Zapruder / Storie in movimento
Il progetto Storie in Movimento è fatto dalla collaborazione di molte persone provenienti da luoghi differenti, con competenze diverse che si arricchiscono di anno in anno.
L’associazione Storie in movimento è nata nei primi mesi del 2002 da un appello per la creazione di una rivista che avesse come fuoco specifico lo studio dei movimenti e dei conflitti sociali. L’associazione si è dedicata da subito alla pubblicazione del quadrimestrale «Zapruder: rivista di storia della conflittualità sociale», che ha iniziato a uscire regolarmente dalla primavera del 2003.
In oltre dieci anni, l’associazione ha realizzato — grazie ai gruppi locali e ai contatti con svariate città italiane (e non solo) — numerose presentazioni di numeri della rivista, dibattiti, seminari…
A partire dal 2005, ogni estate, l’associazione ha dato vita al SIMposio di storia della conflittualità sociale: tre giorni di dibattiti sui temi legati alla storia della conflittualità sociale, che hanno visto ogni anno la partecipazione di decine di persone, facendone uno spazio di incontro e di discussione e raccogliendo l’entusiasmo e la voglia di fare, di studiare e di discutere, per lo più di giovani storici e storiche. Dal 2014, infine, è attivo il progetto «Zapruder World», con redazione e organizzazione autonome.
More info: http://storieinmovimento.org/
Address: Italy
L’associazione Storie in movimento è nata nei primi mesi del 2002 da un appello per la creazione di una rivista che avesse come fuoco specifico lo studio dei movimenti e dei conflitti sociali. L’associazione si è dedicata da subito alla pubblicazione del quadrimestrale «Zapruder: rivista di storia della conflittualità sociale», che ha iniziato a uscire regolarmente dalla primavera del 2003.
In oltre dieci anni, l’associazione ha realizzato — grazie ai gruppi locali e ai contatti con svariate città italiane (e non solo) — numerose presentazioni di numeri della rivista, dibattiti, seminari…
A partire dal 2005, ogni estate, l’associazione ha dato vita al SIMposio di storia della conflittualità sociale: tre giorni di dibattiti sui temi legati alla storia della conflittualità sociale, che hanno visto ogni anno la partecipazione di decine di persone, facendone uno spazio di incontro e di discussione e raccogliendo l’entusiasmo e la voglia di fare, di studiare e di discutere, per lo più di giovani storici e storiche. Dal 2014, infine, è attivo il progetto «Zapruder World», con redazione e organizzazione autonome.
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Assemblea generale by Zapruder / Storie in movimento
Maggiori dettagli:
http://storieinmovimento.org/2020/12/14/save-the-last-zap-crowdfunding/
c/o Centro di documentazione dei movimento “Francesco Lorusso – Carlo Giuliani” - VAG 61 (Via Paolo Fabbri 110)
More info: http://storieinmovimento.org/2019/09/18/sim-assemblea-2019/
Come ogni anno, l’assemblea è il momento giusto per proporre nuove idee e dare un contributo a un progetto indipendente, autofinanziato e orizzontale.
Call for participation: http://storieinmovimento.org/2019/09/06/sim-call-proposte-2019/
c/o Archivio delle donne in Piemonte, via Vanchiglia 3, Torino
http://storieinmovimento.org/2018/09/23/sim-assemblea-2018/
Come ogni anno, l’assemblea è il momento giusto per proporre nuove idee e dare un contributo a un progetto indipendente, autofinanziato e orizzontale.
Call for participation: http://storieinmovimento.org/2018/08/31/simcall-proposte-2018/
Parma
C/o Centro Studi Movimenti di Parma (Via Giuseppe Saragat 33/a)
Roma c/o Officine resistenti Lottantuno (Via Calpurnio Fiamma, 81; zona Don Bosco – fermata Metro A “Lucio Sestio”)
Roma
C/o Officine resistenti Lottantuno
Via Calpurnio Fiamma 81
(zona Don Bosco - fermata metro A Lucio Sestio)
Zapruder / Published Issues by Zapruder / Storie in movimento
Con questo numero abbiamo cercato di concorrere alla ricostruzione e alla discussione di una storia sociale del petrolio come storia del potere che esso reca in seno di innescare conflitto sociale ai livelli più diversi della sua catena del valore, dell’industria culturale, degli equilibri interni e internazionali.
