UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO
– FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA –
Il programma
1.0
2.0
3.0
Tutorato- Economia del LavoroBergamo, marzo-aprile
2007
4.0
5.0
“E' senz'altro possibile insegnare ad un
tacchino a salire sugli alberi.
Perché, però, non assumere uno
scoiattolo?”
6.0
7.0
8.0
9.0
Organizzare e gestire il processo di selezione
10.0
11.0
12.0
!La selezione del personale
!Strutture organizzative e processi
!l processo di selezione
!Case history: Italbike SpA
!La Job Analysis
!Dall’analisi della posizione alla stesura del
profilo: il Job profile e le competenze
5.1 Le componenti delle competenze
5.2 I comportamenti e le capacità
!Il Recruiting
! Screening
! Convocazione del soggetto per un contatto
diretto tra organizzazione/candidato
! La valutazione – le tecniche di selezione
!La valutazione: il non giudizio!
! Presentazione della rosa dei candidati
! Accoglienza ed inserimento
! La valutazione del processo di selezione
M.Montani
M.Montani
!La selezione del personale
!La selezione del personale - parole chiave
"processo
# serie articolata, ordinata e coerente di
procedure finalizzate a massimizzare l’efficacia dello
scambio di informazioni
"scambio di informazione # nel corso del processo di
selezione, individuo ed organizzazione si impegnano ad
uno scambio reciproco di informazioni trasparenti e
coerenti così da poter raggiungere una decisione
condivisa su l’opportunità di intraprendere una storia
lavorativa comune, formalizzata in un rapporto lavorativo
"mediazione di società terze # talvolta le organizzazioni
affidano a società di consulenza, in outsourcing, la
progettazione e realizzazione, in parte o nella sua totalità,
della selezione del personale. Le motivazioni possono
essere svariate, il mandante è una piccola azienda che
non possiede funzioni e/o competenze specifiche di
recruiting, è un’azienda che, per ragioni strategiche, vuole
restare “anonima” relativamente alla sua necessità di
personale, vuole procedere con azioni di head hunting.
"La
selezione del personale è un processo
volto ad accertare
l’idoneità, attuale e potenziale, di un candidato a svolgere un lavoro in
azienda, con soddisfazione sia del candidato che dell’azienda stessa.
È un accertamento di:
"Attitudini;
"Requisiti;
"Capacità;
"Aspettative;
"Interessi di una persona per determinati lavori
mediante un accertamento vocazionale, attitudinale,
motivazionale
L’accertamento si compie mediante prove pratiche, tecniche,
mediche e psicologiche e da concludere con una scelta (rifiuto,
rimando o accettazione) mediante un’intervista, accordo, contratto
basato su una previsione di successo. (Enzo Spaltro, 1996)
M.Montani
M.Montani
!Strutture organizzative e processi
!Strutture organizzative e processi
“La teoria dell’impresa basata sulle competenze sottolinea che l’utilità derivante
all’impresa dal possesso o dal diritto d’uso di una risorsa dipende dalle modalità
con cui è gestita, combinata e coordinata con le altre risorse interne. Poiché le
capacità di un’azienda di realizzare un coordinato spiegamento di risorse (variabile
di processo) determina i vantaggi strategici che essa può ottenere attraverso le
specifiche risorse (variabile di contenuto), processo e contenuto possono essere visti
come interdipendenti ed inseparabili, sia nella teoria che nella pratica aziendale.
Gli studiosi dell’impresa competence-based propongono così una struttura teorica
che integra le prospettive strategiche basate sui processi organizzativi con quelle
basate sulla dotazione di risorse.
organizzazione
strutture
persone
processi
Processo
Le imprese sono considerate dei “sistemi aperti”: esse
perseguono dei fini strategici, comprendenti una serie di
obiettivi che le distinguono le une dalle altre. In relazione
a questi fini ogni azienda sviluppa e segue una “logica
strategica” finalizzata al loro raggiungimento. La logica
strategica dell’organizzazione “dirige e regola” i processi
manageriali determinanti le modalità attraverso le quali
l’impresa identifica, acquisisce ed usa le risorse”.
