Lezione 4
Lezione 4
Lezione 4
Passo indietro, aspetti che ci permettono di capire perché siamo arrivati alla dichiarazione
Schumann:
L’Europa nasce per la consapevolezza della necessità di costituire la pace. I paesi erano appena
usciti dalla 2ª guerra mondiale: l’economia era distrutta e c’era stato un numero altissimo di morti.
Bisogna ricordare che solo nel XX secolo sono state combattute 2 guerre mondiali. Alla fine della 1ª
guerra mondiale un grandissimo economista John Maynard Keynes in un suo saggio “Le
conseguenze economiche della pace” fa notare un aspetto: denuncia gli errori contenuti nel trattato
di pace e dimostra la sistematica distruzione dell’economia tedesca: la Germania aveva provocato
la guerra ed era allo stesso tempo un paese sconfitto, quindi le vengono imposte richieste di
riparazione e pagamento dei debiti di guerra. Secondo Keynes la pace siglata a Versailles era
politicamente miope ed economicamente sbagliata:
• Politicamente miope: addossare ai tedeschi un peso insostenibile che avrebbe avuto come
conseguenza, secondo lui, l’avvento al potere di forze estremiste (infatti poi è successo:
nazionalsocialismo, nazismo ecc..)
• Economicamente sbagliata: per 2 motivi:
‣ La richiesta di riparazione alla Germania (gli Stati chiedevano alla Germania i soldi per
la riparazione dei danni provocati dalla 1ª guerra mondiale) —> avrebbe provocato la
distruzione di tutta l’economia tedesca, perché, per pagare i debiti di guerra, la
Germania avrebbe dovuto ricorrere a dei prestiti americani
‣ La questione dei pagamenti dei debiti di guerra tra gli alleati
Nessuna delle sue raccomandazioni alla fine della 1ª guerra mondiale fu presa in considerazione.
Tutti i paesi chiesero alla Germania il pagamento della riparazione per ottenere i capitali necessari
per il rimborso dei debiti di guerra —> è stato semplicemente un circolo vizioso che non ha fatto
altro che portare alla nascita, in Germania, di una forza estremista: il nazionalsocialismo, che ha
originato poi la 2ª guerra mondiale.
Alla fine della 2ª guerra mondiale l’assetto internazionale viene definito dalle potenze vincitrici nelle 2
conferenze di Yalta e Potsdam. Si profila in questo contesto una nuova conflittualità: URSS
contro USA. Si tratta di due potenze alleate durante la 2ª guerra mondiale, infatti è grazie alla forza
dell’URSS e all’intervento degli USA che il nazifascismo viene sconfitto, ma subito dopo la fine della
2ª guerra mondiale, inizia un confronto acceso che sfocerà poi nella Guerra fredda: raggiunge sua
drammaticità maggiore poi con la Guerra in Corea tra Corea del Nord e del Sud, ma in realtà a
scontrarsi sono URSS e USA (bomba atomica). La Guerra Fredda è una corsa gli armamenti e
anche allo spazio (basta pensare ai russi con lo Sputnik e in seguito agli americani).
