Arco e Cernierizzazione
Arco e Cernierizzazione
Arco e Cernierizzazione
LEZIONE 5 16/10/2023
Elementi dell’arco:
Curva
interna=intradosso
Una condizione necessaria è che le facce della pietra siano convergenti affinché il sistema possa essere in
equilibrio. Ciò vale per tutti i conci, fino al piedritto.
La distanza tra intradosso (curva interna) ed estradosso (esterna) ci fornisce lo spessore dell’arco. Esistono
archi con spessori non costanti.
Come costruisco arco? Parto dalla struttura verticale, inserisco i conci e dopo aver posizionato la centina,
appoggio i conti fino ad arrivare al concio di chiave. A questo punto, disarmo la centina e l’arco si autosostiene
grazie alla compressione reciproca tra tutti i conci.
Rene = zona dell’arco che si ottiene tracciando un angolo di circa 30 gradi a partire dall’arco d’imposta. Ciò
perché i materiali da costruzione hanno un angolo di attrito interno di circa 30 gradi (mi consente l’equilibrio).
L’Interscambio tra arco e piedritto avviene al piano delle reni. La componente orizzontale dell’azione che l’arco
fa sul piedritto è la spinta (vedi figura). Più l’arco ha luce grande, maggiore sarà la componente orizzontale di
spinta.
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Un corpo è in equilibrio quando la somma dei momenti è pari a zero. Forze in gioco: S, N, massa piedritto.
Definizione di momento: forza per la distanza tra retta d’azione e la forza e il polo di riferimento (domanda
d’esame).
Momento stabilizzante (dx) deve essere almeno una volta e mezza il momento ribaltante (sx). Maniera
analitica di fare verifica al ribaltamento di un piedritto soggetto a forza ribaltante. La risultante deve cadere
dentro la base d’appoggio del piedritto a terra. Se cade fuori, significa che il piedritto ribalta.
Curva delle pressioni: luogo geometrico che si ha come collegamento di tutti i punti in cui le risultanti si
scambiano tra loro tra un concio e l’altro. Funicolare delle pressioni: congiunzione dei punti tra i un concio e
un altro fino ad arrivare al piano dei reni.
Corpo iperstatico: possiede numero di vincoli superiore a 3. Quando è sollecitata una struttura iperstatica?
Non bastano 3 equazioni. Ci aiuta la scienza di costruzioni, la deformazione dei corpi e la congruenza di questa
deformazione.
Castigliano scoprì che l’arco è una struttura 3 volte iperstatica (6 gradi di vincolo). Dato un certo sistema di
forze, ci sono infinito alla 3 curve delle pressioni possibili. La vera curva delle pressioni però è quella che rende
minima l’energia di deformazione del corpo. Castigliano non va oltre.
Per Heyman. Ho un arco. Sta in piedi o no? Se la curva delle pressioni si sposta dentro tutto lo spessore
dell’arco si ha cernierizzazione.
Se rimane nel nocciolo centrale di inerzia ma si sposta rispetto al baricentro lungo questa faccia tutte le
tensioni di contatto sono costanti. Se invece la forza di contatto sta sopra ultimo esempio anche la forza
risultante starà sopra.
Se la forza di contatto cade sul bordo del nocciolo centrale di inerzia si azzera contatto lungo la linea. Se f di
contatto è esterna al nocciolo centrale di inerzia ma interna alla sezione
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Arco cernierizzato: curva delle pressioni tocca intradosso o estradosso e conseguente apertura completa della
cerniera. È ancora però una struttura isostatica poiché non è ancora crollato. Se si aprisse una quarta cerniera
l’arco crollerà.
È semplice trovare una curva delle pressioni perché passa dov’è la cerniera.
Prendete estradosso e lo riducete finché diventa tangente in un punto alla curva delle pressioni. S star è l’arco
più piccolo che contiene la curva delle pressioni, S.
Per assurdo, un arco per essere stabile deve contenere la curva delle pressioni. Il più piccolo arco che contiene
la curva delle pressioni ha spessore S star. Heyman introduce il coefficiente geometrico di sicurezza:
Rispetto all’arco più sottile che sarà in sicurezza, la mia situazione reale che spazio mi darà di muovermi?
Es: non prendiamo come sicuri archi con coefficienti inferiori a 2,5.
Da sapere cos’è curva pressioni e che deve passare dentro spessore arco, da sapere condizioni di sicurezza di
un arco.