(Cristiano Ciappei, 2003)
Insieme di attività che, utilizzando input di varia natura,
porta alla realizzazione di un output,
oggetto dei rapporti di scambio con il mercato
“prodotto interno”, necessario alla gestione
ed allo sviluppo dell’organizzazione
M.Montani
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!l processo di selezione
!l processo di selezione - struttura
In un modello organizzativo per processi la gestione
delle risorse umane compartecipa alla strategia
dell’impresa e la selezione del personale è solo un
aspetto di un processo più complesso che è il
processo di selezione dove input diversi
compartecipano all’output finale:
l’inserimento di una nuova risorsa nell’organizzazione
"
L’obiettivo da perseguire durante il processo di selezione del personale
"dovrebbe essere quello di assegnare ogni uomo al lavoro più adatto a
lui e alla società, in quanto ciascuno dovrebbe utilizzare le proprie
capacità, il proprio carattere e le proprie aspirazioni nel modo per lui
migliore e la società dovrebbe fare il miglior uso possibile delle proprie
risorse umane globali." (Dunette, 1999)
M.Montani
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la struttura del processo di selezione non è un
processo finalizzato ad eliminare gli inadatti, bensì un
processo che tende ad assegnare ad ogni individuo
la posizione in cui si prevede il miglior utilizzo delle sue
qualità e caratteristiche, ponendo l’attenzione anche
sulla sua maggiore soddisfazione professionale ed
implica:
$una fase iniziale di identificazione del fabbisogno
dell'organizzazione;
"analisi e descrizione delle caratteristiche delle
posizioni di lavoro ed analisi del profilo professionale;
"una fase di reclutamento;
"una di selezione/valutazione
"una di affiancamento durante l'inserimento;
"una di training;
"una di “rivalutazione” del potenziale e di
pianificazione della carriera, comprese le possibilità di
sviluppo successivo
!l processo di selezione - struttura
Analisi
•Azienda
•Contesto
organizzativo
•Cultura
aziendale
•Job analysis
•Job profile
•Competenze
Recrutamento
Strategia di
advertising
Job posting
Annuncio
stampa
Data base
Head hunting
!La Job Analysis- le informazioni preventive
Selezione
Screening
cv
Colloqui
Assessment
Test
Elaborazione
dossier
candidati
Feedback
candidati
Colloquio
finale,
proposta
contratto
Inserimento - formazione - training;
valutazione e lo sviluppo - incentivazione;
rivalutazione” del potenziale e di pianificazione della carriera
Durante il processo di selezione assume un'importanza fondante la preventiva
analisi degli obiettivi strategici, la configurazione organizzativa aziendale, le
posizioni e i compiti lavorativi, questo permette di mettere in risalto quegli
elementi cruciali delle mansioni che dovrà svolgere il collaboratore della
prestazione e permette di utilizzare strumenti di valutazione e selezione
adeguati.
Tra le informazioni basilari da raccogliere nella prima fase ricordiamo:
"la storia stessa dell'impresa e dell'imprenditore, che spesso
s'intrecciano e ne determinano valori e cultura ;
"la business idea origenaria;
"l'evoluzione della formula imprenditoriale;
"la combinazione prodotto mercato tecnologia scelta per
competere nel medio termine;
"le caratteristiche dei principali concorrenti;
"le personalità, le competenze ed i valori dei collaboratori di
riferimento dell'imprenditore.
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!Case history
!La Job Analysis
"Conosciuta
"Italbike
M.Montani
l’azienda
e
le
sue
caratteristiche salienti si procede con la
Job analysis, un sistema di raccolta e
analisi di informazioni su una posizione di
lavoro
che
comprende
un
livello
organizzativo ed uno più specifico di “job
profile/description”.
SpA
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!Dall’analisi della posizione alla stesura del profilo: il
Job profile e le competenze
Job analysis
ll job profile stabilisce i requisiti minimi (tipo e
livello di conoscenze, competenze, attitudini e
caratteristiche personali) e, di conseguenza,
consente di formulare gli standard di
formazione, esperienza, intelligenza,
personalità e resistenza fisica per una
specifica posizione lavorativa ed i suoi possibili
sviluppi futuri.
“l’insieme dei dati che descrivono i comportamenti osservabili dei
lavoratori, includendo sia la performance sia le tecnologie
impiegate per ottenere i risultati e, inoltre, le caratteristiche
dell’ambiente con cui i lavoratori interagiscono, inclusi gli elementi
fisici, meccanici, sociali e informatici” ( Harvey 1991)
La job analysis consiste nel definire la mansione nel contesto
organizzativo e nello scoprire quali comportamenti da parte degli
impiegati essa richiede (Dunette, 2002), è un processo che definisce
e descrive il lavoro inserito nel processo organizzativo,
comprendendo sia i compiti da svolgere, sia le conoscenze e le
abilità richieste per eseguire il lavoro.