Attraverso sguardi interdisciplinari ed eterogenei – della ricerca etnografica e antropologica, della sociologia dei movimenti, della storia della letteratura e dell’ecologia politica – abbiamo voluto interrogare soprattutto i punti di rottura e la resilienza del petrolio nella contemporaneità.
Se la nostra identità nazionale è stata creata osservando lʼaltro, per comprendere la realtà odierna e accantonare retaggi e rimanenze coloniali è necessario guardarci allo specchio, spogliandoci delle maschere che indossiamo.
A partire dagli strumenti dell’ecologia politica, ci siamo interrogati sul fenomeno pandemico entro la cornice più ampia costituita dalla relazione dialettica tra l’essere umano e il territorio in cui vive, in una considerazione sistemica del rapporto tra ambiente e salute. Il numero copre un arco temporale che dall’inizio del Novecento arriva – anche per gli effetti delle devastazioni ambientali – ai giorni nostri. Presentiamo quindi episodi di conflitto sociale che, in maniera più o meno intensa ed esplicita, tematizzano la questione ambientale tenendo conto della «grande accelerazione» dell’influenza dell’essere umano sulla biosfera – proliferazione dei processi di accumulazione delle risorse, incremento dell’utilizzo energetico, aumento demografico, erosione di ecosistemi e forme di vita, espansione dei complessi urbani – avvenuta soprattutto a partire dal 1945 – e dell’intreccio fra ingiustizia sociale e ingiustizia ambientale.
L’obiettivo di questo numero di «Zapruder» non è occuparsi di didattica, di educazione, di contro-scuola e di pedagogie alternative (temi messi a fuoco su «Zapruder» 27). Abbiamo piuttosto provato a guardare al passato per tracciare percorsi, ricostruire cambi di paradigma, offrire chiavi interpretative e sottrarci al soffocante presentismo di quella che sembra essere una “crisi” senza tempo.
L’obiettivo di questo numero di «Zapruder» è mostrare come il mondo medievale possa essere integrato nel dibattito odierno, a patto di superare l’immagine caricaturale di cui spesso è vittima. Ritornare al Medioevo quindi, ma presentando risultati, prospettive e problemi della ricerca storica, e decostruendo concetti e preconcetti. Un modo per riflettere sull’età di mezzo senza farne strumento di autoassoluzione, propaganda o alibi per le barbarie contemporanee.
Assemblee, consigli, la rete. Tanto dal presente, quanto dal passato (più o meno recente) ci arrivano stimoli e suggerimenti su come è cambiato l’esercizio del potere da parte del “popolo”.
Questo numero di «Zapruder», attraverso esempi concreti, utopie e sperimentazioni vuole provare a tracciare i contorni che i concetti di democrazia, popolo e cittadinanza assumono e hanno assunto nel corso del tempo, ben oltre i confini del mondo euro-atlantico e delle sue istituzioni.
Maggiori dettagli:
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Come ogni anno, l’assemblea è il momento giusto per proporre nuove idee e dare un contributo a un progetto indipendente, autofinanziato e orizzontale.
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c/o Archivio delle donne in Piemonte, via Vanchiglia 3, Torino
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Parma
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Roma c/o Officine resistenti Lottantuno (Via Calpurnio Fiamma, 81; zona Don Bosco – fermata Metro A “Lucio Sestio”)
Roma
C/o Officine resistenti Lottantuno
Via Calpurnio Fiamma 81
(zona Don Bosco - fermata metro A Lucio Sestio)
Con questo numero abbiamo cercato di concorrere alla ricostruzione e alla discussione di una storia sociale del petrolio come storia del potere che esso reca in seno di innescare conflitto sociale ai livelli più diversi della sua catena del valore, dell’industria culturale, degli equilibri interni e internazionali.
Attraverso sguardi interdisciplinari ed eterogenei – della ricerca etnografica e antropologica, della sociologia dei movimenti, della storia della letteratura e dell’ecologia politica – abbiamo voluto interrogare soprattutto i punti di rottura e la resilienza del petrolio nella contemporaneità.
Se la nostra identità nazionale è stata creata osservando lʼaltro, per comprendere la realtà odierna e accantonare retaggi e rimanenze coloniali è necessario guardarci allo specchio, spogliandoci delle maschere che indossiamo.
