Papers by Stefano Bruzzese
Treccani. Lingua italiana, 2023
Designed to Impress. Guido Mazenta's Plans for the Entry of Gregoria Maximiliana of Austria into Milan (1597). With an edition of Madrid MS 2908, 2023
List of Figures a u t h o r p r o o f s xii Contributors organized numerous exhibitions, and has ... more List of Figures a u t h o r p r o o f s xii Contributors organized numerous exhibitions, and has published articles in professional journals and fourteen books, the most recent of which are Cartas a una mujer.
Mon cher Abbé Bionaz! Mario Cresci per la Valle d’Aosta, catalogo della mostra, Chatillon, 2023
O. Piccolo, La collezione dispersa. La collezione Cagnola prima e dopo l'asta Geri del 1916, 2023
La collezione dispersa La ricerca ha avuto origene dal fortunato ritrovamento di alcuni esemplari... more La collezione dispersa La ricerca ha avuto origene dal fortunato ritrovamento di alcuni esemplari postillati del catalogo della prima asta milanese (1916) di Alfredo Geri, l'antiquario fiorentino divenuto celebre per avere contribuito alla restituzione al Louvre della Gioconda di Leonardo, dopo il furto del 1911. L'incanto era relativo alla collezione di un «eminente patrizio bergamasco» che viene ora identificato in Costanzo Cagnola (1867-1925), cugino del più noto Guido (1861-1954), l'animatore della raccolta ancora oggi custodita nella Villa Cagnola di Gazzada (Varese). Avvocato-imprenditore, ricordato come «scapestrato, bugiardo e simpatico», Costanzo fu costretto a vendere la collezione che aveva raccolto dalla famiglia e dai Lattuada di Casatenovo (Lecco), parenti da parte della moglie. La dispersione inizia con l'alienazione, nel 1912, al banchiere e filantropo americano John Pierpont Morgan di quasi tutti i rilievi della bottega degli Embriachi provenienti dalla Certosa di Pavia e ora al Metropolitan Museum di New York. Nel volume si seguono le tracce di alcune delle opere più rilevanti della collezione, quasi tutte conservate nella dimora milanese di Costanzo, il Palazzo Stampa di Soncino Borgazzi, e-in seguito all'asta e passaggi successivi-confluite in raccolte private o musei internazionali. Tasselli per riannodare le fila di un considerevole episodio di collezionismo lombardo tra Otto-Novecento, rimasto sino ad oggi inesplorato.
storia della critica d’arte annuario della s.i.s.c.a., 2022
Coloro che intendano suggerire un articolo per la rivista possono inviarlo all'indirizzo mail del... more Coloro che intendano suggerire un articolo per la rivista possono inviarlo all'indirizzo mail della casa editrice o all'indirizzo mail:
IL PAESAGGIO. SENTIERI BATTUTI E NUOVE PROSPETTIVE, catalogo della mostra, 2022
museo.bagnacavallo museocivicobagnacavallo Comune di Bagnacavallo The landscape unites the world…... more museo.bagnacavallo museocivicobagnacavallo Comune di Bagnacavallo The landscape unites the world… and other worlds. This is what art allows us to understand in the context of an idea that is becoming increasingly necessary and urgent for us all: the awareness that although we can view and observe different places through different eyes we need to have the single shared goal of protection, respect, acceptance and empathy… in a word the goal of life. The exhibition Landscape. Beaten paths and new perspectives, held at the Museo Civico delle Cappuccine from 17th December to 5th March, is part of a three-year program that the Municipality of Bagnacavallo has dedicated to the most diverse aspects of the landscape. Thanks to the work of the curator of the exhibition and director of the museum Davide Caroli, and all those who have contributed to this wonderful project, the interpretation of the landscape that we have proposed takes us on a journey that is something between a relaxing stroll and a dream: a journey suspended between the past and the future in the company of dozens of modern and contemporary artists of the first magnitude, many of whom are internationally famous. With their different styles, materials, techniques, schools and ideas, these masters are often distant from each other in time and in their conceptions: sometimes more closely linked to the specific genius loci and sometimes with their gaze directed elsewhere. Nevertheless they all lead us to reflect profoundly on the natural and urban landscape, its history and its possible evolution. It doesn't matter whether they are the proponents of Futurism, Abstractionism or Pop Art, what counts is that they have an inquiring, critical, personal and authentic gaze and ideas to match, so that they can transport us away from the here and now, and from the demands for "everything immediately" that the digital world often imposes on us. This gaze and these ideas are something that only art can give us, when it is detached from dogmas, predefined formulas, enclosures and boundaries. In this case, we feel that we can safely say that it provides us with landscapes of freedom. Our thanks therefore go to all those who have collaborated towards realizing the exhibition and to the professors Mario Angelo Neve and Stefano Bruzzese for their kind contributions to the exhibition catalogue.
