Content-Length: 166784 | pFad | https://www.academia.edu/45388953/Zapruder_n_54_Zona_rossa_indice_
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2021, Zona rossa
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Sono passati venti anni dal G8 di Genova. Ma cosa è rimasto delle giornate del luglio 2001? L’unica memoria condivisa sembra essere quella delle violenze. Con il numero 54, «Zapruder» e SupportoLegale si propongono di andare oltre questa narrazione, per indagare piuttosto il prima e il dopo “Genova”: come si è arrivati a quei giorni, costruendo terreni comuni che, per quanto miseramente franati successivamente, riuscirono a coinvolgere, in forme differenti, decine di migliaia di persone; ma anche i percorsi di sostegno alle militanti e ai militanti finiti sotto processo, i problemi relativi alla conservazione e al reperimento del materiale prodotto dai movimenti, la produzione memorialistica e documentaristica relativa a quelle giornate.
In the context of the global crisis, which is particularly heavy for the Italian manufacturing industry, some territorial economies show a remarkable resilience and in some cases significant signs of recovery. Among these, especially in the Southern Italy, there are some agro-industry districts, one of the sectors that can realistically be an important lever for development. In these lines, I describe characteristics and recent evolution of the canning tomato industry in the Agro nocerino sarnese (an area between Naples and Salerno), paying particular attention to the contextual factors which favour or hinder the creation of cooperative networks among entrepreneurs. As is known, cooperative relationships among companies – in other words, social capital resources – are a key factor in improving the economic growth.
La presenza di armeni in Italia risale al Medioevo, e in età moderna ebbe come fulcro la colonia mercantile di Livorno e la città di Venezia. Benché rilevanti, tali presenze rimasero "isole" di una diaspora armena che dal Mediterraneo si estendeva alla Persia fino alle regioni indiane, formando un "commonwealth" strutturatosi lungo le rotte commerciali che collegavano l'estremo Oriente all'Europa, passando per l'Impero ottomano. Proprio la crisi di questa vasta compagine imperiale, durante la Prima guerra mondiale, travolse il tessuto plurale della coabitazione, sconvolto dalle politiche di "ingegneria demografica" tese a rendere più omogenea la società ottomana. La rete della diaspora armena favorì l'arrivo di profughi armeni anche in Italia dove, a partire dall'immediato dopoguerra, si andò strutturando una comunità stabile che ha trovato in Milano il suo più importante centro. Quella armena fu la prima ondata di profughi stranieri accolti dallo Stato italiano, costituendo una comunità significativa, seppur numericamente contenuta, fino ai giorni nostri. Giunti ormai alla terza generazione, gli armeni "italiani" hanno saputo, specie dal secondo dopoguerra, essere una presenza vivace in campo economico e soprattutto culturale.
Nell'ambito del progetto "Prati fioriti" è stata studiata la vegetazione dei prati della città di Ferrara, con il metodo fitosociologico e analisi statistiche, con lo scopo di riconoscere le tipologie, analizzare l'ecologia e progettare linee guida per la gestione integrata degli spazi verdi urbani. Sono state riconosciute sei tipologie principali, in funzione della stagione di sviluppo ottimale e del disturbo antropico, espresso soprattutto con il numero e la periodicità degli sfalci. Gli aspetti precoci (Hordeion leporini) anticipano il primo sfalcio stagionale e sono ricchi di terofite; gli aspetti maturi (Convolvulo arvensis -Elytrigion repentis; Cynosurion cristati; Bromion erecti) sono più ricchi di specie e dominati dalle emicriptofite, mentre in stagione avanzata diminuiscono le specie totali ma aumentano le xenofite. Il progetto prosegue con la semina sperimentale di piante spontanee in aree prative campione, alla luce delle prime indicazioni gestionali: la destinazione a prato di aree più estese e la riduzione degli sfalci stagionali.
Le cronologia dei periodi e delle fasi si basa sulla sequenza delle fasi costruttive identifi cate negli scavi del 2005-6 e sui materiali provenienti dalle stratifi cazioni. Per una defi nizione più puntuale delle cronologie si è fatto riferimento anche agli scavi del 2007-8 a ridosso dei tre ambienti che compongono l'unità abitativa e commerciale qui descritta; in altri settori di scavo si sono rinvenute strutture riferibili alle stesse fasi costruttive sotto elencate e datate con maggiore precisione dai materiali. Finora lo studio dei reperti è stato portato a termine per le fasi romane, tardoantiche e bizantine mentre per quanto riguarda i periodi arcaico e tardo classico-ellenistico ci si basa su osservazioni preliminari effettuate sulle ceramiche subito dopo lo scavo 1 .
Archeologia del fantastico e dei suoi oggetti, Modena, Mucchi, 2020
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in CRANACH, TINTORETTO, BERNINI E I CAPOLAVORI DELLA GALLERIA NAZIONALE D'ARTE ANTICA DI TRIESTE, catalogo della mostra (Pavia, Scuderie del Castello Visconteo, 2 aprile-17 luglio 2011), a cura di L. Caburlotto, M.C. Cadore e R. Fabiani, Cinisello Balsamo (Milano), Silvana editoriale, 2011
Pubblicazione realizzata nell'ambito dell'accordo quadro "Per una più organica collaborazione in tema di conservazione della biodiversità",
Revista de Fontes, 2018
www.eduardorojotorrecilla.es, 2024
Iranian Journal of Information Processing & Management, 2020
Frontiers in Sociology, 2022
Center for Human Rights Studies, 2011
The Person and the Challenges. The Journal of Theology, Education, Canon Law and Social Studies Inspired by Pope John Paul II, 2022
Матеріали Міжнародної наукової конференції РМД Українського вільного університету з нагоди 150-річчя НТШ, 2023
Advances in Water Resources, 2011
Annals of Operations Research, 2017
Pesquisa Agropecuária Brasileira, 2010
International Journal of Pharmacology and Toxicology, 2016
Journal of Surgical Research, 2011
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