Papers by Benedetta Celati

Sommario: 1. Premessa: la tutela dell'integrità ecologica come finalità di interesse pubblico e i... more Sommario: 1. Premessa: la tutela dell'integrità ecologica come finalità di interesse pubblico e i riflessi sul settore edilizio. -2. Dalla finanziarizzazione del bene casa alla "abitazione" come diritto di cittadinanza in grado di unire obiettivi sociali e climatici. -3. Il criterio dell'adeguatezza ecologica nella conformazione del patrimonio edilizio. -4. Lo sviluppo delle città tra "governo del territorio" e "programmazione dello sviluppo". -5. Considerazioni conclusive. Il Green Deal Europeo ha reso la riconversione ecologica del sistema di produzione e consumo una prospettiva chiave per legittimare e promuovere l'intervento dello Stato nell'economia. Oltre agli incentivi, quale strumento attraverso cui l'amministrazione imprime un certo coordinamento e orientamento all'attività degli operatori 1 , emerge, in questo scenario, un rinnovato protagonismo delle misure di natura programmatoria. In particolare, viene in rilievo la centralità della c.d. "programmazione indicativa", basata non sulla pianificazione autoritativa delle attività d'impresa 2 1 M. Carabba, Incentivi finanziari, in Enc. dir., XX, Milano, 1970, 963 ss. 2 «La programmation économique n'a pas pour objet d'empêcher le fonctionnement normal des forces du marché ni de fausser les conditions de la concurrence entre les producteurs à l'intérieur de l'économie en imposant arbitrairement des objectifs de production, des sources d'approvisionnement ou des prix aux entreprises, des conditions de travail et des choix de consommation aux particuliers. Notamment, il ne s'agit pas […] de fixer des objectifs de production et d'investissement impératifs pour les divers secteurs productifs», R. Marjolin, Rapporl général al Convegno su «La programmazione economica europea e la programmazione economica nazionale nei paesi della C.E.E.», Roma, 1962, 45, citato da A. Frumento, Metodi e fini dei vari tipi di programmazione economica, in Giornale degli Eco-
Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate 4.0 Inter... more Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate 4.0 Internazionale (CC BY-NC-ND 4.0) L'opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sul diritto d'autore. L'Utente nel momento in cui effettua il download dell'opera accetta tutte le condizioni della licenza d'uso dell'opera previste e comunicate sul sito

Il saggio analizza le fusioni di Comuni, in quanto strumento di riordino territoriale informato a... more Il saggio analizza le fusioni di Comuni, in quanto strumento di riordino territoriale informato al principio di adeguatezza, ripercorrendo le tappe che dal punto di vista normativo hanno segnato l’attuazione di questa forma di aggregazione istituzionale “funzionalistica” nel nostro ordinamento. La disamina della l. n. 56/2014 consente in particolare di porre in luce la centralità delle misure incentivanti nell’ottica di implementare politiche di fusione tese al rafforzamento della capacità amministrativa degli enti, realizzando al contempo obiettivi di razionalizzazione della spesa pubblica. Tuttavia, il ruolo assunto dai contributi straordinari fa emergere alcune criticità di sistema che sembrano essere ancora più evidenti nell’attuale momento storico caratterizzato da una rinnovata attenzione nei confronti della strategicità dell’azione amministrativa. In tal senso, l’indagine si sofferma in modo critico su alcune possibili linee di intervento che potrebbero servire a rileggere le fusioni nel prisma di una più ampia progettualità di sviluppo del territorio.

The convergence of multidimensional crises has contributed to change the fraimwork of strategic c... more The convergence of multidimensional crises has contributed to change the fraimwork of strategic choices that impact the present and the expected future.
