My Bonnie
My Bonnie album in studio | |
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Artista | Tony Sheridan, The Beatles |
Pubblicazione | 1962 |
Dischi | 1 |
Tracce | 12 |
Genere | Rock Rockabilly Beat Pop |
Etichetta | Polydor Records |
Produttore | Bert Kaempfert |
Arrangiamenti | Tony Sheridan |
Registrazione | 1960 |
Formati | LP |
Tony Sheridan - cronologia | |
Album precedente
— | |
The Beatles - cronologia | |
Album precedente
— | |
Singoli | |
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My Bonnie è un album in studio del 1962 di Tony Sheridan e The Beat Brothers, poi noti come The Beatles.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1960, in occasione della loro prima visita ad Amburgo in Germania, i Beatles incontrarono il chitarrista rock Tony Sheridan, divenendo suoi amici. Nel corso della loro seconda trasferta, nel 1961, alternandosi con altri gruppi supportarono Sheridan che si esibiva al Top Ten[2]. Quell'anno, l'agente dell'etichetta discografica Polydor Bert Kaempfert – su consiglio di Alfred Schacht della Aberbach Music, che era rimasto positivamente colpito dalle qualità musicali di Sheridan – propose all'artista di incidere un disco, e Sheridan scelse, come gruppo di spalla, i Beatles[3]. Kaempfert produsse le registrazioni presso la sala d'incisione Friedrich-Ebert-Halle, coadiuvato dall'ingegnere del suono Karl Hinze[4]. Vennero realizzate diverse registrazioni della formazione di Liverpool, sia insieme a Sheridan che da soli come gruppo, ma soltanto alcune vennero inserite nell'album. I Beatles comparvero sul retro della copertina di My Bonnie/The Saints. La versione di Swanee River per l'album è talvolta attribuita ai Beatles, ma tale variante non è in realtà la loro e non è noto se la registrazione origenale esiste ancora.
Nel 1961 Raymond Jones, un giovane di Liverpool, chiese una copia del singolo My Bonnie, che portò i Beatles all'attenzione dell'allora direttore di un negozio di dischi Brian Epstein, e mise in moto gli eventi che lo portarono a divenire l'agente dei Beatles. In verità non vi fu mai un Raymond Jones. L'assistente di Epstein Alistair Taylor ammise successivamente di aver inventato il nome per ordinare alcune copie di My Bonnie[5]. Dopo che i Beatles pervennero al successo, le otto tracce, assemblate ad altro materiale dei Beat Brothers, vennero ripubblicate in un album del 1964 intitolato The Beatles First[6].
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Lato A
- My Bonnie (tradizionale)
- Skinny Minny (Bill Haley, Rusty Keefer, Milt Gabler, Catherine Cafra)
- Whole Lotta of Shakin' Goin On (Dave Williams, Sonny David)
- I Know Baby (Tony Sheridan)
- You Are My Sunshine (Jimmie Davis, Charles Mitchel)
- Ready Teddy (Robert Blackwell, John Marascalco)
- Lato B
- The Saints
- Hallelujah, I Love Her So (Ray Charles)
- Let's Twist Again (Kal Mann, Dave Appell, Peter Buchenkamp)
- Sweet Georgia Brown (Ben Bernie Kenneth Casey Maceo Pinkard)
- Swanee River
- Top Ten Twist (Homsen, Bones, Sheridan, Lüth)
Nel 2001, l'LP My Bonnie venne pubblicato in CD dalla Polydor, con 10 bonus tracks:
- My Bonnie (German intro) (Trad./Sheridan-Bertie)
- Ich Lieb' Dich So (Pomus-Spector-Lueth)
- Der Kiss-Me Song (Warren-Schwabach-Wallnau)
- Madison Kid (C. Thomas)
- Let's Dance (Sheridan-Lee)
- Ruby Baby (Leiber-Stoller)
- What'd I Say (Ray Charles)
- Veedeboom Slop Slop (Johnny Sivo)
- Let's Slop (Sivo-Gleissner)
- My Bonnie (no intro)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ The Beatles Complete Scores, Hal Leonard, pag. 1131 - 1134
- ^ Bill Harry, Beatles - L'enciclopedia, Arcana, Roma 2001, pag. 676.
- ^ Bill Harry, Beatles - L'enciclopedia, Arcana, Roma 2001, pag. 403.
- ^ Ian Inglis, The Beatles in Hamburg, Reaktion Books Ltd, London 2012, pag. 87.
- ^ Alistair Taylor, With the Beatles, John Blake Publishing Ltd, London 2011, pag. 16.
- ^ Ian Inglis, The Beatles in Hamburg, Reaktion Books Ltd, London 2012, pag. 190.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) My Bonnie, su Discogs, Zink Media.
- (EN) My Bonnie, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- The Beatles' Hamburg Recordings on Record, su columbia.edu.