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Mickey Rooney

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Mickey Rooney nel 1945
Statuetta dell'Oscar Oscar giovanile 1939
Statuetta dell'Oscar Oscar onorario 1983

Mickey Rooney, pseudonimo di Joseph Yule Jr. (New York, 23 settembre 1920Los Angeles, 6 aprile 2014[1][2]), è stato un attore e comico statunitense.

Insignito nel 1939 dell'Oscar giovanile (ex aequo con la coetanea Deanna Durbin), dopo essere stato candidato ad altri 4 Academy Awards, nel 1983 ricevette l'Oscar alla Carriera "in riconoscimento ai suoi sessant'anni di versatilità in una grande varietà di interpretazioni cinematografiche".

Ha inoltre tre stelle sulla Hollywood Walk of Fame ed una quarta assieme alla moglie Jan Chamberlin.

Mickey Rooney e Judy Garland in L'amore trova Andy Hardy (1938)

Il successo da giovanissimo

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Joseph Yule nacque nel 1920 a Brooklyn, New York, figlio di Joe Yule e Nell Ruth Carter. I suoi genitori divorziarono quando aveva 2 anni (suo padre morì d'infarto nel 1950). I nonni, Ninnian Yule (1866-1943) ed Elizabeth McKell (1866-1919), erano emigrati nel 1892 da Glasgow (Scozia).

Esordì precocissimo nel 1922, a due anni, in spettacoli di vaudeville insieme al padre. Il suo debutto sul grande schermo fu nel 1926 nel film Not to Be Trusted. Dal 1927 al 1934 fu protagonista di una lunga serie di cortometraggi in cui interpretò il personaggio di Mickey McGuire, basato su fumetti di Fontaine Fox. In questa serie il personaggio assume diversi ruoli, dal detective all'artista di circo, dallo studente al piccolo rubacuori, dal giovanissimo affarista al domatore. Il piccolo Joseph si identificò a tal punto con il proprio personaggio da prenderne il nome[3]. Accanto a lui recitava un gruppo di attori bambini tra cui Jimmy Robinson, Billy Barty, Delia Bogart e altri.

"Mickey" diventò così uno degli attori bambini più popolari dell'epoca, e superò senza problemi la transizione dal muto al sonoro. Il piccolo attore (da allora Mickey Rooney) non ebbe solo ruoli comici; gli furono via via affidati ruoli di primo piano ne Il sogno di una notte di mezza estate (1935) di William Dieterle e Max Reinhardt, in Ah, Wilderness! (1935) di Clarence Brown, e in Lord Fauntleroy (1936) di John Cromwell. In riconoscimento al suo contributo al cinema come attore bambino Rooney ricevette nel 1939 un Oscar speciale[4].

Con il ruolo di Andy Hardy Rooney passò anche come attore dall'infanzia all'età adulta[5]. Dal 1937 al 1958 interpretò 16 volte la parte di questo giovane ribelle, in una serie di popolari lungometraggi della MGM, avendo spesso al fianco l'attrice Judy Garland, alla quale fu legato da fraterna amicizia. Grazie al suo eclettico talento e al suo dinamismo di interprete, Rooney ottenne grande successo sul grande schermo anche in ruoli meno leggeri, come nei celebri drammi Capitani coraggiosi (1937) e La città dei ragazzi (1938), in entrambi i quali fu co-protagonista con Spencer Tracy, e in musical come Piccoli attori (1939), per il quale fu candidato per l'Oscar, Musica indiavolata (1940) e I ragazzi di Broadway (1941).

Durante la seconda guerra mondiale fu attivo alla radio, con spettacoli di intrattenimento per le truppe. Nel 1943 fece da padrino ad Elizabeth Taylor, in Gran Premio. Finita la guerra, proseguì con altri film di successo, tra i quali il musical Parole e musica (1948). Tra il penultimo (1946) e l'ultimo (1958) film della serie Andy Hardy, nella stagione 1954-1955 apparve come protagonista nella sitcom Mickey Rooney Show, trasmessa dalla CBS.

