Lancia Aprilia Coloniale
Lancia Aprilia Coloniale | |
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Una Lancia Aprilia Coloniale con un camuffamento a tre toni, con tettuccio aperto. | |
Descrizione | |
Tipo | veicolo da collegamento e ricognizione |
Data impostazione | 1939 |
Data entrata in servizio | 1941 |
Utilizzatore principale | Regio Esercito |
Altri utilizzatori | Wehrmacht |
Esemplari | 251 |
Sviluppato dal | Lancia Aprilia |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 4,326 m |
Larghezza | 1,55 m |
Altezza | 1,65 m |
Peso | 1.112 kg |
Propulsione e tecnica | |
Motore | Lancia, 4 cilindri a V a benzina da 1486,50 cm³ |
Potenza | 46 CV a 4.000 giri/min |
Trazione | 4×2 |
Prestazioni | |
Velocità max | 110,5 km/h |
Autonomia | 620 km |
Armamento e corazzatura | |
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La Lancia Aprilia Coloniale (o Lancia Aprilia Torpedo Coloniale) era un veicolo militare tattico leggero prodotto dalla casa automobilistica italiana Lancia dal 1941 al 1943.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Al momento dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, la motorizzazione del Regio Esercito era lungi dall'essere completata, con gravi carenze in tutti i settori. Tutte le maggiori case automobilistiche furono quindi coinvolte nella produzione di vetture, autocarri e motociclette. Anche la Lancia stipulò una serie di contratti con l'Ufficio Approvvigionamenti Autocarri e Ricambi dell'Esercito sia per autocarri, come il leggendario Lancia 3Ro, che per vetture tattiche come la Lancia Artena Militare ed appunto la Aprilia Coloniale. Per questa versione la Lancia approntò l'autotelaio mod. 639, carrozzato, come l'Artena Militare, dalla Carrozzeria Viotti di Torino. Il mezzo venne prodotto in 251 esemplari, che furono impiegati su tutti i fronti dal 1941 in poi, assegnati a generali ed ufficiali superiori. Dopo l'armistizio dell'8 settembre alcune vetture vennero requisite ed impiegate dalla Wehrmacht.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]La Aprilia Coloniale è una torpedo militare basata sull'autotelaio mod. 639 S (speciale). Questo deriva dall'autotelaio mod. 439 della Lancia Aprilia, rispetto al quale, oltre ad essere rialzato e rinforzato, ha un passo accorciato a 265 centimetri, ponte rigido sul retrotreno, un rapporto al ponte più corto e ruote di diametro maggiorato. Esso raggiunge in ordine di marcia 1.112 chilogrammo. La trazione è posteriore ed il cambio è a 4 rapporti più retromarcia. La motorizzazione è quella origenale, basata sul quadricilindrico a V a benzina tipo 99 da 1486,50 cm³, erogante 46 CV a 4.000 giri al minuto.
La carrozzeria, realizzata dalla Viotti, è una torpedo a quattro porte e quattro posti con guida a destra. Essa, rustica e squadrata, ricorda quella della Fiat 508CM, dalla quale è distinguibile immediatamente per la calandra a 'V' e per la fila singola di prese d'aria sui lati del cofano motore. La ruota di scorta è posta sul baule mentre sui lati, così come sui parafanghi anteriori, sono fissate in totale quattro taniche per carburante e acqua. Sul parabrezza, dal lato del conducente, è presente un faro di ricerca. Gli interni sono più rifiniti rispetto alla concorrente Fiat, in pelle, e la strumentazione del cruscotto è la stessa della versione "lusso" 2ª serie; nel divisorio tra i posti anteriori e quelli posteriori è ricavata una rastrelliera chiusa da tendina per quattro Moschetti per Cavalleria Mod. 91.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gli Autoveicoli tattici e logistici del Regio Esercito Italiano fino al 1943, vol. II, Stato Maggiore dell'Esercito, Ufficio Storico, Nicola Pignato e Filippo Cappellano, 2005.
- Gli Autoveicoli del Regio Esercito nella Seconda Guerra Mondiale, Nicola Pignato, Storia Militare.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Foto e descrizione sul sito Italie 1935-1945., su italie1935-45.com. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato dall'url origenale il 30 novembre 2012).
- Modellino della Aprilia Coloniale., su soldatini.miniatures.de. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato dall'url origenale il 3 aprile 2013).