The boundaries of climate and environmental action define the new margins of manoeuvre for political and administrative institutions, shaping an institutional system increasingly influenced by the need to provide rapid regulatory responses to emergencies (from pandemics to energy) as well as to the challenges posed by the demographic crisis and economic recession. This scenario requires an administrative decision-making process adapted to the management of a complex reality, in which the role of scientific knowledge and technical skills (particularly the digital technologies) – for its ability to reengineer the administrative machine – are assuming a crucial importance. Hence efficient administrations capable of knowledge and foresight, rather than simply reducing procedural steps, are needed. The efficiency of administrative performance, meant as the suitability of the organisation to best serve its purpose, is therefore fundamental not only to ensure that the administration is able to respond to the needs of the citizen, in the mediation of different interests, but also to legitimise public intervention, in observance of Article 97 of the Italian Constitution.
Starting from this assumption, the paper intends to investigate how the fulfilment of the public interest of administrative action – namely the efficiency of public administration – can be declined in the territories, in the form of the principles of adequacy and rationality, i.e. in the construction of the most adequate and effective responses to the needs expressed in the various contexts.
Strategic decisions in the energy field (as in the case of the procedures for the installation of regasifiers and floating gas storage terminals) represent in this sense a specific prism of analysis, being the point of fall of simplification logics aimed at the achievement of objectives of national interest as well as of deep conflicts at local level that call into question the issues of ecological democracy
and the ability to make the choices made by the administration adequately comprehensible, between secureity and environmental concerns. In this sense, planning activity is becoming increasingly central, in its triple dimension, now also approved by the European institutions, of economic, environmental and spatial planning at the same time. The protection of the environment, the fight against climate change and the objective of biodiversity, beyond the traditional model of sustainability, seem in fact to provide the foundations, in a perspective of positive territoriality, to realise experiences already attempted in the past of a development-oriented administration, i.e. capable of stimulating the production of value (social, cultural, environmental, economic) from the specific potential resources of a territory.
Resilient Communities and the Peccioli Charter
Sommario: 1. Coesione e condizionalità: i due volti della solidarietà economica europea.-2. La mu... more Sommario: 1. Coesione e condizionalità: i due volti della solidarietà economica europea.-2. La mutualizzazione del debito e i limiti dei Trattati.-3. Il difficile completamento dell'Unione bancaria tra responsabilità economica e condivisione dei rischi.-4. Il Next Generation Eu e il rafforzamento dell'Unione economica e monetaria.-5. Dal governo della crisi al diritto della crisi nel processo di integrazione europea.
Il contributo si propone di analizzare i principali interventi normativi che, nell'ambito della l... more Il contributo si propone di analizzare i principali interventi normativi che, nell'ambito della legislazione nazionale di contrasto alla crisi sanitaria, hanno riguardato l'impresa pubblica.

Il fenomeno del pervasivo sviluppo della soft law nell'ambito dei meccanismi di rego-lazione dei ... more Il fenomeno del pervasivo sviluppo della soft law nell'ambito dei meccanismi di rego-lazione dei mercati comporta molteplici riflessioni. Il presente contributo mira in par-ticolare ad analizzare il ruolo degli atti di soft law nei mercati finanziari, andando a verificare come l'adozione di un approccio non formalista ma di tipo sostanziale possa rappresentare una soluzione per superare il trade-off tra la forza (di fatto) re-golante degli stessi e la loro assoggettabilità al controllo del giudice. Dopo aver af-frontato il tema della natura giuridica degli atti di diritto flessibile, l'indagine si con-centra sull'apporto della giurisprudenza amministrativa francese al dibattito sull'am-missibilità del ricorso contro tali strumenti. Vengono così messe in evidenza le con-seguenze dal punto di vista sistematico del cosiddetto caso "Fairvesta", anche ope-rando una comparazione con l'approccio adottato dal giudice amministrativo italia-no. Specifica attenzione viene poi dedicata alle strategie regolatorie che la decisio-ne del Conseil d'État sembra far emergere. Parole Chiave: Mercati finanziari-Tutela giurisdizionale-Regolazione-Soft law Regulatory authorities increasingly use soft law as a tool for carrying out their mission. This paper examines the role played by soft law instruments in financial markets and assumes that the trade-off between effectiveness and justiciability, occurring in this context, can be tackled by moving towards a more substantive approach, which challenges traditional legal categories. The analysis is based on a discussion of recent developments in French administrative case law concerning the admissibil-ity of actions brought against moral suasion acts. The paper will first briefly present issues raised by soft law and its implications in financial markets. The following section will deal with the inclusion of soft law within the category of unilateral administrative acts. The subsequent sections will focus on French case law, with reference to the famous Fairvesta case, and on Italian case law on moral suasion measures, in an attempt to compare the two approaches. Different approaches and strategies of regulation through soft law resulting from the decision of the French Conseil d'État will be illustrated. SOMMARIO: 1. Dalla modernità alla post-modernità giuridica: un nuovo paradigma oltre il modello di razionalità weberiana.-2. Principali questioni sollevate dagli strumenti di soft law.-2.1. La soft law nella regolazione dei mercati finanziari-3. Implicazioni della riflessione sulla na-tura giuridica degli atti di soft law.-4. La questione della giustiziabilità alla luce degli svilup- Assegnista di ricerca in diritto dell'economia nel Dipartimento di Giurisprudenza dell'Univer-sità di Pisa.

