Papers by Vittorio Mironti
ISTITUTO ITALIANO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA NOTIZIARIO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA - 8.I Italia settentrionale e peninsulare (2021-2022), 2022
42° Convegno Nazionale sulla Preistoria Protostoria Storia della Daunia, 2022
Atti del 42° convegno nazionale sulla Preistoria, Protostoria e Storia della Daunia, 2022
L’attività di sorveglianza archeologica condotta dalla Soprintendenza del Molise tra il 2014 e il... more L’attività di sorveglianza archeologica condotta dalla Soprintendenza del Molise tra il 2014 e il 2015 in relazione ai lavori di scavo per la realizzazione del metanodotto Busso-Paliano (tratto B), in località Ficora della Morra, ha consentito di individuare interessanti evidenze riferibili alla Preistoria recente. L’area si trova nella pianura di Venafro, a una quota di 169 m s.l.m., a poca distanza dal fiume Volturno.
Use of Space and Domestic Areas: Functional Organisation and Social Strategies, 2021
archaeological and ethnoarchaeological studies. For the Bronze Age in the central Mediterranean s... more archaeological and ethnoarchaeological studies. For the Bronze Age in the central Mediterranean spatial analyses integrating various ranges of data, from artefacts to ecofacts, still remain limited in number. Moreover, studies have mainly focussed on well-preserved contexts affected by sudden destructions; spaces inhabited over long periods and so subjected to dynamic depositional processes, are more challenging to interpret as to their function(s). Yet, these latter are commonly encountered archaeological contexts. Representing palimpsests of repeated activities, they are valuable case studies for investigating the spatial organisation of activities.
This paper presents an integrated spatial analysis of a long-occupied area of the Coppa Nevigata settlement from the Late Bronze Age. It is a trial, aimed at both building a viable methodology to deal with ‘dynamic’ deposits and verifying the potential of the observed record in terms of activity areas and fossilised patterns of behaviour.
Atti del 41° Convegno Nazionale di Preistoria-Protostoria-Storia della Daunia, 2021
Journal of Lithic Studies 8 (1), 2021
In the last decades, several researches focused on the inland areas of Molise Region (Central-Sou... more In the last decades, several researches focused on the inland areas of Molise Region (Central-Southern Italy) to investigate the occupation and exploitation of this environment during Pleistocene and Holocene. The "Molise Survey Project" started in 2015 with the aim to explore, through systematic surveys, an area of 60 square kilometres, chiefly characterized by a mountainous landscape and part of the Central-Southern Italy Apennines. The project seeks to investigate the patterns of human occupation in the mountainous landscape between the provinces of Campobasso and Isernia. The surveys, carried out during the last four years, allowed the identification of 19 prehistoric sites ranging from Palaeolithic to Bronze Age: the archaeological materials belonging to the latter period are being studied by the team of "Paletnologia" of Sapienza University of Rome. This work aims to show the preliminary results of the analysis of the lithic assemblage acquired during the summer of 2016 surveys, focusing on raw material procurement and the related chaîne opératoire, also considering post-depositional agents. The obtained data allowed to reassess the human presence over inland and high-altitude areas of Molise during prehistoric times, stressing a seasonal use of the territory, from Palaeolithic to Late Prehistory, with different patterns of occupation and exploitation.