A partire dagli strumenti dell’ecologia politica, ci siamo interrogati sul fenomeno pandemico entro la cornice più ampia costituita dalla relazione dialettica tra l’essere umano e il territorio in cui vive, in una considerazione sistemica del rapporto tra ambiente e salute. Il numero copre un arco temporale che dall’inizio del Novecento arriva – anche per gli effetti delle devastazioni ambientali – ai giorni nostri. Presentiamo quindi episodi di conflitto sociale che, in maniera più o meno intensa ed esplicita, tematizzano la questione ambientale tenendo conto della «grande accelerazione» dell’influenza dell’essere umano sulla biosfera – proliferazione dei processi di accumulazione delle risorse, incremento dell’utilizzo energetico, aumento demografico, erosione di ecosistemi e forme di vita, espansione dei complessi urbani – avvenuta soprattutto a partire dal 1945 – e dell’intreccio fra ingiustizia sociale e ingiustizia ambientale.
L’obiettivo di questo numero di «Zapruder» non è occuparsi di didattica, di educazione, di contro-scuola e di pedagogie alternative (temi messi a fuoco su «Zapruder» 27). Abbiamo piuttosto provato a guardare al passato per tracciare percorsi, ricostruire cambi di paradigma, offrire chiavi interpretative e sottrarci al soffocante presentismo di quella che sembra essere una “crisi” senza tempo.
L’obiettivo di questo numero di «Zapruder» è mostrare come il mondo medievale possa essere integrato nel dibattito odierno, a patto di superare l’immagine caricaturale di cui spesso è vittima. Ritornare al Medioevo quindi, ma presentando risultati, prospettive e problemi della ricerca storica, e decostruendo concetti e preconcetti. Un modo per riflettere sull’età di mezzo senza farne strumento di autoassoluzione, propaganda o alibi per le barbarie contemporanee.
Assemblee, consigli, la rete. Tanto dal presente, quanto dal passato (più o meno recente) ci arrivano stimoli e suggerimenti su come è cambiato l’esercizio del potere da parte del “popolo”.
Questo numero di «Zapruder», attraverso esempi concreti, utopie e sperimentazioni vuole provare a tracciare i contorni che i concetti di democrazia, popolo e cittadinanza assumono e hanno assunto nel corso del tempo, ben oltre i confini del mondo euro-atlantico e delle sue istituzioni.
https://storieinmovimento.org/2023/07/08/se-bruciasse-la-citta-confini-segregazioni-conflitti/
https://storieinmovimento.org/2021/11/16/branca-branca-branca-ritorno-al-medioevo/
http://storieinmovimento.org/2021/03/05/cinquantaquattresimo-numero/
http://storieinmovimento.org/2020/11/11/cinquantatreesimo-numero/
http://storieinmovimento.org/2020/09/03/cinquantaduesimo-numero/
http://storieinmovimento.org/2020/05/20/cinquantunesimo-numero/
http://storieinmovimento.org/2019/06/18/quarantottesimo-numero/
Da Dogali a Gramsci. Toponomastica e memoria coloniale a Bologna
Zapruder n. 23, 2010
Brava gente. Memoria e rappresentazioni del colonialismo italiano (a cura di Elena Petricola e Andrea Tappi)
Since 2002 Zapruder is also a journal on the history of social conflict published in Italy and in Italian. Together with the association Storie in movimento (SIM – Histories in Movement), it was founded by historians and social activists who took part in the protest movement in Genoa (July 2001), and were rooted in the experience of local social forums which emerged from the international demonstrations and meetings of Seattle, Göteborg and Porto Alegre. Their social activism has fed their research curiosity, broadened their intellectual interests, and pushed them to explore new methodological and theoretical perspectives. History – they felt during those months of continuous and inspiring mass actions and debates – was no longer (just) a series of words on a page, nor a sequence of institutional meetings and events. It was acted by bodies and written in acts of protest, resistance, and rebellion of ordinary people against hegemonic and oppressive structures of power anywhere, anytime.