Metodo di Merì. Sapeva cos’era la curva delle pressioni e sapeva che la posizione di quest’ultima era
importante per la sicurezza dell’arco, ma non sapeva dove posizionarla. Per Merì alla chiave la curva delle
pressioni passa al bordo superiore del nocciolo centrale di inerzia. Fa un’altra ipotesi, ovvero che al piano di
reni la curva delle pressioni passa al bordo inferiore del nocciolo centrale di inerzia. Altra ipotesi, che l’arco
sia simmetrico e simmetricamente caricato. Pone quindi 3 condizioni.
Merì fornisce un metodo di progettazione semplice e utilizzabile da tutti (niente calcoli complessi, ma
bisognava solo definire graficamente i pesi con i vettori). Erano opere sovradimensionate, costose, ma sicure.
Per la verifica di archi esistenti bisogna utilizzare il metodo di Heyman. Metodo preciso e anche oggi utile.
Chiediamo magari un codice geometrico di sicurezza di almeno 2 invece che almeno 1,5.
Torniamo a curva delle pressioni. Non è un’entità fisica, a meno che noi non facciamo la stessa considerazione
che fecero all’inizio del 700 i 3 matematici commissionati dal Papa per spiegare il metodo scientifico del
perché della fessurazione della cupola del Vaticano.
L’arco lo si può studiare con l’analogia della catenaria = curva geometrica analitica che corrisponderebbe in
fisica alla forma che assume una corda o catena (elemento equi pesante, peso costante) appeso tra 2 punti
distanti L quando lo sviluppo di questo corpo è M con M maggiore di L. Riassumendo: non teso, ma appeso.
La catenaria è quasi una parabola. Questi 3 matematici riuscirono a capire che questa catena, appesa ecc
prende forma di catenaria è soggetta al peso proprio uniformemente in trazione. Siccome la catenaria
fuoriusciva dallo spessore della cupola di Michelangelo, hanno dedotto che nei punti in cui la catenaria
fuoriesce (curva delle pressioni) è presente la lesione, perché lì il corpo non è più compresso, ma teso.
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Dove la sagoma della catenaria non era più compresa nello spessore strutturale si generavano lesioni. Questi
punti erano sempre all’estradosso, misero quindi delle catene di acciaio e così niente più lesioni. Hanno intuito
questa curva delle pressioni, chiamati a fare rapporto su cupola San Pietro. In base a questo rapporto oggi
uno dei metodi per rendere più sicure le cupole è quello di mettere catene d’acciaio, ma oggi sappiamo cose
in più. Loro, infatti, hanno avuto un gran colpo di fortuna perché la cupola non è un arco, ma arco di
rivoluzione e quindi nascono altre questioni complesse.
Ricapitoliamo: gli archi spingono e la spinta fa paura perché può ribaltare piedritti. La spinta e la rotazione del
piedritto sono una delle cause del perché la curva delle pressioni cambia forma. Questa curva delle presioni
non cambia se noi aumentiamo i carichi in maniera proporzionale (come dice Heyman), ma aumentano R ed
S, mentre la curva press rimane invariata. Che significa? Se
aumento carichi in maniera simmetrica la curva press
rimane costante. Cosa potrà succedere? Se cresce il
piedritto mi ruota, anche se non cade. Se ruota piedritto
però cambia la curva press e può andare fuori dallo
spessore strutturale e portare alla cernierizzazione
dell’arco. Per far cernierizzare l’arco non lo abbiamo
caricato, ma abbiamo forzato i piedritti a ruotare perché
non bastavano le spinte a farli ruotare. Abbiamo usato
quindi un sistema inverso ad una catena che invece che
tenere la spinta, dà la spinta e fa divaricare piedritti,
cambiare curva press e cernierizzare l’arco.
Una cosa è la stabilità dell’arco che dipende dalla curva delle pressioni,
un’altra è la stabilità del piedritto che dipende dalla spinta. Il piedritto si
verifica in modo analitico o in modo grafico. Deve essere almeno 1,5. Se no
è?
Metodi attivi:
Quelli che contrappongono agli effetti della spinta una controspinta. Se gli archi danno una spinta sul piedritto
questi sistemi danno una controspinta uguale e contraria (o che cerca di esserlo). Non agiscono con le masse,
ma con le forze.
Esempi: Contrapporre un arco ad un altro arco come nei portici. Entrambi spingono nella direzione e le spinte
si annullano.
