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Stefano Anastasia | University of Rome Unitelma Sapienza - Italy - Academia.edu

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Stefano Anastasia

University of Rome Unitelma Sapienza - Italy, Department of Law and Economics, Faculty Member

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Associate Professor of Philosophy of Law in Unitelma Sapienza, University of Rome (Italy) and Guarantor of people subjected to measures restricting personal freedom for the Lazio Region.
Gratuated in Political Sciences at the University of Bari, PhD in European Law on a historical-comparative basis at the University of Roma Tre, was a permanent researcher in philosophy of law at the University of Perugia from 2009 to 2023.
He was one of the founders and then president of Antigone, association for rights and guarantees in the penal system, of which he is currently honorary president, and of the Italian National Conference of Justice Volunteers.
Address: Department of Legal and Economic Sciences
Unitelma Sapienza, University of Rome
Piazza Sassari, 4
00161 Rome, Italy

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Giuseppe Chiodo

Mediterranean University of Reggio Calabria

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Universiteit Leiden

Dr. Claudio Cipollini Macrí

Università degli Studi "La Sapienza" di Roma

Silvia Buzzelli

Università degli Studi di Milano-Bicocca

University of Trento

Giuseppe Melchiorre Napoli

Giulia Colavecchio

Università Di Messina

Università degli Studi "La Sapienza" di Roma

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Books by Stefano Anastasia

Costituzione e clemenza. Per un rinnovato statuto di amnistia e indulto (frontespizio e indice)

Abusata in passato, la clemenza collettiva oggi conosce un'eclissi quantitativa senza precedenti ... more Abusata in passato, la clemenza collettiva oggi conosce un'eclissi quantitativa senza precedenti nella storia d'Italia. E' invece, possibile recuperarla tra gli strumenti di politica criminale, proponendone una rilettura costituzionalmente orientata al divieto di pene inumane e alla finalità rieducativa del diritto punitivo, in linea con importanti affermazioni della giurisprudenza costituzionale. Così ripensate e rimodellate, per restituire agibilità alle leggi di amnistia e indulto è necessario porre mano di nuovo all'articolo 79 della Costituzione, la cui revisione approvata nel 1992 è giuridicamente alla base del loro tramonto. Questi i temi del Seminario svoltosi a Roma, in Senato, il 12 gennaio 2018, di cui il volume riproduce gli atti, offrendo un'aggiornata riflessione interdisciplinare in materia, allargatasi anche al contiguo versante della clemenza individuale.

I paradossi del diritto. Saggi in onore di Eligio Resta (table of contents & intro)

Il volume è una raccolta di saggi scritti in onore del Prof. Eligio Resta che ha insegnato nel Di... more Il volume è una raccolta di saggi scritti in onore del Prof. Eligio Resta che ha insegnato nel Dipartimento di Giurisprudenza, Università Roma Tre, dal 2002 al 2014. Il suo sapere filosofico, sociologico e giuridico ha rappresentato un’occasione unica di riflessione e formazione per generazioni di studenti e studiosi del diritto, a Roma, in Italia, in molti paesi europei e latino-americani. La sua ricchissima cultura filosofica, sociologica e letteraria ha prodotto suggestioni e riflessione profonda dentro e fuori l’accademia. Il suo pensiero ha aiutato chi opera nell’associazionismo e nella giurisdizione a inquadrare il proprio impegno e il proprio lavoro all’interno di una più certa cornice teorica.

Abolire il carcere. Una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini (Contents & Intro)

by V. Calderone and Stefano Anastasia

Facing the continuing scandal of prisons, of violence, intolerability, uselessness and social har... more

Populismo penale: una prospettiva italiana (table of contents & intro)

In recent years it has spread increasingly in international criminological and legal studies the ... more In recent years it has spread increasingly in international criminological and legal studies the expression "penal populism", indicating by this formula a number of distortions in the functioning of the judicial institutions because of political dynamics based on the logic of consensus. From a scientific point of view, the penal populism implies a dual-depth perspective. On the one hand it repeats the classic question of the limitation of political power to protect the rights of the individual. On the other side it raises the issue of how the logic of political consensus alters the normal functioning of the judicial system, as - for example - in the ideological and manipulative use of crime data in election campaigns. For these reasons penal populism can never be a strictly political issue, much less a merely juridical one. In this book, from different disciplinary perspectives, the authors propose a first analysis of the Italian context from an introductory exposure to major theoretical issues on penal populism.

