Papers by guglielmo villa
The International Archives of the Photogrammetry, Remote Sensing and Spatial Information Sciences
Italy (martina.attenni, roberto.barni carlo.bianchini, marika.griffo, carlo.inglese, gugliemo.vil... more Italy (martina.attenni, roberto.barni carlo.bianchini, marika.griffo, carlo.inglese, gugliemo.villa) @uniroma1.it

The first decades of the 13th century mark a decisive turning point in the development of urban p... more The first decades of the 13th century mark a decisive turning point in the development of urban planning practices in the cities of central and northern Italy. The enhancement of municipal institutions enables the statement of technical and legal norms on which a substantial renewal of urban space is based. Soil measurement operations including its perimeter tracing are of paramount importance in this context. Used from the second half of the 12th century in order to control public places, these techniques derived from land surveying science and soon became customary also in the design of additions to city walls and new road structures as well as in the projects of extension and regularisation of public spaces. Systematic adoption of ropes stretched between pickets thus constitutes an incisive factor in the transformation of urban structure, under the sign of innovative rectilinear or polygonal geometries. Numerous historical documents from main towns in central and northern Italy m...

Il Duecento è per molti versi il secolo in cui Roma ritrova un ruolo preminente sullo scacchiere ... more Il Duecento è per molti versi il secolo in cui Roma ritrova un ruolo preminente sullo scacchiere politico europeo e torna ad essere, di conseguenza, un polo culturale di prima grandezza. Il fenomeno ha immediato riverbero anche nell’ambito regionale di riferimento, investendo i territori che componevano il Patrimonium Sancti Petri. Gli effetti non tardano a manifestarsi anche nello sviluppo della produzione artistica, grazie alla disponibilità di committenze culturalmente qualificate, che richiamano gli artisti più in vista del panorama italiano, accogliendo novità significative rispetto alla tradizione locale. Particolarmente rilevante è in questo contesto la diffusione di modelli strutturali e linguistici di derivazione francese, mutuati direttamente da esempi d’oltralpe o dalle più avanzate esperienze maturate nell’Italia centrale. In questa prospettiva si inquadra il presente contributo volto alla realizzazione di un repertorio degli elementi architettonici di derivazione transa...
elisaBetta molteni, Le opere militari del Seicento tra aggiornamento tecnico e nuovi sistemi di f... more elisaBetta molteni, Le opere militari del Seicento tra aggiornamento tecnico e nuovi sistemi di fortificazione. Un progetto dell'ingegner Verneda per Zara .
Francesco di Giorgio Martini, Rocce, città, paesaggi , 2004
Nella disamina delle immagini scelte nell’articolo si dimostrerà come nel tema delle vedute urban... more Nella disamina delle immagini scelte nell’articolo si dimostrerà come nel tema delle vedute urbane, anche nelle opere di artisti d’alto spessore rinascimentale come Francesco di Giorgio, sia difficile staccarsi da temi simbolici fortemente radicati che conducono, nell’approccio la descrizione della città, al perdurare di tematiche tardo medievali. Al contempo verranno ricercati dettagli costanti nella produzione di Francesco, che si ripetono sia nelle sue opere dipinte che nei trattati, Tracciando un filo conduttore che la scena in edifici e dettagli architettonici prediletti, che connotano dichiaratamente la sua produzione artistica, tenendo conto che l’artista senese, e non solo per i celebri trattati, può essere considerato come il primo a realizzare l’ideale rinascimentale dell’universalità E della sintesi delle arti.
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L’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo Onlus e l’Archeoclub Foligno promuovono sabato 1... more L’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo Onlus e l’Archeoclub Foligno promuovono sabato 1 aprile 2017, presso la Sala Rossa di Palazzo Trinci, una Giornata di Studi aperta alla cittadinanza dal titolo Foligno dalla preistoria al medioevo. Nuovi scavi e ricerche nel corso della quale verranno presentati rilevanti dati inediti in merito alla storia e alla topografia della città di Foligno. L’iniziativa, che si avvale del patrocinio del Comune di Foligno e della Diocesi di Foligno, ha infatti lo scopo di far conoscere ad un pubblico più ampio i risultati di recenti scavi archeologici condotti nel territorio folignate e le ricerche che ne sono scaturite, notizie che spesso non escono dal ristretto ambito degli specialisti.
