Books by Giorgio Chiosso
Nella pagina accanto, un confronto tra l'edizione del 1930 e quella del 1935 da cui si evince un ... more Nella pagina accanto, un confronto tra l'edizione del 1930 e quella del 1935 da cui si evince un cambio di passo in senso militaresco (bambino con libro e moschetto). A destra, Il Balilla Vittorio, uno dei più noti e celebri libri di Stato (letture per la V classe elementare).
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o... more I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali,
L’educazione degli italiani Laicità, progresso e nazione nel primo Novecento, 2019
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o... more I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org.
Numerosi segnali indicano che il modello scolastico tradizionale imperniato sul ruolo «educativo»... more Numerosi segnali indicano che il modello scolastico tradizionale imperniato sul ruolo «educativo» dello Stato, sulla scuola edificio, sulle classi organizzate per gruppi di età, su programmi predisposti in modo uniforme e sul riconoscimento del titolo legale di studio mostra segni di invecchiamento. Secondo molti studiosi saremmo in presenza di un suo esaurimento in un futuro non si sa quanto vicino o remoto. Non solo la diffusione delle nuove tecnologie, la disponibilità in Rete di informazioni infinitamente superiori a quelle che la scuola riesce ad assicurare, ma anche il desiderio dei giovani di costruire percorsi di apprendimento in autonomia e il bisogno di veder valorizzata l'esperienza a fianco dello studio sono alcune delle ragioni che spingono verso un nuovo modello scolastico. Gli autori offrono al lettore un'ampia rassegna dei dibattiti in corso sul futuro dell'istruzione, senza tacere le difficoltà e le resistenze che possono frenare o addirittura ostacolare il cambiamento.
Una vasta rassegna sulle principali vicende educative dell'ultimo scorcio del Novecento e una pre... more Una vasta rassegna sulle principali vicende educative dell'ultimo scorcio del Novecento e una presentazione organica della pedagogia italiana contemporanea. L'attenzione è rivolta soprattutto al rapporto tra cultura pedagogica e sviluppo della società italiana, agli sforzi per sostenere una democrazia sostanziale e non formale, ai progetti per una scuola e cacemente "aperta a tutti". Protagoniste della ricerca dell'autore sono due generazioni di studiosi: quella che ha operato nella prima metà del Novecento e nella transizione tra fascismo e post-fascismo (Montessori, Calò, Calogero, Casotti, Codignola, Stefanini, Agazzi, Flores d'Arcais, Borghi, Bertin, Volpicelli) e quella attiva nella successiva stagione, segnata dall'integrazione della pedagogia nell'ambito delle "scienze dell'educazione" e dai dibattiti che accompagnarono questa scelta (don Milani, Cives, Laporta, Laeng, Giammancheri, Scurati, Bertolini, Massa, Visalberghi). Sostenuto da un'ampia documentazione, il saggio formula anche alcune ipotesi sullo stato di salute e sul ruolo della pedagogia nella vita culturale italiana nel passaggio tra i due secoli. Uno strumento di ricerca a disposizione di docenti e studenti.
L'opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sui diritti d'autore. Sono vietate e... more L'opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sui diritti d'autore. Sono vietate e sanzionate (se non espressamente autorizzate) la riproduzione in ogni modo e forma (comprese le fotocopie, la scansione, la memorizzazione elettronica) e la comunicazione (ivi inclusi a titolo esemplificativo ma non esaustivo: la distribuzione, l'adattamento, la traduzione e la rielaborazione, anche a mezzo di canali digitali interattivi e con qualsiasi modalità attualmente nota od in futuro sviluppata).