Henry Kissinger, grande segretario di stato americano dice: «le superpotenze si comportano come
due ciechi armati fino ai denti che si aggirano continuamente dentro una stanza. Ognuno crede che
l’altro ci veda benissimo e che da un momento all’altro lo ammazzerà. Ognuna delle due parti però
dovrebbe sapere che l’incertezza, il compromesso e l’incoerenza sono spesso le vere essenze della
politica» —> naturalmente, a lungo andare, anche due ciechi in una stanza, se sono pieni di aghi, si
faranno del male, senza parlare di quello che poi faranno alla stanza —> sono sempre sull’orlo
dello scontro aperto
Nel 1947 lo scenario internazionale si complica ulteriormente: la Gran Bretagna si ritira dalla Grecia
e lascia il paese in una situazione politica confusa. Allo stesso tempo l’URSS inizia ad accampare
pretese su Iran e Turchia. Nel momento in cui c’è richiesta di aiuti da parte di Grecia e Turchia agli
USA, questi intervengono nell’ambito di quella che poi è passata allo storia come la dottrina
Truman: aiuto degli USA ai paesi esposti ad un’aggressione da parte dell’URSS o che rischiavano
di essere coinvolti nella politica dell’URSS. Non è un aiuto disinteressato o di beneficenza: USA
hanno bisogno di allargare il loro mercato, vogliono essere la 1ª potenza mondiale. Guerra tra le 2
superpotenze. Alla creazione della NATO (organizzazione militare) risponde l’URSS con la creazione
del patto di Varsavia, organizzazione militare che comprende tutti gli Stati dell’orbita sovietica. Da
una parte c’è il piano Marshall (piano di aiuti economici) e dall’altra nasce Comecon: Consiglio di
mutua assistenza economica che riguarda i paesi dell’URSS.
Truman chiede al Congresso il permesso di far intervenire gli USA per arginare quello che è
l’espansionismo sovietico. La dottrina Truman si realizza attraverso la NATO e il Piano Marshall.
Discorso del presidente Harry Truman (link aulaweb)
La dottrina Truman (link aulaweb)
Si ha paura che scoppi una nuova guerra mondiale. Vi è una sola consapevolezza: la necessità di
eliminare questa conflittualità, soprattutto quella tra Francia e Germania. Da un lato, la Germania
rappresenta, dal punto di vista strategico militare, un paese importante per gli USA, che vogliono
riarmarla. Dall’altro lato la Francia teme un rafforzamento della politica economica e militare
tedesca, ma non può opporsi alla volontà degli USA: ha bisogno degli aiuti del piano Marshall ed è
impegnata, proprio in questi anni, nel mantenimento delle sue colonie, in cui si sono scatenati
movimenti indipendentisti. Non potendo opporsi frontalmente alla politica americana, la Francia
capisce che l’unico modo per mantenere il controllo, soprattutto sull’economia tedesca, deve
basarsi sulla cooperazione con la Germania. Da qui la grande intuizione di Jean Monnet: si rende
conto che non si può creare in breve tempo un’Europa unita, perché non ci sono Stati giovani ma
solo Stati che hanno storia lunghissima, un concetto diverso di sovranità, indipendenza ecc.
Tuttavia si può iniziare a collaborare. Individua anche il settore economico più importante in quel
momento: il settore carbo-siderurgico, che rappresentava la spina dorsale dell’economia, poiché il
carbone all’epoca era la fonte principale di energia. È un settore che rappresenta anche la
produzione dell’acciaio, fondamentale per la ripresa economica per l’industria bellica. Territori
importanti per la produzione carbo-siderurgico: Ruhr e Sar, oggetto di conflittualità tra Francia e
Germania per molti anni. Monnet individua la possibilità di una cooperazione tra gli Stati europei
partendo da questo settore e andando poi avanti con gli altri. Ovviamente questo piano ottiene il
consenso anche di Adenauer, quindi della Germania. Obiettivo: creare un’organizzazione
internazionale che gestisca la produzione di carbone e acciaio e che sia dotata di un organismo
sovranazionale in grado di prendere le decisioni al posto degli Stati. Monnet si rende conto che non
può essere come le organizzazioni classiche: queste avevano un handicap fondamentale, quello
dell’unanimità. Ora si ha bisogno di un organo sovranazionale che prenda decisioni vincolanti per i
partecipanti. Si rende conto che l’obiettivo di creare un’Europa unita è destinato a fallire. Diverso è
se si vuole creare un’unione graduale (N.B. rif al funzionalismo, teorie europeiste)
Monnet suggerisce ciò a Schuman e enuncia questo progetto, durante una conferenza stampa, in
quella passata alla storia come Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950 (festa dell’Europa)
Questa dichiarazione rappresenta la “prima pietra” della futura integrazione europea. Pone
dei principi fondamentali:
• Realizzazioni concrete ma graduali: l’Europa non si sarebbe creata gradualmente, ma
attraverso realizzazioni concrete, poiché bisognava innanzitutto stabilire delle <solidarietà di
fatto>;
• L’opposizione secolare tra la Francia e la Repubblica federale di Germania doveva essere
eliminata;
• Settore carbo-siderurgico: l’azione immediata doveva concentrarsi su un <problema limitato,
ma decisivo>, cioè la produzione franco tedesca del carbone e dell’acciaio, che doveva essere
posto sotto un’Alta autorità comune;
• Fusione interessi economici: avrebbe contribuito ad un aumento del livello di vita e
all’instaurazione di una comunità economica;
• Creazione dell’organo che avrebbe dovuto sovrintendere le decisioni: l’Alta autorità, a cui
veniva assegnato il compito di gestire il settore carbosiderurgico. Sarebbe stata composta da
personalità indipendenti su base paritetica e le sue decisioni sarebbero state vincolanti.