La seduzione del bello, catalogo della mostra, a cura di A. D'Amico, Milano 2022, pp. 80-99, 2022
Capolavori segreti tra '600 e '700 euro 28 LA SEDUZIONE DEL BELLO Capolavori segreti tra '600 e '700
Voyages et conscience patrimoniale Aubin-Louis Millin (1759-1818) entre France et Italie, 2010
le arti nella lombardia asburgica durante il settecento, 2017
Vittorio Cini (1885-1977) was one of the most voracious collectors of the Italian twentieth centu... more Vittorio Cini (1885-1977) was one of the most voracious collectors of the Italian twentieth century. When he died, his collection, divided mainly between the rooms of the Monselice castle and the Venetian house in Campo San Vio, had passed through thousands of different objects from different periods. Weapons and ivories, miniatures, books, sculptures, but above all old paintings, only partially still preserved under the label of the Cini collection. Paintings almost always of the highest level, chosen with the guidance of the expert eye of connoisseurs – from Nino Barbantini to Federico Zeri – with whom the Count of Ferrara has maintained constant relations. Among these, to Bernard Berenson is always recognized a primary role, given the long years of acquaintance and friendship. But they never investigated properly the start dates and the dynamics of a relationship, first of all staff, which had the necessary and predictable effects on the orientation of the tastes of the collector...
Economia Della Cultura, 2012
Patrizio aiello Chiara Fiaccadori stefano bruzzese giacomo giannelli Federico orsi 5 7 31 57 69 b... more Patrizio aiello Chiara Fiaccadori stefano bruzzese giacomo giannelli Federico orsi 5 7 31 57 69 bernard berenson e il conte Cini all'ingresso della mostra di lorenzo lotto nel settembre 1953. interfoto/4092 riva Carbon/venezia Per la fotografia si ringrazia Carl brandon strehlke l/art04 4 l/art04 57 al lavoro, insieme a Wanda rotelli, sul carteggio di guido Cagnola, nella splendida cornice della villa di gazzada. Passavo e ripassavo davanti la finestra spalancata su una limpida giornata di prima estate, e il rosa era sempre lì: dorso di bianca balena, incagliata tra onde di marmi azzurri via via diradantisi e capaci di offrire a ogni ora, con il mutare della luce, uno scenario diverso. l'incanto di questa veduta e la bellezza dei giardini intorno alla villa sono il primo rimpianto di ogni corrispondente che abbia reso almeno una visita, quassù, al «nobile don guido». nel 1945 è «l'ombra signorilmente ospitale» dell'«austero parco alla gazzada» che riporta alla mente di ernesto buonaiuti -compagno del tortuoso percorso spirituale di Cagnola fin dal 1925 -le tante passeggiate con il gradito ospite, le lunghe conversazioni in cerca forse di un'intesa su dio e sul senso della vita. è la «bella villa» di gazzada che ha sempre in mente, fin dalla prima lettera del 9 luglio 1923, Francesco Ferrari, filosofo, medico «specializzato in cure ipnotiche e psichiche» che negli anni venti condivide con Cagnola la passione per il buddismo e la frequentazione, a Milano, del circolo di intellettuali e filosofi stretto intorno a Piero Martinetti. sono «buon rifugio dello spirito», il parco e la villa di gazzada, per Francesco Pastonchi, poeta di riva ligure, piemontese d'adozione. ed è della «lovely view» da qui godibile che in una lettera del 27 agosto 1913 -la più antica di lei rimastaci -Mary berenson (1864-1945) si augura possa riempirsi gli occhi il ben assortito gruppo di amiche in viaggio per la lombardia e di passaggio nel varesotto: la famosa arredatrice elsie de Wolfe, l'agente teatrale e letterario elizabeth (bessy) Marbury e anne Morgan, figlia del grande banchiere e mecenate americano John Pierpont Morgan. Per Mary berenson -moglie in seconde nozze, dal 1900, di bernard -la villa di gazzada doveva essere ormai una tappa consueta nei viaggi in compagnia del marito per il nord italia. l'avrà portata bernard, la prima volta, l'anno del matrimonio o al massimo il successivo: nell'ottobre del 1901 rimane testimonianza di un soggiorno in villa in una lettera inviata da Mary, da gazzada, alla madre, Hanna Whitall smith 1 . bernard invece, a gazzada, era venuto per la prima volta intorno al 1897.
Arte Lombarda, 2021
the article starts with the attribution to Ottavio Semino of a painting preserved in the church o... more the article starts with the attribution to Ottavio Semino of a painting preserved in the church of San Martino at Greco, in the north-eastern suburbs of Milan. the new acquisition of the Ligurian painter’s catalog offers an opportunity to reconsider the most important works he undertook during his long stay in Lombardy, since the decorations of Palazzo Marino, a crucial junction for Milan in mid-16th century on which an adequate study is still lacking. In the same church of San Martino at Greco there is also a painting probably by a follower of bernardino Campi from the master’s models. Hence a reflection, starting from the known testimonies, on the practice of reusing bernardino’s drawings in his workshop, one of the most active and important in the Milan area in the late 16th century. the ‘digressions’ of the title include two little or no-known paintings by Gerolamo Ciocca, a prolific pupil of Giovanni Paolo Lomazzo whose catalog is being reconstructed.
Sulle vie del collezionismo. Saggi per la storia della critica d'arte, a cura di L. Finocchi Ghersi, 2021
Panoramica sul collezionismo nel territorio della Milano spagnola con un affondo sulle collezioni... more Panoramica sul collezionismo nel territorio della Milano spagnola con un affondo sulle collezioni di Leone e Pompeo Leoni.
Storia della Critica d'Arte. Annuario della S.I.S.C.A., 2020
G. Testori, Traduzione della prima lettera ai corinti, 2019
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