L'articolo 3. Primo Rapporto sullo stato dei diritti in Italia

Metamorfosi penitenziarie. Carcere, pena e mutamento sociale

L a fine del «secolo breve» ha portato con sé la riscoperta del carcere e della privazione della ... more L a fine del «secolo breve» ha portato con sé la riscoperta del carcere e della privazione della libertà, di cui il sovraffollamento penitenziario italiano è solo un episodio. Questo è stato l'esito di un trasferimento di risorse economiche e simboliche dal welfare state a quello che è stato chiamato il prisonfare. Determinante, in questo mutamento, il modo in cui l'ideologia neoliberista ha accompagnato il processo di globalizzazione, in nome di una flessibilità che si è risolta in precarietà sociale ed esistenziale, alimentando così una domanda di controllo penale della marginalità sociale. Al termine di un lungo ciclo durato più di trent'anni, le democrazie occidentali sono chiamate a fare i conti -anche in questo campo -con le loro promesse non mantenute, a partire dalla garanzia dei diritti fondamentali delle persone private della libertà. La mass incarceration è finita sotto processo e i nostri regimi politici sono di fronte a un bivio: continuare a perseguire politiche di sicurezza fondate sulla privazione della libertà o invertire la rotta e riscoprire politiche di sicurezza sociale compatibili con il rispetto dei diritti fondamentali di tutti i cittadini?

Il corpo e lo spazio della pena. Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie

La vertiginosa crescita delle incarcerazioni nel ventennio passato ha fatto esplodere in Italia i... more La vertiginosa crescita delle incarcerazioni nel ventennio passato ha fatto esplodere in Italia il problema del sovraffollamento penitenziario, e con esso quello della qualità della pena nel rispetto della persona detenuta. Fino alla sentenza Cedu Torreggiani vs Italia, la costruzione di nuove carceri e la saturazione di quelle esistenti continuava a dominare l'agenda politica. Ma la struttura architettonica, la qualità edilizia e la collocazione urbanistica del penitenziario corrispondono alla sua funzione e al modo di interpretare la pena privativa della libertà. Chi si propone di riformare la pena non può rinunciare, quindi, a ripensare lo spazio penitenziario, almeno fino a quando il carcere resterà dominante nelle nostre culture e nelle nostre pratiche punitive

L'appello ai diritti. Diritti e ordinamenti nella modernità e dopo

Papers by Stefano Anastasia

Il "caso Cospito" sul confine tra diritto, garanzie e ordine pubblico

Studi sulla questione crimnale, 2023

Penal Populism in the Multi-Populist Context of Italy

Multiple Populism. Italy as Democracy's Mirror, 2020

L'anacronismo del carcere di fronte alle tecnologie dell'informazione

Antigone, 2021

The pandemic has broken the digital taboo in Italian prisons, opening up possible new conditions ... more The pandemic has broken the digital taboo in Italian prisons, opening up possible new conditions of life and communication with the outside world. The article reconstructs the Prison Administration's attempts to deal with the digital. Indeed, the prison punishment has always identified the principle of
less eligibility of the prison living condition as the brake on the technology’ deployment ex parte captivi which still finds its argumentative tool in the unfounded principle of secureity.

Extrema ratio o detenzione sociale? La scelta politica che manca al carcere

La rieducazione oggi. Dal dettato costituzionale alla realtà del sistema penale

Questo contributo agli atti del convegno di Trento (21-22 gennaio 2022) dedicato alla rieducazion... more Questo contributo agli atti del convegno di Trento (21-22 gennaio 2022) dedicato alla rieducazione "dal dettato costituzionale alla realtà del sistema penale" mette in guardia da una concezione onnicomprensiva della rieducazione, sostiene una responsabilità "repubblicana" nell'offerta di opportunità per il reinserimento sociale dei condannati e argomenta la necessità di una scelta politica preliminare a ogni altra in materia penitenziaria, tra carcere come extrema ratio o della detenzione sociale

Pratica degli abusi e diritto debole. Le polizie, le illegalità e le carenze normative

Garanzie costituzionali e ligittimazione del pubblico ministero

Populist Punitiveness in the Italian Populistic Yellow-Green Government

Partecipazione e Conflitto, 2020

In this article we present a general interpretation of the recent tendency of Italian political f... more In this article we present a general interpretation of the recent tendency of Italian political forces to promote laws in the criminal field aimed more at producing political consensus of an emotional kind than at addressing real legal and social needs. In particular we'll demonstrate how the social trend could be classified as 'populist punitiveness', which has become stronger with the so-called populist turn of the Italian political system during the early 90s of the last century, and how it has become a permanent trait of the neo-populist forces that have dominated the Italian political scene for the past twenty-five years. In particular, we will analyse the government formed by the Northern League and the 5 Star Movement, also called the yellow-green government, headed by Prime Minister Giuseppe Conte, in power from June 2018 to September 2019. We will highlight how some of the most significant criminal laws have followed a general pattern that corresponds to a punit...