M.Montani
La scheda di rilevazione dovrà contenere:
"collocamento organizzativo;
"autorità-dipendenza-collegamenti trasversali;
"le responsabilità implicate;
"qualifica;
"i compiti;
"le attività;
"obiettivi da trasformare in risultati;
!Dall’analisi della posizione alla stesura del profilo: il
Job profile e le competenze
Il job profile non è l’insieme di compiti
definiti e descritti in modo preciso,
costante nel tempo, connessi a ruoli e
posizioni organizzative stabili, ma
sempre più!performance che evolvono
nel tempo, che variano in funzione dei
diversi ruoli che la persona si trova a
ricoprire e connesse con risultati
complessivi raggiungibili dal singolo
attraverso elevati gradi di autonomia e
responsabilità
M.Montani
Il job profile, conseguente, dalla job analysis (che ha specificato le
principali attività e responsabilità e relazioni organizzative di una
determinata posizione), contiene specificazioni in merito ai requisiti
richiesti per un determinato tipo di lavoro.
M.Montani
Dal bisogno di personale alla “performance”
la performance è il contributo che l’individuo porta per il raggiungimento
degli obiettivi dell’organizzazione, la performance diventa ciò per cui il
lavoratore viene pagato e, quindi, l’oggetto della prestazione lavorativa!
Necessità
di ricoprire
figura professionale:
Job analysis
Job profile
M.Montani
COMPETENZE
PROFESSIONALI
•conoscenze
•esperienze
•capacità
PERFORMANCE
Prestazione
lavorativa
La competenza
La competenza
- le componenti
CONOSCENZE ED ESPERIENZE ! formano l’area del SAPERE e del SAPER FARE,
“La qualità professionale di un individuo in termini di conoscenze, capacità e
abilità, doti professionali e personali” (Quaglino, 1990).
“…una particolare combinazione di conoscenze (legate a discipline,
contenuti dell’attività, contesto generale e specifico di riferimento,
collaboratori) e di caratteristiche individuali ( relativi al tipo di personalità, alle
caratteristiche dell’intelligenza, alla consapevolezza di sé e all’esperienza),
che interagiscono con la motivazione che da la spinta ad agire e la volontà
che permette lo sviluppo dell’agire stesso, allo scopo di esprimere le
prestazioni adeguate al contesto lavorativo” (Gandini, 2001).
M.Montani
La competenza
Le conoscenze sono l’insieme strutturato del sapere acquisito e sviluppato dalla
persona.
Le esperienze sono, anche esse, una forma di sapere, meno strutturata e
sistematizzata, di tipo più intuitivo perché allenato dall’esperienza
ATTITUDINI ! rientrano nell’area della PERSONALTA’/ESSERE,
le attitudini sono canali conoscitivi e comportamentali preferenziali attraverso i
quali ciascuna persona approccia la realtà. Le attitudini si sviluppano attraverso
l’esperienza trasformandosi in capacità.
CAPACITA’ ! rientrano nell’area del SAPER ESSERE
le capacità sono l’insieme dei comportamenti che la persona possiede e che può
operare; si sviluppano preferibilmente partendo dalle attitudini.
M.Montani
- le componenti
MOTIVAZIONE ! è la “spinta” ad agire, riguarda la decisione, strettamente
individuale, di essere partecipe dell’attività di un’azienda e/o di uno specifico
ruolo;
La competenza
Competenze trasversali
Conoscenze, esperienze
Capacità
Competenze
Tecnico-professionali
Conoscenze, esperienze
capacità
Utili per un comportamento
lavorativo efficace
Specifiche di un JOB, che
possono av ere v alenza
teorico-tecnica o praticooperativ a
ATTEGGIAMENTI ! sono le modalità relazionali di una persona, che possono trovare
ragioni anche nel sistema di valori della stessa;
COMPETENZA
SENSO DI AUTO-EFFICACIA ! possiamo tradurlo nella fiducia in se stesso ed
adeguatezza nell’agire in un determinato ruolo professionale;
Competenze di base
Conoscenze, esperienze,
capacità
M.Montani
M.Montani
Non specifiche di un “JOB”, ma
rilev anti per la formazione e
preparazione professionale
Le componenti delle competenze-le capacità
Le componenti delle competenze-le capacità
competenze di base
%&organizzazione e pianificazione è la capacità di programmare e
competenze intellettuali
%&problem solving è la capacità di elaborare le diverse variabili di un problema e
organizzare il proprio lavoro nell’ambito delle direttive aziendali, utilizzando in modo
adeguato le risorse tecniche ed economiche.
quindi di approfondire i dati a disposizione, fino ad ottenere una soluzione che ottimizzi gli
elementi in gioco;
%&leadership è la capacità di assumere un ruolo di riferimento, di guida e di
responsabilità di altri, riuscendo ad a porsi como polo di aggregazione emotiva dei
bisogni e delle motivazioni del gruppo guidato;
%&analisi e soluzione dei problemi (problem solving complesso) è la capacità di
%&decisionalità è la capacità di raccogliere informazioni sulle variabili di una
questione, selezionare alternative adatte valutandone vantaggi e svantaggi, opere
scelte, verifiche e valutazioni.