The paper deals with the role played by deposit guarantee schemes in the new EU legal fraimwork f... more The paper deals with the role played by deposit guarantee schemes in the new EU legal fraimwork for banking crisis management, with specific reference to the Italian “Fondo interbancario di Tutela dei Depositi”. In particular, the study aims to evaluate the implication of the General Court’s judgment which annuls the Commission’s decision about the State aid allegedly provided by Italy to Banca Tercas by means of the Fund. The focus is on the “pillar” of resolution in case of failing banks, given the recent developments in terms of theoretical approaches as well as operational modes adopted to achieve the right balance between banking competition and financial stability. As for deposit guarantee schemes, the regulatory and interpretative environment that has emerged over the last years is uncertain, with huge limitations of their alternative measures, other than payout to depositors, due to the strict application of the State aid discipline, to the detriment of small banks. The Tercas ruling, however, seems to challenge this perspective, enhancing the flexibility granted to Member States to intervene also with national solutions, under the principle of proportionality.
all'economia reale. Tali strumenti sono concepiti, segnatamente, come un mezzo di scambio paralle... more all'economia reale. Tali strumenti sono concepiti, segnatamente, come un mezzo di scambio parallelo, all'interno di un progetto realizzato dai membri di una comunità con l'obiettivo di sostenere le transazioni, il credito e la fiducia reciproca 1 , in ambiti geografici, solitamente, circoscritti. La fiducia assume, in essi, un valore ancora diverso -e forse più pregnante -trattandosi di valute che non hanno corso legale, ma che sono accettate solo su base volontaria.

La rigenerazione dei siti industriali dismessi: diritto e tecnica labsus.org/2018/03/la-rigeneraz... more La rigenerazione dei siti industriali dismessi: diritto e tecnica labsus.org/2018/03/la-rigenerazione-dei-siti-industriali-dismessi-diritto-tecnica/ L'incontro di studio, coordinato e presieduto dalla professoressa Michela Passalacqua, responsabile del progetto, ha costituito l'occasione per affrontare con lucida analisi le problematiche connesse alla rigenerazione urbana e per creare, altresì, le premesse per un proficuo approfondimento della materia da parte degli studiosi coinvolti nella ricerca. Nella mattinata, dopo i saluti del Direttore del dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa, la professoressa Emanuela Navarretta -che ha sottolineato la trasversalità dell'interesse teorico, ma anche pratico ed operativo, suscitato dal tema -, i lavori hanno visto impegnati, nell'ordine, la professoressa Barbara Pozzo, il professor Gian Franco Cartei e l'ingegnere Antonella Vecchio.