La sessione della mattina - presieduta da Francesco Marcatilli, dell’Università degli Studi di Perugia - avrà inizio alle 9,30 con i saluti istituzionali della vicesindaco del Comune di Foligno Rita Barbetti, della presidente dell’Archeoclub di Foligno Lucia Bertoglio e della presidente dell’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo Onlus Roberta Taddei. Gli interventi a seguire di Laura d’Erme e Matelda Albanesi verteranno sui ritrovamenti occorsi durante la realizzazione della nuova viabilità denominata Variante Nord e metteranno in luce le importanti scoperte relative all’unico sito di età preistorica archeologicamente indagato nella valle Topina e alla necropoli di età arcaica, all’interno della quale spiccano una sepoltura a tumulo ed un nucleo di deposizioni neonatali. Ancora per la fase umbra Laura Ponzi Bonomi si soffermerà sulle sepolture individuate negli anni ‘70 del Novecento in via Po e sui recenti ritrovamenti di via Trasimeno, appartenenti ad un insediamento. Maria Romana Picuti illustrerà i risultati degli scavi condotti nel 2014 nell’ambito del “Progetto archeologia” - promosso dalla Soprintendenza Archeologica dell’Umbria e dal Liceo F. Frezzi di Foligno in località Nocette di Pale - che hanno portato alla scoperta di un edificio sacro a doppia cella, mentre Luigi Sensi affronterà le problematiche relative alla topografia di Fulginia sulla base dei ritrovamenti archeologici nell’area. Rosalba Antonini infine, partendo da una panoramica sul contesto storico,culturale e linguistico in cui si situa la ricerca etimologica sul nome di Fulginia, argomenterà i possibili indirizzi di interpretazione.
La sessione del pomeriggio - presieduta da Ottavio Bucarelli, della Pontificia Università Gregoriana - si aprirà con il contributo di Paola Guerrini, che intende presentare lo stato della questione circa le relazioni tra la Fulginia romana e la Foligno medievale. Alle vicende di quest’ultima sarà dedicato l’intervento di Guglielmo Villa che proporrà alcune osservazioni, condotte sulla base di evidenze materiali e dati documentari, relative alle fasi di sviluppo del centro, alle sue principali componenti morfologiche e strutturali e al loro inquadramento nella coeva cultura urbanistica europea. Matelda Albanesi e Maria Romana Picuti illustreranno i principali ritrovamenti di età medievale effettuati nel corso dei lavori del Piano Integrato di Recupero nel centro storico di Foligno tra il 2007 e il 2013. L’intervento di Eleonora Scopinaro si baserà invece sull’analisi e sul confronto tipologico degli apparecchi murari presenti nella città di Foligno e nell’area umbro-marchigiana, grazie ai quali è stato possibile riconoscere le diverse fasi di trasformazione, in epoca tardo antica e medievale, delle tecniche costruttive locali, che sembrano essere state basate su metodologie di posa in opera di influsso romano.
La Giornata di Studi si concluderà con la comunicazione di Lia Barelli, Simona Benedetti, Maddalena Paolillo, Priscilla Paolini, Guglielmo Villa a proposito della ricerca denominata “Foligno medievale”, a cui è stato recentemente concesso un finanziamento dall’Università di Roma Sapienza, volta all’acquisizione e sistematizzazione di dati sulle fasi medievali di Foligno mediante l’uso di tecnologie all’avanguardia. Sembra utile sottolineare che questa nuova ricerca, di evidente rilevanza per l’approfondimento della conoscenza delle trasformazioni storico-urbanistiche della città di Foligno, verrà condotta da alcuni membri della stessa equipe di studiosi che dal 2014, in collaborazione con l’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo Onlus, si sta occupando dei rilievi e degli scavi archeologici presso l’abbazia di Sassovivo con importanti risultati scientifici, in parte già divulgati tramite convegni e pubblicazioni.
Talks by guglielmo villa
Convegni by guglielmo villa
D. Conference programme by guglielmo villa

INCONTRI CON L’ ARCHITETTURA DEL MEDIOEVO IV/2023
a cura di Guglielmo Villa
9 giugno 2023, or... more INCONTRI CON L’ ARCHITETTURA DEL MEDIOEVO IV/2023
a cura di Guglielmo Villa
9 giugno 2023, ore 17:30
Roma, Facoltà di Architettura
Aula Magna - Piazza Borghese 9
Partecipano:
Silvia Beltramo, Politecnico di Torino
Arianna Carannante, Università della Tuscia
Carlo Tosco, Politecnico di Torino
Guglielmo Villa, Sapienza Università di Roma
Il panorama storiografico sull’architettura del Trecento italiano si è di recente arricchito di due importanti contributi: C. Tosco, L’architettura italiana nel Trecento, Bologna, Società editrice il Mulino, 2023; Architettura medievale: il Trecento. Modelli, tecniche, materiali, a cura di S. Beltramo e C. Tosco, Sesto Fiorentino (FI), All’Insegna del Giglio, 2022. I due volumi propongono letture di ampio respiro degli sviluppi che le attività costruttive e la cultura architettonica vivono nella Penisola durante il XIV secolo, giovandosi dei dati resi disponibili, negli ultimi anni, da numerosi contributi su specifici temi di studio e singoli edifici. Molti sono gli spunti che si impongono all’attenzione degli studiosi, aprendo il campo a inedite considerazioni sui temi trattati.