All'inizio degli anni sessanta, in un'epoca in cui Hollywood tendeva a non utilizzare attori orientali, interpretò lo scorbutico giapponese Yunioshi in Colazione da Tiffany (1961). Due anni più tardi ritrovò Spencer Tracy nella commedia Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo (1963). Da allora in poi intensificò l'attività teatrale a discapito del cinema. Uniche eccezioni, il dramma pugilistico Una faccia piena di pugni (1962) e l'avventuroso Black Stallion (1979). Sempre negli anni settanta svolse attività di doppiatore, dando la voce a Babbo Natale in tre distinti special natalizi televisivi.

Rinascita artistica

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Mickey Rooney al Pentagono nel 2000

Negli anni ottanta Rooney comparve come guest-star in diverse serie televisive: One of the Boys (1982), Love Boat (1983), Cuori senza età (1988), La signora in giallo (1993) e in Le avventure di Black Stallion (1990-1993), tratto dall'omonimo film da lui interpretato una decina di anni prima. A cavallo degli ultimi anni del millennio fu attivissimo sia al cinema, che in televisione e in teatro: recitò con Ann Miller a Broadway ne Il meraviglioso mago di Oz; nel 1974 apparve in C'era una volta Hollywood, documentario sugli anni d'oro della Metro Goldwyn Mayer, mentre nel 1995 doppiò se stesso, in un'apparizione da guest star, nell'episodio L'Uomo Radioattivo del cartone animato I Simpson.

Dopo un intervento al cuore nel 2000, lavorò nel film disneyano Il fantasma del Megaplex. Nel 2003 recitò in Paradise e nel 2005 apparve in ben tre film, tra cui Strike the Tent. Nel 2006 interpretò uno dei tre perfidi guardiani notturni nel film Una notte al museo, mentre nel 2007 recitò in Bamboo Shark.

Rooney si sposò otto volte.

Nel 1942 sposò Ava Gardner, da cui divorziò l'anno dopo. Nel 1944 sposò l'attrice Betty Jane Phillips, da cui ebbe due figli: Mickey Jr. (1945-2022) e Tim (nato nel 1947 e morto nel 2006, a 59 anni, per una dermatomiosite). Rooney e la Phillips divorziarono nel 1949 e, nello stesso giorno, lui si risposò con l'attrice Martha Vickers, da cui ebbe un figlio, Teddy (1950-2016).

Mickey Rooney e l'ultima moglie Jan Chamberlin a Beverly Hills nel 2000

Nel 1952 divorziò dalla Vickers e circa due mesi dopo sposò l'attrice Elaine Mahnken, da cui divorziò nel 1958; sei mesi dopo sposò l'attrice Barbara Ann Thomason (in arte Carolyn Mitchell), da cui ebbe quattro figli: Kelly Ann (1959); Kerry (1960); Michael (1962) e Kimmy (1963); verso la fine del 1965, Rooney chiese il divorzio a causa della relazione extraconiugale della moglie con lo stuntman Milos Milosevics; pur di riconciliarsi, Barbara lasciò Milosevics, che però la notte del 31 gennaio del 1966, dopo una violenta lite, la uccise con un colpo di pistola alla mascella e si suicidò con un colpo alla tempia.

A settembre dello stesso anno, Rooney sposò la scrittrice Margaret Lane, amica di Barbara, e divorziarono l'anno dopo.

Nel 1969 sposò Carolyn Hockett con cui adottò Jimmy (nato nel 1966), il figlio che Carolyn aveva avuto da un precedente matrimonio. I due ebbero anche una figlia, Jonelle (1970), ma poco dopo il matrimonio entrò in crisi e i due divorziarono nel 1975.

Infine, nel 1978 Rooney sposò l'attrice Janice Darlene Chamberlin, con cui visse fino al 2009. Si separarono nel 2012 per episodi di violenza domestica da lui subìti, resi noti un anno dopo la morte dell'attore[6].

Rooney morì nel sonno, per cause naturali, a casa del figliastro a Los Angeles, in California, il 6 aprile 2014, a 93 anni[7].

Rooney recitò per 88 anni: con gli ultimi film ha superato il record di Lillian Gish.