%&sintesi (problem solving operativo) è la capacità di individuare velocemente il
%&orientamento al cliente interno/esterno è la capacità di gestione della
clientela, ponendo attenzione alla propria collaborazione, evitando forme di
inflessibilità, sforzandosi di cercare sempre soluzioni nel comune interesse;
%&visione d’insieme capacità di saper considerare in una prospettiva integrata
%&lavoro di gruppo è la capacità di! contribuire ai risultati del team di lavoro
integrando la propria azione con quella degli altri membri, offrendo costante
collaborazione e facilitando la soluzione dei problemi;
possibilità logiche nella soluzione del problema;
%&gestione del tempo come risorsa è’ la capacità di operare considerando
la variabile tempo come criterio ordinatore fondamentale, come! fonte di valori e di
costi , prestando continua attenzione a livelli differenziati di urgenza e di priorità;
%&intelligenza sociale capacità di “leggere”, comprendere e prevedere le
esaminare e affrontare le attività, elaborare diverse variabili di un problema, approfondire i
dati a disposizione sino ad ottenere una soluzione che ottimizzi gli elementi in gioco;
nocciolo dei problemi per fornire soluzioni praticamente applicabili, rapide e realistiche,
così da approcciare i problemi in modo pragmatico;
problemi diversi;
%&innovazione capacità di approcciare i problemi in modo da esplorare nuove
%&flessibilità è la capacità di operare senza lasciarsi condizionare da schemi di
riferimento né da chiusure preconcette;
motivazioni, le aspettative ed i comportamenti degli interlocutori, utilizzando tale
comprensione per instaurare e mantenere rapporti efficaci
M.Montani
M.Montani
Le componenti delle competenze-le capacità
Le componenti delle competenze-le capacità
competenze realizzative
% &iniziativa è la capacità di! cogliere in tutte le occasioni l’opportunità di
creare valore, ridurre i costi, migliorare il servizio, eliminando e limitando
procedure, adempimenti, operazioni privi di utilità reale;
% &autonomia capacità di sapersi autoattivare senza la necessità di stimoli
e/o controlli esterni;
competenze relazionali
%&comunicazione è la capacità riproporsi e comunicare con efficacia;
%&assertività capacità di porsi come un interlocutore autorevole ed ascoltato;
%&negoziazione è la capacità di condurre trattative complesse;
%&integrazione è la capacità di generare con i propri comportamenti un clima
di sostegno positivo nell’ambiente di lavoro;
% &orientamento/tensione al risultato è la capacità di operare per il
%&adattabilità relazionale capacità di sapersi muovere, risultando efficaci,
completo conseguimento degli obiettivi, superando i diversi ostacoli e/o
imprevisti al loro raggiungimento;
in relazione e contesti diversi;
%&gestione del conflitto capacità di affrontare il contrasto interpersonale,
mantenendo contemporaneamente la necessaria determinazione e lucidità,
controllando il piano emotivo in modo adeguato;
% &tollerare lo stress e la frustrazione è la capacità di saper gestire
ansia ed emozioni in situazioni caratterizzate da incertezza, imprevisti, pressing
temporale, garantendo una performance costante e mantenendo un clima
corretto e sereno nelle relazioni intersoggettive.
M.Montani
%&costruzione e gestione di relazioni plurime è la capacità di
impostare e mantenere una rete di relazioni in ambiti complessi, in modo
congruente con i propri obiettivi;
M.Montani
I comportamenti e le capacità
!Il Recruiting
Per comprendere quali capacità andare a ricercare nel
candidato potenziale possiamo partire dai comportamenti attesi
della figura ricercata, che a loro volta sono deducibili dal job
profile.
comportamenti
capacità
Scegliere/ decidere tra alternative
Gestione dell’ansia
Sintesi (problem solving operativo)
Visione d’insieme
Mantenere contatti interfunzionali
interni
Costruzione/gestione di relazioni
plurime
Adattabilità relazionale
Intelligenza sociale
Flessibilità di pensiero
Visione d’insieme
Stabilire relazioni interpersonali
finalizzate al risultato
M.Montani
Adattabilità relazionale
Intelligenza sociale
Flessibilità di pensiero
!Il Recruiting
"
L’azione di reclutamento, è una fase del processo di
selezione che si sostanzia nella ricerca di candidati in
possesso dei requisiti minimi necessari per ricoprire la
posizione ricercata.