Nel Trecento in Italia si assiste a eventi come il trasferimento del Papato ad Avignone, il rinnovamento degli ordini mendicanti, l’ascesa della capitale napoletana, l’espansione dei domini aragonesi, la nascita delle signorie nelle regioni settentrionali e il consolidamento delle repubbliche ‘cittadine’ al centro. Alla metà del secolo la ‘peste nera’ (1347-1352) colpisce l’intera penisola, determinando la sospensione dei cantieri in corso e compromettendo irrimediabilmente lo sviluppo dei centri urbani. Si tratta di fenomeni di ampia portata, che incidono profondamente sulle istanze della committenza, sullo sviluppo dei linguaggi architettonici e sulla circolazione delle maestranze. I loro esiti sono oggi leggibili sotto una luce nuova per molti aspetti; per altri restano ancora da esplorare. Il colloquio vuole essere l’occasione per aprire una riflessione che, muovendo dalle più aggiornate acquisizioni emerse sul piano critico e su quello metodologico, guardi alle prospettive degli studi.
https://www.dist.polito.it/news/(idnews)/20859
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La sessione della mattina - presieduta da Francesco Marcatilli, dell’Università degli Studi di Perugia - avrà inizio alle 9,30 con i saluti istituzionali della vicesindaco del Comune di Foligno Rita Barbetti, della presidente dell’Archeoclub di Foligno Lucia Bertoglio e della presidente dell’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo Onlus Roberta Taddei. Gli interventi a seguire di Laura d’Erme e Matelda Albanesi verteranno sui ritrovamenti occorsi durante la realizzazione della nuova viabilità denominata Variante Nord e metteranno in luce le importanti scoperte relative all’unico sito di età preistorica archeologicamente indagato nella valle Topina e alla necropoli di età arcaica, all’interno della quale spiccano una sepoltura a tumulo ed un nucleo di deposizioni neonatali. Ancora per la fase umbra Laura Ponzi Bonomi si soffermerà sulle sepolture individuate negli anni ‘70 del Novecento in via Po e sui recenti ritrovamenti di via Trasimeno, appartenenti ad un insediamento. Maria Romana Picuti illustrerà i risultati degli scavi condotti nel 2014 nell’ambito del “Progetto archeologia” - promosso dalla Soprintendenza Archeologica dell’Umbria e dal Liceo F. Frezzi di Foligno in località Nocette di Pale - che hanno portato alla scoperta di un edificio sacro a doppia cella, mentre Luigi Sensi affronterà le problematiche relative alla topografia di Fulginia sulla base dei ritrovamenti archeologici nell’area. Rosalba Antonini infine, partendo da una panoramica sul contesto storico,culturale e linguistico in cui si situa la ricerca etimologica sul nome di Fulginia, argomenterà i possibili indirizzi di interpretazione.
La sessione del pomeriggio - presieduta da Ottavio Bucarelli, della Pontificia Università Gregoriana - si aprirà con il contributo di Paola Guerrini, che intende presentare lo stato della questione circa le relazioni tra la Fulginia romana e la Foligno medievale. Alle vicende di quest’ultima sarà dedicato l’intervento di Guglielmo Villa che proporrà alcune osservazioni, condotte sulla base di evidenze materiali e dati documentari, relative alle fasi di sviluppo del centro, alle sue principali componenti morfologiche e strutturali e al loro inquadramento nella coeva cultura urbanistica europea. Matelda Albanesi e Maria Romana Picuti illustreranno i principali ritrovamenti di età medievale effettuati nel corso dei lavori del Piano Integrato di Recupero nel centro storico di Foligno tra il 2007 e il 2013. L’intervento di Eleonora Scopinaro si baserà invece sull’analisi e sul confronto tipologico degli apparecchi murari presenti nella città di Foligno e nell’area umbro-marchigiana, grazie ai quali è stato possibile riconoscere le diverse fasi di trasformazione, in epoca tardo antica e medievale, delle tecniche costruttive locali, che sembrano essere state basate su metodologie di posa in opera di influsso romano.