Atti del 40° Convegno Nazionale di Preistoria-Protostoria-Storia della Daunia, 2020
Atti del 40° Convegno Nazionale di Preistoria-Protostoria-Storia della Daunia, 2020
Atti del 40° Convegno Nazionale di Preistoria-Protostoria-Storia della Daunia, 2020
by Eugenio Cerilli, Giovanni Carboni, Elena Carletti, Cecilia Conati Barbaro, Massimo Cultraro, Antonio Curci, Alessandra Facciolo, Agnese Livia Fischetti, Chiara La Marca, Nadia Marconi, Vittorio Mironti, Rachele Modesto, Stefania di Giannatonio, Giolj Guidi, Cristiano Iaia, and Marco Mulargia Roma Prima del Mito - Abitati e necropoli dal Neolitico alla prima età dei metalli nel territorio di Roma (VI-III millennio a.C.), a cura di Anna Paola Anzidei e Giovanni Carboni, 2020
The area corresponding to the modern city of Rome is usually known for the magnificent remains of... more The area corresponding to the modern city of Rome is usually known for the magnificent remains of the Roman civilization and the myths of its foundation in 753 BC. Less known is evidence of the prehistoric occupation occurring until the Bronze Age along the territory corresponding to the city of Rome and the surrounding area, called "Campagna Romana". Indeed, until a few years ago, the archaeological evidence relating to the phases of recent prehistory, from the Neolithic to the beginning of the Bronze Age, were completely, or almost completely, unknown. Recent excavations, mainly related to preventive archaeology, led to the identification of settlements and necropolises associated with a complex cultural scenario and shed light on the social and cultural aspects of daily life of the human groups who occupied this territory before the Latium civilization.
Della città di Roma, ben nota per le maestose vestigia riguardanti la civiltà romana e per i miti che precedono la sua fondazione avvenuta nel 753 a.C., sono poco conosciute le fasi antecedenti l’età del Bronzo finale , sia nell’area urbana, che nel territorio al di fuori delle mura, definito come “Campagna Romana” che va dal Neolitico antico fino agli inizi dell'età del Bronzo. Scavi recenti, legati principalmente all’archeologia preventiva, hanno portato all’individuazione di insediamenti e necropoli riferibili ad un complesso ed articolato panorama culturale, gettando luce su aspetti della vita quotidiana, sociale e culturale di gruppi umani che hanno occupato questo territorio prima della formazione della civiltà laziale.
Roma prima del mito. Abitati e necropoli dal Neolitico alla prima età dei metalli nel territorio di Roma (VI-III millennio a.C.), vol 2 , 2020
L’inizio dell’età del Rame in Italia centro-meridionale, e più in generale in tutta la penisola, ... more L’inizio dell’età del Rame in Italia centro-meridionale, e più in generale in tutta la penisola, costituisce un momento di forte cambiamento. Le trasformazioni avvenute nel momento di passaggio tra le comunità tardo neolitiche e quelle propriamente considerate eneolitiche, si sostanziano fondamentalmente in una maggiore mobilità sul territorio e in un incremento nell’utilizzo dei manufatti metallici in rame. All’interno di questa cornice, si assiste fin dalle prime fasi del periodo alla nascita di una fitta rete di contatti in grado di collegare tra loro diverse aree della penisola e, alcune di queste, anche con il mondo egeo-balcanico.
IpoTesi di Preistoria, 11 - Atti del 1° Incontro di Studi "Sezze, i Monti Lepini e il basso Lazio tra Preistoria e Protostoria". Museo Archeologico – Sezze (LT) Domenica 22 aprile 2018, 2019
Nel presente lavoro si espongono alcune considerazioni sul sito di Monte del Cerro, posto sulla v... more Nel presente lavoro si espongono alcune considerazioni sul sito di Monte del Cerro, posto sulla vetta dell'omonimo rilievo a circa 648 m s.l.m., in una zona subito all'interno dei preappennini (Monti Lepini, Lazio). Il sito è caratterizzato da un imponente muro di cinta che fa di questo contesto, allo stato attuale della ricerca, un unicum nel territorio in esame.
IpoTesi di Preistoria, 11 - Atti del 1° Incontro di Studi "Sezze, i Monti Lepini e il basso Lazio tra Preistoria e Protostoria". Museo Archeologico – Sezze (LT) Domenica 22 aprile 2018, 2019
L'obiettivo del presente lavoro è riassumere e riconsiderare, brevemente, le tecniche e le dinami... more L'obiettivo del presente lavoro è riassumere e riconsiderare, brevemente, le tecniche e le dinamiche legate alla panificazione e all'impatto che queste potevano avere nella sfera sociale delle comunità antiche. Al fine di perseguire tale obiettivo, si rivela fondamentale l'osservazione di alcuni contesti etnografici come quello della cittadina di Sezze (LT). Questo contesto, esaminato in particolare per i primi anni del '900, evidenzia uno stretto legame tra l'attività di panificazione e la struttura sociale della comunità stessa.