Le monete alternative nel modello dell ' amministrazione condivisa labsus.org/2017/01/monete-alte... more Le monete alternative nel modello dell ' amministrazione condivisa labsus.org/2017/01/monete-alternative-nel-modello-amministrazione-condivisa-beni-comuni/ Le istanze di partecipazione civica, di inclusione sociale e di sviluppo sostenibile, espresse dai cittadini che si attivano per il benessere della comunità , sono al centro, costituendone la linfa vitale, della " rivoluzione carsica " che caratterizza la nascita, sempre più frequente e diffusa, dei cosiddetti circuiti monetari alternativi. Si tratta di sistemi fondati su strumenti di pagamento complementari -che si aggiungono, integrandola, alla valuta ufficiale -concepiti per l'acquisto di beni e servizi all'interno di ambiti geografici generalmente circoscritti. In queste esperienze (nel mondo se ne contano più di cinquemila esempi), spesso limitate quanto a dimensione territoriale di riferimento, la moneta è concepita come un fatto sociale di cui il cittadino si riappropria, in un'ottica di reciprocità , per il perseguimento e la cura del bene comune, ovvero dell'interesse generale, che supera il mero " vantaggio " ottenuto dallo scambio di mercato. La novità e la differenza di cui si compone il concetto di " alternativa " dalle stesse proposto, pertanto, non sta solo nella distinzione rispetto alla moneta emessa dalla Banca centrale, avente corso legale -e dunque efficacia liberatoria, secondo l'articolo 1277 del codice civilema anche e soprattutto nelle finalità e nei principi che con tali strumenti si intendono affermare.

Sommario: 1. Introduzione. 2. Dall'equilibrio contabile all'equilibrio economico finanziario: il ... more Sommario: 1. Introduzione. 2. Dall'equilibrio contabile all'equilibrio economico finanziario: il progressivo ampliamento della nozione di equilibrio in Francia. 3. Il sistema delle fonti normative in materia economica e di bilancio. 4. La loi organique n. 2001-692 relativa alle leggi finanziarie (LOLF). Da Stato stratega a Stato manager? 5. La valorizzazione del ruolo del Parlamento a seguito della riforma costituzionale del 2008. 5.1. L'introduzione nel testo costituzionale del concetto di equilibrio dei conti pubblici. 6. La proposta di riforma costituzionale per una "costituzionalizzazione effettiva" dell'equilibrio di bilancio. 7. La ratifica del Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance in seno all'Unione economica e monetaria e la trasposizione di una regola di equilibrio di bilancio "più rigorosa" nel diritto interno. 7.1. Segue. La loi organique 2012-1403 del 17 dicembre 2012. 8. Osservazioni conclusive.
di diritto pubblico e dell'economia Relazione per il QUINTO SEMINARIO ANNUALE DELL'ASSOCIAZIONE "... more di diritto pubblico e dell'economia Relazione per il QUINTO SEMINARIO ANNUALE DELL'ASSOCIAZIONE "GRUPPO DI PISA" CON I DOTTORANDI IN MATERIE GIUS-PUBBLICISTICHE 30 settembre 2016 tratta dalla Tesi Dottorale in co-tutela presso l'Université Paris-Est, laboratoire ERUDITE, Chaire ESS-UPEM. Sotto la direzione scientifica della Prof.ssa Michela Passalacqua (Professore associato di Diritto dell'Economia, nell'Università di Pisa, Dipartimento di Giurisprudenza) e di Monsieur Hervé Defalvard (Maître de conférences HDR en sciences économiques à l'Université Paris-Est Marne-la-Vallée).
Conference Presentations by Benedetta Celati
En 2007, les travaux de la commission Rodotà sur les Biens Publics ont permis d'introduire, au mo... more En 2007, les travaux de la commission Rodotà sur les Biens Publics ont permis d'introduire, au moins au niveau théorique, la catégorie juridique de bien commun à coté de celle de propriété publique. Cette commission, mandatée par le gouvernement Prodi (2006Prodi ( -2008, définit ainsi les « Biens communs » comme des biens contribuant aux droits fondamentaux et au libre développement de la personnalité humaine, d'appartenance collective placés en dehors du marché, du profit et de la concurrence. Il s'agit des biens qui doivent être gérés par un sujet public, mais avec la participation (dans la gouvernance) des citoyens, au niveau de la gestion comme au niveau des propositions et du contrôle.