La Giornata di Studi si concluderà con la comunicazione di Lia Barelli, Simona Benedetti, Maddalena Paolillo, Priscilla Paolini, Guglielmo Villa a proposito della ricerca denominata “Foligno medievale”, a cui è stato recentemente concesso un finanziamento dall’Università di Roma Sapienza, volta all’acquisizione e sistematizzazione di dati sulle fasi medievali di Foligno mediante l’uso di tecnologie all’avanguardia. Sembra utile sottolineare che questa nuova ricerca, di evidente rilevanza per l’approfondimento della conoscenza delle trasformazioni storico-urbanistiche della città di Foligno, verrà condotta da alcuni membri della stessa equipe di studiosi che dal 2014, in collaborazione con l’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo Onlus, si sta occupando dei rilievi e degli scavi archeologici presso l’abbazia di Sassovivo con importanti risultati scientifici, in parte già divulgati tramite convegni e pubblicazioni.
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a cura di Guglielmo Villa
9 giugno 2023, ore 17:30
Roma, Facoltà di Architettura
Aula Magna - Piazza Borghese 9
Partecipano:
Silvia Beltramo, Politecnico di Torino
Arianna Carannante, Università della Tuscia
Carlo Tosco, Politecnico di Torino
Guglielmo Villa, Sapienza Università di Roma
Il panorama storiografico sull’architettura del Trecento italiano si è di recente arricchito di due importanti contributi: C. Tosco, L’architettura italiana nel Trecento, Bologna, Società editrice il Mulino, 2023; Architettura medievale: il Trecento. Modelli, tecniche, materiali, a cura di S. Beltramo e C. Tosco, Sesto Fiorentino (FI), All’Insegna del Giglio, 2022. I due volumi propongono letture di ampio respiro degli sviluppi che le attività costruttive e la cultura architettonica vivono nella Penisola durante il XIV secolo, giovandosi dei dati resi disponibili, negli ultimi anni, da numerosi contributi su specifici temi di studio e singoli edifici. Molti sono gli spunti che si impongono all’attenzione degli studiosi, aprendo il campo a inedite considerazioni sui temi trattati.
Nel Trecento in Italia si assiste a eventi come il trasferimento del Papato ad Avignone, il rinnovamento degli ordini mendicanti, l’ascesa della capitale napoletana, l’espansione dei domini aragonesi, la nascita delle signorie nelle regioni settentrionali e il consolidamento delle repubbliche ‘cittadine’ al centro. Alla metà del secolo la ‘peste nera’ (1347-1352) colpisce l’intera penisola, determinando la sospensione dei cantieri in corso e compromettendo irrimediabilmente lo sviluppo dei centri urbani. Si tratta di fenomeni di ampia portata, che incidono profondamente sulle istanze della committenza, sullo sviluppo dei linguaggi architettonici e sulla circolazione delle maestranze. I loro esiti sono oggi leggibili sotto una luce nuova per molti aspetti; per altri restano ancora da esplorare. Il colloquio vuole essere l’occasione per aprire una riflessione che, muovendo dalle più aggiornate acquisizioni emerse sul piano critico e su quello metodologico, guardi alle prospettive degli studi.
https://www.dist.polito.it/news/(idnews)/20859
La sessione della mattina - presieduta da Francesco Marcatilli, dell’Università degli Studi di Perugia - avrà inizio alle 9,30 con i saluti istituzionali della vicesindaco del Comune di Foligno Rita Barbetti, della presidente dell’Archeoclub di Foligno Lucia Bertoglio e della presidente dell’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo Onlus Roberta Taddei. Gli interventi a seguire di Laura d’Erme e Matelda Albanesi verteranno sui ritrovamenti occorsi durante la realizzazione della nuova viabilità denominata Variante Nord e metteranno in luce le importanti scoperte relative all’unico sito di età preistorica archeologicamente indagato nella valle Topina e alla necropoli di età arcaica, all’interno della quale spiccano una sepoltura a tumulo ed un nucleo di deposizioni neonatali. Ancora per la fase umbra Laura Ponzi Bonomi si soffermerà sulle sepolture individuate negli anni ‘70 del Novecento in via Po e sui recenti ritrovamenti di via Trasimeno, appartenenti ad un insediamento. Maria Romana Picuti illustrerà i risultati degli scavi condotti nel 2014 nell’ambito del “Progetto archeologia” - promosso dalla Soprintendenza Archeologica dell’Umbria e dal Liceo F. Frezzi di Foligno in località Nocette di Pale - che hanno portato alla scoperta di un edificio sacro a doppia cella, mentre Luigi Sensi affronterà le problematiche relative alla topografia di Fulginia sulla base dei ritrovamenti archeologici nell’area. Rosalba Antonini infine, partendo da una panoramica sul contesto storico,culturale e linguistico in cui si situa la ricerca etimologica sul nome di Fulginia, argomenterà i possibili indirizzi di interpretazione.