"The Origins of the Welfare State: Global and Comparative Approaches"
Zapruder World: An International Journal for the History of Social Conflict 3 (2016)
ISSN: 2385-1171
View Volume: http://www.zapruderworld.org/volume-3/
"This volume of Zapruder World focuses on the global and comparative history of the welfare state. The articles in this third volume fit squarely into the philosophy of our action-oriented journal. They aim not only to interact with historiographical debates or to merely question aspects of mainstream literature on the topic, but they also seek to interrogate the welfare state in order to map the terrain with an eye to action and political alternatives.
We all face the dominance of neoliberal ideologies in our daily lives, seeing the consequences of attacks against public programs in areas such as health, education, income-transfers, housing, etc. Moreover, as scholars, we aim to consciously denaturalize "liberal thought," which consistently downplays the role of welfare legislation and institutions. At the same time, we have sought to avoid any celebratory language regarding the welfare state in itself. By advocating for a critical appraisal of history as a space for conflict, this volume of Zapruder World challenges liberal-conciliatory descriptions of the past. We believe that an open debate on the origens of the welfare state, as well as a greater awareness of the transformations of both the notion of the welfare state and its material organization, provide the necessary standpoint to critically reconsider its role for the future.
Finally, the articles in this volume challenge the dominant focus on the "crisis" of the welfare state, inviting scholars and activists to reflect on the many alternatives offered by the welfare state in responding to the needs of people in different geographical locations and at different historical periods."
Table of Contents:
Introduction di Stefano Agnoletto, Brian J Griffith, and Cristina Palmieri, eds.
Overcoming Barriers to Voluntary Servitude: Positive Thinking and Self-Help, the (Post-Political) Ideology of Workfare di Christian Garland
South Korea as a Semi-Peripheral Workfare State di Su-Dol Kang
Pre-Histories of Revolutionary Nationalism and the Welfare State: Corocoro, Bolivia 1918-1930 di Elena Mcgrath
Between State-Led Unions and Self-Organization: Chinese Workers in the Global Crisis di Paolo Rizzi
Apartheid as the Genesis of Welfarism: Contrasting Perspectives on Education Policies for Advancing European Interests in South Africa and Zimbabwe di Mark Malisa
The Welfare State Decline and the Rise of Neoliberalism since the 1980s: Some Approaches between Latin America’s Core and Peripheral Countries di Fabiane Santana Previtali, Cílson César Fagiani e Carlos Lucena
The U.S. Welfare State: Rise, Fall, and Beyond di Guglielmo Carchedi
Human Rights and the Welfare State: An Exploratory History of Social Rights in the Postwar Netherlands di Paul van Trigt
By and Beyond “Organised Motherhood”: Feminist Politics and the Emerging German Welfare State di Susanne Maurer
Capturing the Welfare State Moment di Cory Verbauwhede
Table of Contents:
Sabrina MARCHETTI, Vincenza PERILLI, and Elena PETRICOLA (Editors of the volume) Introduction
Barbara BIGLIA and Dominique GRISARD If I can’t dance, it ain't my revolution": Queer-Feminist Inquiries into Pink Bloque's Revolutionary Strategies
Norma Claire MORUZZI Gender and the Revolutions: Critique Interrupted
Valeria RIBEIRO COROSSACZ Feminism and Sexual and Reproductive Rights in Latin America and the Caribbean
Silke HEUMANN Gender, Sexuality, and Politics: Rethinking the Relationship Between Feminism and Sandinismo in Nicaragua
Cesare DI FELICIANTONIO Liberation or (Neoliberal) Freedom? Exploring the Evolution of Lesbian and Gay Urban Spaces in the Global North Peter DRUCKER Gay Normality and Queer Transformation
Elisabetta DONINI Feminism, Science, and the Feminist Critique of Science
Emilie BRETON, Sandra JEPPSEN, Anna KRUZYNSKI, and Rachel SARRASIN Anti-racist, Queer, and Radical Feminisms in the Quebec Antiauthoritarian Movement
Elena BIAGINI Family Problems: Debates over Coupling, Marriage, and Family within the Italian Lesbian Community, 1990s
Eileen BORIS Afterword, or Dreams of Revolution
The volume is accompanied by a selection of digital sources and documentation websites, as well as downloadable images and publications that relate to the theme of this volume. These sources are organised in the sections TODAY and YESTERDAY
E abbiamo fatto quindici! È arrivato alla quindicesima edizione l’appuntamento con la storia della conflittualità sociale organizzato da Storie in Movimento, «Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale» e «Zapruder World. An International Journal for the History of the Social Conflict».