Inserimento di una catena o tirante (più utilizzato). Se abbiamo un arco unico con piedritti che tendono a
ruotare, non è semplice fare contrafforte esterno o contro arco, quindi mettiamo catena fissata alle reni (ti
daranno dell’incompetente e ti diranno che si mettono alle linee d’imposta) perché la spinta si esplicita al
piano delle reni. La catena assorbe la spinta. La spinta tenderà la catena,
ma la stessa tenderà una controforza e annullerà l’effetto spinta sui
piedritti.
Perché parliamo di architettura gotica e niente su Romani, Greci, ecc? perché il gotico è l’emblema di come
un ragionamento sulla costruzione può portare a dei livelli espressivi ed architettonici più alti. Momenti di
costruzione dell’architettura coincidono con l’architettura stessa. Non c’è tassello dell’architettura che non è
anche strettamente funzionale. Persino le statue, ad esempio, servono ad aumentare il peso verticale. È un
esempio di architettura razionale che contraddice gli storici che pensano che il medioevo sia un periodo buio
e caratteristico dell’ignoranza. Ragione intesa come capacità di riflettere prendendo esempio dall’esperienza.
Gotico = emblema dell’efficienza strutturale. I costruttori dell’antichità avevano successo se garantivano
stabilità alle costruzioni e se riuscivano a farle in maniera economica. L’architettura gotica è l’architettura di
alcune città percorse dai pellegrini che andavano verso Santiago di Compostela. I pellegrini dovevano essere
ospitati e portavano soldi (come i turisti di oggi). Il re di Francia commissiona un nuovo modo di fare le chiese.
Deve essere principalmente adottato nelle città di pellegrinaggio (quelle più viste dai non francesi e “turisti”).
Desidera che vedano la potenza e la cultura del re di Francia. Il loro mezzo pubblicitario erano i pellegrini.
Ordina perciò la costruzione di chiese uniche, espressione di superiorità del regno di Francia sullo scacchiere
internazionale. San Bernardo di Chiaravalle è la figura centrale oltre al re, scrive anche l’ordinamento religioso
dei templari.
Stile gotico è la somma di tanti avanzamenti architettonici, ma allo stesso tempo economica. Intorno al 1127
gli architetti ampliano la cappella tombale dei re di Francia e la ampliano con un nuovo modo. Nel 1126 si
costruivano chiese in stile romanico (personificazione della massa rurale) = muro più qualche finestrina. Luce
= luce spirituale e volutamente la chiesa era uno spazio buio che si rifaceva alla spiritualità tipica dei
benedettini.
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I cistercensi (gotici) hanno uno stile (come san francesco) che si pone contro lussi della chiesa romana e invoca
la povertà. Per i cistercensi la luce è verità, dio è verità e le chiese devono essere luminose. Il muro diventa
trasparente e smaterializzato. Ma se tolgo il muro cosa resta? La linea. Architettura gotica si basa sulla
definizione razionale delle linee portanti. Sono linee portanti le curve che dalla parte alta della costruzione
devono arrivare fino a terra. Il resto è luce e aria. Sembra
costruzione in cca intelaiata, ma è solo pietra. La maggior parte
della pietra si trova nelle volte.
Da aggiungere prima:
Non ho muri, ho contrafforti, archi rampanti. Ma sono chiese grandi, archi grandi
e grandi luci e per stare sicuro, se aumenta luce diventa grande anche la
risultante e devo garantire che la spinta sia contenuta negli spessori strutturali.
Meglio avere una risultante R più vicino o lontano alla verticale? Vicina.
Spinta cresce con forma arco. Cresce con luce. Cresce con il peso proprio e quello appoggiato sopra. Le volte
gotiche non hanno nulla sopra, neanche riempimento perché non c’erano solai. Se andiamo sopra vediamo
le pietre della volta da sopra e quindi c’è massima leggerezza. Sistema assorbimento spinta attivi e passivi
mettono catene ma archi contrapposti e la pianta è modulare. Moduli ripetuti. Poteva essere quindi 50 metri
più lunga, bastava aggiungere altri moduli. Modulare perché vuole rappresentare pensiero razionale.
Grandezza francese si basa anche su questo. Nel 300 avevano già smesso di costruire con questo stile, che
consideravano già “datato”, per rappresentare la loro superiorità rispetto ad altri popoli (esempio Boemia)
dove si è costruito in questo modo fino al 700.