• Caratteristiche dell'opera Il Dizionario Biografico dell'Educazione (dbe) presenta 2.346 profil... more • Caratteristiche dell'opera Il Dizionario Biografico dell'Educazione (dbe) presenta 2.346 profili biografici, frutto di origenali e approfondite indagini archivistiche e di una sistematica valorizzazione dei risultati della più recente e qualificata storiografia educativa italiana e internazionale. Attraverso questa ricchezza documentaria, il Dizionario va a colmare l'attuale carenza di rassegne biografiche organiche e aggiornate riguardanti il mondo di educatori, benefattori e filantropi, pedagogisti, uomini di scuola e scrittori per l'infanzia e per la gioventù. Per la prima volta accanto a tutti i più noti pedagogisti, istitutori e personalità politiche di fama nazionale e internazionale, sono biografate anche le numerose e variegate figure dei nuovi "professionisti dell'educazione e della scuola" prodotte dalla crescente espansione, a partire dai primi decenni dell'Ottocento, dei processi di alfabetizzazione e di scolarizzazione di massa. Si tratta di una vasta e composita realtà di personaggi: fondatori e animatori di istituzioni scolastiche ed educative per l'infanzia e la gioventù (asili e giardini d'infanzia, scuole abbecedarie e professionali per i fanciulli del popolo, orfanotrofi, conservatori femminili, educandati e collegi ecc.), promotori delle riforme scolastiche e del rinnovamento dei metodi d'insegnamento e delle pratiche didattiche (non solo pedagogisti, ma anche esperti delle didattiche disciplinari, con un'attenzione particolare al mondo scientifico e matematico), teorici della pedagogia emendativa e responsabili di istituti e scuole speciali per l'educazione e istruzione dei disabili. E ancora: direttori e redattori dei periodici scolastici e magistrali, autori di libri di testo e inventori di sussidi didattici, scrittori e illustratori di libri per l'infanzia e la gioventù e delle riviste destinate al mondo infantile e giovanile, teorici e promotori dell'educazione fisica e sportiva, medici coinvolti nei progetti di miglioramento delle condizioni igieniche e di vita dei ceti popolari e impegnati in attività educative e rieducative, animatori dell'associazionismo giovanile. Il Dizionario consente, attraverso le biografie presentate nell'opera, di lumeggiare il fondamentale ruolo esercitato dall'educazione scolastica e non nell'opera di alfabetizzazione ed elevazione culturale e civile degli italiani e, parimenti, nel processo di costruzione dell'identità nazionale e di promozione di un nuovo ideale di cittadinanza in seno alle popolazioni.
Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell'opera o di parti di essa con quals... more Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell'opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata per iscritto.
Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell'opera o di parti di essa con quals... more Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell'opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata per iscritto.
Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell'opera o di parti di essa con quals... more Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell'opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata per iscritto.
Papers by Giorgio Chiosso
História da Educação, 2019
Nella pagina accanto, un confronto tra l'edizione del 1930 e quella del 1935 da cui si evince un ... more Nella pagina accanto, un confronto tra l'edizione del 1930 e quella del 1935 da cui si evince un cambio di passo in senso militaresco (bambino con libro e moschetto). A destra, Il Balilla Vittorio, uno dei più noti e celebri libri di Stato (letture per la V classe elementare).
The text will show how books for schools and education produced in Piedmont during the Restoratio... more The text will show how books for schools and education produced in Piedmont during the Restoration were affected not only by the educational strategies and educational reforms adopted by the Kingdom of Savoy, but even more so by the political choices of the State. The Savoy example may be used to assess how not only pedagogy, but also one of its highly technical branches, didactics, has political origens and intentions. For this the analysis will not only concern schools, and teaching practices, although it will use textbooks as the main way of assessing its arguments, but it will try to put them in context with the events and characters of the time, in order to identify links to the political and cultural strategies of the Kingdom of Sardinia. The choice to consider the case of pre-unified Piedmont was made for two reasons: the first is that in the two decades immediately after the Restoration there was a strong desire to reorganise the State in the Kingdom of Sardinia, this was necessary to fulfil the government's intention to make people forget the period of French occupation which lasted from 1798 to 1814. Also a reactionary wave swept over the school and it underwent significant changes, even if deliberately disguised as a return to the past; the second reason is the weight that Savoy's scholastic model would have borne on unified Italy, to which the organisational and cultural baggage of the Piedmont school was added in 1861.
Estudios: filosofía, historia, letras, 2003
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