La sessione del pomeriggio - presieduta da Ottavio Bucarelli, della Pontificia Università Gregoriana - si aprirà con il contributo di Paola Guerrini, che intende presentare lo stato della questione circa le relazioni tra la Fulginia romana e la Foligno medievale. Alle vicende di quest’ultima sarà dedicato l’intervento di Guglielmo Villa che proporrà alcune osservazioni, condotte sulla base di evidenze materiali e dati documentari, relative alle fasi di sviluppo del centro, alle sue principali componenti morfologiche e strutturali e al loro inquadramento nella coeva cultura urbanistica europea. Matelda Albanesi e Maria Romana Picuti illustreranno i principali ritrovamenti di età medievale effettuati nel corso dei lavori del Piano Integrato di Recupero nel centro storico di Foligno tra il 2007 e il 2013. L’intervento di Eleonora Scopinaro si baserà invece sull’analisi e sul confronto tipologico degli apparecchi murari presenti nella città di Foligno e nell’area umbro-marchigiana, grazie ai quali è stato possibile riconoscere le diverse fasi di trasformazione, in epoca tardo antica e medievale, delle tecniche costruttive locali, che sembrano essere state basate su metodologie di posa in opera di influsso romano.
La Giornata di Studi si concluderà con la comunicazione di Lia Barelli, Simona Benedetti, Maddalena Paolillo, Priscilla Paolini, Guglielmo Villa a proposito della ricerca denominata “Foligno medievale”, a cui è stato recentemente concesso un finanziamento dall’Università di Roma Sapienza, volta all’acquisizione e sistematizzazione di dati sulle fasi medievali di Foligno mediante l’uso di tecnologie all’avanguardia. Sembra utile sottolineare che questa nuova ricerca, di evidente rilevanza per l’approfondimento della conoscenza delle trasformazioni storico-urbanistiche della città di Foligno, verrà condotta da alcuni membri della stessa equipe di studiosi che dal 2014, in collaborazione con l’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo Onlus, si sta occupando dei rilievi e degli scavi archeologici presso l’abbazia di Sassovivo con importanti risultati scientifici, in parte già divulgati tramite convegni e pubblicazioni.
a cura di Guglielmo Villa
9 giugno 2023, ore 17:30
Roma, Facoltà di Architettura
Aula Magna - Piazza Borghese 9
Partecipano:
Silvia Beltramo, Politecnico di Torino
Arianna Carannante, Università della Tuscia
Carlo Tosco, Politecnico di Torino
Guglielmo Villa, Sapienza Università di Roma
Il panorama storiografico sull’architettura del Trecento italiano si è di recente arricchito di due importanti contributi: C. Tosco, L’architettura italiana nel Trecento, Bologna, Società editrice il Mulino, 2023; Architettura medievale: il Trecento. Modelli, tecniche, materiali, a cura di S. Beltramo e C. Tosco, Sesto Fiorentino (FI), All’Insegna del Giglio, 2022. I due volumi propongono letture di ampio respiro degli sviluppi che le attività costruttive e la cultura architettonica vivono nella Penisola durante il XIV secolo, giovandosi dei dati resi disponibili, negli ultimi anni, da numerosi contributi su specifici temi di studio e singoli edifici. Molti sono gli spunti che si impongono all’attenzione degli studiosi, aprendo il campo a inedite considerazioni sui temi trattati.
Nel Trecento in Italia si assiste a eventi come il trasferimento del Papato ad Avignone, il rinnovamento degli ordini mendicanti, l’ascesa della capitale napoletana, l’espansione dei domini aragonesi, la nascita delle signorie nelle regioni settentrionali e il consolidamento delle repubbliche ‘cittadine’ al centro. Alla metà del secolo la ‘peste nera’ (1347-1352) colpisce l’intera penisola, determinando la sospensione dei cantieri in corso e compromettendo irrimediabilmente lo sviluppo dei centri urbani. Si tratta di fenomeni di ampia portata, che incidono profondamente sulle istanze della committenza, sullo sviluppo dei linguaggi architettonici e sulla circolazione delle maestranze. I loro esiti sono oggi leggibili sotto una luce nuova per molti aspetti; per altri restano ancora da esplorare. Il colloquio vuole essere l’occasione per aprire una riflessione che, muovendo dalle più aggiornate acquisizioni emerse sul piano critico e su quello metodologico, guardi alle prospettive degli studi.
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