IpoTesi di Preistoria, 11 - Atti del 1° Incontro di Studi "Sezze, i Monti Lepini e il basso Lazio tra Preistoria e Protostoria". Museo Archeologico – Sezze (LT) Domenica 22 aprile 2018, 2019
L'obiettivo di questo lavoro è di mettere in evidenza alcuni labili indizi provenienti dal territ... more L'obiettivo di questo lavoro è di mettere in evidenza alcuni labili indizi provenienti dal territorio setino relativi alla possibile presenza di strutture dolmeniche in località Monte Forcino, rappresentati da alcune immagini fotografiche pubblicate negli anni '90.
IpoTesi di Preistoria, 11 - Atti del 1° Incontro di Studi "Sezze, i Monti Lepini e il basso Lazio tra Preistoria e Protostoria". Museo Archeologico – Sezze (LT) Domenica 22 aprile 2018, 2019
Il presente lavoro vuole riassumere le evidenze artistiche preistoriche già note nei Monti Lepini... more Il presente lavoro vuole riassumere le evidenze artistiche preistoriche già note nei Monti Lepini, per poi fare accenno a una possibile evidenza ancora inedita. Si cercheranno similarità e differenze tra tali contesti, sia dal punto di vista tipologico e morfologico, sia per quanto riguarda le modalità di realizzazione delle pitture. Ultimo passo sarà quello di inserire tali evidenze in un più ampio ambito nazionale ed internazionale, per tentare di comprenderne una cronologia generale. Obiettivo principale è riportare l'attenzione sulle manifestazioni simboliche nei Monti Lepini e più in generale nell'Italia Centrale, così da dare un nuovo impulso alle ricerche archeologiche in tal senso.
IpoTesi di Preistoria, 11 - Atti del 1° Incontro di Studi "Sezze, i Monti Lepini e il basso Lazio tra Preistoria e Protostoria". Museo Archeologico – Sezze (LT) Domenica 22 aprile 2018, 2019
Lo studio delle capanne e di altre strutture nei contesti agro-pastorali "moderni" rappresenta un... more Lo studio delle capanne e di altre strutture nei contesti agro-pastorali "moderni" rappresenta uno strumento importante per recuperare informazioni preziose alla comprensione di contesti più antichi. L'obiettivo di questo lavoro è di evidenziare le potenzialità per studi etnoarcheologici del contesto dei Monti Lepini, che ancora oggi è segnato nel paesaggio dai resti di tali strutture, attraverso l'incrocio e la sintesi delle informazioni raccolte nelle diverse ricerche realizzate sul territorio.
Altamura F., Lungo I., Mironti V., 2019. Strutture dolmeniche sui Monti Lepini? Dati inediti dall... more Altamura F., Lungo I., Mironti V., 2019. Strutture dolmeniche sui Monti Lepini? Dati inediti dall’archivio Blanc-Aguet di Roma, in 1° incontro di studi “Sezze, i Monti Lepini e il Basso Lazio tra Preistoria e Protostoria” Museo Archeologico di Sezze (LT) 22 aprile 2018, IpoTESI di Preistoria, 11, pp. 169-172. ISSN 1974-7985
RIASSUNTO Si presentano dei documenti inediti dall'Archivio Blanc-Aguet di Roma. Si tratta di alcune lettere scritte nel 1958 da I.P. Capozzi a A.C. Blanc, nelle quali sono segnalate e descritte alcune possibili strutture dolmeniche ed altre tipologie di materiali archeologici rinvenute negli anni '40 in località Monte Forcino, nel territorio di Sezze (LT). Le informazioni contenute nei documenti sono di grande interesse per la ricostruzione delle presenze archeologiche nell'area, sebbene vada sottolineato come siano da considerare con le dovute cautele. ABSTRACT We present hithereto unpublished documents preserved in the Blanc-Aguet archive, in Rome. They include three letters written in 1958 by I.P. Capozzi to A.C. Blanc, describing archaeological materials and what appeared to be dolmenic structures found in the 1940s at Monte Forcino, near Sezze (Latina). This information is of great interest when seeking to reconstruct archaeological presences in this area, but should be considered with caution.