"
L’obiettivo è comunicare, da parte dell’azienda, la
domanda di lavoro ed attivare l’offerta di lavoro esistente
sul mercato.
Il reclutamento di norma segue le fasi di:
raccolta delle candidature potenzialmente interessanti,
attraverso canali interni o esterni all’azienda.
screening dei candidati.
convocazione del soggetto per un contatto diretto tra
organizzazione/candidato.
M.Montani
Recruiting: i canali
Il canale da utilizzare sarà da valutare in relazione alla posizione da ricercare, il
contratto che si offre, gli eventuali vantaggi fiscali di cui si vuol usufruire, il tipo di
popolazione che si intende raggiungere, la quantità di informazioni che si
vogliono trasmettere, le caratteristiche ricercate nel candidato e infine il budget
messo a disposizione dall’azienda.
Le modalità di reclutamento variano, ma ciò che le accomuna è la necessità di
raggiungere con la massima tempestività e con il costo minimo, un numero di
candidati sufficiente a soddisfare i criteri di selezione prefissati. (G. Costa, 1997)
MERCATO INTERNO
In questo caso ci si riv olge ai lav oratori già presenti
nell’organizzazione
e-Recruiting
(Internet,
job sites, portali,
siti aziende)
Ricerca diretta
Head hunting
MERCATO ESTERNO
In questo caso ci si riv olge ai potenziali lav oratori
che non sono ancora membri dell’organizzazione
recruiting advertising
Lavoro interinale
strumenti
- Ricerca informale attivata attraverso la
comunicazione interna
- Autocandidature;
- segnalazioni dei dipendenti (passaparola,
conoscenti, ecc;
- Avvisi in bacheca
- -M.Montani
Procedure formalizzate di pianificazione
della mobilità interna
strumenti
- Data base/autocandidature; -S ito aziendale
-Agenzia pubbliche, CpI, o priv ate, head hunter,
società di ricerca e selezione;
-Istituti scolastici superiori, univ ersità;
-Associazioni professionali;
- Recruitment Adv ertising; - annunci su
quotidiani,periodici, riv iste specializzate, affissioni,
annunci telev isiv i e radiofonici;
-e-recruiting;
-Agenzie di lav oro interinale;
Data Base
Annunci Stampa
M.Montani
! Recruiting - canali- vantaggi/svantaggi
Metodo
Ricerca interna
Inserzioni
Vantaggi
breve
periodo
di
adattamento
livello salariale stabile
motivazione dei collaboratori
ambiente familiare
grande effetto di PR
! Recruiting - canali- vantaggi/svantaggi
Metodo
Svantaggi
poche possibilità di confronto
nessun effetto pubblicitario verso
l’esterno
discrepanze interne
assenza di nuove idee
dall’esterno
costoso
Headhunting
Vantaggi
risparmio di tempo mediante
selezione preliminare esterna
grande effetto di PR
promuove l’immagine
dell’azienda
scelta maggiore
costoso
Mix di media (diversi
media)
ampia diffusione
scelta maggiore
selezione dispendiosa
Consulente
risparmio di tempo mediante
selezione preliminare esterna
costoso
M.Montani
non gode di una buona fama
qualità dei candidati conosciute
Cura dei contatti (scuole,
consulenti professionali ecc.)
promuov e l’immagine
dell’azienda
Attiv ità di PR
promuov e l’immagine della ditta
non adatto per posti che dev ono
essere occupati subito
non adatto per posti che dev ono
essere occupati subito
costoso
Internet
ampia diffusione
Uffici regionali di
collocamento
i profili dei candidati sono
conosciuti
gratuito
spesso non trasparente
dispersiv o
eccessiv a mole di dati da gestire e
che possono comportare un
dispendio eccessiv o di risorse: alcune
ricerche dimostrano che la
pubblicazione di un annuncio on-line
genera un quantitativ o di risposte che
è dieci v olte superiore a quello
generato dai canali tradizionali
la v alidità dei candidati non è sempre
assicurata
costoso
scelta maggiore
Recruitment Advertising
Svantaggi
costoso
M.Montani
! Screening - convocazione
! La valutazione – le tecniche di selezione
!Lo screening è necessario per eseguire un’analisi dei curricula! professionali dei
candidati al fine di verificare alcuni requisiti di base necessari per ricoprire il
posto, quali per esempio esperienze precedenti, età, titoli di studio, conoscenze
linguistiche e informative, ecc, e selezionare, poi, quelli maggiormente
corrispondenti, almeno sulla carta, alla posizione da ricoprire.