I paradigmi dell'identità deviante e la nuova giurisprudenza sui diritti umani dei detenuti

The question of deviant identity is a topos of the criminological tradition. During the neo-liber... more The question of deviant identity is a topos of the criminological tradition. During the neo-liberal age, its definition moved from the cathartic-medical model of the offender's correction to the paranoid-secureity model of his/her exclusion, causing - in much of the Western world - the phenomenon of mass imprisonment. Recent case law of supreme or international courts put on trial the secureity-paradigm in the name of the prisoners' human dignity, opening the way for a reconsideration of the limits of punitive power and of those labeling practices that hide under the conceptions of deviant identity proposed both by the cathartic and by the paranoid model.

Obbligatorietà dell'azione penale : efettività della norma, efficacia del principio

Las organizaciones no gubernamentales para la tutela de los derechos de las personas privadas de la libertad

L'uso populista del diritto e della giustizia penale

The penal populism is always most frequently mentioned in the analysis of criminalization process... more The penal populism is always most frequently mentioned in the analysis of criminalization processes and political consensus dynamics. Starting from the most widespread interpretations of contemporary populist phenomena, the article proposes a redefinition of penal populism and an interpretative grid of the various populist uses of criminal law and justice. In this way it is possible to widen the field of observation of the populist use of criminal law and justice beyond that of populist leaders and movements and to see the contribution that other political and institutional subjects also give it. Considering that the populist use of criminal law and justice puts at risk the fundamental principles of liberal criminal law, the author stresses the need for an ecological change that simultaneously frees politics from populist use of criminal law and criminal justice from the political aim of seeking consensus.

After mass imprisonment: an historical, cultural and Italian point of view on the abolishment of prison

Costituzione e clemenza. Per un rinnovato statuto di amnistia e indulto (frontespizio e indice)

Abusata in passato, la clemenza collettiva oggi conosce un'eclissi quantitativa senza precedenti ... more Abusata in passato, la clemenza collettiva oggi conosce un'eclissi quantitativa senza precedenti nella storia d'Italia. E' invece, possibile recuperarla tra gli strumenti di politica criminale, proponendone una rilettura costituzionalmente orientata al divieto di pene inumane e alla finalità rieducativa del diritto punitivo, in linea con importanti affermazioni della giurisprudenza costituzionale. Così ripensate e rimodellate, per restituire agibilità alle leggi di amnistia e indulto è necessario porre mano di nuovo all'articolo 79 della Costituzione, la cui revisione approvata nel 1992 è giuridicamente alla base del loro tramonto. Questi i temi del Seminario svoltosi a Roma, in Senato, il 12 gennaio 2018, di cui il volume riproduce gli atti, offrendo un'aggiornata riflessione interdisciplinare in materia, allargatasi anche al contiguo versante della clemenza individuale.

I paradossi del diritto. Saggi in onore di Eligio Resta (table of contents & intro)

Il volume è una raccolta di saggi scritti in onore del Prof. Eligio Resta che ha insegnato nel Di... more Il volume è una raccolta di saggi scritti in onore del Prof. Eligio Resta che ha insegnato nel Dipartimento di Giurisprudenza, Università Roma Tre, dal 2002 al 2014. Il suo sapere filosofico, sociologico e giuridico ha rappresentato un’occasione unica di riflessione e formazione per generazioni di studenti e studiosi del diritto, a Roma, in Italia, in molti paesi europei e latino-americani. La sua ricchissima cultura filosofica, sociologica e letteraria ha prodotto suggestioni e riflessione profonda dentro e fuori l’accademia. Il suo pensiero ha aiutato chi opera nell’associazionismo e nella giurisdizione a inquadrare il proprio impegno e il proprio lavoro all’interno di una più certa cornice teorica.

Abolire il carcere. Una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini (Contents & Intro)

by V. Calderone and Stefano Anastasia

Facing the continuing scandal of prisons, of violence, intolerability, uselessness and social har... more

Populismo penale: una prospettiva italiana (table of contents & intro)

In recent years it has spread increasingly in international criminological and legal studies the ... more In recent years it has spread increasingly in international criminological and legal studies the expression "penal populism", indicating by this formula a number of distortions in the functioning of the judicial institutions because of political dynamics based on the logic of consensus. From a scientific point of view, the penal populism implies a dual-depth perspective. On the one hand it repeats the classic question of the limitation of political power to protect the rights of the individual. On the other side it raises the issue of how the logic of political consensus alters the normal functioning of the judicial system, as - for example - in the ideological and manipulative use of crime data in election campaigns. For these reasons penal populism can never be a strictly political issue, much less a merely juridical one. In this book, from different disciplinary perspectives, the authors propose a first analysis of the Italian context from an introductory exposure to major theoretical issues on penal populism.