FOLD&R Archaeological Survey, 10, 2019
areas of the peninsula, on the reliefs and close to small mountain lakes. Indeed, the territories... more areas of the peninsula, on the reliefs and close to small mountain lakes. Indeed, the territories above 1000 m a.s.l. are poorly known and the information available refers mostly to sporadic findings and, to a lesser extent, to the results of systematic surveys.
Abstract - VII IAPP Preistoria e Protostoria in ambiente montano: scoperte e ricerca territoriale, tutela e valorizzazione, 2019
ISTITUTO ITALIANO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA NOTIZIARIO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA - 5.I Italia settentrionale e peninsulare, 2018
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Papers by Vittorio Mironti
This paper presents an integrated spatial analysis of a long-occupied area of the Coppa Nevigata settlement from the Late Bronze Age. It is a trial, aimed at both building a viable methodology to deal with ‘dynamic’ deposits and verifying the potential of the observed record in terms of activity areas and fossilised patterns of behaviour.
Della città di Roma, ben nota per le maestose vestigia riguardanti la civiltà romana e per i miti che precedono la sua fondazione avvenuta nel 753 a.C., sono poco conosciute le fasi antecedenti l’età del Bronzo finale , sia nell’area urbana, che nel territorio al di fuori delle mura, definito come “Campagna Romana” che va dal Neolitico antico fino agli inizi dell'età del Bronzo. Scavi recenti, legati principalmente all’archeologia preventiva, hanno portato all’individuazione di insediamenti e necropoli riferibili ad un complesso ed articolato panorama culturale, gettando luce su aspetti della vita quotidiana, sociale e culturale di gruppi umani che hanno occupato questo territorio prima della formazione della civiltà laziale.
RIASSUNTO Si presentano dei documenti inediti dall'Archivio Blanc-Aguet di Roma. Si tratta di alcune lettere scritte nel 1958 da I.P. Capozzi a A.C. Blanc, nelle quali sono segnalate e descritte alcune possibili strutture dolmeniche ed altre tipologie di materiali archeologici rinvenute negli anni '40 in località Monte Forcino, nel territorio di Sezze (LT). Le informazioni contenute nei documenti sono di grande interesse per la ricostruzione delle presenze archeologiche nell'area, sebbene vada sottolineato come siano da considerare con le dovute cautele. ABSTRACT We present hithereto unpublished documents preserved in the Blanc-Aguet archive, in Rome. They include three letters written in 1958 by I.P. Capozzi to A.C. Blanc, describing archaeological materials and what appeared to be dolmenic structures found in the 1940s at Monte Forcino, near Sezze (Latina). This information is of great interest when seeking to reconstruct archaeological presences in this area, but should be considered with caution.
This paper presents an integrated spatial analysis of a long-occupied area of the Coppa Nevigata settlement from the Late Bronze Age. It is a trial, aimed at both building a viable methodology to deal with ‘dynamic’ deposits and verifying the potential of the observed record in terms of activity areas and fossilised patterns of behaviour.
Della città di Roma, ben nota per le maestose vestigia riguardanti la civiltà romana e per i miti che precedono la sua fondazione avvenuta nel 753 a.C., sono poco conosciute le fasi antecedenti l’età del Bronzo finale , sia nell’area urbana, che nel territorio al di fuori delle mura, definito come “Campagna Romana” che va dal Neolitico antico fino agli inizi dell'età del Bronzo. Scavi recenti, legati principalmente all’archeologia preventiva, hanno portato all’individuazione di insediamenti e necropoli riferibili ad un complesso ed articolato panorama culturale, gettando luce su aspetti della vita quotidiana, sociale e culturale di gruppi umani che hanno occupato questo territorio prima della formazione della civiltà laziale.
