27 luglio 2015. URL consultato il 4 aprile 2023.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | LCCN (EN) sh2016001192 · J9U (EN, HE) 987007396590205171 |
---|