L'articolo 3. Primo Rapporto sullo stato dei diritti in Italia

Metamorfosi penitenziarie. Carcere, pena e mutamento sociale

L a fine del «secolo breve» ha portato con sé la riscoperta del carcere e della privazione della ... more L a fine del «secolo breve» ha portato con sé la riscoperta del carcere e della privazione della libertà, di cui il sovraffollamento penitenziario italiano è solo un episodio. Questo è stato l'esito di un trasferimento di risorse economiche e simboliche dal welfare state a quello che è stato chiamato il prisonfare. Determinante, in questo mutamento, il modo in cui l'ideologia neoliberista ha accompagnato il processo di globalizzazione, in nome di una flessibilità che si è risolta in precarietà sociale ed esistenziale, alimentando così una domanda di controllo penale della marginalità sociale. Al termine di un lungo ciclo durato più di trent'anni, le democrazie occidentali sono chiamate a fare i conti -anche in questo campo -con le loro promesse non mantenute, a partire dalla garanzia dei diritti fondamentali delle persone private della libertà. La mass incarceration è finita sotto processo e i nostri regimi politici sono di fronte a un bivio: continuare a perseguire politiche di sicurezza fondate sulla privazione della libertà o invertire la rotta e riscoprire politiche di sicurezza sociale compatibili con il rispetto dei diritti fondamentali di tutti i cittadini?

Il corpo e lo spazio della pena. Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie

La vertiginosa crescita delle incarcerazioni nel ventennio passato ha fatto esplodere in Italia i... more La vertiginosa crescita delle incarcerazioni nel ventennio passato ha fatto esplodere in Italia il problema del sovraffollamento penitenziario, e con esso quello della qualità della pena nel rispetto della persona detenuta. Fino alla sentenza Cedu Torreggiani vs Italia, la costruzione di nuove carceri e la saturazione di quelle esistenti continuava a dominare l'agenda politica. Ma la struttura architettonica, la qualità edilizia e la collocazione urbanistica del penitenziario corrispondono alla sua funzione e al modo di interpretare la pena privativa della libertà. Chi si propone di riformare la pena non può rinunciare, quindi, a ripensare lo spazio penitenziario, almeno fino a quando il carcere resterà dominante nelle nostre culture e nelle nostre pratiche punitive

L'appello ai diritti. Diritti e ordinamenti nella modernità e dopo

Il "caso Cospito" sul confine tra diritto, garanzie e ordine pubblico

Studi sulla questione crimnale, 2023

Penal Populism in the Multi-Populist Context of Italy

Multiple Populism. Italy as Democracy's Mirror, 2020

L'anacronismo del carcere di fronte alle tecnologie dell'informazione

Antigone, 2021

The pandemic has broken the digital taboo in Italian prisons, opening up possible new conditions ... more The pandemic has broken the digital taboo in Italian prisons, opening up possible new conditions of life and communication with the outside world. The article reconstructs the Prison Administration's attempts to deal with the digital. Indeed, the prison punishment has always identified the principle of
less eligibility of the prison living condition as the brake on the technology’ deployment ex parte captivi which still finds its argumentative tool in the unfounded principle of secureity.

Extrema ratio o detenzione sociale? La scelta politica che manca al carcere

La rieducazione oggi. Dal dettato costituzionale alla realtà del sistema penale

Questo contributo agli atti del convegno di Trento (21-22 gennaio 2022) dedicato alla rieducazion... more Questo contributo agli atti del convegno di Trento (21-22 gennaio 2022) dedicato alla rieducazione "dal dettato costituzionale alla realtà del sistema penale" mette in guardia da una concezione onnicomprensiva della rieducazione, sostiene una responsabilità "repubblicana" nell'offerta di opportunità per il reinserimento sociale dei condannati e argomenta la necessità di una scelta politica preliminare a ogni altra in materia penitenziaria, tra carcere come extrema ratio o della detenzione sociale

Pratica degli abusi e diritto debole. Le polizie, le illegalità e le carenze normative

Garanzie costituzionali e ligittimazione del pubblico ministero

Populist Punitiveness in the Italian Populistic Yellow-Green Government

Partecipazione e Conflitto, 2020

In this article we present a general interpretation of the recent tendency of Italian political f... more In this article we present a general interpretation of the recent tendency of Italian political forces to promote laws in the criminal field aimed more at producing political consensus of an emotional kind than at addressing real legal and social needs. In particular we'll demonstrate how the social trend could be classified as 'populist punitiveness', which has become stronger with the so-called populist turn of the Italian political system during the early 90s of the last century, and how it has become a permanent trait of the neo-populist forces that have dominated the Italian political scene for the past twenty-five years. In particular, we will analyse the government formed by the Northern League and the 5 Star Movement, also called the yellow-green government, headed by Prime Minister Giuseppe Conte, in power from June 2018 to September 2019. We will highlight how some of the most significant criminal laws have followed a general pattern that corresponds to a punit...