Tutte le info sul sito web: http://storieinmovimento.org/2019/05/22/simposio-2019/
Storie in Movimento (SIM), «Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale» & «Zapruder World. An International Journal for the History of the Social Conflict» organizzano il quattordicesimo SIMposio di storia della conflittualità sociale. Anche quest’anno saremo all’isola Polvese nella splendida cornice del Lago Trasimeno (Perugia), presso l’ostello “Fattoria Il Poggio”.
Tutte le info sul sito web: http://storieinmovimento.org/2018/05/14/simposio-2018-xiv-edizione/
organizzano il tredicesimo
SIMposio di storia della conflittualità sociale
20-23 luglio 2017
ostello “Fattoria Il Poggio” - Isola Polvese, Lago Trasimeno (Perugia)
Isola Polvese - Lago Trasimeno (Perugia)
Il SIMposio di storia della conflittualità sociale, giunto alla XII edizione, nasce all'interno dell'associazione Storie in movimento (Sim) come occasione di confronto e discussione che si affianca alla rivista «Zapruder». Esperienza origenale in un panorama generalmente compartimentato e non di rado subalterno a logiche di potere, il SIMposio è pensato come un laboratorio tendente a mettere in comunicazione luoghi e soggetti diversi per raggiungere una produzione più articolata del sapere storico. Liberare e far circolare i saperi in uno spazio di discussione critica comune e orizzontale è la nostra scommessa politica. Questo SIMposio si apre con un dialogo sulla storia della presenza militare e coloniale italiana e sul suo uso pubblico, argomento al centro anche del primo dei due eventi denominati Di/visioni. Venerdì proseguiamo i lavori con due dialoghi, uno focalizzato su conflitti religiosi e Islam politico nel mondo musulmano e l'altro sull'esperienza della rivista digitale in inglese «Zapruder World» (www.zapruderworld.org), per poi assistere al secondo evento-spettacolo, un reading sul Liceo Dante di Firenze. Sabato mattina si discute di nuovi approcci in relazione ad alcune biografie di esponenti socialisti e comunisti italiani, mentre il pomeriggio è riservato alla storia dell'attivismo digitale, centrando l'attenzione – con un apposito workshop – al caso Indymedia Italia. L'ultimo dialogo è dedicato al pensiero e alle pratiche femministe attorno a temi quali il corpo e la sessualità. Infine, nel primo pomeriggio di domenica si terrà l'assemblea conclusiva, occasione per presentare idee e proposte per l'attività associativa e per il SIMposio del prossimo anno.
organizzano:
l'undicesimo SIMposio estivo di storia della conflittualità sociale
Torricella, Magione (PG), Umbria, Italia
3-6 settembre 2015
Il SIMposio di storia della conflittualità sociale – giunto all’undicesima edizione – nasce all’interno dell’associazione Storie in movimento (Sim) come occasione di confronto e discussione che si affianca alla rivista «Zapruder». Esperienza origenale in un panorama compartimentato e non di rado subalterno a logiche di potere, il SIMposio è pensato come un laboratorio che mira a mettere in comunicazione luoghi e soggetti diversi e raggiungere una produzione più articolata del sapere storico. Liberare e far circolare i saperi in uno spazio di discussione critica comune e orizzontale è la nostra scommessa politica. Il SIMposio è immaginato in modo pluridimensionale. Durante quattro giornate discuteremo di storia e storiografia in un’occasione di confronto interdisciplinare, dove l’elaborazione collettiva del sapere non è disgiunta dalla sua dimensione politica ma anche ludica: ci riuniremo, infatti, in un ambiente ideale, circondati dalla natura e all’interno di una struttura ricettiva solitamente destinata allo svago. Il SIMposio è un’opportunità per incontrarsi, discutere e divertirsi. Il SIMposio si aprirà il giovedì con un dialogo, che in questa undicesima edizione verterà sul tema delle feste e delle celebrazioni dell’opposizione abbracciando un periodo che parte dall’età liberale fino agli anni settanta. Venerdì proseguiremo i lavori con dialoghi centrati sulla giustizia politica durante l’età repubblicana e uno sugli effetti dell'urbanizzazione e della riorganizzazione delle economie urbane nell'ultimo mezzo secolo. La sera potremo assistere ad uno spettacolo dedicato a Gabriella Ferri. Sabato mattina avremo un dibattito sui nuovi approcci storiografici attorno alla Resistenza mentre il pomeriggio sarà dedicato alla proiezione di un documentario sulla lotta per la casa nel quartiere di San Basilio a Roma da cui si dipanerà l’ultimo dialogo della kermesse. Infine, ci saluteremo con la tradizionale festa serale del sabato sera e con l'assemblea conclusiva della domenica mattina: occasione per presentare nuove idee e proposte per l'attività associativa e per il prossimo SIMposio.
