per una vita negli scaffali, altri che passano di mano in mano, altri ancora che giacciono sul fondo di oscuri magazzini e, infine, ci sono quelli voluti, raccolti, acquistati in giro per il pianeta per decenni e che si mostrano con orgoglio sulla riva del lago. Privilegiati e preziosissimi, i volumi in questione arrivano (quasi tutti) da un passato e da un luogo lontano, ma a Ginevra, sulla splendida sponda di Cologny, hanno trovato “vicini di dorso” eccellenti. Centocinquantamila tra papiri, incunaboli, miniature, tomi legati, album e fascicoli “provenienti da 80 culture diverse che riflettono tremila anni di civiltà”. Una montagna di carta che compone una biblioteca straordinaria riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Perché la Bodmeriana è tempio di ricerca e conservazione, nonché museo aperto a tutti. Nella più fortunata casa che un manoscritto possa desiderare, non manca inoltre la cura, assidua e competente, degli addetti della Fondazione Martin Bodmer “che si propone di conservare e raccontare l’avventura dello spirito umano”. E per capire l’intreccio tra la cultura e il paesaggio, che la contiene come uno scrigno, in questa Svizzera verde e rigorosa, compassata e dall’idioma francese, bisogna ritornare al defunto Martin Bodmer. Filantropo, bibliofilo, elvetico di nascita così appassionato d’arte e letteratura da aver speso la sua esistenza a
ILLIMITATO
Lettere antiche
Apr 03, 2023
7 minuti
Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.
Inizia i tuoi 30 giorni gratuiti