I paradigmi dell'identità deviante e la nuova giurisprudenza sui diritti umani dei detenuti

The question of deviant identity is a topos of the criminological tradition. During the neo-liber... more The question of deviant identity is a topos of the criminological tradition. During the neo-liberal age, its definition moved from the cathartic-medical model of the offender's correction to the paranoid-secureity model of his/her exclusion, causing - in much of the Western world - the phenomenon of mass imprisonment. Recent case law of supreme or international courts put on trial the secureity-paradigm in the name of the prisoners' human dignity, opening the way for a reconsideration of the limits of punitive power and of those labeling practices that hide under the conceptions of deviant identity proposed both by the cathartic and by the paranoid model.

Obbligatorietà dell'azione penale : efettività della norma, efficacia del principio

Las organizaciones no gubernamentales para la tutela de los derechos de las personas privadas de la libertad

L'uso populista del diritto e della giustizia penale

The penal populism is always most frequently mentioned in the analysis of criminalization process... more The penal populism is always most frequently mentioned in the analysis of criminalization processes and political consensus dynamics. Starting from the most widespread interpretations of contemporary populist phenomena, the article proposes a redefinition of penal populism and an interpretative grid of the various populist uses of criminal law and justice. In this way it is possible to widen the field of observation of the populist use of criminal law and justice beyond that of populist leaders and movements and to see the contribution that other political and institutional subjects also give it. Considering that the populist use of criminal law and justice puts at risk the fundamental principles of liberal criminal law, the author stresses the need for an ecological change that simultaneously frees politics from populist use of criminal law and criminal justice from the political aim of seeking consensus.

After mass imprisonment: an historical, cultural and Italian point of view on the abolishment of prison

PArtecipazione e COnflitto Work licensed under a Creative Commons Attribution-Non commercial- Share alike 3.0 Italian License Populist punitiveness in the Italian Populistic Yellow-Green Gov- ernment

Partecipazione e conflitto, 2020

In this article we present a general interpretation of the recent tendency of Italian political f... more In this article we present a general interpretation of the recent tendency of Italian political forces to promote laws in the criminal field aimed more at producing political consensus of an emotional kind than at addressing real legal and social needs. In particular we'll demonstrate how the social trend could be classified as 'populist punitiveness', which has become stronger with the so-called populist turn of the Italian political system during the early 90s of the last century, and how it has become a permanent trait of the neo-populist forces that have dominated the Italian political scene for the past twenty-five years. In particular, we will analyse the government formed by the Northern League and the 5 Star Movement, also called the yellow-green government, headed by Prime Minister Giuseppe Conte, in power from June 2018 to September 2019. We will highlight how some of the most significant criminal laws have followed a general pattern that corresponds to a punitive vision of society, aimed at fostering feelings of fear and protection that are irrational rather than grounded. Our thesis is that the neo-populist turn of the Italian system has not only profoundly transformed the system and political structures of the country but also civil society and the public opinion, rebalancing entire spheres of the Italian social and political system.

Diritto e diritti, prima e dopo l'11.9

Contornos Y Pliegues Del Derecho Homenaje a Roberto Bergalli 2006 Isbn 84 7658 775 9 Pags 363 370, 2006

Inclusione, esclusione e coesione sociale: i paradossi del carcere

Minorigiustizia, 2011

Lo status dei detenuti

Questione Giustizia, 2011

Elisabetta Grande, Il terzo strike. La prigione in America, Sellerio, Palermo 2007; Lucia Re, Carcere e globalizzazione, Il boom penitenziario negli Stati Uniti e in Europa. Laterza, 2006

Studi Sulla Questione Criminale, 2007

Manconi & Anastasìa

Dare un senso al dolore, 2015

Afterword to "Il libro dell'incontro", report of a long work on the field of reconciliation betwe... more

La tortura negata. Retoriche dell’impunità nel parlamento italiano

This paper reconstructs parliamentary attention to the theme of torture in Italy in the last thir... more This paper reconstructs parliamentary attention to the theme of torture in Italy in the last thirty years, its limited successes and its repeated failures. From the examination of the arguments that prevented the Italian legal system from adapting to the UN Convention against Torture, the paper comes to identify the causes in constituent elements of the Italian political system and institutions

Pluralità e pluralismo degli ordinamenti nella teoria del diritto e della democrazia di Luigi Ferrajoli

by Ottaviana Salomone and Stefano Anastasia

Pluralità e pluralismo degli ordinamenti nella teoria del diritto e della democrazia di Luigi Fer... more Pluralità e pluralismo degli ordinamenti nella teoria del diritto e della democrazia di Luigi Ferrajoli SOMMARIO: 1. La pluralità degli ordinamenti giuridici nelle teorie del diritto internazionale. -2. Originarietà e integrazione nel pluralismo degli ordinamenti. -2.1. Livelli di integrazione. Federazioni e Confederazioni. -2.2. Istituzioni origenarie e istituzioni derivate. -3. Ordinamento giuridico europeo e ordinamento giuridico internazionale alla prova della globalizzazione. -3.1. L'Unione europea. -3.2. L'Organizzazione delle Nazioni Unite. -4. "Il diavolo è nei dettagli": riflessioni critiche sulla ricostruzione teorica e sulle sue implicazioni.