La prima parola “pace mondiale”: elemento fondamentale che muove tutto il cammino dell’
integrazione europea, è il fine!
La CECA aveva, oltre a finalità economiche, anche scopi politici: metteva fine alla rivalità tra le
industrie 2 due paesi, Francia e Germania, e apriva la collaborazione in ambito europeo ad altri
paesi che ne avessero fatta richiesta. Il Trattato CECA viene firmato a Parigi nell’aprile 1951 ed entra
in vigore il 25 luglio 1952.
Obiettivi: contribuire attraverso un mercato comune del carbone e dell’acciaio a:
• Espansione economica
• Incremento occupazione
• Miglioramento del tenore di vita
Spettava alle istituzioni vigilare che tutto funzionasse come doveva.
Il documento originale del Trattato CECA era in francese, (era la lingua della politica internazionale).
Il trattato CECA (aulaweb)
¹ Il primo presidente della CECA fu Jean Monnet (ricoprì l’incarico dal 1952 al 1955).
² Secondo la procedura fissata da ogni singolo Stato.
La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi,
proporzionali ai pericoli che la minacciano.
L'Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa
sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto.
L'unione delle nazioni esige l'eliminazione del contrasto secolare tra la Francia e la
Germania: l'azione intrapresa deve concernere in prima linea la Francia e la Germania.
Il compito affidato alla comune Alta Autorità sarà di assicurare entro i termini più
brevi: l'ammodernamento della produzione e il miglioramento della sua qualità: la
fornitura, a condizioni uguali, del carbone e dell'acciaio sul mercato francese e sul mercato
tedesco nonché su quelli dei Paese aderenti: lo sviluppo dell'esportazione comune verso
gli altri Paesi; l'uguagliamento verso l'alto delle condizioni di vita della manodopera di
queste industrie.
Per conseguire tali obiettivi, partendo dalle condizioni molto dissimili in cui
attualmente si trovano le produzioni dei Paesi aderenti, occorrerà mettere in vigore, a titolo
transitorio, alcune disposizioni che comportano l'applicazione di un piano di produzione
e di investimento, l'istituzione di meccanismi di perequazione dei prezzi e la creazione di
un fondo di riconversione che faciliti la razionalizzazione della produzione. La
circolazione del carbone e dell'acciaio tra i Paesi aderenti sarà immediatamente
esentata da qualsiasi dazio doganale e non potrà essere colpita da tariffe di trasporto
differenziali. Ne risulteranno gradualmente le condizioni che assicureranno
automaticamente la ripartizione più razionale della produzione al più alto livello di
produttività. La creazione di un mercato comune nel settore carbo-siderurgico dove vengono
eliminati gli ostacoli tariffari o non tariffari al commercio
Contrariamente ad un cartello internazionale, che tende alla ripartizione e allo
sfruttamento dei mercati nazionali mediante pratiche restrittive e il mantenimento di
profitti elevati, l'organizzazione progettata assicurerà la fusione dei mercati e l'espansione
della produzione.
Al link