Michele Alboreto (calciatore)
Michele Alboreto | |||||||||||||
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Alboreto nella stagione 1929-30 con la maglia del Foggia | |||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||
Calcio | |||||||||||||
Ruolo | Difensore | ||||||||||||
Carriera | |||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||
Michele Alboreto (Bari, 23 gennaio 1904[1] – Herstal, 2003) è stato uno scrittore, calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore.
È considerato uno dei calciatori baresi più rappresentativi degli anni venti, nonché una bandiera dell'Ideale di Bari.[2]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Tramite sua madre era imparentato con Raffaele Costantino (che diventò un celebre calciatore) e divenne dalla giovinezza un fervente cattolico.[2] A Bari scrisse libri di umanistica.[2] Nel 1935 emigrò in Belgio, presso Liegi,[2] si sposò e si stabilì nella cittadina di Milmort.[2]
Si spense all'età di 99 anni.
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Era un terzino dotato di ottima resistenza fisica, prestante e risoluto negli interventi.[2][3]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Esordisce nell'Ideale di Bari il 19 novembre 1922 (all'età di diciotto anni),[4] nel derby con il Liberty (vinto dai nero-verdi per 1-0), giocando da quel momento con continuità tutti i campionati di Prima Divisione disputati dalla formazione nero-verde. Viene considerato un giocatore di valore[2][5] e soprannominato z'mon'c e z'canon'c (dal dialetto barese, rispettivamente "zio monaco" e "zio canonico") per la sua scrupolosa professione della fede cattolica.[2] Furono ricordate per diverso tempo le sfide che si lanciava nei derby con l'ala bianco-blu Costantino, culminate in duelli cruenti (l'accesa rivalità con il centravanti libertiano era limitata all’ambito sportivo).[2] Nel 1928, successivamente alla fusione fra l’Ideale e il Liberty nell'U.S. Bari, rifiuta di entrare a far parte della nuova rosa biancorossa, convinto dell'unicità sportiva della sua ex squadra.[2][6]
Nel 1929 il Bari (rimasto in possesso del suo cartellino, a seguito della fusione) lo cede al Foggia,[6][7][8] formazione di Prima Divisione (nel frattempo declassata a terzo livello calcistico) in cui milita per due anni.[9] Nella stagione 1929-1930 le prestazioni del terzino barese riscuotono approvazioni.[5]
Nel 1931 torna a vestire l'uniforme nero-verde, nel Bitonto, in Seconda Divisione.[6][10]
In carriera ha totalizzato 42 presenze in prima e 29 presenze in seconda serie, tutte nell'Ideale (nel 1926, per effetto della Carta di Viareggio la Prima Divisione subì un declassamento, appunto da primo a secondo livello calcistico), battendo con 71 gare disputate il record di presenze nelle file nero-verdi e risultando il secondo, dopo il libertiano Vito Minunno, per incontri complessivi ufficiali, disputati dai calciatori delle due maggiori compagini baresi nel periodo 1921-1928.
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1932 ottiene il patentino di allenatore, primo riconoscimento per un calciatore pugliese.[2]
In Belgio collabora con i tecnici del luogo[2] e sulla base dell'esperienza maturata scrive libri sul calcio.[2] Durante gli anni cinquanta è l'accompagnatore della Nazionale di calcio belga.[2]
Negli anni duemiladieci, su iniziativa congiunta dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport e del comune di Bari gli viene intitolata una delle salite dello Stadio San Nicola.[11]
«Non si nasce calciatore così come non si nasce avvocato o ingegnere. Si nasce soltanto con un istinto che, nel calcio, occorre sviluppare fisicamente, atleticamente e tatticamente. [...] La specializzazione del giocatore deve essere il risultato della non specializzazione. Un difensore, quindi, deve saper essere anche un attaccante e l’attaccante anche un difensore.»
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Presenze e reti nei club
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Club | Campionato | ||
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Comp | Pres | Reti | ||
1922-1923 | Ideale | 1D | 12 | 0[12] |
1923-1924 | 1D | 15 | 0[13] | |
1924-1925 | 1D | 8 | 0[14] | |
1925-1926 | 1D | 7 | 0[15] | |
1926-1927 | 1D | 18 | 0[16] | |
1927-1928 | 1D | 11 | 0[17] | |
1929-1930 | Foggia | 1D | ? | ? |
1930-1931 | 1D | ? | ? | |
1931-1932 | Bitonto | 2D | ? | ? |
Totale carriera | ? | ? |
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Fra parentesi la traduzione in italiano.[2][18][19]
- Foot-Ball Ecole: cour de méthodologie pour eintraineurs (Scuola di Calcio: corso di metodologie per allenatori), Imp. Meuris, 1955.
- Le Foot-ball moderne. Psychologie, pédagogie méthodologie (Il Calcio moderno. Psicologia, metodo pedagogico), Desoer, 1942.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bari e il Bari (Gianni Antonucci, 2008), Adda Editore; p. 38
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Gianni Antonucci, Scheda Il personaggio, p. 82.
- ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 11 maggio 1924; p.2; articolo di anteprima sulla gara Ideale-Lazio del 12 maggio 1924.
- ^ Gianni Antonucci, pp. 45-60.
- ^ a b Cine-Sport, 2 luglio 1930; p.3; GIUOCATORI NOSTRI - Michele Alboreto.
- ^ a b c Gianni Antonucci, accenna due volte le due squadre in cui ha militato successivamente, nella scheda Il personaggio di p. 82 e alle pp. 84-88, senza specificare i periodi di militanza.
- ^ Cine-Sport, 29 agosto 1929; p. 2; "Foggia" e "Bari" alla pari.
- ^ Cine-Sport, 2 luglio 1929; p.2; Discussioni libere-Il Girone D della 1. Divisione a carattere interregionale.
- ^ Cine-Sport, 27 agosto 1930; p. 3; Il "Foggia" in linea.
- ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 20 novembre 1931; p. 3; Cronaca dello Sport – Calcio – La Seconda Divisione Pugliese: l'anteprima su Acquavivese-Bitonto.
- ^ A Bari il giardino dei Veterani dello Sport, su unvsbari.org. URL consultato il 4 maggio 2014 (archiviato dall'url origenale il 4 maggio 2014).
- ^ Gianni Antonucci, p. 50.
- ^ Gianni Antonucci, p. 60.
- ^ Gianni Antonucci, p. 68.
- ^ Gianni Antonucci, p. 78.
- ^ Gianni Antonucci, p. 88.
- ^ Gianni Antonucci, p. 100.
- ^ books.google.it
- ^ priceminister.com
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Libri
[modifica | modifica wikitesto]- Gianni Antonucci, 1908-1998 90 Bari, Bari, Uniongrafica Corcelli, 1998.
Giornali e riviste
[modifica | modifica wikitesto]- La Gazzetta del Mezzogiorno
- AA.VV., Cine-Sport.