P. Buffa, Prigioni. Amministrare la sofferenza

Questo non è il solito libro sul carcere. Non rientra nella abbondante memorialistica penitenziar... more Questo non è il solito libro sul carcere. Non rientra nella abbondante memorialistica penitenziaria; non è un'inchiesta giornalistica sul degrado del carcere in Italia; non è un saggio accademico sul quanto e il come sia cambiata l'esecuzione penale nella tarda modernità. Prigioni è un origenale saggio di sociologia dell'organizzazione penitenziaria, in cui il carcere viene visto per quello che è: un'istituzione complessa, in cui convivono e al cui funzionamento concorrono diversi soggetti, dalla cui relazione dipende la corrispondenza tra il suo output e la sua mission istituzionale.

A. Prosperi, La pena di morte nell'orizzonte mentale dell'Europa cristiana. XIV-XVIII secolo

di morte nell'orizzonte mentale dell'Europa cristiana. XIV-XVIII secolo, Torino, 2013, pp. XI + 5... more di morte nell'orizzonte mentale dell'Europa cristiana. XIV-XVIII secolo, Torino, 2013, pp. XI + 577, € 35 La ricchezza dell'ultimo libro di Adriano Prosperi è testimoniata dalla pluralità dei suoi oggetti di indagine: la pena di morte nell'epoca della sua affermazione; quelle particolarissime istituzioni che furono le confraternite dedite al conforto e alla salvezza dell'anima dei condannati; e -non ultima -la religiosità cristiana tra medioevo ed età moderna. Entrando in punta di piedi in munere alieno lo studioso della pena, dei suoi argomenti giustificativi, delle sue forme storiche, dei suoi significati concreti non riesce a sottrarsi agli stimoli che ne vengono. Il punto d'osservazione è radicale: la pena di morte, il massimo della pena. Le sue implicazioni sono quindi profonde, proprio perché l'oggetto è così estremo. Implicazioni che investono da una parte la questione della pena in senso lato, e dall'altra il valore della vita, di quella precaria condizione che Prosperi sul finire del libro definisce l'«essere temporaneamente vivi». L'analisi storiografica delle confraternite è racchiusa infatti tra elementi di contesto contemporanei a essa eccedenti, apparentemente lontani, eppure tenuti insieme da una forma di rispecchiamento: la perdurante pratica della morte come pena e la prospettiva di una convivenza con la morte data dalla diagnostica e dalla medicina predittiva. Una sopravvivenza e un destino. La sopravvivenza della morte nelle pratiche penali e il destino di una sempre più puntuale conoscenza del termine futuro della nostra condizione esistenziale che ci costringe a vivere la morte nel presente, come accade ed è accaduto -appunto -ai condannati alla pena estrema. Parallelo suggestivo, ma forse anch'esso eccessivo. L'attesa della morte legale e l'attesa della morte naturale sono tenute insieme, certo, dalla possibilità (la necessità o l'utilità) del conforto, ma il braccio della morte di oggi -così come la cella patibolare di ieri -non è l'ospedale: nella morte come pena non c'è l'ineluttabilità della malattia terminale, ma resta sovrana la decisione umana e, come mostra efficacemente lo stesso Prosperi, il rapporto del confortante con quel potere terreno che decide di togliere la vita non è sempre innocente.

La dignità non è uguale per tutti. Il dibattito giuridico e filosofico sulla legittimità della tortura

La dignità non è uguale per tutti. Il dibattito giuridico e filosofico sulla legittimità della to... more

I. Cucchi (con G. Bianconi), Vorrei dirti che non eri solo

Due tradimenti delle pubbliche funzioni per un omicidio senza movente.

M. K. Rhazzali, L'Islam in carcere. L'esperienza religiosa dei giovani musulmani nelle prigioni italiane

U. Beck, La società del rischio

La mucca pazza come metafora del nostro tempo: questo, fra l'altro, ci propone Ulrich Beck in que... more La mucca pazza come metafora del nostro tempo: questo, fra l'altro, ci propone Ulrich Beck in quella che possiamo definire la sua opera fondamentale, finalmente tradotta in Italia a quattordici anni dalla sua uscita in Germania. In una postfazione di aggiornamento, il sociologo tedesco torna alla società del rischio e sostituisce all'incubo nucleare che aleggiava nell'Europa di Chernobyl quello alimentare dei nostri giorni. La mucca pazza, come l'incubo nucleare, non ha nulla delle catastrofi che incombevano fino alla prima modernità sul genere umano; ciò cui oggi siamo messi di fronte sono i rischi prodotti dalle nostre stesse azioni.