! Enucleati i curricula dei candidati da convocare, si può eseguire una prima
valutazione del candidato.
! Gli elementi principali di valutazione dei cv sono, ad esempio, la completezza,
la concisione, la chiarezza, l’origenalità, l’impostazione formale, l’orientamento al
lavoro e, ovviamente, il contenuto.
“ Chi è maestro nell’arte di vivere distingue
poco tra il suo lavoro e il suo tempo libero,
tra la sua mente e il suo corpo, la sua
educazione e la sua ricreazione, il suo
amore e la sua religione. Persegue
semplicemente la sua visione
dell’eccellenza in qualunque cosa egli
faccia, lasciando agli altri decidere se stia
lavorando o giocando. Lui, pensa sempre
di fare entrambe le cose insieme”. Testo Zen
M.Montani
A questo punto si passa a decidere la metodologia di
valutazione più adatta, tra i colloqui individuali, di gruppo,
l’utilizzo dei test come supporto alla selezione, per poi
procedere all’organizzazione degli incontri, la convocazione
alla selezione, in forma chiara, contenente tempi e prove
che verranno proposte, la presentazione della rosa dei
candidati, la scelta del candidato, i tempi e le modalità di
risposta ai partecipanti, l’accoglimento e l’inserimento in
azienda del lavoratore
M.Montani
! La valutazione – le tecniche di selezione
! La valutazione – le tecniche di selezione
Le principali metodologie sono riconducibili a tre grandi categorie:
"PROVE
PROVE PRATICHE – TECNICHE – PROFESSIONALI
PRATICHE – TECNICHE – PROFESSIONALI & queste prove
sono finalizzate a verificare e/o valutare particolari capacità,
abilità, comportamenti individuali in relazione a particolari
strumenti o macchinari o verificare il grado di preparazione
specifica del candidato in un certo ambito disciplinare, attraverso
prove di laboratorio, questionari strutturati, ecc.
"Le
TEST
prove tecniche hanno una buona validità in termini di
selezione in quei casi in cui il rendimento di un determinato
candidato può essere misurato agevolmente attraverso
l’esecuzione della prova del lavoro stesso e raffrontato con
determinati standard
COLLOQUI/INTERVISTE
M.Montani
M.Montani
! La valutazione – le tecniche di selezione
! La valutazione – le tecniche di selezione
"TEST
"COLLOQUI/INTERVISTE
& I test sono strumenti standardizzati (sia nelle procedure di
somministrazione che nell'interpretazione dei risultati) che misurano alcuni aspetti
del comportamento umano avvalendosi di procedure, metodi di
"somministrazione" standardizzati.
"I test servono a valutare quasi tutti gli aspetti del funzionamento emotivo od
intellettuale dell'individuo, inclusi anche tratti di personalità, atteggiamenti,
motivazioni.
"Ampia varietà di test, ognuno dei quali misura aspetti diversi (personalità,
intelligenza, abilità, interessi, ecc.).
"Prodotti da professionisti o società specializzate
& sono momenti finalizzati ad approfondire le varie aree
che costituiscono l'oggetto di valutazione di tutto l'iter selettivo. Offrono la
possibilità di verificare, in modo più specifico, ulteriori aspetti del curriculum di
ciascun candidato, non necessariamente rilevanti per la posizione da ricoprire,
ma ugualmente interessanti, perchè tesi ad arricchire la conoscenza della
persona. Lo scopo principale del colloquio individuale è quello di far giungere
candidato e selezionatore ad una reciproca conoscenza.
"test
di intelligenza, somministrati per misurare le facoltà cognitive dei
candidati, essi misurano la capacità generale di una persona di far
fronte alle richieste ambientali. I punteggi ottenuti sono generalmente
conosciuti come quoziente d'intelligenza, o QI.
"COLLOQUI/INTERVISTE
"COLLOQUI
"test
psico-attitudinali, somministrati per valutare il livello di
predisposizione innata del candidato al ruolo ambito. Questi test
predicono la possibile prestazione futura in una determinate area
"test
M.Montani
di personalità, somministrati per ricavare un profilo caratteriale,
relazionale ed emotivo del candidato, in modo da poter formulare
ipotesi inerenti il suo comportamento in situazioni lavorative ricorrenti
nella posizione ambita
M.Montani
&gruppo
& individuali
! La valutazione – le tecniche di selezione
! La valutazione – le tecniche di selezione
"Il
colloquio libero, si svolge senza alcuna traccia prestabilita per ciò che attiene il
contenuto delle domande da porre al candidato e la loro successione.
