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41 Lyncis

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41 Lyncis
41 Lyncis
Classe spettraleK0 III-IV[1]
Distanza dal Sole88,26±8,0 pc[2]
287,86±26 al
CostellazioneOrsa Maggiore
Coordinate
(all'epoca J2000.0[3])
Ascensione retta09h 28m 39,988s
Declinazione+45° 36′ 05,33″
Lat. galattica+46,0749
Long. galattica174,2266
Parametri orbitali
Sistema planetario1 (b)[2]
Dati fisici
Raggio medio13[1] R
Massa
Temperatura
superficiale
  • 4753±15[1] K (media)
Luminosità
Metallicità−0,359±0,020[1] [Fe/H]
Dati osservativi
Magnitudine app.5,393[3]
Magnitudine ass.0,57[1]
Parallasse11,65±0,39[3] mas
Moto proprioAR: -7,50 mas/anno
Dec: -128,77 mas/anno
Velocità radiale38,58±0,20[3] km/s
Nomenclature alternative
41 Lyn, Intercrus, BD+46 1509, GCRV 6138, HD 81688, HIP 46471, HR 3743, SAO 42876[3]

41 Lyncis (41 Lyn, HD 81688) o Intercrus[4] è una stella visibile nella costellazione dell'Orsa Maggiore. Dista 287,86 anni luce dal sistema solare.[2]

Attorno ad essa orbita il pianeta extrasolare 41 Lyncis b, scoperto nel 2008.

Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale e quindi osservabile prevalentemente dall'emisfero nord della Terra, dove si presenta circumpolare anche da gran parte delle regioni temperate; dall'emisfero sud la sua visibilità è invece limitata alle regioni temperate settentrionali e alla fascia tropicale, più a nord della latitudine 45° S. Essendo di magnitudine 5,4, è visibile ad occhio nudo, ma solo in un cielo molto buio.

Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra febbraio e giugno; nell'emisfero nord è visibile anche per un periodo maggiore, grazie alla declinazione boreale della stella, mentre nell'emisfero sud può essere osservata limitatamente durante i mesi dell'autunno australe.

Denominazione

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41 Lyncis è la denominazione della stella nella nomenclatura di Flamsteed, introdotta all'inizio del XVIII secolo. Allora la stella era stata inclusa nella costellazione della Lince, da cui la presenza del genitivo 'Lyncis' nel nome. Nel 1930, l'Unione Astronomica Internazionale ha tracciato in modo definitivo i confini delle costellazioni e 41 Lyncis è stata inclusa nell'Orsa Maggiore. Da allora, il nome risulta quindi un'eccezione rispetto alla regola introdotta da Flamsteed e non va quindi confusa con la stella 41 Ursae Majoris.

Le altre sigle che la identificano secondo i principali cataloghi astronomici sono riportati nella tabella a lato.

Nel luglio del 2014, l'Unione Astronomica Internazionale ha indetto un concorso pubblico per assegnare dei nomi propri ad alcuni esopianeti ed alle loro stelle.[5] La procedura ha previsto che partecipanti appartenenti ad associazioni astronomiche potessero proporre delle denominazioni, che successivamente sono state sottoposte a votazione aperta a chiunque volesse partecipare.[6]

Il nome che ha ottenuto il numero maggiori di voti per 41 Lyncis è stato Intercrus, proposto da un'associazione astronomica di Okayama, in Giappone, che descrive in latino la posizione della stella tra le gambe dell'Orsa.[4]

Caratteristiche fisiche

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Classificata come K0 III-IV,[1][7] Intercrus si trova in uno stadio di evoluzione da stella subgigante a gigante arancione.

Una prima stima teorica nel 2008 ha condotto ad un valore della massa per Intercrus di 2,1 volte quella solare, cui corrisponderebbero un raggio pari a 13 volte quello solare, una luminosità pari a 72 volte quella solare ed una temperatura superficiale di circa 4753 K.[1]

Nel 2011, la sua massa è stata rivalutata, ottenendo un valore pari a circa la metà del precedente: 1,1+0,3
−0,2
M.[8] In un altro studio recente (2008), il suo raggio era stato stimato in 11 volte quello solare, la sua luminosità in 55 volte quella solare e la sua temperatura superficiale in 4789 K.[9]

La sua metallicità è inferiore a quella solare, con un valore di −0,359±0,020 [Fe/H].[1]

La sua età non è nota.[2]

Moti spaziali

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Le rilevazioni sul moto spaziale di Intercrus indicano che la sua velocità radiale, ovvero la componente del moto stellare orientata nella direzione di vista della Terra, è 38,58±0,20 km/s[3]; il segno positivo indica che la sua luce risulta spostata verso il rosso, e quindi che la stella è in allontanamento dal sistema solare.