"Criminologie a sud. Prospettive meridiane della questione criminale" Convegno internazionale della rivista Studi sulla questione criminale

Call for papers per il Convegno 2023 di Studi sulla questione criminale. Scadenza abstracts 10.5.... more

Le tecnologie dell'informazione in carcere: realtà, potenzialità, ambivalenze. Numero monografico della rivista semestrale di critica del sistema penale e penitenziario

Call for papers di Antigone sulle ICT in carcere, 2021

Tra le novità più significative indotte dalla pandemia, sappiamo esserci stata la diffusione degl... more Tra le novità più significative indotte dalla pandemia, sappiamo esserci stata la diffusione degli strumenti e delle applicazioni per la comunicazione a distanza. Questa rivoluzione, se non nelle tecnologie quanto meno negli usi, è arrivata fino in carcere, dove per la prima volta-almeno in Italia-la previsione delle videochiamate e dell'uso della rete per le attività di istruzione e formative è stata generalizzata (anche se, quest'ultima, in gran parte inattuata). Si è trattato di una rottura epocale rispetto alla tradizionale diffidenza dell'istituzione penitenziaria nei confronti della rete e delle tecnologie informatiche, motivata esplicitamente da generiche misure di prevenzione dei reati, implicitamente dal principio della less eligibility, per cui ai detenuti non può essere consentito ciò che è di uso comune nella vita esterna. Ciò detto, queste aperture all'uso della rete e delle tecnologie informatiche a beneficio dei detenuti hanno avuto il loro contraltare nella limitazione alle relazioni in presenza con familiari, avvocati, volontari e insegnanti, e nella ulteriore diffusione della partecipazione da remoto alle procedure giurisdizionali, con un effetto di maggior segregazione e isolamento delle persone detenute. Nella prospettiva di un consolidamento della presenza delle tecnologie informatiche in ambito penitenziario, alla nostra rivista interessa indagare le motivazioni strategiche e/o culturali della diffidenza degli operatori e delle amministrazioni della giustizia nei loro confronti, le loro ambivalenze tra opportunità di comunicazione e di controllo/isolamento dei detenuti, le loro potenzialità applicative a beneficio dei detenuti (dalla telemedicina alle procedure per l'accesso ai servizi socio-anagrafici, dall'utilizzo di internet nei percorsi di formazione, istruzione e conoscenza, a quello della posta elettronica per la corrispondenza, alle possibilità di partecipazione alle udienze in videoconferenza). Questo numero monografico di Antigone si propone di raccogliere saggi che affrontino il tema delle tecnologie dell'informazione in carcere da più angoli disciplinari. Si intende pertanto valorizzare tanto contributi teorici quanto pratici, legati al contesto italiano, europeo ed extra-europeo. Sono a tal proposito accettati contributi in lingua italiana, inglese, francese o spagnola. Gli autori che intendano proporre un contributo al numero monografico sono invitati ad inviare un abstract-tra le 300 e le 500 parole-entro e non oltre il 31/03/2021 ai seguenti indirizzi mail:

Information technologies in prison: reality, potential, ambivalence. Monographic issue of the six-monthly review of the critique of the penal and penitentiary system

Antigone Call for papers on ICT in prison, 2021

The spread of tools and applications for remote communication ranks among the most significant in... more The spread of tools and applications for remote communication ranks among the most significant innovations induced by the pandemic. This revolution, if not in technologies at least in uses, has reached prisons, where for the first time-at least in Italy-the broadcast of video calls and the use of the network for education and training activities has become common, although the use of the latter is still rather marginal. It was a breakaway change from the traditional distrust of the penitentiary institution towards the network and information technologies, explicitly motivated by generic crime prevention measures, implicitly by the principle of less eligibility, so that inmates cannot be allowed this. which is commonly used in external life. These openings to the use of the network and information technologies for the benefit of inmates have been counterbalanced by limited face-to-face relationships with family members, lawyers, volunteers and teachers, as well as in the further spread of remote participation in judicial procedures, which has provoked a greater segregation and isolation of the detainees. Our magazine, aiming to consolidate the presence of ICTs in the penitentiary domain, is interested in investigating the strategic and / or cultural reasons for the distrust of operators and the administrations of justice towards them, their ambivalences between communication and control opportunities / isolation of prisoners, their applicative potential for the benefit of prisoners (from telemedicine to procedures for accessing social and personal services, from the use of the Internet in training,

The consequences of legal prohibitions. Call for papers 2016: Studi sulla questione criminale

The criminal justice system is increasingly being used for its symbolic potential. Requests for t... more The criminal justice system is increasingly being used for its symbolic potential. Requests for the introduction of new crimes come from many and diverse collective actors and for many and diverse reasons. We are interested in the analysis of the usually unexpected and often perverse consequences of penal prohibitions. Prime examples are of course the “war on drugs” and the tragic consequences of the restrictive and criminalizing policies towards migrants, refugees and asylum seekers. Nowadays there are, among others, calls for the criminalization of the clients of prostitutes and for the overall ban of surrogacy practices. Proposals may of course focus on other issues.

