La Seconda Guerra Mondiale (1939-1945)
La Seconda Guerra Mondiale (1939-1945)
La Seconda Guerra Mondiale (1939-1945)
Allo scoppio del secondo conflitto mondiale nel 1939, l’Italia è rimasta neutrale,
dato che non era pronta per affrontare un’altra guerra, ma i rapidi successi tedeschi,
facevano immaginare una vittoria rapida e semplice, così Benito Mussolini nel 1940 ha
deciso di entrare in guerra insieme alla Germania e il Giappone formando l’Asse
Ro.Ber.To: Roma-Berlino-Tokyo contro gli alleati: Francia, Inghilterra e Stati Uniti.
Questi ultimi cercavano di indebolire l’Italia dapprima, vista la sua incapacità di fare
guerra.
Per l’Italia lo sforzo bellico era difficoltoso e infruttuoso e già qualche anno di guerra,
gli Alleati sono sbarcati in Sicilia il 10 luglio 1943 cominciando a risalire rapidamente
la penisola, il re Vittorio Emanuele III per paura di una sconfitta atroce e per salvare la
monarchia, ha deciso di far arrestare Mussolini, affidando il governo al capo
dell’esercito Pietro Badoglio, che a sua volta, l’8 settembre 1943 ha firmato l’armistizio
con gli Alleati. In definitiva, questo fatto ha dato agli italiani l’illusione che la caduta
del fascismo portasse alla fine della guerra, ma in realtà il peggio doveva ancora arrivare.
Nel frattempo, i tedeschi hanno rafforzato la loro presenza nella penisola italiana,
occupando il centro e Nord e cominciavano ad espandersi lentamente, liberando
Mussolini che ha fondato la Repubblica Sociale Italiana, in cui c’era una lotta feroce fra
i nazisti tedeschi insieme ai fascisti, contro i gruppi partigiani. Infatti, questo conflitto
ha provocato un numero spaventoso di vittime anche fra i civili inerti. Finalmente, con
il crollo dell’esercito tedesco, l’Italia è stata ufficialmente liberata dall’occupazione
nazista il 25 aprile 1945 e Mussolini è stato fermato e fucilato tre giorni dopo, proprio
dai partigiani mentre tentava di fuggire all’estero travestito da soldato tedesco.
Alla fine, si può dire, che tutta l’Italia è stata devastata dagli orrori
dell’occupazione e della guerra. le condizioni di vita di tutte le famiglie e delle città
italiane erano peggiorate drammaticamente, a causa dei massacri, della carestia e
soprattutto dell’onnipresenza del mercato nero che faceva sparire tutto nel periodo della
guerra. Uno dei risultati evidenti era la povertà, l’inflazione e la diffusione della
tubercolosi, un chiaro indicatore di malnutrizione.