RIASSUNTO Si presentano dei documenti inediti dall'Archivio Blanc-Aguet di Roma. Si tratta di alcune lettere scritte nel 1958 da I.P. Capozzi a A.C. Blanc, nelle quali sono segnalate e descritte alcune possibili strutture dolmeniche ed altre tipologie di materiali archeologici rinvenute negli anni '40 in località Monte Forcino, nel territorio di Sezze (LT). Le informazioni contenute nei documenti sono di grande interesse per la ricostruzione delle presenze archeologiche nell'area, sebbene vada sottolineato come siano da considerare con le dovute cautele. ABSTRACT We present hithereto unpublished documents preserved in the Blanc-Aguet archive, in Rome. They include three letters written in 1958 by I.P. Capozzi to A.C. Blanc, describing archaeological materials and what appeared to be dolmenic structures found in the 1940s at Monte Forcino, near Sezze (Latina). This information is of great interest when seeking to reconstruct archaeological presences in this area, but should be considered with caution.
Starting from 2015, the Molise Survey Project has focused on the human exploitation of mountainous inland areas of the central-southern Adriatic Italy over the prehistoric periods. A remarkable number of sites, scattered across the whole researched area, has been recognized that mostly belongs to the 2nd millennium BC. Bronze Age sites are mostly located along ancient communication routes and/or in strategic high-altitude grazing land. They have yielded a huge number of diagnostic pottery sherds linked to production, transformation and consumption of primary goods.
In this presentation we will propose an integrated analysis of the 2nd millennium BC settlement pattern and the historic evidences linked to transhumant pastoralism, with a focus on the relationship between the Bronze Age sites and the communication network represented by the “tratturi”. By means of GIS elaboration we will try to understand patterns of mobility across inland areas during the 2nd millennium BC, challenging the traditional model of mobility based exclusively on the large valleys connecting the coastal area to the inland.
Tra il 2014 e il 2015 dall’attività di sorveglianza archeologica ai lavori di scavo per la realizzazione del metanodotto Busso-Paliano (tratto B), in località Ficora della Morra, sono emerse interessanti evidenze riconducibili alla Preistoria recente.
the eastern side of the high Biferno river valley, along an important route that penetrates the inland region of central-southern
Italy from the Adriatic coast. The research conducted so far on the site allows us to recognize different moments of occupation
mainly from 15th and 12th century B.C. During the final phase of occupation a series of six layers, characterized by the presence
of hearths and cooking structures is attested. They can be related, mostly, to food preparation/treatment and consumption
activities, repeated in a short lapse of time. Moreover, these activities were performed in an open area and are not linked to
specific domestic structures, but probably in a collective sphere, by a restricted number of people.
Several plaster fragments, related both to the cooking platforms and with other accessory structures, were found in these
layers of occupation.
A broad use of mud for coatings or covers of huts and an exploitation of raw materials macroscopically different for the
manufacture of small structures, as cooking platforms, is observable from the macroscopic analysis of morphometrical and
technological features of archaeological materials. The application of compositional analyses, as pethrografic analyses on thin
sections will allowed to characterize composition and firing temperatures allowed to identify potential sourcing areas of clays that
have been compared with archaeological material composition to establish the provenance of raw materials.
Koninklijk Nederlands Instituut Rome (KNIR) and International Association of Classical Archaeology (AIAC)
http://www.fastionline.org/survey/micro_view.php?item_key=sur_cd&sur_cd=AIAC_415
Della città di Roma, ben nota per le maestose vestigia riguardanti la civiltà romana e per i miti che precedono la sua fondazione avvenuta nel 753 a.C., sono poco conosciute le fasi antecedenti l’età del Bronzo finale , sia nell’area urbana, che nel territorio al di fuori delle mura, definito come “Campagna Romana” che va dal Neolitico antico fino agli inizi dell'età del Bronzo. Scavi recenti, legati principalmente all’archeologia preventiva, hanno portato all’individuazione di insediamenti e necropoli riferibili ad un complesso ed articolato panorama culturale, gettando luce su aspetti della vita quotidiana, sociale e culturale di gruppi umani che hanno occupato questo territorio prima della formazione della civiltà laziale.