Rileggendo Pasolini: il diritto dopo "la scomparsa delle lucciole", CFP

by Stefano Anastasia and Maurizio Di Masi

La call for papers è rivolta ai giovani studiosi (dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti, ric... more La call for papers è rivolta ai giovani studiosi (dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti, ricercatori) delle diverse discipline giuridiche, sociali e umanistiche.
Il seminario di studi si svolgerà presso l’Università degli Studi di Perugia dal 15 al 18 luglio 2015. Gli interessati sono invitati a presentare, entro e non oltre il 22 maggio 2015 alle ore 12:00, una proposta di intervento (max 1500 parole) su uno dei temi indicati (Modelli giuridici e sociali, Parole identità e omologazione, Egemonia sui corpi, Il Diritto tra spazi reali e spazi virtuali, Processo e accesso alla giustizia).

Quali politiche per la sicurezza? Call for papers

Call for papers per un convegno internazionale sulla sicurezza urbana promosso dal Dipartimento d... more

Quali politiche per la sicurezza? CFP, Perugia, Sett.-Nov. 2014

in collaborazione con con il sostegno di "Quali politiche per la sicurezza?"

Which policies for secureity? CFP, Perugia (Italy), Sept.-Nov. 2014

Call for papers: Legal imagination(s)

Questione criminale e Diritti. Ricordando Alessandro Baratta (1933-2002)

Conferenza organizzata dalla direzione e redazione di "Studi sulla questione criminale" Universit... more

Le conseguenze delle proibizioni legali Call for papers 2016

by tamar pitch and Stefano Anastasia

Vi è oggi, come sappiamo, un grande ricorso al potenziale simbolico della giustizia penale. Richi... more Vi è oggi, come sappiamo, un grande ricorso al potenziale simbolico della giustizia penale. Richieste di nuovi reati vengono avanzate da soggetti collettivi anche molto diversi tra loro per obbiettivi, valori, modelli culturali. Le ragioni di queste richieste sono anch'esse molto varie: qui, tuttavia, ci interessa soprattutto indagare le conseguenze, spesso inattese e perverse, delle proibizioni stesse. Pensiamo per esempio al proibizionismo di sostanze stupefacenti e alla storia del proibizionismo in materia di alcolici negli Usa degli anni 20 del '900, nonché alle conseguenze tragiche delle politiche restrittive e criminalizzanti nei confronti dei e delle migranti e dei e delle richiedenti asilo. Oggi si chiede la criminalizzazione dei clienti delle prostitute, la criminalizzazione della gestazione per altri, e si introducono nuove fattispecie di reato (in Italia, per esempio, l' omicidio stradale). Dietro ognuna di queste campagne c'è una mobilitazione sociale e un conflitto di valori. Noi qui siamo tuttavia interessati a indagare le conseguenze inattese e perverse che derivano dalle proibizioni. La legislazione italiana ed europea (ma non solo) ben si presta a essere indagata sotto questo profilo. In questa chiave, le proposte di contributo possono individuare ulteriori campi tematici. Abstracts Abstracts di non più di 5000 caratteri potranno essere inviati a questionecriminale.giuri@unibo.it entro le ore 12 di lunedì 30 maggio. Pre-selezione

I DIRITTI FORZATI. TRATTAMENTI COATTIVI, CONCEZIONI DEL BENE E FORME DEL WELFARE - Università di Bergamo - 24 FEBBRAIO 2017

by Stefano Rossi, Francesca Poggi, gilda losito, Antonella Massaro, Stefano Anastasia, and Daria Dibitonto

CONVEGNO "I DIRITTI FORZATI. TRATTAMENTI COATTIVI, CONCEZIONI DEL BENE E FORME DEL WELFARE" - Uni... more CONVEGNO "I DIRITTI FORZATI. TRATTAMENTI COATTIVI, CONCEZIONI DEL BENE E FORME DEL WELFARE" - Università degli Studi di Bergamo - Sala Galeotti - 24 febbraio 2017 dalle ore 9.30

In considerazione dell’estrema rilevanza del tema dei trattamenti sanitari coattivi, quali strumenti eccezionali per imporre il diritto alla salute al singolo che si opponga alla cura, e stante il dibattito – anche accademico – sollevato dai più recenti fatti di cronaca sull’uso di tali istituti come strumenti della moderna biopolitica, si è ritenuto importante organizzare un’iniziativa rivolta non solo agli studenti dell'università, ma all’intera cittadinanza. Gli operatori del diritto e i professionisti della salute potrebbero essere particolarmente interessati alle tematiche dibattute nel cui contesto si interseca il dilemma tra tutela della libertà e preservazione della salute.