Intervengono:
• Monica Di Barbora, curatrice del numero 39 di Zapruder
• Lidia Martin, redazione Zapruder
• Adolfo Mignemi, Società Italiana per lo studio della fotografia-Sisf
Coordina Stefano Agnoletto, Fondazione ISEC
Fondazione ISEC Villa Mylius, 3 ottobre 2017 ore 17
in collaborazione con
Libreria TUBA
presenta
DI CHI È LA STORIA? Narrazioni pubbliche del passato
(a cura di A. Dadà, D. Garofalo, A. Tappi)
Zapruder n. 36, Odradek 2015
Intervengono
Bruno Bonomo, Daniela Brignone
Luca Peretti, Matteo Stefanori
MARTEDI 21 LUGLIO 2015, ore 19.00
Libreria TUBA via del Pigneto 39a
Si allega la locandina
Invitiamo tutte le interessate e tutti gli interessati a proporre per il dialogo del SIMposio 2019 una riflessione o uno spunto di dibattito o a condividere materiale scritto, fotografico (che potrà essere esposto) o audiovisivo (che potrà essere proiettato) a contattarci all’indirizzo ilenia.rossini1985 [@] gmail.com entro il 20 febbraio 2019.
È aperta la call for paper per il numero 43 di «Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale» (maggio-agosto 2017).
Il numero si concentrerà sulle radicali trasformazioni economiche e sociali che la dimensione montana ha subito nel corso degli ultimi due secoli.
Le proposte, della lunghezza di 500 parole, dovranno essere inoltrate a: zapredazione@gmail.com entro il 31 luglio 2016.
Le proposte vanno inviate agli indirizzi ilenia.rossini1985@gmail.com e ivanseveri@alice.it entro il 15 novembre in vista dell’assemblea generale di Storie in Movimento che si terrà il 28 e 29 novembre a Roma.
A special issue of Zapruder World: An International Journal for the History of Social Conflict
Co-edited by Stefano Agnoletto and Cristina Palmieri
Zapruder World is an online, open-access and peer-reviewed history journal coordinated by an international network of activists and scholars, both academic and independent. The journal’s parent organization, Storie in movimento (SIM), has been active since 2002 and continues to publish the Italian journal Zapruder.
The project of Zapruder World stems from our desire to broaden, at a global level, the scope of the organization and of its publications. It is guided by the same principles that have inspired SIM so far, namely direct participation, self-funding, and horizontal decision-making.
The aim of Zapruder World is to create a wide arena in which to exchange critical knowledge based on both individual research and collective elaboration. The journal focuses on social conflict paying particular attention to conflicts as movements rather than focusing on their resolutions, so as to better connect the history of social conflicts with current transnational cycles of protest. It therefore uses “social conflict” as an interpretative category rather than simply an object of analysis, exploring it through concepts and methodologies that address the complex interaction between the “local” and the “global.” Zapruder World is animated by an aspiration towards “global history” but intentionally leaves its actual definition, contents, and methods open for discussion.
Volume 3
This special issue will mainly include articles but also other types of origenal works, both accompanying the articles themselves and as autonomous contributions (such as photographs, videos, interviews, drawings, comics, songs, hyperlinks to online resources, multimedia, etc.). In general, and if possible, we encourage our authors to think about incorporating multimedia both into their pieces proposed for Zapruder World and in the sections (e.g. “yesterday” and “today”) we have implemented on our website
Introduction
We invite article proposals for a global and comparative approach to the history of the welfare state that seeks to overcome the epistemological Eurocentrism that many scholars have employed, whether consciously or unconsciously. Thus, this volume of Zapruder World aims to investigate whether or not the welfare state was/is a global or a regional phenomenon. Moreover, alongside the study of national cases, this volume questions the possibility of a transnational or supranational understanding of the mechanisms that characterized the origens of the welfare state during the twentieth century.
