Arte
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Altri artisti, come Agostino di Duccio e Piero della Francesca, furono chiamati dal
Signore di Rimini per contribuire alla decorazione interna della chiesa. Il progetto era
volto a celebrare se stesso come un condottiero e un principe di ideali umanistici
attraverso l'arte.
Nei lati della chiesa, Alberti ha creato un ritmo solenne di archi separato
completamente dall'aspetto delle finestre gotiche presenti nella parte posteriore.
Queste finestre gotiche sono state lasciate intatte per permettere alla luce di entrare
all'interno della chiesa, ma la loro disposizione irregolare rispetto al nuovo
rivestimento in marmo evidenzia il fatto che Alberti non ha cercato di integrare
completamente il suo nuovo progetto con la struttura esistente.
Inizialmente, il progetto prevedeva che anche i due archi laterali fossero aperti e
contenessero i sarcofagi di Sigismondo e di Isotta degli Atti, sua terza moglie. Gli
archi laterali, che richiamano la struttura degli acquedotti romani, contenevano le
tombe dei dignitari di corte.
Un tempio cristiano
Il progetto di Leon Battista Alberti per il Tempio Malatestiano combina elementi
dell'architettura civile (come gli acquedotti romani) e celebrativa (come gli archi
trionfali). Tuttavia, la struttura richiama anche i templi antichi con il sollevamento su
uno stilo-bate. La chiesa stessa è stata concepita come un luogo per preservare la
memoria storica del principe, mescolando ideali provenienti dalla tradizione classica
e cristiana.
L’interno
All'interno del Tempio Malatestiano, l'arredamento comprendeva la creazione di
alcune cappelle laterali e la decorazione scultorea, principalmente realizzata da
Agostino di Duccio. L'atmosfera interna è molto diversa dallo stile classico
dell'esterno ed è ancora influenzata da un gusto cortese.