Mickey Rooney a Los Angeles nel 1986

Cortometraggi

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Riconoscimenti

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Mickey Rooney è stato doppiato da:

  • Gianfranco Bellini in Polizia militare, Marinai a terra, Atomicofollia, I ponti di Toko-Ri, Congiura al castello, Off Limits - Proibito ai militari, Come svaligiare una banca, Una faccia piena di pugni, Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo, 5 per la gloria, La vita intima di Adamo ed Eva
  • Mauro Zambuto ne Il mercante di schiavi, La città dei ragazzi, Musica indiavolata, Gli uomini della città dei ragazzi, Un americano a Eton, Gran Premio, Carambola d'amore, Parole e musica, Lo spaccone vagabondo
  • Elio Pandolfi ne L'arcidiavolo, Bill, Una notte al museo
  • Dante Biagioni ne Lo sposo di Rachele, La più bella avventura di Lassie, La signora in giallo
  • Gianni Bonagura ne La freccia sulla croce, Elliott, il drago invisibile
  • Ferruccio Amendola ne Il capitano di lungo... sorso, Il principio del domino
  • Sandro Tuminelli in Black Stallion, Le avventure di Black Stallion
  • Gualtiero De Angelis ne La pista di fuoco, Faccia d'angelo
  • Massimo Turci in Capitani coraggiosi (ridoppiaggio), Il ritorno di Mr. Hardy
  • Rina Morelli in Sogno di una notte di mezza estate[8]
  • Pino Locchi in El Tigre
  • Sergio Tedesco in Colazione da Tiffany
  • Manlio De Angelis in Colpiscono senza pietà
  • Marcello Tusco in Animals
  • Enzo Garinei ne Il fantasma del megaplex
  • Gianni Gaude in Lilith
  • Carlo Reali in Notte al museo - Il segreto del faraone
  • Roberto Chevalier in Gran Premio (ridoppiaggio)
  • Tony Sansone in L'amore sorride a Andy Hardy (doppiaggio tardivo)
  • Mino Caprio in Parole e musica (ridoppiaggio)

Da doppiatore è sostituito da:

  1. ^ (EN) Mickey Rooney, Master of Putting On a Show, Dies at 93, su nytimes.com, 7 aprile 2014. URL consultato il 7 aprile 2014.
  2. ^ Addio a Mickey Rooney, recitò per 90 anni, su repubblica.it, 7 aprile 2014. URL consultato l'8 aprile 2014.
  3. ^ John Holmstrom, The Moving Picture Boy, p. 100.
  4. ^ Robert A. Osborne, 75 Years of the Oscar: The Official History of the Academy Awards (Abbeville Press, 2003)
  5. ^ John Holmstrom, The Moving Picture Boy, p. 102.
  6. ^ (EN) Tears and Terror: The Disturbing Final Years of Mickey Rooney, su hollywoodreporter.com, 21 ottobre 2015. URL consultato il 24 ottobre 2015.
  7. ^ Valerie J. Nelson, Mickey Rooney dies at 93; show-business career spanned a lifetime, in Los Angeles Times, 6 aprile 2014.
  8. ^ Un esempio di doppiaggio (PDF), in Lo schermo, marzo 1936, p. 36.
  • (EN) John Holmstrom, The Moving Picture Boy: An International Encyclopaedia from 1895 to 1995, Norwich, Michael Russell, 1996, pp. 100–102.
  • (EN) David Dye, Child and Youth Actors: Filmography of Their Entire Careers, 1914-1985. Jefferson, NC: McFarland & Co., 1988, p. 201-205.
  • (EN) Edward Edelson, Great Kids of the Movies, Garden City, NY: Doubleday, 1979.
  • (EN) James Robert Parish, Great Child Stars, New York: Ace Books, 1976, pp. 141–151.
  • (EN) Marc Best, Those Endearing Young Charms: Child Performers of the Screen (South Brunswick and New York: Barnes & Co., 1971), pp. 220–224.
  • (EN) Norman J. Zierold, "The Mick", The Child Stars. New York: Coward-McCann, 1965, pp. 206–228.
  • (EN) Dixie Willson, Little Hollywood Stars, Akron, OH, e New York: Saalfield Pub. Co., 1935, pp. 104–109.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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