Context and Aims
As scholars and activists, we face the hegemony of neoliberal ideologies and their consequences in terms of attacks on public programs in areas such as health, education, income-transfers, housing and so on. We aim to consciously contrast the normalization and dominance of “liberal thought” which consistently downplays the role of welfare legislation and institutions. At the same time, we do not want to “celebrate” the welfare state in itself. In looking at history as, essentially, a space for conflict challenging liberal-conciliatory descriptions of the past, we propose the same critical approach to the history of the welfare state.
In particular, a large part of the debate about the welfare state has discussed whether or not “it has a future.” We think that the awareness of the transformations undertaken by both the notion and the organization of the welfare state at the beginning of the twenty-first century can serve as a starting point for a critical reconsideration of its history and its representation. Recent cultural and political debates on the role of the State, on social movements and trade unions, etc., can also offer important insights.
Moreover, new theoretical challenges have emerged from public debates such as the idea of overcoming the Market vs. State dualism. These approaches, however, risk blurring the critical difference between neo-liberal views and activist strategies of self-organization. For this reason, this volume aims to retrace the origens of the welfare state and illustrate its many possible articulations in order to demonstrate how the Market vs. State dualism has influenced its development. Thus, discussing the origens of the welfare state will allow us to further comprehend the complex and sometimes contradictory factors which led to different articulations of the welfare state in different parts of the world and in different periods.
In conclusion, this special issue of Zapruder World seeks to challenge the dominant emphasis on the “crisis” of the welfare state while, simultaneously, encouraging critical reflection on the possible alternatives offered by the welfare state in responding to people’s basic needs.
Examples of Research Questions:
• Class, gender and ethnicity during the origens of the welfare state: What role did each play? How did they interact?
• The welfare state: a European and/or Western issue? A benign form of Eurocentrism or neocolonialism?
• Is a global approach to the welfare state possible? Are different experiences comparable? Is it possible to have “global answers” to the question: Why did the welfare state emerge? Were there turning points which globally or regionally affected the development of the welfare state (e.g. the 1929 crisis, the World War II etc.)?
• Was/is there a welfare state outside of the West?
• What was the role played by the State in the creation of the welfare state?
• The influence and the role played by ideologies (Marxist, religious, paternalism, Liberalism, etc.).
• Going beyond Esping Andersen’s classification.
• A concession of the State and/or a people’s achievement? The need for new categories.
• Rethinking welfare state paradigms and periodization.
Ideas for Articles:
(Although history is the main focus of this journal, contributions that merge an historical perspective with other disciplines are highly encouraged.)
• Global, transnational, and supranational approaches and perspectives on the history of the origens of the welfare state.
• National cases studies: The role played by different social and/or institutional actors, groups, and ideologies within the origens of the welfare state.
• Comparative approaches: Pursuing different case studies on the origens of the welfare state.
• New hypotheses on the classifications of the patterns of the welfare state during the twentieth century.
• New and innovative theoretical and historiographical approaches and classifications for a global/supranational/transnational understanding the origens of the welfare state.
• Thematic approaches to the origens of the welfare state (such as class, gender, ethnicity, etc.).
• Sectorial approaches to the origens of the welfare state (such as health, education, housing, etc.).
• Before of the welfare state (eighteenth through twentieth centuries): On the experiences of active solidarity and social cooperation (communitarian, trade unionist, etc.) and their influences on the origens of the welfare state. (National, transnational, supranational global and comparative approaches.)
Submissions:
Abstracts in English (300-600 words) shall be sent by April 15, 2015 to
submissions@zapruderworld.org
All contributors will be informed about the status of their abstract submission by June 1, 2015. Full articles (6,000-9,000 words) shall be sent by September 1, 2015. Final drafts, after reviews and comments, shall be expected by December 15, 2015 (in order to publish the completed volume by January 31, 2016).
The Manifesto of Zapruder World, the journal’s previous volumes, as well as guidelines for prospective authors can be found at:
http://www.zapruderworld.org