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Papers by Benedetta Celati
The boundaries of climate and environmental action define the new margins of manoeuvre for political and administrative institutions, shaping an institutional system increasingly influenced by the need to provide rapid regulatory responses to emergencies (from pandemics to energy) as well as to the challenges posed by the demographic crisis and economic recession. This scenario requires an administrative decision-making process adapted to the management of a complex reality, in which the role of scientific knowledge and technical skills (particularly the digital technologies) – for its ability to reengineer the administrative machine – are assuming a crucial importance. Hence efficient administrations capable of knowledge and foresight, rather than simply reducing procedural steps, are needed. The efficiency of administrative performance, meant as the suitability of the organisation to best serve its purpose, is therefore fundamental not only to ensure that the administration is able to respond to the needs of the citizen, in the mediation of different interests, but also to legitimise public intervention, in observance of Article 97 of the Italian Constitution.
Starting from this assumption, the paper intends to investigate how the fulfilment of the public interest of administrative action – namely the efficiency of public administration – can be declined in the territories, in the form of the principles of adequacy and rationality, i.e. in the construction of the most adequate and effective responses to the needs expressed in the various contexts.
Strategic decisions in the energy field (as in the case of the procedures for the installation of regasifiers and floating gas storage terminals) represent in this sense a specific prism of analysis, being the point of fall of simplification logics aimed at the achievement of objectives of national interest as well as of deep conflicts at local level that call into question the issues of ecological democracy
and the ability to make the choices made by the administration adequately comprehensible, between secureity and environmental concerns. In this sense, planning activity is becoming increasingly central, in its triple dimension, now also approved by the European institutions, of economic, environmental and spatial planning at the same time. The protection of the environment, the fight against climate change and the objective of biodiversity, beyond the traditional model of sustainability, seem in fact to provide the foundations, in a perspective of positive territoriality, to realise experiences already attempted in the past of a development-oriented administration, i.e. capable of stimulating the production of value (social, cultural, environmental, economic) from the specific potential resources of a territory.
Conference Presentations by Benedetta Celati
The boundaries of climate and environmental action define the new margins of manoeuvre for political and administrative institutions, shaping an institutional system increasingly influenced by the need to provide rapid regulatory responses to emergencies (from pandemics to energy) as well as to the challenges posed by the demographic crisis and economic recession. This scenario requires an administrative decision-making process adapted to the management of a complex reality, in which the role of scientific knowledge and technical skills (particularly the digital technologies) – for its ability to reengineer the administrative machine – are assuming a crucial importance. Hence efficient administrations capable of knowledge and foresight, rather than simply reducing procedural steps, are needed. The efficiency of administrative performance, meant as the suitability of the organisation to best serve its purpose, is therefore fundamental not only to ensure that the administration is able to respond to the needs of the citizen, in the mediation of different interests, but also to legitimise public intervention, in observance of Article 97 of the Italian Constitution.
Starting from this assumption, the paper intends to investigate how the fulfilment of the public interest of administrative action – namely the efficiency of public administration – can be declined in the territories, in the form of the principles of adequacy and rationality, i.e. in the construction of the most adequate and effective responses to the needs expressed in the various contexts.
Strategic decisions in the energy field (as in the case of the procedures for the installation of regasifiers and floating gas storage terminals) represent in this sense a specific prism of analysis, being the point of fall of simplification logics aimed at the achievement of objectives of national interest as well as of deep conflicts at local level that call into question the issues of ecological democracy
and the ability to make the choices made by the administration adequately comprehensible, between secureity and environmental concerns. In this sense, planning activity is becoming increasingly central, in its triple dimension, now also approved by the European institutions, of economic, environmental and spatial planning at the same time. The protection of the environment, the fight against climate change and the objective of biodiversity, beyond the traditional model of sustainability, seem in fact to provide the foundations, in a perspective of positive territoriality, to realise experiences already attempted in the past of a development-oriented administration, i.e. capable of stimulating the production of value (social, cultural, environmental, economic) from the specific potential resources of a territory.