Il moto proprio, ovvero la componente del moto trasversale rispetto alla linea di vista, fa sì che Intercrus si sposti rispetto allo sfondo delle stelle più distanti. Precise misurazioni della sua posizione hanno permesso di calcolare un movimento di −7,50±0,31 milliarcosecondi all'anno (mas/anno) in ascensione retta e −128,77±0,24 mas/anno in declinazione;[3] il movimento netto della stella è di 128,87 milliarcosecondi all'anno.[10]

Intercrus segue un'orbita attorno al centro della Via Lattea con un'eccentricità pari a 0,21; ciò la porterà a raggiungere una distanza minima dal Centro galattico di 18,5 migliaia di anni luce ed una distanza massima di 28,2 migliaia di anni luce. L'inclinazione orbitale inoltre porterà Intercrus ad allontanarsi di 1800 anni luce dal piano galattico. Non è chiaro se la stella appartenga o meno alla popolazione del disco sottile.[11]

Sistema planetario

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Attorno a 41 Lyncis orbita un gigante gassoso scoperto nel 2008, con il metodo della velocità radiale.[1]

Arkas (indicato anche come 41 Lyncis b e HD 81688 b), possiede una massa minima di 1,77 MJ. Completa un'orbita circolare in 184 giorni terrestri (pari a circa 6 mesi), ad una distanza dalla stella di 0,66 UA.[2][8] Nel sistema solare, sarebbe all'interno dell'orbita di Venere.

Prospetto del sistema

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Segue un prospetto dei componenti del sistema planetario di 41 Lyncis, in ordine di distanza dalla stella.

PianetaTipoMassaPeriodo orb.Sem. maggioreEccentricitàScoperta
bgigante gassoso> 1,77 MJ184,02 giorni0,66 UA0,02008[1]
  1. ^ a b c d e f g h i j k l B. Sato et al., 2008.
  2. ^ a b c d e Exoplanet.eu.
  3. ^ a b c d e f g SIMBAD.
  4. ^ a b (EN) The Approved Names, in NameExoWorlds, Unione Astronomica Internazionale. URL consultato il 22 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2018).
  5. ^ (EN) NameExoWorlds: An IAU Worldwide Contest to Name Exoplanets and their Host Stars, in IAU.org, Unione Astronomica Internazionale, 9 luglio 2014. URL consultato il 20 ottobre 2016.
  6. ^ (EN) The Process, in NameExoWorlds, Unione Astronomica Internazionale, 30 novembre 2015 (ultimo aggiornamento). URL consultato il 20 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2015).
  7. ^ (EN) K. Sato e S. Kuji, MK classification and photometry of stars used for time and latitude observations at Mizusawa and Washington, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, vol. 85, n. 3, 1990, pp. 1069-1087. URL consultato il 23 ottobre 2016.
  8. ^ a b K. Kunitomo et al., 2011.
  9. ^ (EN) A. Massarotti, D. W. Latham, R. P. Stefanik e J. Fogel, Rotational and Radial Velocities for a Sample of 761 HIPPARCOS Giants and the Role of Binarity, in The Astronomical Journal, vol. 135, n. 1, 2008, pp. 209-231, DOI:10.1088/0004-6256/135/1/209.
  10. ^ Il movimento netto è fornito dalla formula:
    dove e sono le componenti del movimento lungo l'ascensione retta e la declinazione, rispettivamente, e è la declinazione. Si veda S. R. Majewski, Stellar Motions, su astro.virginia.edu, University of Virginia. URL consultato il 27 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2012).
  11. ^ (EN) C. Soubiran, O. Bienaymé, T. V. Mishenina e V. V. Kovtyukh, Vertical distribution of Galactic disk stars. IV. AMR and AVR from clump giants, in Astronomy and Astrophysics, vol. 480, n. 1, 2008, pp. 91-101, DOI:10.1051/0004-6361:20078788.

Collegamenti esterni

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