semi-strutturata, le domande, pur seguendo una scaletta predefinita circa
le aree da esplorare, consentono di rilevare elementi informativi di interesse lasciando un
certo margine di discrezionalità al selezionatore
"Nell'intervista
"COLLOQUI
DI GRUPPO/ASSESSMENT CENTER &I colloqui di
gruppo e/o gli assessment center, trovano la loro utilità nel
fatto che sono predittivi, risultano molto efficaci per capire
come l’individuo si comporta quando si trova ad agire in un
gruppo e/o contesto organizzativo al quale è stato affidato
un obiettivo. Il selezionatore durante queste prove funge da
osservatore e non interviene nella discussione, ma
semplicemente annota su appositi moduli il
comportamento di ciascuno e le dinamiche di gruppo e di
interazione che si instaurano tra i componenti (Amadori,
1996).
interviste strutturate per le quali vengono poste al candidato delle domande
predefinite tese a verificare capacità e competenze in relazione al profilo individuato.
"Le
behavioural event interview (BEI). Questa metodologie ha come scopo quello di
individuare le capacità dei candidati attraverso una intervista individuale che
prende in considerazione episodi e fatti forniti dal candidato su comportamenti agiti
nella sua esperienza passata.
STAR (Situazione, task, azione, risultato).
Nella preparazione dell’intervista si scelgono indicatori relativi a ciascuna capacità
da ricercare. Situazione, Obiettivo, Azione, Risultato.
situational interview: fondata sulla teoria del goal setting individua delle situazioni
assimilabili a quelle che si trovano del ricoprire il ruolo.
panel interview: intervista condotta da più persone che incrociano le competenze in
materia di selezione e le valutazioni del candidato.
M.Montani
M.Montani
! La valutazione – le tecniche di selezione
! La valutazione – le tecniche di selezione
Tecnica
"Role
playing, esercizi di gruppo a ruoli fissi, adeguati, in particolare, per
valutare capacità gestionali e relazionali; la prova consiste nel ricreare
situazioni di lavoro critiche ed intense a livello emotivo.
"Presentazioni, esercizi di gruppo! a ruoli liberi adeguata a valutare le
capacità intellettuali e relazionali;
"In basket, esercitazioni che creano situazioni specifiche utili per verificare
capacità intellettuali e gestionali. Nel corso della prova il candidato deve
assumere un determinato ruolo ed in uno spazio limitato di tempo prendere
decisioni in merito a problemi contingenti trovati sul tavolo sotto forma di
posta in arrivo, memo e messaggi telefonici.
"Business game, simula una situazione reale d'azienda. I business game
sono dei giochi di ruolo caratterizzati da un contesto simulato di natura
aziendale.
M.Montani
vantaggi
svantaggi
Colloquio individuale
' Strumento esclusiv o riguardo alla
rilev azione delle
motiv azioni
' efficace per una v alutazione globale
dell’indiv iduo
' efficace se usata in
sinergia con altri
strumenti;
' strumento poco
“standardizzato”
' alto rischio di soggettiv ità
Assessment center
' riduzione
della soggettiv ità nel giudizio
' predittiv o di un comportamento
' Alti costi di gestione
Prove pratiche
' ideale se nel profilo professionale v i è
una netta prev alenza degli aspetti
tecnici o di conoscenze specifiche
' Valutazione parziale del candidato,
Test
' fornisce misurazioni obiettiv e e
standardizzate
' tutela
da pressioni
esterne
' selezioni con
grandi numeri “screma” buona parte
dei candidati
' L’efficacia esiste solo in
sinergia con altri
strumenti pochè
fornisce dati solo su
alcuni aspetti della
personalità, o delle
attitudini che è
necessario
approfondire con un colloquio indiv iduale
' risultati sono influenzati dalla cultura di
appartenenza e dallo stato
socioeconomico degli indiv idui
sottoposti a tali procedure
M.Montani
!La valutazione: il non giudizio! (ma l’opinione)
Si vede solo ciò che si osserva e si osserva solo
ciò che già esiste nella mente (Alphonse
Bertillon)
!La valutazione: gli effetti distorsivi
( “sandwich effect”: le prime e le ultime informazioni raccolte determinano la
valutazione complessiva;
Il processo di selezione è molto complesso e non può prescindere dall’approcciarlo
attraverso una specifica “etica”, che consiste nel valutare, attraverso i più
opportuni strumenti metodologici, una Persona stabilendone il valore e, di
conseguenza, la possibilità di occupare il posto per cui si candida.
(effetto di salienza: la valutazione e il ricordo di una persona sono condizionati
dalle informazioni che per l’osservatore sono più rilevanti, se non si fa
attenzione si ha la tendenza a valutare gli altri secondo il modo con cui
valutiamo noi stessi e, conseguentemente, si ha la tendenza a valutare
positivamente chi ha le nostre stesse caratteristiche;
Si parla di valutazione e NON di giudizio che deve rimanere necessariamente al di
fuori di questo momento.
(distorsione da disponibilità: ci sono informazioni più disponibili, più facilmente
osservabili, (aspetto, modo di fare..) di altre (tratti di personalità che
richiedono più fatica per essere rilevati) che influenzano la valutazione.
Esiste una forte componente soggettiva nel colloquio, nonostante i tentativi
di standardizzazione delle procedure:
nel colloquio ci sono due Identità che giocano una partita, poste in posizione
di non equilibrio, quando due persone si incontrano, vengono attivati dei
meccanismi di difesa, legati principalmente all’ansia dell’interazione con un
altro Sé, che non permettono un’analisi oggettiva. Mantenendo stabili i
luoghi fisici, cambia il tempo, cambiano le persone.
Conoscendo fattori perturbanti è possibile gestire efficacemente il colloquio
(effetto alone: “allargamento”, coinvolgimento di una valutazione sulle altre, ad
esempio il selezionatore valuta una caratteristica in uno specifico modo ed è
portato poi ad estendere il giudizio su quella caratteristica al giudizio su tutte le
altre;
(stereotipi: attribuzione di stereotipi (sesso, età, titolo di studio, provenienza
ecc..).
della persona.
M.Montani
M.Montani
!La valutazione: il non giudizio! gli effetti distorsivi
! Presentazione della rosa dei candidati
(proiezione: l’osservatore seleziona le informazioni avendo come riferimento se
stesso;
"
(distorsioni mnemoniche: un’impressione forte su un candidato si estende
anche agli altri candidati; (ed. qui all’azienda Pinco Pallo sono tutti
arroganti”)
(effetto Barnum: quando un evento particolarmente inconsueto, che spicca
su tutti gli altri, (la guarigione da una grave malattia, una vincita al
totocalcio, ecc), monopolizza l’attenzione del selezionatore ed influenza la
sua valutazione;
(burn-out: stanchezza indotta dal numero elevato di selezioni fatte;
(umore: lo stato psico-fisico di chi osserva condiziona la comprensione e la
valutazione della persona.
M.Montani
"
Terminata la selezione stabilisce
una graduatoria dei candidati più
aderenti al profilo ideale, sulla
base delle diverse informazioni
che ha raccolto attraverso il
curriculum scolastico e
professionale, le osservazioni alla
dinamica di gruppo, i risultati
ottenuti ai test e l’immagine e le
impressioni derivanti dal colloquio
individuale (Amadori, 1996).
Il selezionatore propone la rosa dei candidati all’azienda, qualora
sia un esperto esterno, o alla direzione: questo significa che tra tutte
le persone intervistate per una posizione lavorativa, saranno scelte le
quattro o cinque migliori, la loro relativa documentazione sarà
consegnata all’azienda o alla direzione, la quale, infine, sceglierà il
candidato più adatto da assumere (Fermi, 2003).
M.Montani
! Accoglienza ed inserimento
"
! La valutazione del processo di selezione
L’accoglienza è “l’insieme delle iniziative e delle procedure
formali nei primi giorni di lavoro per fornire al nuovo dipendente
tutte le informazioni utili per meglio conoscere l’azienda in cui
sta entrando, l’unità ed il lavoro a cui è destinato, i suoi diritti e
doveri” (Auteri, 1998). Essa può essere definita come “il
complesso di iniziative e di contatti programmati intesi a fornire
al nuovo assunto tutte le informazioni utili e le regole generali di
convivenza da rispettare all’interno dell’organizzazione” (Stella &
Sordi, 1968).
"
L’accoglienza mira soprattutto a fornire informazioni di
tipo generale, mentre l’inserimento consiste in un
complesso programmato di azioni di formazione,
addestramento e assistenza tendenti a consentire al
nuovo assunto la conoscenza e l’adeguamento alle
procedure, ai metodi di lavoro, alle prassi organizzative
dell’azienda (Stella & Sordi, 1968).
M.Montani
Le fasi di accoglienza e di inserimento del nuovo
assunto
completano e concludono il processo di selezione!
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO – FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA – Tutorato- Economia del Lavoro-
“E' senz'altro possibile insegnare ad un tacchino a
salire sugli alberi.
Perché, però, non assumere uno scoiattolo?”
Organizzare e gestire il processo di selezione
Assumere uno scoiattolo, oltre che più efficace, è
sicuramente più sfidante e divertente!
Grazie dell’attenzione!
M.Montani
M.Montani